Ufficio Lucas Scott

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view post Posted on 1/5/2020, 23:24
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Stili-arredamento-ufficio-Classico


L'ufficio è situato al secondo piano nella Redazione della Gazzetta del Profeta, si presenta con una forma quadrata accompagnata da un soffitto non eccessivamente alto. I muri e le pareti si manifestano solide, stabili e sopratutto ben attrezzate, concepite per sfruttare al massimo lo spazio disponibile. Il risultato sono geometrie originali che giocano tra minimalismo e complessità, tra linee essenziali e irregolari, il tutto senza mai dimenticare l'operatività quotidiana. La quantità di luce naturale è garantita dalla finestra posizionata nell'angolo sinistro in fondo alla stanza, che permette anche un discreto affaccio panoramico a ridosso di alcuni giardini ben curati della cittadina di Londra. Sopratutto nel periodo primaverile, dove fontane e alberi variopinti riescono a rendere la visuale ancora più magica. Per quanto riguarda l'illuminazione artificiale, due lampadine e un lampadario riescono a sopperire nelle ore più buie alla luce interna. Passando all'arredamento interno, la scrivania di tipo classica rappresenta l'arredo più ampio di tutta la stanza, il colore è di un mogano acceso mentre le gambe sono a T, ovvero con le quattro gambe di sostegno perpendicolari agli angoli del tavolo. La scelta della sedia è stata pensata in virtù delle tante ore che i giornalisti sono costretti a passare seduti nella loro postazione di lavoro. Si presenta con un colorito di mogano leggermente più scuro rispetto alla base del tavolo, con attaccati dei cuscini super ergonomici per salvaguardare la salute della schiena. Tuttavia, una scrivania e una sedia difficilmente sarebbero stati sufficienti per riuscire a contenere tutti i fogli e i documenti di lavoro, così un'altra piccola ma capiente cassettiera è stata posiziona alla sinistra del tavolo, mentre altre due cassettiere basse sono state messe sotto la scrivania, in maniera tale da risultare facilmente accessibili. Chiude la categoria dei ripiani, una grossa libreria con scaffali, posizionata alle spalle del tavolo, con lo scopo di raccogliere libri, pratiche e documenti di ogni genere in maniera meticolosa. Le quattro pareti delle stanze sono affrescate di tanto in tanto con composizioni particolari, nel dettaglio parliamo di scudi rotondi di antico valore con sopra raffigurati simboli tramandati dalla famiglia Scott, e qualche piccolo richiamo alla casata di Hogwarts Corvonero. Una buona porzione della stanza era invece occupata dal focolare, un gigantesco camino in grado di garantire un certo calore durante i periodi invernali, ma sopratutto per consentirgli l'uso della metropolvere nei vari spostamenti giornalieri.

Off GDR: Questo post serve a fornire un'idea generale per descrivere le caratteristiche dell'ufficio a chiunque scegliesse di venire a ricevimento, tuttavia non vincola nessun tipo di aggiunta nella descrizione iniziale.



Edited by ~ Lucas Scott - 31/5/2020, 11:19
 
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GUFOEvjUAqh


MrAIDhx
Kaiser era un Gufo Reale, e non strettamente nel senso di specie, quanto più per vera e propria appartenenza. Discendeva infatti da una famiglia di Gufi Postini, da generazioni operanti per il Giornale Magico del Profeta. Come suo padre, e suo nonno, e il padre di suo nonno, e il nonno di suo nonno - aveva una certa difficoltà con i nomi degli antenati, avrebbe dovuto ammetterlo -, anche lui aveva scelto quella carriera e aveva fatto di tutto per riuscire nel suo intento, arrivando a superare i provini e battendo all'ultima competizione una civetta piuttosto pettegola. Era lui, Kaiser, il Gufo Reale per eccellenza. Diede dimostrazione della sua regalità allo sguardo più attento dei giornalisti lì presenti, alla sede londinese della Redazione: virò sulla destra con una leggerezza che aveva pochi eguali e quando le ali accolsero il soffio di vento più debole, si diede una spinta più vigorosa e arrivò in quel modo al secondo piano dell'edificio. Di lì in poi era tutto facile per lui, e l'esperienza favoriva una dimestichezza assoluta. Raggiunse l'Ufficio di Lucas Scott con l'annuncio di un verso stridulo e prolungato, mentre ricordava perfettamente il volto del Giornalista che aveva preso già a cuore. Apprezzava l'operato dell'altro con tutto se stesso, perché ricordava l'impegno che lui, Kaiser, impiegava per il suo ruolo da messaggero. Consegnò la posta con altrettanta diligenza, gli occhietti curiosi di chi sa di essere nettamente superiore a molti, molti altri ancora. Perché Kaiser poteva anche essere tacciato di superbia, ma la sua era classe, e nessuno avrebbe potuto dire il contrario.


Giochi enigmistici



Lucas Scott

CITAZIONE (Miss Fortune @ 27/5/2020, 12:50) 

"Un Grifone alla riscossa!"


Non è un episodio isolato quello della fuga di un Grifone dal famoso Zoo di Londra; difatti, quelli di voi che ci seguono sanno bene che poco tempo addietro lo zoo è stato teatro anche della fuga di una coppia di Thestral.

Il Grifone è una creatura originaria della Grecia. Ha le zampe anteriori e la testa di un'aquila gigante; il corpo e le zampe posteriori di un leone, quindi è in grado sia di volare grazie alle ali enormi, sia di muoversi rapidamente a terra grazie alle zampe possenti. Anche se i Grifoni sono molto aggressivi, alcuni abili maghi sono riusciti a familiarizzare con alcuni di loro nonostante l'inaudita ferocia e la rapidità di cui sono dotati. [1]
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Il Grifone come la Sfinge, viene spesso utilizzato dai maghi per custodire tesori.
La creatura magica in questione è riuscita ad evadere dalla sua gabbia ed ha spiccato il volo portando con sé paura e sensi di colpa da parte di chi non è stato in grado di adempiere al proprio dovere, come ad esempio i domatori che non sono riusciti ad impedirgli la fuga. Che questo nuovo "incidente" sia colpa dello Zoo poco consono alla gestione di questi animali? Magari non è così sicuro come vogliono farci credere. Forse è colpa del personale presente durante l'accaduto? C'è chi sospetta che dietro queste vicende ci sia qualcuno che non sopporta di vedere gli animali rinchiusi in gabbie. Nel caso, avrebbe tutta la mia stima, anche se un Grifone in libertà sarebbe sicuramente in grado di nuocere a qualcuno che abbia la sfortuna di incontrarlo, quindi bisogna usare il cervello prima di agire.

