Magic Glass, Missione CREPA

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view post Posted on 7/2/2020, 09:29
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Il Fato

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Magic Glass
NyJGiNj


Londra

Taue8ry
Il sole baciò la cara e vecchia Londra in quell’ultima domenica del mese e, nonostante il freddo invernale che ancora aleggiava nell’aria con una certa invadenza, la neve era caduta in maniera poco abbondante e per pochi giorni nelle ultime due settimane, non riuscendo a creare disagi così consistenti al traffico Babbano.
La pietra calcarea della Cattedrale di St. Paul, di una tonalità bianco grigiastra, parve brillare in quella che si era annunciata una bella giornata, mentre le campane scandirono i primi rintocchi che preannunciavano l’inizio della funzione religiosa. L’orologio, posto sul campanile della torre sud-ovest, segnava che mancavano dieci minuti alle nove in punto; e mentre gli ultimi accordi dell’organo si levarono oltre le pareti interni fino a riversarsi nell’ambiente esterno, alcune intonazioni preparatorie del coro andarono ad accompagnare la processione di persone che, a mano a mano, iniziavano a fluire all’interno dopo aver assediato l’ingresso per diversi minuti. Una folla di fedeli che si accingeva a dimostrare la propria devozione con ogni mezzo possibile, perfino quello di spintonarsi nel disperato tentativo di accaparrarsi i posti migliori.
Eppure, quel giorno, la Cattedrale sarebbe stata un altro tipo di luogo d’incontro tra fedeli, ospitando sotto la sua solida e imponente figura in pietra un meeting per una giusta e nobile causa a favore degli Elfi Domestici.
UIOx9mk
L’Antimago Adalbert Habbott non aveva perso tempo e aveva provveduto ad inviare una missiva al Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti, allo scopo di parlare con alcuni dei suoi attivisti in merito ad una questione delicata e della massima importanza. Sua moglie Camilla aveva promesso che ci sarebbe stata una collaborazione con l’ente benefico, nato per salvaguardare le condizioni dei poveri Elfi Domestici e Adalbert, più di tutti, sapeva che da solo non ce l’avrebbe mai fatta.
Aveva fornito agli attivisti una concisa descrizione di sé così che potessero riconoscerlo senza troppi problemi: si presentava dunque come un uomo abbastanza alto e magro, di mezz’età, con una folta zazzera scura e mossa, la carnagione chiara che si sposava perfettamente con due profondi occhi di un azzurro ghiaccio, mentre il volto era lineare, presentando forme delicate, e sprovvisto di barba; indossava la lunga giacca grigio scuro e al collo portava una sciarpa blu notte. L’Antimago, come aveva appuntato per lettera, avrebbe aspettato l’arrivo degli attivisti vicino alla fontanella posta dinanzi alla Cattedrale.

Hogsmeade

Nella lettera che il Comitato aveva ricevuto, il signor Habbott aveva comunicato che avrebbe disposto di una Passaporta che avrebbe condotto gli attivisti nei paraggi della Cattedrale, lontano da possibili occhi indiscreti. L’Antimago, quindi, non era di certo uno sprovveduto e voleva che i propri ospiti arrivassero a destinazione in totale sicurezza e puntualità, oltre a - sempre se così poteva essere definito - con un certo comfort.
Un vecchio Mago secco come un chiodo e vestito con abiti piuttosto consumati e logori, oltre che pesantemente impregnati del lezzo di tabacco bruciato, stava aspettando il gruppetto di attivisti vicino alla Testa di Porco, reggendosi ad un bastone e masticando baccelli di carruba, la quale gli stava macchiando le labbra di colorito scuro. Si grattò la barba folta e ispida, per poi sistemarsi meglio la benda sull’occhio destro quando vide delle persone arrivare. Emise un grugnito tipico di chi aveva fretta e picchiettò il bastone sul terreno di ciottoli con una certa insistenza, finché non sputò di lato un grumo scuro.
«Forza, forza! Anche se siete uno squisito gruppo di bocconcini non vuol dire che dobbiamo stare qui tutto il giorno! La Passaporta si attiverà tra pochi minuti e io mi sto perdendo la partita di Gobbiglie!» latrò, adocchiando con l’occhio buono le tre donne in compagnia dei due studenti. Se solo avesse avuto qualche anno in meno…
Vicino ai piedi dell’anziano vi era uno sgabello su cui vi era adagiata una simpatica paperella di gomma, la cui esatta natura poteva essere facilmente riconducibile a quella di Passaporta. Con un veloce gesto della mano libera, ogni attivista venne invitato ad avvicinarsi all’oggetto e a prepararsi a toccarlo nel momento esatto in cui il suo custode avesse dato loro il via libera.
«Tre… Due… Uno… Ora!»
La paperella di gomma prese a roteare su se stessa, in un’esplosione di scintille colorate, e - all’unisono, nel momento stesso in cui ognuno dei presenti avesse toccato la Passaporta - questa gli avrebbe travolti in un vortice di colori più o meno intensi, trasportandoli alla meta stabilita: Londra.



Attivisti, benvenuti a bordo!
La Spilla ha finalmente tremolato (con una certa insistenza, aggiungerei!) e siete stati chiamati a fronteggiare un problema della massima importanza.
Benché il post sia per lo più a scopo descrittivo/introduttivo, potete facilmente intuire cosa vi aspetta. Oltre a questo vi lascio alcune annotazioni extra al fine da rendervi tutto più chiaro e gestibile in quello che per voi sarà il post d’ingresso.
@Oliver, essendo uno dei Portavoce a presenziare alla missione, oltre che Fondatore, sei tu che per primo sei entrato a conoscenza della lettera di Adalbert Habbott e delle disposizioni da lui lasciate; di conseguenza hai provveduto tu ad avvisare il resto degli attivisti di presentarsi ad Hogsmeade per l’uso della Passaporta e qui ti lascio campo libero.
@Mireen, poiché anche tu sei un Antimago ti è concessa la libertà di conoscere il signor Habbott, quantomeno di vista e di nome; questo però è valido dal momento stesso in cui ci saranno interazioni dirette con lui, per il momento - in base a quanto ti è stato detto - sai che l’invito è partito da un Antimago.
@Jolene, dato che fai parte del Personale Scolastico in qualità di Infermiera, sarai responsabile dell’incolumità degli Studenti con voi tanto quanto lo è Mireen in termini di sicurezza.
@Tutti potrete descrivere fino al momento da me descritto, dopodiché attendetemi per sapere dove apparirete.

Rinnovo per tutti, indipendentemente da chi è veterano o meno con le dinamiche delle Quest, le seguenti regoline d’oro:
- Non modificare autonomamente i post e/o aggiornare le Statistiche e/o gli oggetti che deciderete di portare con voi. Nel caso dei post potrete modificarli solo tramite richiesta al sottoscritto per mp, mentre per il resto non sarà possibile per questioni di realismo.
- Evitare il Metagame e Powerplay. Immagino che tutti siate a conoscenza dei suddetti concetti, perciò non andrò nello specifico, ma ad ogni modo vi esorto inoltre a prestare attenzione a non mischiare le vostre conoscenze di Giocatori con quelle del vostro Personaggio, rimanendo quindi fedeli a quanto già è riportato nelle vostre Schede.

Confido che non ci saranno problemi di sorta, ma un recap del regolamento non guasta mai!

Per rendere il gioco il più possibile scorrevole, senza giungere a momenti morti, le scadenze avranno all’incirca una cadenza di 7-10 giorni, cercando di dare modo sia a chi non riesce a postare nel weekend sia a chi non riesce in settimana di avere la possibilità di rispondere il più tranquillamente possibile. Se dovessero insorgere problemi/imprevisti che vi impediscono di postare entro la data di scadenza, vi esorto a chiedere una proroga (3-4 giorni circa), con almeno un giorno d’anticipo. Non ci sono limiti per le proroghe, ma cercate di non abusarne e - soprattutto - tenete bene a mente che qualora vi assentiate ingiustificatamente per un massimo di 3 volte (a cranio, s’intende!), verrete esclusi dalla missione.

Postate pure le vostre Statistiche ed un plausibile Inventario. In caso di dubbi o qualsivoglia problema mi potete trovare alla consueta casella di posta.
Buona avventura a tutti!

Scadenza: 17 Febbrario ore 23.59

 
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view post Posted on 17/2/2020, 14:22
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Molti luoghi ha la tua anima, ivi alberga natura magnanima. Di coraggio e lealtà fanne bandiera, di Grifondoro potrai essere fiera!

