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| s. gᏇen nieranth Il volto spigoloso della ragazza, a quella distanza, mostrava un sentimento singolare che la giovane cameriera non riusciva a comprendere, ma che venne totalmente mascherato dalla successiva espressione irritata. Gwen iniziò a pensare di essersi avvicinata troppo presto alla cliente, forse avrebbe dovuto lasciarle più spazio, più tranquillità, più tempo con i suoi pensieri. Per fortuna, però, la ragazza sistemò il tono di voce e si mostrò cordiale, addirittura le fece un segno di intesa dopo una battuta sul cibo babbano. Il sorriso di Gwen, a quel punto, non si trattenne dal mostrare i denti: «Capisco perfettamente!» Da quell’affermazione aveva intuito subito di non essere di fronte ad uno di quei purosangue che ripudiano in ogni maniera qualsiasi cosa che non fosse magica. «Anche io vado matta per il cibo babbano» Aggiunse, cercando di fare capire la stessa cosa anche alla sua interlocutrice. «Terrò la bocca chiusa, a patto che lo faccia anche lei!» Concluse poi in risposta alla richiesta di far restare la questione tra loro. Dare del “lei” alle persone più grandi era una cosa intrinseca nella Tassorosso e i clienti da Himiko non erano di certo esonerati. Dunque, le aveva chiesto un consiglio sul piatto, qualcosa senza effetti magici. «Per il consiglio sulla pietanza...» Fece una breve pausa di riflessione, poi prese il menù da sopra il tavolo e lo poggiò aperto in modo che potessero guardarlo entrambe. «Innanzi tutto, dipende da quanta fame ha!», continuò guardando la ragazza, «E dato che non è mai stata qui, le spiego subito che serviamo sia cibo cinese che giapponese, quindi se ha una preferenza tra le due tradizioni possiamo scegliere meglio». Poi posò lo sguardo sul menù e cominciò a sfogliare le pagine: «Se ha una fame contenuta e magari solo voglia di un po’ di sfizi, le consiglio degli antipasti.» Trovò la pagina giusta e indicò alcune fotografie presenti: «Tra quelli cinesi, senza alcuno strano effetto, abbiamo le Verdure al Tofu.» Tornò a guardare la ragazza negli occhi: «Che sono appunto delle verdure speziate, con senape, miele, arancia e aglio» Poi posò di nuovo il dito sul menù, «Mentre tra quelli giapponesi le propongo i Kamaboko oppure gli Onigiri» Le foto non davano il giusto peso alle pietanze. Si voltò di nuovo a guardare la cliente: «I primi sono polpettine di pesce fritte, davvero molto buone! Gli Onigiri invece sono polpette di riso bianco ripiene, qui lo chef le riempie di prugna umeboshi, oppure con salmone grigliato. Le foto sul menù non rendono, ma le assicuro che queste pietanze giapponesi sono davvero squisite!» Parlò con sincerità, le aveva assaggiate lei stessa e non aveva ancora smesso di fare i complimenti al cuoco! Certo, i gusti delle persone non sono tutti uguali, ma non aveva ancora sentito lamenti da parte dei clienti, qualcosa doveva pur significare. «Se invece ha molta fame, allora dovremmo passare ai primi o ai secondi piatti» Concluse poi aprendo il menù nell'apposita sezione e attendendo che desse un'occhiata da sola, non voleva riempirla di nozioni che magari avrebbe dimenticato di lì a poco.
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