Il guardiano non si esprime, resta in silenzio ad ogni mia insinuazione, come se avesse qualcosa da nascondere. Alla domanda "Dov'era lei durante l'accaduto?" Ha aperto bocca soltanto per intimarmi di andare via. Questo comportamento non prospetta nulla di buono, e se ci fosse davvero qualcuno che liberi le creature di proposito, potrebbe avere intenzioni tutt'altro che benevole: magari il suo scopo è semplicemente quello di creare scalpore, attirare l'attenzione o semplicemente per il gusto di ferire qualcuno. Che ci sia dietro un dipendente sottopagato che vuole semplicemente creare problemi? Sono molte le domande che ci stiamo facendo e a cui non stiamo avendo risposta. Nel frattempo il Grifone protagonista di questa vicenda è solo chissà dove e sarà sicuramente impaurito. Questa vicenda - a mio parere - è la prova che tutte le creature debbano restare nel proprio habitat e non rinchiuse dietro delle sbarre come se fossero dei fenomeni da baraccone, usati per intrattenere gente che non ha niente di meglio da fare che provare gusto nel vedere animali messi in trappola.

Noi della Gazzetta invitiamo chiunque lo avvisti ad avvisare immediatamente la redazione o il Ministero e a fare molta attenzione, i Grifoni - come già spiegato[1]- sono animali molto aggressivi e istintivi ed attaccano l'uomo. Tutti noi ci auguriamo che il povero animale venga ritrovato al più presto illeso, e che venga portato al sicuro. Per adesso è tutto, vi terremo informati per eventuali aggiornamenti sulla faccenda.


CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 31/5/2020, 19:53) 

Sconfitta vista mare: Holyhead Harpies vs Chudley Cannons

Con un sole splendente assai raro per i canoni britannici, non poteva esserci giorno migliore per inaugurare il nuovo stadio magico edificato ai piedi del faro di South Stack, sulla metà dell'isola inaccessibile ai babbani. La struttura affaccia direttamente sul mare e oggi l'aria è tanto tersa da permettere di scorgere, all'orizzonte, le coste irlandesi: un panorama che si spera non abbia sui giocatori lo stesso effetto che ha avuto sui tifosi, i quali hanno occupato gli spalti con attitudine insolitamente pacifica, forse addirittura inedita per una partita tra una squadra inglese ed una gallese.
«Siamo molto fieri di questo progetto» ha dichiarato Gwen Faenhall, nuova Responsabile per le Infrastrutture della Holyhead Harpies F.C. «Il team di archimaghi che abbiamo ingaggiato ha pienamente soddisfatto, e superato, le nostre aspettative, ideando una struttura funzionale e al tempo stesso aggraziata, che si fonde con l'ambiente circostante.»
È un generalizzato buonumore, quindi, ad accogliere l'ingresso in campo delle squadre.
Le Holyhead Harpies schierano Sally Hunter, cercatrice; Janet Breeze, Valmai Morgan e Ginny Weasley, cacciatrici; Yanina Reid e Gwenan Parry, battitrici; Sharon Merrills, portiera.
I Chudley Cannons hanno scelto, non senza qualche polemica, di mantenere la formazione dell'anno passato: Galvin Gudgeon, cercatore; Dragomir Gorgovitch, Ali Peters e Stephen Harvin, cacciatori; Joey Jenkins e Lilian Arnold, battitori; Steve Mahoon, portiere.
Le Harpies attuano subito uno schema di gioco semplice ma efficace, fatto di numerosi passaggi e di un lancio di bolidi più fitto che accurato, con cui segnano tre volte (due Morgan e una Breeze) prima che i Cannons, nella fattispecie Stephen Harvin, prendano possesso della pluffa. Harvin passa a Peters, che cogliendo di sorpresa Merrills segna e subito dopo recupera la pluffa appena rimessa in campo. Assediata dalle battitrici avversarie, passa di nuovo ad Harvin, che raggiunge l'area di tiro ma, colpito di striscio da un bolide di Reid, manca gli anelli.
Merrils recupera la pluffa prima che cada e con un lancio inaspettatamente potente la spedisce direttamente nel mezzo del campo, tra le braccia di Weasley, che non spreca l'effetto sorpresa e segna, subito seguita da Breeze: le Harpies, a poco più di mezz'ora dall'inizio della partita, sono a questo punto in vantaggio per cinque a uno. Un secondo tiro di Weasley viene parato da Mahoon e la pluffa torna così ai Cannons: Harvin e Peters, passaggio dopo passaggio, attraversano il campo e Peters segna di nuovo. Harvin recupera la pluffa e passa a Gorgovitch che però, distratto dal fischio dell'arbitro, la lascia cadere. L'attenzione di tutti i giocatori e dei tifosi si concentra sul margine del campo, dove Arnold sta discutendo con l'arbitro che le ha contestato uno Snitchnip, fallo piuttosto grave che si configura quando chiunque non sia il cercatore tocca il boccino. La battitrice dei Cannons sostiene si sia trattato di un incidente ma nel giro di qualche minuto gli incantesimi tecnici provano il contrario e Arnold viene squalificata e sostituita da Gina Sherwood.
Finalmente la pluffa viene rimessa in campo e Morgan, senza dubbio la più precisa tra le cacciatrici Harpies, tira il rigore assegnato. Mahoon para attraversando l'anello con il braccio (Flacking) in modo così plateale da scatenare l'ilarità di entrambe le tifoserie mentre l'arbitro senza esitare riconosce il tiro come valido e assegna un secondo rigore a Morgan, che segna anche questa volta.
La pluffa torna quindi ai Cannons: Peters, schivando i bolidi e le cacciatrici avversarie, effettua un ottimo tiro, che Merrils riesce però a intercettare con una spericolata parata di polpaccio che la sbilancia visibilmente. Nei pochi attimi che occorrono alla portiera per recuperare l'equilibrio, Harvin segna, portando il punteggio dei Cannons a 75.
Le Harpies, già in vantaggio di cento punti, riprendono in mano il gioco e segnano altre due volte, la prima ad opera di Breeze e la seconda di Weasley. Quest'ultima, in particolare, suscita non poche proteste sugli spalti: Breeze si trovava infatti ancora al margine dell'area di punteggio. L'arbitro, sordo alle istanze opposte delle due fazioni, riconosce lo Stooging ma lo considera involontario e decide pertanto, pur contestando il fallo alle Harpies, di accettare il tiro come valido. I Cannons ottengono comunque un rigore, che viene battuto con successo da Peters. Subito dopo segna anche Gorgovitch, giustificando per la prima volta dall'inizio del Campionato la cifra spropositata che la Chudley Cannons F.C. ha pagato per averlo in squadra.
La pluffa torna alle Harpies e Breeze segna, in verità nella quasi totale indifferenza della platea: tutti gli occhi sono infatti puntati su Gudgeon, che si è lanciato in una picchiata mozzafiato. I fan dei Cannons trattengono il fiato: il loro tristemente famoso cercatore riuscirà finalmente ad acchiappare un boccino? Hunter si getta subito all'inseguimento, ma dopo una ventina di metri cambia inaspettatamente rotta e punta decisa in tutt'altra direzione. Dopo qualche istante di smarrimento, la situazione è chiara a tutti: Gudgeon sta tentando una finta Wronski ma Hunter, pur essendoci cascata in un primo momento, ha poi davvero avvistato il boccino e ha quindi abbandonato l'avversario a se stesso. Gudgeon, ignaro, sente finalmente gli avvertimenti dei compagni di squadra e arresta la picchiata proprio mentre Hunter afferra il boccino, decretando la fine della partita e la schiacciante vittoria delle Harpies per 400 a 125.