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F1SiNqg
Juliet Little

5 jenuary • hogsmeade




Before you put your arms 'round me
Swept the world beneath my feet[...]
That was' til you came my way
And you said "hola, hola"








Era da tempo che non partecipava a qualcosa che potesse in qualche modo allontanare i suoi pensieri
da quello che lei stava vivendo. Un'inferno. La sua vita ormai era entrata in quel limbo che solo raramente veniva spezzato da qualcosa che non fosse solo cibo e cibo. Il cibo l'aiutava a non pensare che forse presto sarebbe passata dalla parte del male. Il cibo la faceva sentire meno in colpa. La spilla del comitato si sarebbe ulliminata quel giorno e l'avrebbe trovata sul letto a sgranocchiare per curiosità un dolcetto gufico. Voleva sapere che gusto avesse. Mentre si puliva le mani dalle briciole avrebbe cercato di ricordarsi che cosa fosse e recuperando la tracolla con tutti i suoi oggetti magici sarebbe andata ad avvertire Oliver di quel strano fenomeno. Forse anche a lui, visto che faceva parte dello stesso club, si era illuminata la spilla. Lo avrebbe trovato nella Sala Comune intento a vestirsi.
«Ehm ciao Ollie» avrebbe cercato di attirare la sua attenzione cib quel nomignolo tanto carino mentre gli mostrava la spilla davanti al naso. «Mi sa che oggi avrò un bel po' da fare. Riguarderà di sicuro gli elfi.» avrebbe cercato di spiegare quel fenomeno senza tralasciare nessun dettaglio e senza rimanere imbambolata davanti al suo idolo per eccellenza. Avere una cotta segreta per il proprio Caposcuola era controproducente e immorale visto che lui era impegnato. Ma non riusciva a toglierselo dalla testa per via della gentilezza mostrata nei suoi riguardi. «Ne sai qualcosa? » avrebbe chiesto la ragazzina notando una lettera che lui teneva in mano. Senza nessun pudore e con la voglia di vivere avrebbe preso letteralmente il Caposcuola a braccetto come se fossero amici di vecchia data e con la consapevolezza che a volte il destino non è così crudele si sarebbe avviata con lui a destinazione. Durante il tragitto avrebbe cercato di intavolare qualsiasi conversazione per di non far notare la sua timidezza. Raggiunta che fu Hogsmeade avrebbe notato un tipo strano che se ne stava vicino a qualcosa di fuori dal normale. Il normale per lei ora era la magia, ogni oggetto magico, e di inusuale erano per lo più oggetti babbani che fino a qualche tempo fa considerava normali. «Odio questi tipo di viaggio» avrebbe sussurrato al ragazzo mentre poggiava la mano, come gli altri che lei ancora non aveva collegato i nomi con le facce, per farsi trascinare dall'ignoto


role scheme © lisa,




Inventario attivo: Bacchetta, lente d'ingrandimento di Sherlock Holmes, nanosticca, amuleto oscuro, molliccio oppugnabile, detonatore abbindolante, ciondolo scaglia di drago, fetta di torta materializzante.

Incantesimi: prima e seconda classe.

Punti Salute: 138
Punti Mana: 56
Punti Corpo: 54
Punti Exp: 8
 
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view post Posted on 17/2/2020, 22:52
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Nei diversi mesi che erano passati da quando aveva segnato il proprio nome sulla lista dei membri del C.R.E.P.A., Jolene non era mai stata convocata dal comitato. I primi tempi si era sempre tenuta la spilla appuntata alla camicia, controllandola di tanto in tanto, come se un suo eventuale tremolio potesse sfuggirle; in seguito, in mancanza di notizie, l'oggetto aveva ricevuto da parte sua sempre meno attenzioni, pur rimanendo a portata di mano. Così, quando, da poco rincasata, aveva sentito chiaramente che qualcosa dentro alla sua borsa si stava muovendo, Jolene aveva preso a sparpagliarne il contenuto su tutto il divano. Fazzoletti, trucchi, scontrini, penne e libri avevano invaso i cuscini, in un caos che solo un incantesimo di estensione irriconoscibile poteva permettere. Emerald e Nephelae si erano avvicinati, incuriositi da tanto baccano. Mentre il gatto iniziava a giocare con il suo rossetto preferito, finalmente Jolene si era resa conto che ciò che si muoveva non era dentro la borsa, bensì appuntato a quest'ultima: tipico, mettere un oggetto là dove non avrebbe mai potuto non vederlo e, accecata dall'abitudine, dimenticarsene lo stesso. Aveva dunque preso nota del luogo e dell'ora dell'incontro, senza sapere bene che cosa aspettarsi; essendo la prima volta in cui veniva chiamata a prendere parte ad una missione di quel tipo, non aveva nemmeno esperienze passate su cui fare affidamento.
Aveva perciò deciso che sarebbe stata pronta ad ogni evenienza: al momento di avviarsi indossò i vestiti più comodi che possedesse, i suoi jeans preferiti e un caldo maglione blu elettrico, sopra a cui buttò un lungo cappotto beige. Preferì non farsi intralciare da una borsa, così mise tutto ciò di cui aveva bisogno nelle grandi tasche e nel fodero che si era fatta cucire appositamente per la bacchetta.

Ritrovarsi a Hogsmeade fu come tornare nel più familiare quartiere della propria città natale. Per quanto non potesse dire di conoscere a menadito ogni svolta stretta e ogni vicolo cieco del villaggio, vi era una buona porzione in cui avrebbe potuto muoversi ad occhi chiusi. Si mosse con sicurezza sotto al profilo a zig zag dei tetti a punta, diretta verso il luogo dell'incontro. Quando scorse di fronte a sé una ragazza dall'aria familiare, Jolene impiegò pochi secondi per capire che si trattava di Mìreen. Sapeva che anche l'amica faceva parte del comitato, ma non era sicura che l'avrebbe incontrata in quell'occasione: fu una piacevole sorpresa ritrovarla. La raggiunse velocemente. «Ehi, Mìreen!» La strinse a sé, un sorriso luminoso in volto. «Come stai? Anche tu sei qui per l'incontro del C.R.E.P.A.?»
Ripresero la strada insieme, e Jolene voleva che l'altra la aggiornasse su tutto quello che poteva saltarle in mente. Non avevano modo di vedersi spesso, così, ogni volta che capitava, era una piccola festa. Di certo il cicaleccio delle loro voci non sarebbe passato inosservato.

Presto raggiunsero il punto designato per il ritrovo. Jolene era vivace, la voce ballava allegramente nell'esprimere gioia di rivedersi, sorpresa, la confidenza di chi è circondato da volti amici; ma non si sbilanciava mai troppo, consapevole com'era che se erano lì era perché dovevano portare a termine un compito ben preciso. «Ciao, ragazzi! Oliver, Cordelia, che bello rivedervi! Noi invece non credo che ci conosciamo, vero?» Si rivolse alla studentessa dai lunghi capelli scuri. «Io sono Jolene White, infermiera al Castello.»
Solo l'anziano che li squadrava con un unico occhio buono la faceva sentire a disagio: in risposta al suo sguardo, si strinse maggiormente nel cappotto. Fortunatamente, la presenza degli altri contribuiva a tranquillizzarla: da una parte Mìreen, sempre piena di energia come un fiume esondante, capace di tirare fuori dalla rossa risorse che non pensava di possedere; più in là i lineamenti familiari di Oliver, cui le circostanze l'avevano legata, imprevedibilmente, con forza; Cordelia, che conosceva solo superficialmente, ma che era in grado di metterla a suo agio con la sua spontaneità. Erano una bella squadra, pensò al momento di raccogliersi intorno alla Passaporta. Sentiva che sarebbero stati in grado di cavarsela egregiamente. Scoprì sollevata che l'uomo aveva altri piani, che non prevedevano che si unisse a loro: la sua presenza la innervosiva, e aveva una sgradevole sensazione di carta vetrata contro la pelle ogni volta che parlava.
«Tre… Due… Uno...»
Al momento opportuno, Jolene allungò la mano per posarla sulla paperella di gomma come tutti gli altri. Sentì il consueto strappo all'ombelico, nel mentre che il suo campo visivo veniva invaso da un vortice indistinto di colori. Serrò gli occhi e si tenne salda sulle gambe.


Inventario & conoscenze

Oggetti:

⤷ Bacchetta
⤷ Spilla C.R.E.P.A.
⤷ Qualche Galeone e la Patente di Smaterializzazione
⤷ Sacchetto con Cioccorane e Piperille
⤷ Pasticche vomitose (x2)
⤷ Anello difensivo: protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. Usabile una volta per Quest.
⤷ Catena della notte: rende il corpo più leggero e dona agilità nei movimenti, facendo sembrare le ossa più mobili. Durante la notte la collana si nota molto nell'oscurità, anche se non emette luce a sufficienza per illuminare la zona intorno ad essa.
⤷ Anello con acquamarina
⤷ Anello con pietra della luna

Incantesimi appresi:
⤷ Fino alla IV classe, esclusi i probiti
⤷ VI classe: Adduco Maxima




azioni& statistiche

Sulla strada verso il luogo dell'incontro, Jolene si imbatte in Mìreen: le due si salutano, e proseguono insieme (azioni concordate in separata sede). Raggiungono gli altri, e la nostra è felice di rivedere alcuni volti amici. Giro di saluti, poi si presenta velocemente a Juliet. Il vecchietto le mette un po' d'ansia, è contenta che non faccia parte dell'allegra comitiva. Si attacca alla paperella di gomma e si tiene forte.

PS: 206/206
PC: 144/144
PM: 161/161
PE: 28

Nessun danno subito.



 
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view post Posted on 18/2/2020, 01:04
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25 anni _ Sangue BANSHEE _ Irlandese _ P.Antimago _ Ex-Grifondoro
Outfit
MìREEN
FIACHRAN
Mìreen non si aspettava di esser contatta dal CREPA.
Poteva aspettarsi di tutto: un nuovo incarico di lavoro, qualcuno della famiglia che aveva bisogno, addirittura un tentativo di Vath di convincerla a vedersi, ma MAI avrebbe potuto credere che la lettera arrivata potesse essere dell'associazione in difesa degli elfi domestici a cui si era iscritta anni prima.
Aveva già intrapreso una missione di "salvataggio", anche se si era rivelata essere frutto della magia illusoria di un potente guardiano che voleva solo intimidire i ragazzini che si introducevano nel suo giardino, dove teneva al sicuro degli elfi domestici da loro spesso mal trattati.
Si era fatta un fottuto male per quanto "fosse stato tutto solo un sogno", ma doveva ammettere che si era rivelata un'esperienza indimenticabile.
Un'avventura dallo stampo fiabesco, dove erano diventati loro gli eroi in soccorso di un povero elfo domestico!
Era stata anche l'ultima avventura vissuta con la sua migliore amica Lia prima che sparisse...
No. Non doveva distrarsi e lasciarsi prendere dalla tristezza.
Avevano ancora bisogno di lei e non si sarebbe tirata indietro.
Così, quando ricevette alcune informazioni sulla lettera inviata al Comitato del CREPA, non perse tempo e preparò il necessario.
Il nome di Adalbert Habbott non le era nuovo, sapeva vagamente chi fosse, oltre all'esser un antimago come lei, ma non più di tanto, infondo non erano pochi in quel reparto, era difficile conoscerli tutti, soprattutto perchè di solito le loro missioni erano individuali o a coppie, massimo piccoli gruppi, ma se una squadra funzionava bene, difficilmente la cambiavano.

