L’Auror non aveva dubbi a riguardo: loro quattro sarebbero stati una squadra formidabile, ognuno con i propri punti di forza, bilanciandosi al punto giusto.
Osservò l’Elfa con un sorrisetto compiaciuto quando la vide manifestare tutta la propria decisione, estasiato nel constatare quanto fosse una creatura straordinariamente coraggiosa, e non si risparmiò di certo nel manifestare tutta la propria ammirazione in merito; la guardò, infatti, con uno sguardo luminoso e commosso al tempo stesso. In breve tempo, quindi, Kinù aveva già trovato il proprio spazio nel cuore del Mago di Galway.
Dopo essersi assicurato di aver riposto le fotografie e il volantino di Harshstone in una delle tasche della giacca, allungò la propria mano a Kinù e la strinse saldamente, ma senza peccare in forza, onde evitare di farle del male. Concesse un piccolo sguardo a Phoebe, volendola rassicurare, e di conseguenza le assicurò un occhiolino quando l’Elfa le disse cosa doveva fare; infine lanciò uno sguardo d’intesa ad Issho, rapido, giusto in tempo prima di venire risucchiati dalla magia elfica.
Anche in quell’occasione il gruppo apparve in un vicolo. A differenza del loro arrivo ad Elephant&Castle, quella Smaterializzazione Congiunta era andata decisamente meglio e senza rischiare rovinose cadute su divani smessi.
La mano destra andò a controllare che la bacchetta e il Distintivo fossero nei loro rispettivi posti: una nella fondina ascellare che portava alla propria sinistra e che era celata dalla propria giacca, l’altro appuntato al petto e meticolosamente occultato a sua volta dagli sguardi indiscreti. Una volta che le dita percepirono le forme dei due oggetti, Weiss trasse un sospiro profondo e puntò la propria attenzione sull’Elfa. Quando la vide scomparire alla vista, l’uomo si fece guardingo e portò lo sguardo su ogni dettaglio del circondario con i sensi all’erta, deciso a non volersi lasciare sorprendere; poi, però, si ritrovò a sorridere furbescamente quando capì il motivo della mossa di Kinù. «
Sagace… Mi piace.» commentò in quello che fu poco più che un sussurro. Oltre a non voler correre rischi con la presenza di Babbani nel sobborgo, la creatura si sarebbe potuta rivelare un ottimo elemento di sorpresa in caso di necessità. Il che trovò facilmente il benestare e la simpatia dell’Auror.
Mettendo una mano sulla spalla di Phoebe, volendo fin da subito inscenare quella falsa parentela tra loro, oltre che per tenerla sotto la propria ala protettiva, Aiden si affidò sia al proprio udito che al
modus operandi che Kinù aveva scelto per farsi individuare dal gruppo di attivisti. Seguire la pallina di carta non fu difficile, l’Elfa aveva davvero trovato un ottimo modo per farsi seguire senza intoppi, o - almeno - questo era quello che pensava lui.
Quando poi percepì la flebile voce dell’Elfa, Aiden arrestò la propria marcia e cercò di assimilare tutto ciò che la creaturina rivelò in merito alla zona. Si grattò distrattamente la barba rossiccia, come era solito fare quanto si soffermava a riflettere su qualcosa, e tentò di dare un senso a tutto quanto. «
Misure di sicurezza, non c’è dubbio.» bisbigliò, osservando pure i cartelli appesi. «
E se questo Mulligan è furbo un minimo ne avrà messa quasi certamente qualcuna a prova di Mago, oltre che per i Babbani. Ma non voglio di certo scoprirlo.» Aguzzò la vista quando la loro piccola e discreta amica rese visibile il proprio piccolo arto per indicare loro il punto d’accesso.
Il naso dell’Auror si arricciò in pochi secondi, una volta che i propri occhi blu individuarono un gabbiotto accanto al cancello, non così dissimile da quello del Custode del Reparto Proibito del British Magic Museum a Londra. Al solo ricordo di quel viscido di Tuco, il rosso avvertì un crescente prurito alle mani che solo un poderoso pugno sulle gengive avrebbe potuto alleviare. Weiss poteva soltanto sperare che l’individuo al suo interno non fosse neanche lontanamente alla pari di quel vecchio caprone di Tuco o avrebbe potuto perdere la pazienza.
Ciò nonostante rivolse uno sguardo significativo agli altri. «
Proviamo a vedere se la mia idea funziona: mostriamoci interessati a voler acquistare una casa nel quartiere. Kinù, rimani con il signor Fuji-Tora e decide tu se è il caso di tornare visibile.» Si mise le mani sui fianchi. «
Se non riusciremo ad entrare con le buone, ci allontaneremo quel tanto da essere lontani dagli sguardi e tenteremo con altro. Entreremo, parola mia!» decretò con decisione.
Offrì la propria mano a Phoebe, dopodiché cercò di avviarsi con lei verso la guardiola del Custode e si affacciò sfoggiando un sorriso affabile. Voleva assolutamente cercare di apparire come una qualsiasi altra persona interessata, senza creare il benché minimo sospetto; era anche per questo che Phoebe costituiva, almeno per lui, una carta vincente. Chi mai avrebbe negato l’affitto ad un uomo con nipote al seguito?
«
Salve! Io e mia nipote vorremmo visitare il quartiere per cercare un’abitazione che faccia al caso nostro, come riportato sul volantino pubblicitario. E magari parlare con il responsabile degli affitti.» aggiunse. «
Potrebbe indirizzarci?»
PS: 250 PC: 192 PM: 215 EXP: 35,5
Inventario
› Bacchetta in legno di biancospino, piuma di Ippogrifo, 12 pollici e mezzo, flessibile;
› Distintivo Auror;
› Spilla del C.r.e.p.a;
› Avversaspecchio ─ Piccino e compatto, sta in una mano; in ottone intarsiato, lo specchio rifletterà delle ombre che si faranno sempre più distinte mano a mano che eventuali pericoli e/o nemici si avvicinano al proprietario dello specchio.
› Cappello del Falco;
› Bracciale Celtico originale;
› 2 x Nanosticche;
› Foto e volantino di Harshstone.
Incantesimi & Abilità
› Classe I, II, III, IV complete, esclusi i proibiti, eccetto per Iracundia e Ignimenti, e Mutas/Immūtas appresi in Quest di Animagus;
› Classe V appresi Claudo/Parclaudo e Nebula Demitto;
› Classe VI appresi Incarceramus e Realtas;
› Classe VII appreso Magisterium;
› Incantesimi da Auror ─ Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
› Animagus I Volpe Rossa;
› Occlumante I.
Riassunto & Status delle Ferite
Una volta giunti a destinazione, Aiden mostra il proprio apprezzamento verso Kinù e la segue, tenendosi Phoebe accanto. Una volta giunti nei pressi dell’ingresso al quartiere, fa un piccolo punto della situazione ed è deciso a voler sperimentare l’idea avuta a casa della Cassle. Tenta dunque di avvicinarsi al Custode insieme a Phoebe e di interagirci normalmente.
Parlé, altrimenti mazzé! (
)
Nessun danno subito.