Ballycastle Bats ↔ Prides of Portree
I Bats hanno preso il boccino e vinto per 250 punti a 75.

Wigtown Wanderers ↔ Appleby Arrows
I Wanderers hanno preso il boccino e vinto per 300 punti a 150.

Wimbourne Wasps ↔ Montrose Magpies
I Magpies hanno preso il boccino e vinto per 300 a 125.

Caerphilly Catapults ↔ Falmouth Falcons
I Catapults hanno preso il boccino e vinto per 350 punti a 150.

Puddlemere United ↔ Tutshill Tornados
I Puddlemere hanno preso il boccino e vinto per 300 punti a 200.

Wigtown Wanderers 55 punti
Holyhead Harpies 55 punti
Falmouth Falcons 48 punti
Caerphilly Catapults 48 punti
Montrose Magpies 46 punti*
Kenmare Kestrels 39 punti*
Ballycastle Bats 37 punti
Puddlemere United 35 punti
Wimbourne Wasps 33 punti
Tutshill Tornados 33 punti*
Pride of Portree 32 punti*
Appleby Arrows 31 punti
Chudley Cannons 29 punti*

 
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view post Posted on 3/7/2020, 20:36
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GUFOEvjUAqh


La penultima tappa del suo giro era l'ufficio del Giornalista Scott.
Calderotto stava cominciando a vedere tre porte davanti a sé, invece di una, tanta la fame che lo annebbiava.
Dovette fermarsi ad una finestra vicina prima di avanzare, perché il calo di zuccheri che sentiva di stare soffrendo lo stava mettendo alle strette.
Erano tutte menzogne, Calderotto voleva solo far pietà al freelancer di passaggio e farsi dare qualcosa da mangiare.
Non ci sono regole in guerra e non c'è dignità da salvare e per questo Gufo tondo, la guerra per mangiare ancora ed ancora era iniziata dal suo primo giorno d'assunzione e sarebbe finita con l'ultimo battito d'ali.
Il Freelancer cedette al suo sguardo da "abbi pietà di me e il mio becco": Lucas avrebbe trovato accanto al suo giornale fresco di stampa alcune sottili briciole di ciò che rimase del suo sfizioso boccone di zuccotto di zucca.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Poster di Quidditch
Con l'ufficializzazione della Bisca del Quidditch, il Profeta invita i suoi abbonati a tentare la fortuna con le scommesse sul Campionato! In allegato si ritrova infatti un poster da parete - possibile da rimpicciolire o ingrandire con la magia -, con un facile incantesimo d'adesione incorporato. Passate la bacchetta magica sulla carta e vedrete comparire e animarsi lo stendardo ufficiale della vostra squadra di Quidditch del cuore. [Offgdr – info click]


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Lucas Scott
CITAZIONE (| Kei @ 9/6/2020, 17:10) 


In memoriam,
la Congrega dei Saggi Duellanti
Riapre la Sala dei Duelli nel Palazzo della Congrega dei Saggi Duellanti: l'inaugurazione verrà svolta attraverso l'evento "La Giornata del Duellante"!

"È passato un anno e mezzo da quando Raven Shinretsu scatenò anatemi dentro la Sala dei Duelli della Congrega dei Saggi Duellanti, seminando il caos e lasciando dietro di sé una cicatrice bruciante nella storia della Londra magica. “Il Rogo della Congrega”, così chiamato da alcuni storici, è ad oggi uno degli episodi cardine riportati dagli esperti di storia magica e politica contemporanea nel sostenere l'immagine di incompetenza e inaffidabilità del Ministero della Magia britannico.
Come non ricordare i soccorsi che hanno raggiunto in estremo ritardo la Londra Ovest e i miseri quattro agenti (due della Squadra Antimago e due del Quartiere Generale Auror) inviati sul luogo, seppur consapevoli dello stato in cui imperversava la Congrega?
Undici persone sono morte fra le fiamme oscure, undici le famiglie di maghi e babbani spezzate dalla smania di potere del terrorista solitario in fuga.
Ventiquattro babbani hanno ricevuto modifica e rimozione dei ricordi di quanto vissuto da vicino, due le squadre di Obliviatori e Spezzaincantesimi che successivamente alla fuga di Raven Shinretsu sono stati richiamati in ritardo dal Ministero per domare le fiamme assieme alla coraggiosa Lovisa “Jenna” Bjerg, Campionessa in visita dal Club dei Duellanti delle Americhe del Nord, prima dell’arrivo dei Medimaghi dal San Mungo e le forze di soccorso babbane chiamate dai testimoni oculari del clamoroso incendio diffusosi per il quartiere.

Il Rogo non è altro che l’ennesima testimonianza di un popolo costantemente messo a dura prova dall’ossessione del potere e l’amore per il caos dei Maghi Oscuri.
Ma come si suole dire “La Forza spesso non giunge dalla vittoria, ma dalla sconfitta”.
Temprato, consapevole della crudeltà che l’uomo può scatenare sui suoi simili, il Popolo inglese impara come migliorarsi per sostenere i colpi già ricevuti e prevenire quelli futuri.
Il Ministero della Magia ha stavolta avuto l’acutezza di selezionare assieme alla Congrega un gruppo di maghi addetti alla sicurezza dell’edificio e presenti durante lo svolgimento regolare dei duelli, così da assicurare che quanto accaduto non possa ripetersi più.

Al Palazzo della Congrega riapre la nuova Sala dei Duelli dove si era svolta la tragedia: là dove i Saggi avevano deciso di ambientare le sfide contro l’élite, i Campioni.

Qui si potranno osservare le effigi e i dipinti alle pareti creati per ricordare chi è caduto durante l’attacco; imponente è fra tutti il ritratto incantato di The Magician, il Campione in Carica che fino alla fine ha tenuto testa alla follia di Raven Shinretsu, rallentando le fiamme e cercando di portarlo alla Giustizia, permettendo a molti dei feriti di avere salva la vita, scappando dall'edificio pericolante.
The Magician, ricordiamo, è perito sotto gli incantesimi di quello che è diventato a tutti gli effetti “il ricercato numero uno”.
Specialmente a The Magician è dedicata la nuova sala, per ricordare ai duellanti come sulla pedana si celebrino i valori con cui il Campione aveva guadagnato il titolo: l’arguzia dei sensi, la scaltrezza della mente e la prontezza del mago.
Proprio per inaugurare la Sala dei Duelli e riportare in auge la competizione contro i Campioni ospiti e locali, la Congrega dei Saggi Duellanti è intenzionata a dedicare un’intera giornata al Duello Magico, aprendo il bando ad iscrizioni per la “La Giornata del Duellante” in cui i partecipanti selezionati potranno scontrarsi in un 1vs1, arbitrati da figure d’eccellenza e con la possibilità di ottenere un posto d’onore nella Sala dei Duelli!