Quando la Spilla s'illumino con il luogo e l'ora dell'incontro, la ragazza era pronta ad ogni evenienza.
Si diresse subito ad Hogsmeade dove. con suo somma gioia e stupore. incontrò la sua Jolene.
Era così felice e sollevata di rivederla dopo tutto quel tempo, che appena la vide quasi le saltò in braccio dalla gioia.

<< Ciao Jolene!!! Come stai??
Non ci siamo più viste per un sacco di tempo e non sai quanto mi sei mancata! Ho così tanto da raccontarti...
Comunque Sì, sono anch'io per dare una mano al CREPA!>>


Purtroppo non riuscì a raccontarle molto, infondo la fontana di Hogsmeade dov'era stato fissato l'incontro non era tanto distante.

<< Temo dovremo rimandare le nostre "chiacchiere da salotto" ad un momento più opportuno...>>

Concluse facendo cenno al gruppetto di persone che mano a mano si avvicinavano si faceva sempre più nitido, tanto da poter riconoscere il volto di Oliver, a cui fece un caloroso saluto, felice di rivederlo dopo la loro chiacchierata alla festa di Natale.

<< Felice di rivederti Oliver!
Spero riusciremo a organizzare quella chiacchierata di cui tanto insiste mio fratello e che sarei anch'io felice di fare.>>


Vi erano inoltre facce nuove: una studentessa a giudicare dall'età che mostrava, e un'altra adulta, abbastanza giovane ma che non aveva mai incontrato prima.
Così guardò le fanciulle e si presentò educatamente, allungando la mano verso ognuna:

<< Piacere di conoscervi, mi chiamo Mìreen Fiachran, polizia Antimago, ex-Grifondoro>>

Non resistette e fece l'occhiolino a Oliver (e avrebbe aggiunto un gran sorriso alla studentessa, nel caso avesse addosso qualche segno della sua appartenenza alla casata dei Grifondoro).
Infine riconobbe Adalbert Habbott, antimago come lei, a cui fece un saluto formale come consono tra colleghi non soliti lavorare insieme.
Resistette alla tentazione di ridere quando venne definita "bocconcina" insieme alle altre ragazze, ma non le sfuggì l'occhiata interessata che riservò alle tre adulte.

<< Significa che lei non ci accompagnerà nella ricerca delle informazioni?>>

Chiese leggermente stupida e dubbiosa all'anziano dal pesante odore di tabacco e la barba folta e ispida.
Appena l'uomo tirò fuori, mostrando a tutti la passaporta, una paperella di gomma, non resistette e nascose voltando il capo un sorriso divertito, mentre allungava la mano veloce ubbidendo alla frettolosa richiesta del signor Habbott.
«Tre… Due… Uno… Ora!»
Toccò, insieme a quella nuova combricola, la Passaporta, percependo immediatamente il contrarsi dello stomaco tipico di quel maledetto "mezzo di trasporto", e la vista farsi confusa, come che una tavolozza di colori fosse esplosa le stesse vorticando davanti gli occhi finchè non decise di chiuderli, preferendolo al rischio di rimettere la colazione.

PS: 223 PC: 164 PM: 181 EXP: 32
codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


INVENTARIO
Attivo
Bacchetta: Legno di noce nero, baffo di troll, polvere di papavero, 11 pollici e 3/4, semi-flessibile.
Distintivo di riconoscimento della P. ANTIMAGO
Spilla del C.R.E.P.A.
Collana con ciondolo "Triquetra" incastonato di pietre preziose



Oggetti:

Diadema della Veela
Effetti: Un bellissimo diadema appartenente proveniente dal tesoro di una veela. Conferisce un fascino più prepotente nei confronti del nemico. Invocando il suo potere blocca l' avversario in quest per un turno. Utilizzabile una sola volta per quest

Orecchini di Drago
Consente di avere successo in un’azione e di far fallire l’avversario. Usabile una volta per Quest

Anello Luminoso
Anello che acceca l'avversario per 2 turni, facendo scaturire dalla pietra incastonata in esso, un raggio di luce molto chiaro ed abbagliante.
Sull'anello sono presenti incisioni non ancora decifrate.

Anello del Coraggio
Attacco e Difesa raddoppiati nei confronti di un unico avversario – 2/5 azioni

Anello del Potere
Blocca l'avversario per 2 turni. Utilizzabile solo in Quest.

Polvere Buiopesto Peruviana (dentro tracolla)
Polvere finissima e nera come la pece, proveniente dal Perù, è’ in grado di creare un buio intenso e impenetrabile per la durata di 5 minuti. Ottima in caso di pericolo per una fuga immediata.
Ogni scatola contiene polvere sufficiente per un solo utilizzo.

Caramella d’Illusione (dentro tracolla)
Chi la ingerisce si “sdoppia” rendendo difficoltoso per l'avversario riconoscere quello vero!

Vestiti&Accessori

Mantello Lepricanico della Disillusione
Realizzato con pelliccia di camaleonte, il Mantello della Disillusione rende una buona, anzi ottima mimetizzazione: se il tuo corpo è ben avvolto in questo tessuto, esso sembrerà donarti l'invisibilità. Se l'esterno del mantello, quando utilizzato, acquisisce il colore di ciò che lo circonda per mimetizzarvi, il suo interno sarà foderato in seta finemente decorata da tanti piccoli quadrifogli verdi.

INCANTESIMI
- QUARTA Classe di Incantesimi (COMPLETA) esclusi i Proibiti
- INCANTESIMI BONUS per "Squadra Antimago"

 
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view post Posted on 18/2/2020, 01:53
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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Cordelia Fortune Dixon

Era una normale quella. Me ne stavo seduta sul bordo della vasca a districarmi i capelli lunghi e biondi con un pettine che avevo comprato durante un viaggio in Italia. Mi divertiva collezionare oggetti babbani, soprattutto se si rivelavano utili alla bellezza dei miei capelli. Non ero sicuramente una di quelle ragazze che passavano la giornata ad ammirarli davanti ad uno specchio o qualsiasi cosa potesse rifletterle, ma ai miei capelli ci tenevo molto. Mi piaceva pettinarli, toccarli e mi divertiva un sacco sperimentare trecce e nuove acconciature. Quella mattina nel bagno aleggiava profumo di cocco che mi deliziava l'olfatto, ed era tutto merito dello shampoo appena usato. Quell'odore sarebbe stato persistente durante la giornata e sicuramente sarebbe giunto alle narici di chi si sarebbe avvicinato a me. Dopo essermi assicurata che i miei capelli non avessero nemmeno più un nodo, restava un'altra cosa da fare. Mi alzai dal bordo della vasca con un asciugamano legato intorno al corpo e mi posizionai davanti alla specchio.

Arefacio!

I miei capelli erano asciutti. Decisi di lasciarli sciolti in modo che muovendosi avrebbero diffuso con più facilità l'odore di cocco che tanto adoravo. Giulio era stato con me tutto il tempo e quando abbandonai il bagno per dirigermi in camera mia mi seguì muovendo freneticamente la coda. Presi dall'armadio un vestitino color panna che mi aveva comprato la mamma. Dovevamo andare a mangiare un gelato e sarebbe stata contenta se avessi indossato il suo regalo. Feci cadere a terra l'asciugamano e mi accorsi troppo tardi della presenza di Harry, il mio asticello, che a quel punto si coprì gli occhi. Mi infilai biancheria e vestito e notai a terra qualcosa che si illuminava: era la mia spilla del C.R.E.P.A.
Mi chiesi come fosse finita lì a terra, immaginando che fosse colpa di Giulio.

Questo non è un gioco, Giulio! Cercai di avere un tono severo, ma non ci riuscii. Giulio era il mio debole. Gli accarezzai la testa e lessi sulla spilla quello che c'era scritto. Forza Harry, si va ad Hogsmeade!

Una volta lì notai dei visi famigliari come quello di Jolene e Oliver. Avevano tutti la mano posizionata sulla passaporta...ero in ritardo??

PS: 160/160 ⁕ PC: 110/110 ⁕ PM: 110/110

INVENTARIO
⁕ Bacchetta
⁕ Spilla del C.R.E.P.A.


CONOSCENZE
Terza Classe di Incantesimi
(COMPLETA, esclusi i Proibiti)





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view post Posted on 18/2/2020, 13:44
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Quando la lettera di Mr Habbott era giunta a destinazione, l'occhiataccia della civetta bianca di Oliver era stata così feroce da spingere il ragazzo a temere per l'incolumità dell'altro rapace; il becco spinto in uno schiocco simile a tenaglia, gli artigli pronti a graffiare il bracciolo della poltrona sulla quale si era sistemata, Lady non avrebbe permesso a nessun altro pennuto di sgraffignare le sue zollette di zucchero - Oliver continuava a chiedersi per quale motivo il suo rapace prediligesse quello spuntino ai più classici biscottini gufici. Quando il Caposcuola aveva tentato di avvicinarsi al messaggero e alla sua missiva, c'era stato un bel battibecco, nel senso più letterale del termine: un colpetto di bacchetta e la civetta era stata immobilizzata prima di ogni possibile danno. Liberatosi della lettera destinata al C.r.e.p.a., il gufo di Mr Habbott non si era trattenuto un secondo di più, neanche per una ricompensa. Così come era entrato nell'ampia finestra circolare dell'Aula Abbandonata, così ne era uscito in fretta e furia - le civette assassine di Hogwarts avevano una lunga storia alle spalle. In ogni caso, il contenuto del messaggio era stato per Oliver piuttosto generico: ricordava di Mr Habbott, l'Antimago che Thalia aveva incontrato tempo addietro, e sebbene lui non avesse mai avuto modo di incontrarlo di persona, la vicenda che l'amica Tassina gli aveva raccontato era stata di per sé più che sufficiente per una prima cornice estremamente interessante. Era proprio a Thalia, Tesoriere del Comitato, che Oliver doveva la sua riconoscenza per quell'intreccio prezioso: Habbott lavorava al Ministero della Magia e per di più in una pattuglia di Antimaghi, non era cosa di poco conto - non di certo per la causa del C.r.e.p.a., quello era evidente. Si preannunciava così un rivedersi e se anche una minima parte dell'ultima rivelazione di Thalia e Mr Habbott fosse stata portata alla loro attenzione, l'esito poteva dirsi di gran lunga positivo. C'erano tante trame in divenire, le sentiva sottopelle: alcune chiare, altre meno, tutte così importanti da sfidare ogni tempo perfino per lui. Scrivere un paio di righe e avvisare chi di dovuto - i nomi giunsero come limpidi - non sarebbe stato affatto complicato: la bacheca dell'Aula Abbandonata avrebbe saputo attirare la giusta attenzione e le Spille del C.r.e.p.a. non attendevano altro che brillare di un rosso sgargiante. Una scintilla, di pari modo ad un'altra missione di lì a breve in partenza: una scintilla di fuoco e di speranza. Un battito di ciglia, un sorriso leggero - andava bene così.