Fra le grandi personalità presenti durante l’evento citiamo Claire Santos attuale Campionessa locale ad interim, Morcant Milligan, Campione del Torneo Duellanti di Hogwarts nel 1996 e Giudice d’eccellenza presso l’Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici, Lillian Savagan, ex-cronista di Quidditch e presentatrice radiofonica per “Accio Scoop” e Seraphinus Bagley, Direttore della Gazzetta del Profeta.

Noi della Gazzetta del Profeta vi invitiamo a farvi ispirare dal valore e la tenacia di chi ha calcato la pedana della Congrega e accorrere per l’evento!
Fatevi smuovere dal desiderio di migliorarvi, dall'adrenalina della sfida e il dibattere degli incantesimi. Siate la novità in una Generazione di Duellanti che non ha desiderio di piegarsi alla furia di chi un tempo è riuscito a ferire per i propri scopi.

Siate fuoco, ma per riscaldare i vostri animi e tenervi sempre pronti a farlo con chi vi attornia. Tenete le bacchette pronte!

N.B. Durante la giornata la sicurezza sarà rafforzata per tenere sotto controllo l’edificio come meglio possibile!

di Ariel A. Vinstav"


codici by @hime

CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 28/6/2020, 12:44) 

Cali e recuperi: Wigtown Wanderers VS Wimbourne Wasps

Questa settima giornata di Campionato è particolarmente importante per i Wigtown Wanderers, che tornano dopo due anni di attesa ad ospitare gli avversari nel loro stadio storico, situato da più di tre secoli entro le mura del Cruggleton Castle: pittoresco mucchietto di rovine agli occhi dei babbani, questo castello medievale è in realtà ancora saldamente in piedi ed è conosciuto nel mondo magico come “il più antico centro sportivo che abbia resistito fino ai nostri giorni, così vetusto da ricordarsi i tempi in cui gli anelli erano corredati da quei buffi cestini di corda che tutti abbiamo prima o poi visto in qualche disegno d'epoca” (da Kennilworthy Whisp, “Historical pitches of Britain and Ireland”).
Bisognoso da tempo di ingenti lavori di manutenzione e restauro, lo stadio del Cruggleton Castle è oggi tornato all'antico splendore, non senza qualche novità: la più evidente è sicuramente lo stendardo posto a contrassegnare la tifoseria di casa, un gigantesco ritratto di Walter Parkin, il macellaio fondatore della squadra, raffigurato mentre brandisce la mannaia con cui si dice fosse solito intimorire gli avversari.
I tifosi dei Wimbourne Wasps, prevedibilmente, occupano gli spalti in un coro di fischi all'indirizzo dello stendardo e qualcuno scaglia addirittura un Macedonis: la pioggia di frutta mista lascia intonsa la stoffa, evidentemente Imperturbata, e si riversa sul campo. Un pessimo inizio per l'arbitro, che minaccia di far svolgere la partita a porte chiuse e, ottenuta così un po' di calma, annuncia finalmente l'ingresso delle squadre.
I Wanderers, da qualche settimana saldamente piazzati in cima alla classifica, schierano la finora imbattuta cercatrice Suzy Whisp; i cacciatori David Parkin, Joseph Hyslop e Kevin Greenman; i battitori Jock McDowall e Tricia McKeegan; e il portiere Joyce Cochrane.
I Wasps, che dalla seconda partita in poi hanno avuto qualche difficoltà, hanno rivisto la formazione e schierano John Pike, cercatore; Jan Hughes, Kelvin Ricketts e Lynda Pottinger come cacciatori; i battitori Reggie Brown e Liz Goode; Georgina Cotton-Giles nel ruolo di portiera.
Il nuovo gruppo si mostra da subito affiatato nell'attuare uno schema di gioco aggressivo, con i cacciatori sempre nelle vicinanze dell'area di tiro e impegnati in rapidi passaggi e tiri audaci, mentre i battitori tengono gli avversari a debita distanza: per i primi dieci minuti di gioco nessuno dei Wanderers tocca né la pluffa né i bolidi, mentre i Wasps centrano gli anelli tre volte (Pottinger, Hughes, Pottinger). Al quarto tentativo, il secondo per Hughes, il portiere Cochrane riesce finalmente a intercettare la pluffa e con un tiro lungo la lancia dritta tra le braccia di Hyslop, che raggiunge la porta avversaria e si esibisce in un perfetto tiro dall'alto verso il basso: notoriamente difficile da parare, ma non abbastanza per la Cotton-Giles, che arresta la pluffa in punta di dita. La palla, prevedibilmente, cade: a recuperarla è Greenman, che si appresta a tirare ma viene colpito di striscio da un bolide di Goode e perde la presa in favore di Ricketts. Quest'ultimo dribbla gli avversari più vicini e, coperto da Brown e Goode, attraversa il campo e tira una pluffa curva che va a segno sfuggendo per un pelo alle mani di Cochrane.
La pluffa è raccolta da Hyslop che, marcato da Ricketts e Pottinger, passa a Parkin. Parkin fa del suo meglio, ma è assediato dai bolidi degli avversari e dopo qualche decina di secondi si vede costretto a rinunciare. Tenta un passaggio di ritorno a Hyslop, ma a intercettarlo è Hughes, che a sua volta passa a Pottinger.
Una giornata davvero sfortunata per i Wanderers, a cui sembra non andarne bene una: certamente non aiuta la scarsa collaborazione dei loro battitori, già più volte richiamati dal capitano.
Pottinger avanza spedita verso gli anelli e i tre cacciatori dei Wanderers, evidentemente persa la speranza in un bolide provvidenziale, tentano di fermarla con una Parkin's Pincer, azione nota per essere stata inventata in epoca medievale proprio da questa squadra: Parkin e Hyslop si accostano a Pottinger ai lati, chiudendole lo spazio di manovra, mentre Greenman si scaglia a capofitto verso di lei. Pottinger però non si lascia intimidire e con incredibile sangue freddo attua un perfetto Reverse Pass (passaggio effettuato all'indietro da sopra la spalla) verso Ricketts, che riceve prontamente, vola agli anelli e segna, portando il punteggio dei Wasps a 125 contro il risultato ancora nullo dei Wanderers.
I tifosi dei Wasps, esaltati dall'inaspettato vantaggio contro i primi in classifica, evocano uno striscione recante la scritta “We'll give you another Flodden Field Battle”, un riferimento alla più grande battaglia mai combattuta tra Inghilterra e Scozia, avvenuta nel 1513 e conclusasi disastrosamente per la seconda, e alle origini stesse dei Wanderers: le ricostruzioni storiche suggeriscono che membri della famiglia Parkin abbiano preso parte a questa importante e sanguinosa battaglia (lo Statuto Internazionale di Segretezza non era ancora in vigore e non era raro che maghi e streghe si schierassero con la propria bacchetta al fianco dei babbani a difesa di cause politiche, NdR).
Inutile dire che i fan dei Wanderers non l'hanno presa bene: bacchette alla mano, hanno tentato di forzare la parete divisoria per raggiungere la tifoseria avversaria, finendo per scontrarsi con le squadre della Polizia Antimago intervenute a placare i disordini.
La confusione sugli spalti sembra distrarre i giocatori in campo, tanto che i Wanderers totalizzano quattro tiri a vuoto e anche i Wasps, che pure oggi sembrano godere dell'appoggio di Merlino in persona, mancano gli anelli per tre volte di fila. I capitani delle due squadre chiedono quindi di comune accordo un time out, concesso dall'arbitro per la durata di dieci minuti.
Al rientro in campo Hyslop si appropria subito della pluffa: i Wanderers riescono a mantenerne il possesso per il tempo più lungo dall'inizio della partita grazie a una serie di passaggi da manuale, ma la difesa accanita dei Wasps rende quasi impossibile accostarsi all'area di tiro e dopo diversi minuti la pluffa viene rubata da Pottinger. La cacciatrice schiva Hyslop e Parkin e, marcata strettamente da Greenman, passa a Ricketts che segna la sesta pluffa per i Wasps.
Appena un attimo dopo, la cercatrice Whisp si tuffa decisa verso il margine del campo. Pike, suo corrispettivo, tenta un inseguimento, ma è ancora ben lontano quando la sua avversaria chiude le dita sul boccino, decretando la fine della partita in parità per 150 punti.
Entrando in spogliatoio, Whisp rilascia una laconica dichiarazione: «Avevo il boccino sott'occhio da un po', ho aspettato per darci la possibilità di totalizzare qualche punto e mantenere il posto in classifica. Quando i nostri avversari hanno raggiunto i 150 punti è diventato impellente dare un taglio a questo disastro, ecco tutto.»
Che dire, l'insolita brevità di questo match ha impedito che si raggiungessero i punteggi ben più alti a cui siamo abituati, ma non sono mancate azioni mozzafiato e colpi di scena.
I Wasps hanno recuperato lo smalto che sembrava essersi un po' opacizzato nelle ultime partite e la perfetta coordinazione tra i giocatori li ha resi un avversario temibile.
I Wanderers, sebbene stanchini in attacco, hanno potuto contare sull'ormai assodata abilità della loro cercatrice.
Non resta ormai che attendere gli altri risultati della giornata per scoprire come questo esito influirà sulla posizione in classifica delle due squadre.