«Hey Juliet, eccomi qui.»
Un passo dopo l'altro, infilandosi al volo il cappotto sulla camicia a quadri; aveva una certa ossessione per i quadri, avrebbe dovuto ammetterlo, e una parte di sé confidava in quel vestito come un portafortuna. In passato aveva funzionato e forse così sarebbe stato anche per quel giorno, qualsiasi cosa fosse per davvero in programma. Non aveva idea di cosa avrebbero visto né di dove sarebbero andati: l'appuntamento era alla Cattedrale di St. Paul, presso Londra, ma più di quello anche Oliver non sapeva. Non si sentiva neanche spaesato al riguardo, al contrario era la prima volta che un cenno di curiosità si espandeva come vertigine fin nel cuore; uscire dal Castello non risultò complicato, non un solo incontro spiacevole con Pix il Poltergeist né con il Custode, e tra qualche chiacchiera di circostanza la passeggiata fino al luogo della Passaporta prevista per il gruppetto si palesò anche piacevole. La sua concasata, tra l'altro, era per Oliver una vera e propria amica di vecchia data e provava per lei un affetto così vivo da non ammettere confini; le chiese come stessero procedendo le lezioni, se fosse già pronta per il prossimo allenamento, e le confermò tra le altre cose di come quell'incontro fosse a tutti gli effetti del C.r.e.p.a. - nonostante, ammise, neanche lui fosse così tanto al corrente.
«Sarà un'avventura, un po' come quando usciamo con Nick-Quasi-Senza-Testa, speriamo di non ritrovarci in nessun cimitero né corte francese indemoniata, però.» Sistemò lo zaino alle spalle, infilando le mani sotto le bretelle, e respirò intensamente l'aria frizzantina di quel giorno: si stava bene, l'Inverno sfumava già nei primi accenni di Primavera, e c'era un bel sole nei cieli di Hogsmeade. Oliver si augurò che anche a Londra fosse lo stesso e lentamente, mentre scorgeva gli altri in arrivo, si accorse di come per la prima volta non provasse alcuna oppressione al petto, alcun sintomo incauto, nulla del genere. Le Visioni si erano risvegliate come delicate, senza la solita insistenza di un tempo: da quando il discorso di Chirone aveva attecchito fertilmente nel Veggente di Hogwarts, per fortuna una parte di sé aveva cominciato a farsene tesoro e un nuovo, infinito equilibrio era scivolato in lui di pari intensità. Forse non sarebbe durato a lungo, forse era un preludio di un'esplosione vera e propria: per il momento, nel Presente, il ragazzo non voleva pensarci più del dovuto. Si stava allenando, un po' come in un avvinghiarsi e lasciarsi continuo, quasi senza fine. Allontanando quei pensieri, salutò le altre Streghe ormai alla Testa di Porco. «Ciao a tutti, è un piacere rivedervi e vi ringrazio per aver risposto all'appello. Oh Miss Fiachran, le porto i saluti da Lyam, la prossima volta spero ci raggiunga.» Rivolse un cenno affettuoso a Jolene e a Mìreen prima di accorgersi del vecchino e della paperella di gomma. Non fu necessario contare per Oliver per accorgersi che mancasse una persona all'appello e quando si guardò attorno, cercò lo sguardo di... «Miss Dixon, da questa parte!» Ricordava i nomi di tutti, un po' per conoscenza personale, un po' perché aveva attivato proprio lui la Spilla. «Ognuno di noi farà la differenza oggi, Mr Habbott ci attende e...» Poggiò la mano destra sulla Passaporta e con un ultimo sorrisetto divertito, poco prima che la paperella si attivasse, spostò l'attenzione sul vecchietto poco distante. «Mi dispiace per la partita di Gobbiglie.» Salutò con l'altra mano, facendo l'occhiolino. «Perderà comunque!»

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VI Classe » Perstringo

» riassunto
saluti, baci e abbracci; Oliver è contento dell'incontro e del fatto che tutti abbiano risposto all'appello, è pronto per l'avventura e per la prima volta si sente davvero bene.

Ero assolutamente convinto che la scadenza fosse oggi, chiedo scusa per la notte / mattina di ritardo e spero che l'intervento possa essere considerato, non capiterà più *aiut
 
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view post Posted on 26/2/2020, 10:30
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Il Fato

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ZIDoSTB
La magia esplose in tutto il proprio potenziale, avvolgendo ognuno degli attivisti in quel vortice colorato e strappandoli da quel luogo, fino a scomparire nel nulla più assoluto con un’ultima scintilla accompagnata da un piccolo scoppiettio, simile al botto di un petardo.
Le antiche abitazioni in pietra e legno del villaggio magico scomparvero così dalla visuale dei nobili viaggiatori, lasciando così il testimone ad uno scenario ricco di dettagli: apparvero infatti in un punto riparato dalla vista di possibili Babbani nei dintorni, a ridosso di una delle pareti a nord della Cattedrale e circondati da svariati arbusti e cespugli. Poco più oltre, vi era un piccolo sentiero che attraversava il resto del parco che circondava l’imponente struttura, con una zampillante fontana alla loro destra e, poco più a sinistra, svettava la statua di John Wesley.
Non vi era anima viva nei paraggi, se non per un cane randagio che si trovava a girovagare nei dintorni in cerca di cibo, rimanendo tuttavia spaventato per l’improvvisa apparizione del gruppetto, tanto da scappare via guaendo come un pazzo. Una volta dispersi i lamenti dell’animale, gli attivisti avrebbero potuto facilmente udire i canti del coro rimbombare contro la parete della Cattedrale, oltre che ai rumori del traffico Babbano in lontananza, seppur in modo lieve.
Del signor Habbott non vi era la ben che minima traccia nei pressi della fontana: eppure egli aveva comunicato per lettera che avrebbe atteso i membri del Comitato dinanzi a quella particolare struttura, ma - esattamente - quante fontane vi erano nei dintorni della Cattedrale?
L’orologio della torre sud-ovest segnò, infine, le nove in punto e la campana iniziò a scandire i primi rintocchi, mentre il coro andava a spegnersi e lasciare il passo al sacerdote che avrebbe tenuto la cerimonia religiosa all’interno.
L’Antimago, nel frattempo, attendeva il loro arrivo con assoluta tranquillità e pazienza.



Bene, l’avventura ha ufficialmente inizio!
Non mi pronuncerò - per questa volta - in merito alle scadenze, visto e considerato che questo primo girone era per lo più introduttivo. Tuttavia vi chiedo di prestare maggiore attenzione nei masteraggi, tenendo fede a quanto vi lascio. Nulla vi vieta, ovviamente, di consultarvi tra voi in Off, ma se qualcosa non dovesse apparirvi chiara - per un motivo o per un altro - potrete sempre contattarmi per mp, anche per quelle che per voi potrebbero sembrare sciocchezze.

Per aiutarvi con l'orientamento vi allego una mappa.
La stellina rossa siete voi, la stellina azzurra è Habbott nel punto di ritrovo e il simbolo nero è la statua di John Weasley.

II5qUrf
(Dimensioni originali: click)

Scadenza: 5 Marzo ore 23.59

Statistiche:
Jolene
PS: 206/206
PC: 144/144
PM: 161/161
PE: 28

Assenze: 0/3
Mireen
PS: 233/233
PC: 164/164
PM: 181/181
PE: 32

Assenze: 0/3
Cordelia
PS: 160/160
PC: 110/110
PM: 110/110
PE: 23

Assenze: 0/3
Oliver
PS: 300/300
PC: 262/262
PM: 322/322
PE: 57,5

Assenze: 0/3
Juliet
PS: 138/138
PC: 56/56
PM: 54/54
PE: 8

Assenze: 0/3

 
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view post Posted on 26/2/2020, 15:52
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I primi saluti erano sempre i suoi preferiti, ancor più nei riguardi di volti che conosceva - in parte o anche in maniera approfondita - e di persone cui sentiva già di voler bene. Oliver era amante degli incontri e mai delle partenze, men che meno degli addii, sua madre lo ripeteva spesso e di certo l'aveva capito ben prima di lui. Ritrovare altri attivisti del C.r.e.p.a. in orario, poter contare su di loro, sentirsi al sicuro, tutto quello non aveva prezzo ed influiva positivamente fin nel cuore; quando aveva ripristinato l'associazione dal dimenticatoio, una parte di sé - la più importante, intima e preziosa come nessun'altra - aveva preteso proprio quello dal futuro, e il tempo per la prima volta ne dava testimonianza vivida. Avevano risposto all'appello, tutti loro: in cinque erano stati chiamati, in cinque erano stati riuniti; la bellezza del momento illuminò il volto del Caposcuola Grifondoro con una scintilla accesa, vibrante, luminosa per davvero. Il battito del cuore era dolce, l'emozione dell'avventura altrettanto; avrebbe potuto dire di non aver mai avuto dubbi, fuorviato da una positività che gli faceva da sempre onore, ma se credere era qualcosa di cui Oliver si era reso portavoce vero, vedere tutto con i propri occhi era un'altra storia. Si ripromise di scambiare qualche parola più intensa, non si sarebbe soffermato soltanto sulle chiacchiere di circostanza né sui convenevoli dettati dalla prassi. Quando la Passaporta brillò sotto le loro mani, un curioso formicolio coinvolse le dita della mano destra fino al palmo aperto, strappando al Viaggiatore un sorriso divertito. Era stato abituato fin da bambino a quel tipo di trasporto, le vacanze primaverili e estive iniziavano proprio in quel modo; di lì ai mesi successivi, tra l'altro, Oliver ne avrebbe rinnovato l'utilizzo ancora e ancora una volta. Tuttavia, non ricordava quando e se gli fosse mai capitato di sfruttare una Passaporta con altri membri del C.r.e.p.a. Nei suoi pensieri c'era qualche barlume, ma la felicità del momento aveva un sapore tutto nuovo perfino per lui. Lo scintillio azzurro, così classico e vivido di quell'attivazione magica, rimandò in Oliver una serie di sensazioni speciali a più non posso, e anche il volto dei suoi parenti stretti cominciò a fare capolino con armonia piena. Una stretta dall'ombelico allo stomaco, l'idea di essere risucchiato in un vortice di colori in perenne contrasto l'uno con l'altro, infine immaginò di aver viaggiato più velocemente del previsto. Quando il piede sinistro batté terra, l'equilibrio si frappose ad un impatto immediato e con un capogiro improvviso, Oliver riuscì a guadagnare autocontrollo con un passo fuori tempo. Sorrise, di lì a breve avrebbe ricercato l'attenzione degli altri. Con un po' di fortuna, si era detto, l'incontro con Mr Habbott sarebbe stato portato a termine fin dalle prime battute; ad una rapida occhiata, non vide alcuna figura che potesse dare anche solo un riferimento a chi di dovuto. Oliver girò su se stesso lentamente, lo sguardo da un punto all'altro nei dintorni; al di là degli arbusti e dei ciuffi d'erba dispersi lì vicini, non si accorse di altro di effettivamente immediato. Lasciò che la mano destra scivolasse sulla giacca che indossava quel giorno, in un gesto piuttosto casuale; fin dalla lettera dell'Antimago, il Caposcuola sapeva che quel posto fosse di per sé popolato prevalentemente da Babbani e aveva preso le dovute precauzioni anche solo per la giusta apparenza: nessuna creatura magica di compagnia, neanche la sua Puffola Pigmea; nessun monile incantato in bella mostra; nessun abito ricamato da un benché minimo sortilegio sulla sua figura. A dispetto della sua mancata conoscenza sul mondo non-magico, nato e cresciuto com'era in una famiglia di soli maghi purosangue, Oliver avrebbe fatto del proprio meglio per non violare in alcun modo lo statuto di segretezza. La legge gli stava a cuore, a maggior ragione se la posta in gioco fossero il C.r.e.p.a. e i suoi traguardi rilevanti. Attese eventualmente i commenti degli altri, magari qualcuno tra loro aveva visto, seguito o scoperto un dettaglio che a lui fondamentale sfuggiva. Individuò un cane di per sé solitario e con un cipiglio curioso sul volto, Oliver si chiese se non potesse essere proprio lui il vero Mr Habbott. Non sarebbe stata la prima esperienza, in quel senso; accantonò l'idea con un certo divertimento, riprendendo l'esplorazione visiva e accorgendosi di un sentiero non troppo lontano. «Mr Habbott ha scritto di incontrarci alla fontana, questa della Cattedrale.» Si volse ancora una volta, invano. «Non siamo in anticipo né in ritardo, vero?»
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» riassunto
il viaggio in Passaporta risveglia ricordi preziosi in Oliver; quando arriva, si ristabilisce e comincia a guardarsi attorno per cercare Mr Habbot. Ricorda della fontana come luogo di appuntamento in lettera, si affida infine agli altri per capire come poter procedere.

Causa assenza dei prossimi giorni, ho preferito rispondere già oggi; mi sono tenuto sul vago, recuperò eventuali scambi di battute al giro successivo.
 
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view post Posted on 3/3/2020, 19:20
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La Smaterializzazione le lasciò un leggero capogiro, così dovette chiudere gli occhi e aspettare alcuni secondi prima di potersi guardare intorno. Le gambe tremarono all'impatto con il nuovo terreno, ma anni di trasporto magico l'avevano allenata abbastanza da riprendersi senza grosse scenate. Un guaito spaventato le fece alzare le palpebre allarmata, appena in tempo per vedere un cane allontanarsi di corsa. Rimase così solo il tintinnio di una fontana ad impreziosire l'aria, mentre il sole invernale illuminava per loro un cortile curato. Guardando dietro di sé, poté vedere la cattedrale svettare alta sopra alle loro teste, così imponente da perdersi alla vista nella sua sommità. Era quello un punto d'osservazione insolito, specialmente per lei che, essendo nativa della città, era passata davanti alla facciata della St Paul in innumerevoli occasioni. Era infatti il lato ovest ad attirare costantemente i turisti, che vi ronzavano intorno in qualsiasi periodo dell'anno. Il punto in cui si trovavano in quel momento era molto più riparato, permettendo così una Smaterializzazione in tutta sicurezza dagli occhi dei Babbani. Personalmente preferiva quel lato della cattedrale, immerso nel fogliame, silenzioso e solitario. Troppo solitario.
Oliver dette voce agli stessi pensieri che si aggiravano anche nella testa di Jolene. Non aveva un orologio con sé, quindi non poteva verificare la precisione dell'orario. C'era la possibilità che fossero in anticipo, ma ciò nonostante cominciò a sentirsi leggermente inquieta. Che fosse successo qualcosa che aveva impedito al signor Habbott di presentarsi in tempo vicino alla fontana? Studiò i dintorni dell'ornamento, pensando che non figurava tra i ricordi più vividi che lei aveva del posto. Quando pensava alla cattedrale di St Paul, la prima immagine che le veniva in mente era quella della facciata principale, fronteggiata dalla piazza sempre gremita di gente. Pochi fedeli e innumerevoli turisti si aggiravano ai piedi delle scalinate e intorno alla statua della regina Anna…
«C'è una fontana anche davanti alla facciata principale, nella piazza», suggerì, cercando conferma negli altri. «È da lì che si entra nella cattedrale, di solito.» Era da lì che era entrata lei stessa, in un paio di occasioni, accompagnata dai genitori. Come la maggior parte dei londinesi, anche Oscar e Virginia cercavano di evitare i luoghi più amati dai turisti, insofferenti della calca e della confusione che sempre vi regnavano. Ma erano anche degli amanti dell'arte, e non si sarebbero mai lasciati sfuggire quel gioiello così vicino a casa. Jolene aveva appena otto anni la prima volta che ce l'avevano trascinata, e lei si era annoiata da morire: cosa poteva importare a una bambina delle perle architettoniche? Ad ogni modo, ricordava le statue di marmo di fronte alla scalinata, e il luccichio degli ornamenti dorati. In quel lontano giorno d'estate la calura era tale da appiccicarle i vestiti addosso, e il sole così luminoso da rendere la pietra bianca e il metallo letteralmente accecanti. In seguito, ogni volta che le era capitato di passare lì davanti, aveva sempre lanciato una fugace occhiata alle statue, affascinata dal modo in cui la luce giocava tra le vesti magistralmente scolpite, come occhieggiava in allegri riflessi sulle superfici levigate. Forse si sbagliava, perché sarebbe stato strano che venisse scelto proprio un luogo così affollato per il ritrovo di una combriccola di maghi. Per fortuna nessuno di loro indossava mantelli o cappelli a punta, e sarebbero potuti passare per Babbani con una certa facilità. Poteva valere la pena di dare un'occhiata.


Inventario & conoscenze

Oggetti:

⤷ Bacchetta
⤷ Spilla C.R.E.P.A.
⤷ Qualche Galeone e la Patente di Smaterializzazione
⤷ Sacchetto con Cioccorane e Piperille
⤷ Pasticche vomitose (x2)
⤷ Anello difensivo: protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. Usabile una volta per Quest.
⤷ Catena della notte: rende il corpo più leggero e dona agilità nei movimenti, facendo sembrare le ossa più mobili. Durante la notte la collana si nota molto nell'oscurità, anche se non emette luce a sufficienza per illuminare la zona intorno ad essa.
⤷ Anello con acquamarina
⤷ Anello con pietra della luna

Incantesimi appresi:
⤷ Fino alla IV classe, esclusi i probiti
⤷ VI classe: Adduco Maxima




azioni & statistiche

Vedendo che non c'è traccia di Mr Habbott e considerate le parole di Oliver, Jolene ricorda che c'è una fontana anche sul lato ovest. Essendo nata e cresciuta a Londra, e vivendoci tutt'ora, ha infatti una certa familiarità col posto – specialmente con la facciata principale.

PS: 206/206
PC: 144/144
PM: 161/161
PE: 28

Nessun danno subito.



 
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view post Posted on 6/3/2020, 03:38
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25 anni _ Sangue BANSHEE _ Irlandese _ P.Antimago _ Ex-Grifondoro
Outfit
MìREEN
FIACHRAN
Il solito malesse tipico del post-passaporte la colpì come di consueto appena iniziò l'incanto, ma trattenne con "eroismo" il senso del vomito e riuscì ad arriavare a Londra senza "danni" o pessime figure.
Erano stati trasportati alla Cattedrale di St. Paul, l'aveva vista qualche volta, per curiosità non perchè "credente" essendo lei seguace di culti ritenuti "pagani".
Ma c'era qualcosa di strano... non c'era più nessuno con loro!