Montrose Magpies ↔ Tutshill Tornados
I Magpies hanno preso il boccino e vinto per 300 punti a 25.

Appleby Arrows ↔ Chudley Cannons
Gli Arrows hanno preso il boccino e vinto per 275 a 75.

Pride of Portree ↔ Holyhead Harpies
Le Harpies hanno preso il boccino e vinto per 275 punti a 125.

Kenmare Kestrels ↔ Puddlemere United
I Kestrels hanno preso il boccino e vinto per 300 punti a 150.

Ballycastle Bats ↔ Caerphilly Catapults
I Bats hanno preso il boccino e vinto per 350 punti a 125.

Holyhead Harpies 66 punti
Wigtown Wanderers 61 punti
Montrose Magpies 58 punti*
Caerphilly Catapults 53 punti*
Kenmare Kestrels 51 punti*
Ballycastle Bats 51 punti
Falmouth Falcons 48 punti*
Appleby Arrows 42 punti
Puddlemere United 41 punti
Wimbourne Wasps 39 punti
Pride of Portree 37 punti*
Tutshill Tornados 34 punti*
Chudley Cannons 32 punti*



Edited by Il Gufo Espresso - 4/7/2020, 01:31
 
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view post Posted on 25/7/2020, 12:28
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Redazione del Profeta
Una volta all'esterno da Tiri Vispi Weasley, sistemò nella borsa a tracolla tutti gli articoli acquistati e ne approfittò a quel punto per una passeggiata. Non c'era fretta, continuava a ripetersi. Da quando aveva scelto di non rientrare in Irlanda, e soprattutto da quando l'anno scolastico si era concluso al Castello di Hogwarts, era come se per lui il tempo si fosse cristallizzato. Non aveva ronde in programma, non aveva saggi da scrivere entro il mattino seguente, non aveva neanche gli allenamenti di Quidditch né le riunioni dei vari Club cui era iscritto. Una forma diversa di libertà, tutto sommato, perché molti tra gli impegni presi continuavano ad accumularsi: anche in quel momento aveva un blocchetto di documenti, pergamene da compilare e compiti da studiare, ma era di certo molto più semplice da gestire senza il peso di scadenze immediate. Sfruttava quei mesi antecedenti Agosto per ultimare le ultime cose, e in parte era perfino piacevole, a patto di non pensare troppo a tutto quello che invece stesse perdendo. Quando apparve in una giravolta completa, Oliver trascinò nella Materializzazione il profumo di torte rustiche che l'aveva accompagnato lungo il viale principale di Diagon Alley. Per un attimo, gli parve di essere sulla soglia d'ingresso della propria abitazione, tra il roseto in fiore e il tappeto di calendule che aveva coltivato con sua madre, tanti anni addietro. Per un attimo, ancora, gli parve di sentire i sussurri leggeri di sua zia Adele, mentre impartiva ordini a pentole, forni e fiammelle per la cottura dei piatti più buoni di sempre. Per un attimo, Oliver rimpianse la lontananza e soltanto con un atto di forza riuscì a districarsi da ogni altra sensazione. Di fronte a sé, un vicolo cieco: avanzò in fretta verso l'unica uscita possibile, e quando fu tra i passanti, si unì a loro come l'ultimo tra i visitatori londinesi. Poco dopo, il profilo imponente degli edifici adibiti alla sede del Profeta si aprì alla sua ricerca come tesoro inestimabile. Con un sorrisetto, di lì a breve entrò a sua volta, seguendo una coppia di reporter di guerra. Li riconobbe per le divise militari indossate, per lo strumentario così inusuale che trascinavano l'uno e l'altro a colpi di bacchetta, e per una serie di frasi in merito a rivolte, pericoli e rischio. Superandoli, sentì qualcosa in merito ai Giganti e rimpianse la mancanza di tempo per scoprirne di più. Raggiunse invece il secondo piano e non appena superò l'atrio principale, la figura minuta di una segretaria attirò la sua attenzione. Sulla scrivania, la Strega indicò una confezione in carta, di per sé anche piuttosto spoglia, e Oliver mimò la parola grazie a fior di labbra. Un saluto e via, recuperò la scatola e si avviò verso una porta conosciuta. Non era certo che vi fosse già il Giornalista di suo interesse, e forse sarebbe stato anche meglio così: non aveva idea di come l'altro potesse reagire ad una sorpresa, e sebbene ne fosse incuriosito, non era suo compito scoprirlo così nell'immediato. Avrebbe voluto trattenersi, incontrare Lucas Scott di persona, esprimergli di persona i più sinceri auguri di compleanno: aveva sentito alcuni colleghi parlarne e insieme avevano preparato una torta di festeggiamento, con tanto di forma di gufo e ricoperta di uno e più strati di panna e cioccolato. Una torta da parte della Redazione, cui Oliver aveva aggiunto da sé una scatolina colorata di blu con un fiocco argenteo in superficie: al suo interno celava alcuni strumenti legati all'ambito della scrittura giornalistica e che di certo potevano tornare utili prima o poi, per quel lavoro. Si premurò di bussare una volta soltanto, un suono leggero, e con un ultimo colpo di bacchetta lasciò i due pacchetti - quello della torta ben più grande - davanti la porta, sospesi a mezz'aria in attesa di essere recuperati dal diretto interessato. Ci sarebbe stato modo di festeggiare insieme, altri colleghi - aveva sentito - avevano deciso di fare un brindisi più tardi. Da parte propria, Oliver si ritirò in fretta, prima di essere visto. L'incantesimo di librazione avrebbe saputo accogliere Lucas Scott, presente o meno che fosse stato già in quel momento. Alla porta del suo Ufficio, il giorno del suo compleanno, c'era un regalo per lui. Una tradizione, quella, che Oliver non avrebbe potuto dimenticare.
Le voci di corridoio, in effetti, raggiungevano anche lui.

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Buon Compleanno
Ci sono due notizie che fanno il giro di scrivanie da giorni, in Redazione: la prima, la probabile partenza di una pattuglia di esploratori alle terre del Nord; la seconda, il compleanno di uno dei nostri giornalisti migliori. Non poteva passare inosservato, la torta è da parte di tutta la Redazione, il secondo pacchetto è un piccolo pensiero da parte mia. Con la speranza di ritrovarci presto, per il momento tantissimi auguri.

Oliver Brior

Nei pacchetti troverai una torta-gufo di compleanno (tutta al cioccolato); una piuma autoinchiostrante, una boccetta di inchiostro simpatico, un paio di orecchie oblunghe [descrizioni effetti click]



Edited by Oliver Brior - 25/7/2020, 14:30
 
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view post Posted on 3/8/2020, 10:39
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OTmzPuo
Spennato all’apparenza poteva sembrare tutto fuorché un gufo postino per la Gazzetta del Profeta: poco curato, perdeva costantemente le piume e la base del suo trespolo doveva venire pulita almeno un paio di volte al giorno.
Il mago che si occupava di lui pensava fosse stressato per il lavoro e aveva proposto più e più volte un suo trasferimento, ma quando provavano a prenderlo per portarlo al piano di sotto della guferia – dove di solito alloggiavano i gufi in pensione – Spennato afferrava con il becco la prima copia della Gazzetta che riusciva a trovare e scappava fuori dalla finestra per consegnarla al primo mago o strega che incontrava lungo strada. Avevano così rinunciato al suo pensionamento anticipato, e lo avevano confermato per quel lavoro.
Così avevano deciso di assegnargli le consegne più semplici e nei dintorni: quel giorno infatti avrebbe dovuto volare solo per qualche minuto, consegnando la copia del giornale un paio di piani più sotto, nell’ufficio di uno dei giornalisti.
Si lasciò legare la Gazzetta alla zampa e quando prese il volo una scia di piume andò a ricoprire il pavimento al suo passaggio: la stessa sorte ebbe la scrivania del giornalista a cui fece la consegna, avrebbe infatti trovato la sua copia del giornale sommersa di piume, come le boccette di inchiostro e ogni oggetto sopra al tavolo.
Soddisfatto e per nulla preoccupato del disordine lasciato dietro di sé, Spennato riprese il volo e tornò al suo trespolo, pronto per il primo riposino della giornata.


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Lucas Scott







Siamo ormai entrati in piena bella stagione: lo dimostrano le sere sempre più lunghe e dolci, le temperature gentili. La stessa Hogwarts ha da poco chiuso i battenti, sancendo così l'inizio delle vacanze per gli studenti e non solo. Che l'estate per voi significhi abbondanza di tempo libero o frenesia per viaggi e nuove avventure, non potrete perdere l'occasione di trascorrere qualche ora in compagnia dei libri qui proposti. Perfetti per la stagione per i motivi più diversi, sono letture che spaziano tra numerosi generi: dal romanzo al racconto breve, passando per la poesia ed una guida turistica unica nel suo genere. Leggete quindi fino alla fine, per scoprire quale faccia più al caso vostro!


Nata dal profondo affetto e dalla fascinazione che legano l'autrice alla capitale, Londra Magica si propone come una guida alla scoperta delle meraviglie della città. Si presta tanto alle Streghe e ai Maghi che non l'hanno mai visitata che, al contrario, a chi vi vive da anni e anni. È infatti il frutto di una ricerca minuziosa di dati storici, sociali e culturali, magnificamente filtrata dalla spiccata sensibilità della Velterson. «Ho passato l'infanzia e l'adolescenza a seguire mia nonna in giro per la città», ha spiegato l'autrice durante un incontro promozionale ospitato dal Ghirigoro. «Lei le chiamava gite e passeggiate, ma di fatto erano vagabondaggi all'interno dei suoi ricordi e della sua immaginazione. Aveva una storia per ogni angolo, per ogni costruzione apparentemente anonima, e io mi sono nutrita dei suoi racconti fino a vedere con i suoi occhi e i miei, insieme.»
Ci sono voluti diversi anni per raccogliere tutto il materiale necessario, ma infine, alle porte di quest'estate, le vecchie storie si sono intrecciate ai dati reali e hanno così dato vita alla prima opera della Velterson. Un grosso tomo fitto di fotografie, disegni, stampe risalenti ad ogni epoca, nonché di curiosità annotate a bordo pagina, quasi fosse un autentico diario di viaggio. Una miriade di racconti dai toni leggeri della favola spinge a visitare di persona i posti interessati, così da vedere con i propri occhi un gargoyle che secoli addietro veniva animato per trasportare la corrispondenza di due giovani Maghi innamorati, o la finestra che, incastonata in uno dei tanti palazzi di Mayfair, affaccia non su un elegante interno, bensì su un precipizio sotto al quale ruggisce l'Oceano Atlantico. Se volete viaggiare in luoghi e tempi meravigliosi senza spostarvi troppo lontano da casa, non avete che da lasciarvi trascinare da questa guida così singolare.