<< Ma che fine ha fatto il signore di prima?>>

Una fontana c'era, ma che fine aveva fatto?
Credeva sarebbe rimasto con loro, almeno all'inizio, ma forse doveva solo accompagnarli lì.

[Che abbia fatto la fuga per andare a vedere la partita di Gobbiglie? Sembrava parecchio di fretta...]

Si guardò intorno, ma il posto continuava a sembrare quello... per fortuna si era vestita "alla babbana" così non avrebbe destato nell'occhio.
Era previsto arrivassero da soli? E cosa dovevano fare ora?
Le parole dell'amica Jolene fornirono la soluzione.
Lei non ricordava ci fossero due fontane, non c'era stata così tanto, considerato che neanche ricordava la fontana che stava proprio davanti ai suoi occhi.

<< Potremmo andare all'altra fontana, quella davanti la facciata principale di cui parla Jolene.
Magari lì troviamo qualcuno che ci dia informazioni su cosa dobbiamo fare/cercare qui...
Nel peggiore dei casi, abbiamo fatto un breve giro turistico della cattedrale.>>


Osservò i suoi compagni per capire se l'idea andava bene a tutti, per poi girarsi verso l'amica e dirle sorridendo:

<< Facci strada cara.>>

Attese, se si fosse incamminata, l'avrebbe seguita, cercando di convincere anche gli altri che era l'unica idea fattibile che avevano al momento.

PS: 223 PC: 164 PM: 181 EXP: 32
codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


INVENTARIO
Attivo
Bacchetta: Legno di noce nero, baffo di troll, polvere di papavero, 11 pollici e 3/4, semi-flessibile.
Distintivo di riconoscimento della P. ANTIMAGO
Spilla del C.R.E.P.A.
Collana con ciondolo "Triquetra" incastonato di pietre preziose



Oggetti:

Diadema della Veela
Effetti: Un bellissimo diadema appartenente proveniente dal tesoro di una veela. Conferisce un fascino più prepotente nei confronti del nemico. Invocando il suo potere blocca l' avversario in quest per un turno. Utilizzabile una sola volta per quest

Orecchini di Drago
Consente di avere successo in un’azione e di far fallire l’avversario. Usabile una volta per Quest

Anello Luminoso
Anello che acceca l'avversario per 2 turni, facendo scaturire dalla pietra incastonata in esso, un raggio di luce molto chiaro ed abbagliante.
Sull'anello sono presenti incisioni non ancora decifrate.

Anello del Coraggio
Attacco e Difesa raddoppiati nei confronti di un unico avversario – 2/5 azioni

Anello del Potere
Blocca l'avversario per 2 turni. Utilizzabile solo in Quest.

Polvere Buiopesto Peruviana (dentro tracolla)
Polvere finissima e nera come la pece, proveniente dal Perù, è’ in grado di creare un buio intenso e impenetrabile per la durata di 5 minuti. Ottima in caso di pericolo per una fuga immediata.
Ogni scatola contiene polvere sufficiente per un solo utilizzo.

Caramella d’Illusione (dentro tracolla)
Chi la ingerisce si “sdoppia” rendendo difficoltoso per l'avversario riconoscere quello vero!

Vestiti&Accessori

Mantello Lepricanico della Disillusione
Realizzato con pelliccia di camaleonte, il Mantello della Disillusione rende una buona, anzi ottima mimetizzazione: se il tuo corpo è ben avvolto in questo tessuto, esso sembrerà donarti l'invisibilità. Se l'esterno del mantello, quando utilizzato, acquisisce il colore di ciò che lo circonda per mimetizzarvi, il suo interno sarà foderato in seta finemente decorata da tanti piccoli quadrifogli verdi.

INCANTESIMI
- QUARTA Classe di Incantesimi (COMPLETA) esclusi i Proibiti
- INCANTESIMI BONUS per "Squadra Antimago"



// Mi scuso per il ritardo e il non aver rispettato la data di scadenza, non si ricapiterà.
Il post è stato modificato col permesso del master.


Edited by LadyShamy - 27/3/2020, 01:28
 
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view post Posted on 9/3/2020, 12:05
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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Cordelia Fortune Dixon


Questa missione mi aveva già messo una certa ansia, era la prima volta per me. Riconoscere dei volti famigliari tra i membri del mio gruppo mi fece sentire già più sollevata. Feci un segno del capo a Jolene e sorrisi ad Oliver, chiedendomi se si ricordasse di me. Avevo conosciuto entrambi alla festa di Halloween, e anche se con Jolene avevo continuato a frequentarmi, con Oliver non era stato così. Magari dopo questa missione, gli chiederò di uscire, pensai. Misi la mano destra sulla mano calda di uno di loro, senza rendermi conto di chi fosse.

Allora si parte! Esclamai entusiasta.

La passaporta cominciò a luccicare e ben presto tutto cominciò a girare. Arrivati a destinazione atterrati sulla schiena facendomi leggermente male.

Non ricordavo fosse così… doloroso. Dissi tra me e me. Mi sollevai da terra e cominciai a guardarmi intorno.

Una ragazza dai capelli colorati e appariscenti chiese che fine avesse fatto il signor Habbot. Alcuni membri del gruppo fecero dei riferimenti a una certa fontana e decidemmo tutti di seguire Jolene, che a quanto pare...aveva capito dove dovevamo dirigerci.

Mi avvicinai alla ragazza dai capelli colorati. Complimenti per i capelli, sono davvero...forti!

PS: 160/160 ⁕ PC: 110/110 ⁕ PM: 110/110

INVENTARIO
⁕ Bacchetta
⁕ Spilla del C.R.E.P.A.


CONOSCENZE
Terza Classe di Incantesimi
(COMPLETA, esclusi i Proibiti)





© code by Suguni




Proroga gentilmente concessa dal master.
 
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view post Posted on 18/3/2020, 23:35
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Il Fato

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Qualcosa, però, era andato storto.
La Passaporta aveva funzionato a dovere, su questo non vi erano dubbi, eppure - paradossalmente - qualcosa era successo davvero. Cinque attivisti si erano presentati alla Testa di Porco per dirigersi a Londra in maniera sicura e tempestiva, eppure soltanto in quattro giunsero ai piedi della Cattedrale, mentre uno…
Inspiegabilmente, almeno in apparenza, Juliet si ritrovò nello stesso luogo di partenza, davanti al pub più decadente del villaggio, in compagnia del vecchio Mago che andava di gran fretta. La mano era ancora protesa verso il punto in cui - pochi attimi prima - la paperella si era attivata, sancendo così una mancata prontezza di riflessi nell'afferrare la Passaporta in tempo. Sfumata quindi la possibilità di usufruire del passaggio diretto per Londra, la Grifondoro si ritrovò con l’essere oggetto di scherno dell’anziano.
«Tzé!» ghignò il guercio, una volta che ebbe sputato l’ennesimo grumo scuro a terra. «Ti è andata male, Sweety. La prossima volta datti una mossa invece di dormire in piedi.»

9Cc2dbv
A Londra, nel frattempo, il resto del gruppo si mise subito all’opera, cercando di orientarsi una volta terminato quel senso di scombussolamento che la Passaporta, come molti altri trasporti magici, aveva causato.
Nel realizzare che neppure un’anima sostava a ridosso della fontana alla loro portata, ognuno diede il proprio contributo per unire i puntini e arrivare alla giusta conclusione. Il signor Habbott gli attendeva davanti alla fontana della Cattedrale, quella situata davanti all’ingresso, come promesso e con tutta la calma del mondo.
I rintocchi che provenivano dal campanile scandirono la marcia degli attivisti, i quali arrivarono senza troppa fatica in vista del luogo di incontro. Dal momento stesso in cui ebbero svoltato l’angolo, intravidero una figura maschile da lontano, nonché l’unica presente sul posto e con tutte le caratteristiche che sapevano di poter ricordurre ad Habbott, proprio come aveva comunicato per lettera affinché potessero riconoscerlo senza troppa fatica.
«Buongiorno a voi! Siete stati molto puntuali, devo dire.» salutò l’uomo una volta che si furono avvicinati a lui, per poi alzare lo sguardo verso la torre con l’orologio, proprio mentre la campagna decretò l’ultimo rintocco. Gli occhi azzurri e glaciali tornarono ad indugiare sui membri del Comitato, finché non individuò un volto vagamente famigliare, che aveva visto di tanto in tanto al Ministero: una collega, un’altra Antimago, miss Fiachran. «Che sorpresa di avere una collega iscritta al Comitato! Bene, mi fa piacere, sicuramente non avrai difficoltà a capire quanto sto per dirvi e della sua portata. Ammetto però che mi rattrista non vedere tra voi la ragazza dell’ultima volta, una certa Thalia come mi ha riferito mia moglie. Ma siete venuti in tanti e questo mi fa molto piacere, perché servirà l’aiuto di tutti.»
L’Antimago si aggiustò meglio la sciarpa blu notte sul collo, allentandola un poco, per poi schiarirsi la voce ed estrasse lentamente da una delle tasche una piccola sacchetta color cenere con un filo argentato a tenerlo sigillato. Non mostrò alcuna intenzione di volerlo porgere ai membri del Comitato affinché potessero scrutare cosa vi fosse all’interno, né di volerla aprire lui stesso: semplicemente la tenne in bella mostra affinché tutti potessero notarla.
«Prima di procedere con le novità, vi devo spiegare brevemente quanto è successo con l’altra vostra compagna.» cominciò in tono serio e grave. «Erano da mesi che davo la caccia ad un Goblin, Trott si chiama, un criminale che stava vendendo lampade magiche illegali, finché una pista non mi condusse qui, al St. Paul. Nel cimitero della Cattedrale mi sono imbattuto nella vostra compagna e, dopo una serie di equivoci, ci siamo entrambi ritrovati dentro ad una sorta di Cattedrale in miniatura dove vi è situata una fabbrica in cui decine di Elfi Domestici erano stati ridotti ai lavori forzati ed in pessime condizioni. Trott gli sfruttava per la produrre le lampade e venderle di contrabbando!» Improvvisamente, in quello che fu a tutti gli effetti un impeto di rabbia, Habbott agitò la sacchetta in un gesto davvero furente. «Siamo riusciti a liberarli, ovviamente, io e mia moglie abbiamo deciso di accoglierli. Tuttavia il Goblin è fuggito e per poco non mi ha ucciso… Ciò nonostante quello screanzato si è lasciato sfuggire un’informazione non da poco: esistono altri due stabilimenti celati ai nostri sguardi qui a Londra.»
Adalbert Habbott decise di concedersi una breve pausa, il tempo necessario per dare modo agli attivisti di tenere il filo del discorso e di immagazzinare ogni informazione possibile; poi un piccolo sorriso si dipinse sul suo volto, preannunciando l’arrivo di una novità davvero importante.
«Gli Elfi che abbiamo liberato sono molto restii a parlare del loro ex padrone, ma con l’aiuto di Jinky sono riuscito a trovare un ex lavorare del vetro magico usato per fabbricare le lampade. Vi ho scritto perché presumo possa sapere qualcosa sugli altri stabilimenti, visto che gli Elfi non parlano probabilmente per paura.»
Una pista dunque era stata trovata e il Comitato doveva fare le proprie scelte a riguardo, mobilitandosi per quella causa che gli stava tanto a cuore.



A seguito di un mp da parte di @Juliet, il suo personaggio verrà momentaneamente messo in Standby, fino a quando non se la sentirà di riprendere.
@Lady, come già accordato per mp puoi sistemare il tuo ultimo post.

Nel rispetto verso altri utenti e il Master stesso, onde evitare il ripetersi di quanto è avvenuto la scorsa volta, vi invito a prestare maggiore attenzione in merito alla richiesta delle proroghe, affinché vengano richieste sì in tempi ragionevoli, ma senza approfittarne.

Mappa aggiornata.

vzlr4mq
(Dimensioni originali: click)

Scadenza: 28 Marzo ore 23.59

Statistiche:
Jolene
PS: 206/206
PC: 144/144
PM: 161/161
PE: 28

Assenze: 0/3
Mireen
PS: 233/233
PC: 164/164
PM: 181/181
PE: 32

Assenze: 0/3
Cordelia
PS: 160/160
PC: 110/110
PM: 110/110
PE: 23

Assenze: 0/3
Oliver
PS: 300/300
PC: 262/262
PM: 322/322
PE: 57,5

Assenze: 0/3
Juliet
PS: 138/138
PC: 56/56
PM: 54/54
PE: 8

Assenze: 0/3
Momentaneamente in standby.

 
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view post Posted on 21/3/2020, 19:11
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All'assenza di un porto d'approdo vero e proprio, preposto con la presenza di Mr Habbott, inconsapevolmente Oliver aveva cominciato a guardarsi attorno - un punto all'altro, sinistra verso destra e viceversa, nella speranza di aver saltato qualche passaggio, di essere stato distratto semplicemente dalla fine del Viaggio in Passaporta. Poteva esserci un errore qualsiasi, un margine appena, e il loro traguardo sarebbe stato compromesso: da parte propria, in più, Oliver non avrebbe avuto neanche modo di contattare la persona che avrebbero dovuto incontrare; di lì a fine giornata, se fosse riuscito per davvero a vedere Mr Habbott, gli avrebbe confermato di inviare il prima possibile una Spilla del C.r.e.p.a. - immaginava, infatti, che il Mago potesse esserne contento, aveva contribuito così ampiamente alla loro causa e il suo nome svettava in cima a più di un documento ufficiale in archivio. Le parole di Jolene, per lui, furono molto più limpide e una parte di sé cominciò a rilassarsi. Non riusciva a capacitarsi del perché fosse in tensione, ma comprendeva di come quella sensazione stesse offuscando una razionalità certamente migliore. Stava bene, tutto sommato, e per la prima volta poteva respirare a pieni polmoni, nel pieno delle sue potenzialità. Al cenno di conferma nei riguardi di Jolene e delle altre Streghe vicine, anche Oliver riprese il cammino. Si guardò attorno una, due, tre volte e lentamente la stretta al petto - prima come un soffio, poi come una morsa leggera - si fece insistente. Si bloccò improvvisamente, su due piedi. «Juliet?» Chiamò il nome della sua concasata, si guardò indietro e su entrambi i lati, e all'assenza apparente dell'amica si accorse di aver represso a stento un brivido lungo la schiena. Non capitava per la prima volta di perdere qualcuno nel nulla e, avrebbe dovuto ammetterlo, Oliver non si era affatto accorto di quell'assenza fino a quel momento. Si sentì spaesato, fin nel profondo. «L'avete vista? Forse non è riuscita a partire con noi, io...» Avrebbe atteso un eventuale commento, conferma o meno, da parte delle colleghe lì presenti. A quel punto, ad un'ennesima infruttuosa ricerca visiva, avrebbe cercato la Spilla del C.r.e.p.a. nella tasca della giacca; se fosse riuscito a recuperarla, stringerla tra le mani e attivarne il potere comunicativo non sarebbe stato complicato. Poche parole, un messaggio: Juliet, Hogwarts. Se la ragazza fosse rimasta al Villaggio di Hogsmeade, se per qualche motivo la Passaporta non avesse coinvolto anche lei, almeno Juliet avrebbe saputo di non essere da sola. Tornare indietro non era possibile, ma sapere che l'amica di sempre fosse al sicuro, quello diveniva per Oliver necessità.

Il cammino non si mostrò difficoltoso, il Caposcuola seguì Jolene come una guida e accolse quei pochi attimi di passaggio per guardarsi attorno; non conosceva quel posto, non era mai stato in quella parte della Capitale, e si chiese - bizzarramente - se potesse essere nei pressi di Evviva Lo Zufolo o meno. Un saluto allo store musicale non gli sarebbe dispiaciuto, avrebbe potuto mostrare alle Streghe il luogo in cui lavorava nel tempo libero e, perché no, fare da Cicerone tra l'uno e l'altro piano, a tempo debito. Comprendeva di come i suoi pensieri stessero divagando, per giunta da soli e senza logica, e fu estremamente grato di scorgere qualcuno ad attirare la loro attenzione. Poche battute servirono per essere finalmente sicuri di aver incontrato la persona giusta e sebbene Oliver avesse provato ad immaginare la fisionomia del Mago, avrebbe dovuto ammettere di non essere riuscito a coglierne alcun dettaglio. Annuì, cercando la mano dell'altro per un primo, fugace cenno di saluto. «Oliver Brior, sono stato tra quelli che hanno risposto alla sua missiva. La ringrazio, Mr Habbott: a nome del C.r.e.p.a. e di tutti noi, il suo contributo è stato e resta prezioso.» Al momento opportuno, alla prima pausa disponibile e senza rischiare di interrompere l'altro, Oliver avrebbe ripreso in fretta. «Thalia non poteva, in questa occasione. Ma ha parlato di lei e del suo aiuto, portiamo i suo saluti. Il suo nome è nei nostri archivi e tutti i vostri sforzi sono indescrivibili.» Il tono gentile, l'espressione pacata, Oliver si presentò al meglio delle sue possibilità; il sorriso leggero, la riconoscenza evidente, avrebbe atteso a quel punto la fine del discorso del Mago, ripercorrendone insieme alcuni dei tratti di cui era già a conoscenza. Curava personalmente tutti i risultati del Comitato: gli obiettivi raggiunti, i traguardi tuttora da portare a termine, perfino i fallimenti; forse erano proprio questi ultimi ad essere da sempre stati fonte di riscatto tanto personale quanto comune, trascinando l'associazione benefica in un tornado in piena. La storia di Mr Habbott, la sua dedizione, perfino il pericolo che Thalia aveva sperimentato sulla propria pelle, tutto quello aveva aperto una riflessione ben più ponderata del solito: da un lato, la consapevolezza di come il C.r.e.p.a. stesse effettivamente toccando punti e aspetti più difficoltosi del solito; dall'altro, però, di come fossero ad ampia veduta assoluta, fin nel profondo. Oliver immaginava le trame raggiunte come una vera e propria ragnatela: una mosca da scacciare in un punto, un insetto da respingere in un altro, ma il ragno era vivo e vegeto, e tanto bastava per tessere, tessere ancora. La metafora stuzzicò ogni sua fantasia e nascose ogni pensiero con un gesto casuale, spostando il peso da una gamba all'altra. Aveva letto sufficienti informazioni sull'avventura precedente che vedeva partecipe tanto il Ministeriale di fronte quanto un'amica preziosa, ne aveva trascritto in parte alcuni legami, pergamena e piuma alla mano; ma c'erano dettagli che non conosceva, moltissimi, e sentire la testimonianza del Mago fu piuttosto importante. Annuì di nuovo, alla fine del discorso dell'altro. «Davvero, Mr Habbot, grazie.» Pronunciò quelle ultime parole con tutta sincerità, trasportato da un'empatia e da un moto di gratitudine che non avevano eguali.
«Gli Elfi Domestici che avete salvato, loro dove sono adesso?»
Era stato segnato nei documenti ufficiali, lo sapeva, ma c'erano così tanti programmi e così tante relazioni - per fortuna, sempre in crescendo - che non ne aveva immediata memoria. Nella sorprendente rivelazione ascoltata, nella possibilità di poter avere un primo indizio per salvare altre Creature in difficoltà, si annullava ogni altra ragione per pochi istanti. «Il lavoratore di cui parla, il maestro del vetro, abita qui?» Una parte di sé tralasciava qualche dettaglio, lo sentiva, ma si volse verso le attiviste nelle vicinanze; erano insieme, nelle sue intenzioni avrebbero fatto squadra comune e compatta. C'era una strada da percorrere, era un ottimo punto iniziale.

salute 300/300 - corpo 262/262 - mana 322/322 - exp 57.5

» abilità
Divinatore Esperto, Maridese, Materializzazione

» inventario
bacchetta, Galeone ES, Spilla C.r.e.p.a., bracciale di Damocle, tarocchi,
rune sacre, amuleto propiziatorio, bussola del domestico,
intruglio confondente, galeoni e api frizzole

» incanti
I, II, III, IV Classe completa
V Classe » Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto, Plutonis, Stupeficium
VI Classe » Perstringo

» riassunto
Oliver si accorge dell'assenza di Juliet, ne è preoccupato e cerca conferma da parte delle altre; cerca di inviare un messaggio alla concasata tramite Spilla, per poi seguire Jolene verso il punto di raccolta. Alla presenza di Mr Habbott, si presenta e porge i suoi più vivi ringraziamenti (i saluti da Thalia sono concordati con la stessa), infine pone qualche domanda per ricostruire tutto. Ho considerato la vicenda come in parte conosciuta perché Oliver cura gli archivi del C.r.e.p.a.
 