Rimanendo sulla scia dell'esplorazione di luoghi unici, questa raccolta di racconti vede come protagoniste alcune delle città europee più belle in assoluto. Venezia, Praga, Parigi e Budapest sono solo alcune delle tappe in cui verrete accompagnati dalla scrittura incantevole dell'autore. Macovei ha già dimostrato di essere uno scrittore di talento grazie alle numerose pubblicazioni alle sue spalle, sempre accolte con favore da critica e pubblico. In questo caso supera se stesso non solo nella prosa, ma nella concezione stessa della raccolta, che mescola egregiamente letteratura e musica. Il titolo non è certo un caso: il lettore sarà accompagnato in ogni racconto da una melodia diversa – una serie di notturni, per l'appunto, emessi per magia dalle pagine stesse. Le note del pianoforte si adatteranno al ritmo di lettura, variando velocità e volume a seconda delle scene, così da garantire l'atmosfera perfetta per ogni momento. Consiglio, a questo proposito, di stare attenti nello sfogliare il libro: scorrerlo troppo in fretta potrebbe portare ad una spiacevole sovrapposizione cacofonica. Attenzione soprattutto nelle biblioteche!
Oltre che dalla musica, i racconti sono legati dalla medesima atmosfera malinconica, pur senza negare sprazzi del sottile umorismo per cui l'autore è tanto apprezzato. Personaggi e vicende sono definiti nello spazio di poche pagine, facendo di questa una lettura perfetta per chi ha poco tempo libero sparso nel corso delle giornate. Per darvi un'idea di quanto i Notturni incantati possano affascinare e colpire, riporto di seguito un commento dell'autrice Aimee Jensen: «Prima di averli letti non avevo mai visto Venezia. Poi, quando qualche settimana fa ci sono stata per la prima volta, l'ho trovata anche più incantevole di come era descritta. Un unico dettaglio mi stonava: il silenzio. Sembrava davvero silenziosa, senza l'accompagnamento della musica».


Un'altra raccolta, ma questa volta di poesie: Highwoods fu uno scrittore estremamente affermato nella seconda metà del diciannovesimo secolo, purtroppo caduto nel dimenticatoio in epoca più recente. Dobbiamo ringraziare la casa editrice La Manticora per le ristampe di questo ultimo anno, grazie alle quali è stato possibile, per il grande pubblico, riscoprire un poeta dalla sensibilità così spiccata da non risentire affatto dei centocinquant'anni passati dalle sue prime pubblicazioni.
Questa raccolta, in particolare, nasce da una domanda che probabilmente molti di voi si saranno posti almeno una volta: che profumo ha l'Amortentia per me? Ebbene, per Highwoods profuma d'estate. Esplora il suo amore per la calda stagione attraverso sessantaquattro poesie dalla metrica variabile, tutte accomunate dalla stessa concretezza legata agli oggetti e alle esperienze di tutti i giorni. Dettagli apparentemente insignificanti – la tenda scostata di una finestra, un bicchiere abbandonato sul tavolo, l'inclinazione particolare dei raggi del sole al tramonto – diventano ponti per un'osservazione privilegiata, capace di portarci al di là della percezione sbiadita cui siamo abituati e farci intuire, per pochi fugaci istanti, verità che all'uomo non è dato conoscere. Semplicità e raffinatezza sono le caratteristiche essenziali del poeta, le cui parole, sempre ben soppesate e collocate con precisione magistrale, possono portarci momenti di autentica illuminazione.


Cambiamo completamente genere e atmosfere per assaporare l'ultima uscita di un'autrice che negli ultimi anni ha saputo raccogliere intorno a sé un pubblico tanto fedele quanto entusiasta. La Adems risulta una delle scrittrici più amate del momento, per quanto pubblichi sotto pseudonimo e intorno alla sua reale identità circolino ogni sorta di voci, ma nessuna certezza. C'è perfino chi sostiene che dietro alla sua figura si nasconda niente altri che Madama Piediburro, ma le congetture sono davvero troppe, necessiterebbero di un articolo a parte. Quel che è certo è che questi romanzi – dalle tinte fosche, pieni di azione e pensati ad arte per tenere col fiato sospeso fino all'ultima pagina – continuano a riscontrare un successo enorme. Se è vero che in estate si ha il tempo di lasciarsi catturare per dimenticarsi di se stessi e dei propri doveri, allora questo romanzo può fare al caso vostro.
Ma perché scegliere la Adems, invece di uno qualsiasi dei mille altri romanzieri del genere? È indiscusso che l'autrice abbia uno stile unico, basato su un principio semplice ma sorprendente: quello, cioè, di unire la spietatezza dei crimini più efferati, degli inseguimenti più mozzafiato, ad un linguaggio intriso di metafore e riferimenti culinari. Se vi sembra che paragoni arditi tra il colore del sangue e della marmellata di ciliegie siano risibili e di cattivo gusto, potreste ricredervi una volta immersi nella lettura. Ciò che apparentemente stona diventa per molti motivo di fascino, e non è detto che anche il più cinico dei lettori non si ritrovi, a libro completato, a tentare una delle tante e deliziose ricette sapientemente mescolate alla narrazione. La Adems, insomma, travalica le distinzioni di genere, e il risultato è curioso, bizzarro, e – almeno, stando alle vendite – sorprendentemente riuscito.


Questa non è che una brevissima panoramica delle ultime uscite letterarie: molti altri titoli meriterebbero la nostra attenzione, tuttavia questi sono quelli che potrebbero essere maggiormente apprezzati proprio in questa stagione. Le circostanze in cui si affronta una lettura influiscono sempre, in misura più o meno notevole, sull'esperienza che se ne fa; ciò non toglie che dei volumi validi possano essere apprezzati in qualsiasi momento, ma forse la giusta atmosfera aiuta ad immedesimarsi più a fondo, a lasciarsi trascinare dalle parole con maggiore trasporto.








Un tocco NON vale l'altro.