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view post Posted on 27/3/2020, 19:24
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Gli altri accettarono di farsi guidare da Jolene verso il probabile luogo dell'incontro. Iniziarono così a percorrere il perimetro della cattedrale, tenendo l'enorme monumento sulla sinistra e proseguendo in un ambiente che presto vide il verde retrocedere a favore del cemento. Jolene era talmente concentrata sui propri ricordi da diventare taciturna: cercava di ricordare se questo o quel dettaglio le sembrasse conosciuto, se risvegliasse o meno qualche sentore di già visto. Era una nostalgica, se fossero entrati nella cattedrale probabilmente avrebbe perso i primi minuti a rivivere scene di anni addietro e comparare ciò che avrebbe visto con l'alone del passato.
«Juliet?» Si destò a quel richiamo, voltandosi verso Oliver per poi imitarlo nel gesto di guardarsi intorno. Fu sorpresa nel constatare l'assenza della ragazza dai capelli scuri, nella confusione della Smaterializzazione e dei momenti successivi non si era accorta che una persona mancasse all'appello. «Juliet?» ripeté a voce piuttosto alta, così da farsi sentire nel caso in cui la ragazza si trovasse nei paraggi e si fosse allontanata inosservata. Cercò di ricordare se l'avesse mai vista nel giardino della cattedrale, ma credeva di no.
«Forse non è riuscita a partire con noi...» Provò un moto di disagio nel pensare che fosse rimasta ferma a Hogsmeade in compagnia di quel vecchio sgradevole, ma rimaneva l'unica opzione plausibile. Non aveva mai sentito di passaporte che inghiottissero misteriosamente i Maghi, e pensare che potesse essere sparita quando già erano arrivati a destinazione apriva una serie di speculazioni una più improbabile dell'altra. «Speriamo che riesca a raggiungerci dopo» disse, senza riuscire a dissimulare del tutto una leggera inquietudine.
Non potevano tuttavia fermarsi senza almeno tentare di rintracciare Mr Habbott, così proseguirono fino alla piazza che conosceva bene. Era insolito vederla completamente sgombra, dava allo stesso tempo un'idea di pace e desolazione. L'unica figura visibile si trovava proprio accanto alle statue: ci aveva visto giusto, allora. Raggiunsero Mr Habbott con tempismo insperatamente perfetto.
«Jolene White» si presentò, seguendo l'esempio di Oliver. «Siamo felici di poter dare una mano a una giusta causa.» Credeva di parlare a nome di tutti nell'esprimere la prontezza con cui aveva accorso al richiamo della spilla. Li sentiva più vicini che mai nel condividere l'impegno verso la loro missione.
Non conosceva gli avvenimenti, così quando Mr Habbott li riassunse per loro l'intera faccenda la colpì senza risparmiarsi. Impallidì a sentire delle condizioni in cui erano stati costretti a vivere gli Elfi, per fortuna erano stati sottratti a quell'orrore. Il loro asservimento ai Maghi era già di per sé drammaticamente ingiusto, ma che qualcuno potesse torturarli con tanta crudeltà era ancor più avvilente. Jolene dovette contenersi per non dare in un'esclamazione indignata, serrando le labbra in una linea sottile per tutto il resto del racconto. Annuì quando Oliver ringraziò l'Antimago per le sue azioni, gli occhi le brillavano di riconoscenza sentita. Era solo istintivo provare stima per chi condividesse i loro stessi principi e lo stesso obiettivo, per la loro scelta di rischiare in prima persona pur di portare un cambiamento. Ora appariva chiaro ciò che avrebbero dovuto fare in quell'occasione.
Ascoltò il Grifondoro porre alcune delle domande che le ronzavano in testa, nel mentre lo sguardo le cadde sulla sacchetta che aveva già notato in precedenza, quando il Mago l'aveva tirata fuori. L'aveva mostrata chiaramente a tutti, eppure doveva ancora farne parola. «Quello contiene qualcosa che ci servirà nella missione?» domandò, incapace di frenarsi, nell'indicare con un rapido gesto del mento il sacchetto grigio.


Inventario & conoscenze

Oggetti:

⤷ Bacchetta
⤷ Spilla C.R.E.P.A.
⤷ Qualche Galeone e la Patente di Smaterializzazione
⤷ Sacchetto con Cioccorane e Piperille
⤷ Pasticche vomitose (x2)
⤷ Anello difensivo: protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. Usabile una volta per Quest.
⤷ Catena della notte: rende il corpo più leggero e dona agilità nei movimenti, facendo sembrare le ossa più mobili. Durante la notte la collana si nota molto nell'oscurità, anche se non emette luce a sufficienza per illuminare la zona intorno ad essa.
⤷ Anello con acquamarina
⤷ Anello con pietra della luna

Incantesimi appresi:
⤷ Fino alla IV classe, esclusi i probiti
⤷ VI classe: Adduco Maxima




azioni & statistiche

Richiamata dalle parole di Oliver, Jolene prova a chiamare il nome di Juliet nel caso in cui la ragazza si sia allontanata. Tuttavia, dato che di lei non c'è traccia, crede anche lei che sia rimasta indietro a Hogsmeade.
Si presenta a Habbott, esprimendo in poche parole l'attaccamento profondo che sente alla loro causa condivisa. Il racconto è piuttosto difficile da digerire, ma il suo risultato è di accrescere ancora di più la sua fermezza. Chiede che cosa contiene il sacchetto che l'Antimago tiene in bella mostra, pensando che sia di immediata utilità per i loro obiettivi.

PS: 206/206
PC: 144/144
PM: 161/161
PE: 28

Nessun danno subito.



 
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view post Posted on 28/3/2020, 13:15
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Molti luoghi ha la tua anima, ivi alberga natura magnanima. Di coraggio e lealtà fanne bandiera, di Grifondoro potrai essere fiera!

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Verona

Status:


F1SiNqg
Juliet Little

5 jenuary • hogsmeade




Before you put your arms 'round me
Swept the world beneath my feet[...]
That was' til you came my way
And you said "hola, hola"








La sua spiccata fiducia in se stessa era stata mal riposta. Ma questo non lo sapeva ancora mentre raggiungeva il luogo stabilito con Oliver e il suo spiccato ottimismo.
Aveva stretto parecchie mani quel giorno.
«Sono Juliet, studentessa Grifondoro» avrebbe detto sorridendo di rimando alla ragazza così piacente e amichevole. Poi fu il turno di un'altra fanciulla, più colorata. Sorrise ancora prima di protendere la mano verso la passaporta.
*Quella ragazza...* avrebbe pensato. Ebbe la sensazione strana di averla già vista, ma non si ricordava dove e quando.
Aveva chiuso gli occhi per sorbire in modo lieve gli effetti di quel mezzo di trasporto così estruso ai babbani quanto comune per i maghi. C'era qualcosa di strano. Non sentiva nulla. Doveva pur sentire qualche effetto, come nausea allo stomaco. Ma non c'era niente di quel genere. Si sarebbe arrischiata ad aprire gli occhi per scoprire di essere sola. Prima c'erano anche gli altri e ora solo lei.
Una risata l'avrebbe riscossa dalla sua immobilità. Si sarebbe girata con aria stupida e impaurita insieme. In quel momento capì che per lei, la passaporta, non aveva funzionato. Lei era ancora al punto di partenza. Forse non aveva fatto in tempo, forse i suoi pensieri erano stati preponderanti ed era rimasta con la mano penzoloni sulla passaporta senza che la stessa la toccasse, ma senza accorgersene.
Avrebbe dato un'occhiata al vecchio che sembrava bearsi di quella situazione, imbarazzante per lei quanto divertente per lui. Si sarebbe arrischiata a muovere un passo verso di lui
«Beh... Ha intenzione di aiutarmi? Volevo davvero andare a Londra...» Avrebbe detto mentre si avvicinava al signore. «Forse lei potrebbe aiutarmi... Per favore» avrebbe detto con voce supplichevole attendendo poi il da farsi con la mani giunte e intrecciate tra loro


Le cose più belle sono le più pericolose

role scheme © lisa,




Inventario attivo: Bacchetta, lente d'ingrandimento di Sherlock Holmes, nanosticca, amuleto oscuro, molliccio oppugnabile, detonatore abbindolante, ciondolo scaglia di drago, fetta di torta materializzante.

Incantesimi: prima e seconda classe.

Punti Salute: 138
Punti Mana: 56
Punti Corpo: 54
Punti Exp: 8
 
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