Per gli auror e gli antimago, ultimamente è davvero un brutto periodo, soprattutto con la comparsa di alcuni furti. In queste ultime settimane, vari negozi magici, specialmente improntati allo sport, sono stati vittime di gravi perdite mentre in altri si è riscontrato un notevole aumento dell'acquisto di uno specifico oggetto: il boccino d'oro. I primi furti sono stati localizzati a Glasgow, spostandosi poi ad ovest, più precisamente ad Edimburgo, scendendo poi a sud a Carlisle. La scia di rapine è arrivata anche a Bradford e poi Manchester, toccando Lincoln. Si pensa che la meta finale sia Londra, compresa di Diagon Alley, visto il sentiero preso, è molto probabile sia la destinazione finale. Quasi sempre l'entità della rapina è di un livello medio, lo scasso è sempre presente, con distruzione volontaria di alcuni oggetti. Diversa è stata la rapina a dei negozi nei pressi di Bradford, dove per quanto visibile lo scasso, non vi era traccia di enorme confusione, come se i rapinatori conoscessero perfettamente l'ubicazione del loro malloppo. Si pensa che la destinazione sia la Gringotts Bank o anche il negozio dello sport di Diagon Alley, proprio perché non i primi ad essere stati derubati. La polizia antimago, chiamata ad investigare in merito a questo evento poco chiaro, non è ancora giunta a scovare con esattezza il possibile colpevole, o colpevoli, se non ipotizzare delle motivazioni che hanno portato a tali gesti. L'oggetto centrale su cui sono intervenuti è per l'appunto il Boccino d'oro e anche per questo motivo, alcuni dipendenti ministeriali del Settimo Livello sono stati aggiunti al caso, come aiutanti per gli antimago. Inizialmente si riteneva fosse poco probabile un collegamento tra le alte vendite dei boccini d'oro e il furto degli stessi in altri negozi, nonostante si potesse pensare ad un losco giro di affari e galeoni. Al che una squadriglia di antimago ha perlustrato i vari negozi dove tali boccini sono stati venduti in gran quantità, senza trovare possibili collegamenti, nonostante il dubbio continui ad essere presente. L'ipotesi di una possibile organizzazione criminale, è subito passata all'attenzione del Ministero, poiché in uno dei negozi rapinati, è stato ritrovato un boccino d'oro aperto, con all'interno una pergamena che recava inciso un messaggio criptico. Esso era stato scritto con inchiostro invisibile, ma reso poi chiaro dagli Spezzaincantesimi, subito accorsi per dare man forte. Quello trovato ad Edimburgo recitava "55 -3=57x1147=7 N. O. Inizio 683, blue X, N. 1". Vari dipendenti ministeriali, aggiunti al caso, sono riusciti a decifrare dei vari numeri e lettere, che se ben messi in ordine sono da considerare come coordinate, quelle di Edimburgo. Si pensa possa essere anche una setta e che i boccini d'oro recano al loro interno dei messaggi che solo gli adepti possono decifrare e quindi radunarsi in vari punti del paese. Non è ancora chiaro lo scopo e l'obiettivo di questo gruppo. Non è chiaro se siano dei terroristi o maghi oscuri, ciò spiegherebbe anche perché gli Auror non siano ancora scesi completamente in campo, proprio perché al momento è abbastanza difficile appurare se essi siano semplici maghi criminali probabilmente, i quali non hanno legami con il mondo oscuro, non si esclude un possibile collegamento con esso e come ultima tesi, tifosi poco pacifici, ma è la più marginale tra le tre. Oltre alle possibili ipotesi, il Ministero si è anche interessato sul come potrebbero essere usati per portare messaggi a dovute persone, dopotutto si tratta dei boccini d'oro. Come ben sapete, cari lettori, i boccini d'oro sono oggetti magici che possiedono una memoria tattile, vengono infatti costruiti indossando i guanti per non essere mai sfiorati: ricordano la prima persona che li ha toccati, si apriranno dunque soltanto allo stesso contatto fisico.. Basandoci su questo, com'è possibile usarli per comunicare? È possibile che essi vengano consegnati ad ogni membro o adepto e usati poi, in futuro, come delle parole d'ordine da consegnare per entrare all'interno del luogo prestabilito per l'appuntamento. Scrivere dunque sulla pergamena una determinata frase che soltanto le guardie potranno leggere e che solo l'adepto e/o membro potrà mostrare. Un'altra promettente tesi è che tali boccini potrebbero essere usati come diversivi per le autorità magiche, non è ben comprensibile come, ma la situazione in merito resta ancora leggermente ignota. Noi della Gazzetta cercheremo di tenervi informati e con il vostro aiuto, potremo riuscire a portare i nodi al pettine.

Da Siri Jensen e tutto!


 
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view post Posted on 1/9/2020, 13:22
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Spennato lo aveva fatto di nuovo: convinto che i due maghi che si stavano avvicinando a lui per la pulizia di metà giornata del suo trespolo volessero in verità portarlo al piano di sotto per metterlo ufficialmente in pensione, con un balzo aveva lasciato il nido e afferrata la prima copia del Profeta nelle vicinanze – vecchia di due anni, pronta ad essere usata per le pulizie – ed era scappato fuori dalla finestra.
Dopo un paio d’ore era tornato soddisfatto della sua consegna, ma lo stesso non si poteva dire della strega che si stava gustando una coppa gelato da Florian: il gufo infatti aveva lasciato cadere la vecchia copia del giornale proprio sulla sua testa e aveva cosparso di piume il tavolino e il dessert che la donna si stava gustando.
Archibald, uno dei maghi responsabili dei Gufi Postini, lo stava osservando da più di cinque minuti, sconsolato: ormai non sapeva più cosa fare con l’animale, ma di certo sollevarlo dal suo incarico era fuori questione. L’unica soluzione era lasciare che continuasse a fare le consegne ma limitando i suoi viaggi a pochi metri di distanza.
Per questo decise di mandarlo nuovamente a consegnare il Profeta qualche piano più sotto, nell’ufficio di uno dei giornalisti: svegliò il gufo che si stava godendo uno degli innumerevoli riposini della giornata e dopo avergli legato il giornale alla zampa lo portò nei pressi della finestra.
Spennato aveva ancora un occhio chiuso per il sonno e più che volare, cadde di sotto, entrando con poca grazia attraverso la finestra dell’ufficio di Lucas Scott: poi, senza nemmeno premurarsi di effettuare la consegna, si appollaiò sulla scrivania e si riaddormentò in pochi attimi.
Se il giornalista fosse rientrato nel giro di pochi minuti avrebbe trovato il gufo postino addormentato, immerso nel mucchio di piume che perdeva costantemente e la pila di pergamene che aveva lasciato con ordine sopra la sua scrivania.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Box Bentornato ad Hogwarts (+2 Punti Salute)
Contiene un biglietto dorato con la scritta London to Hogwarts – Platform 9 3⁄4. Alle undici in punto, cambierà forma nel racconto Hogwarts Express: Storia e Memoria di Owen Harrington, guidatore del treno ai primi anni del Novecento; in aggiunta ci sarà un modellino giocattolo dell'Espresso di Hogwarts, incantato per sospendersi in volo, fischiare e mostrare in spirali di vapore il profilo della Scuola di Stregoneria e le indimenticabili montagne nei dintorni.



GIOCHI ENIGMISTICI
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Lucas Scott

Rallentamenti, rabbia e rivalsa: Pride of Portree VS Kenmare Kestrels

Un inizio difficile per questa partita, rimandata di quattro ore a causa del violento temporale di questa mattina. Il vento e la pioggia torrenziale hanno anche messo duramente alla prova lo stadio provvisorio eretto per l'occasione sul limitare della foresta di Galloway, nel sud della Scozia.
«Avrebbero dovuto annullare la partita» ha dichiarato un operaio, che ha preferito mantenere l'anonimato. «Due miei colleghi ci hanno quasi rimesso la pelle per cercare di tenere in piedi questa baracca e menomale che il pubblico non era ancora entrato. Se non è disponibile una struttura sicura la partita si rimanda, punto.»
L'assenza stessa di un luogo adeguato allo svolgersi dell'incontro è in effetti oggetto di polemiche: il Centro Sportivo di Portree, chiuso a inizio stagione per «lavori di manutenzione urgenti» che avrebbero dovuto concludersi in poche settimane, è ad oggi ancora inagibile.
Meaghan McCormack, capitana delle Prides, ha improvvisato un comizio estemporaneo all'esterno dello stadio. «Vogliamo tornare nel nostro stadio» ha affermato senza mezzi termini. «Non abbiamo mai giocato una seconda volta nello stesso posto, veniamo sballottate da un lato all'altro del Paese e spesso scopriamo dove siamo dirette soltanto il giorno prima. Arriviamo in campo già stanche e la nostra performance ne risente, senza parlare di tutte le ore di allenamento che perdiamo ogni settimana. Ora addirittura rischiamo che una partita venga annullata. Non si può andare avanti così.»
«Ci teniamo ad esprimere la nostra solidarietà alle Pride of Portree.» ha aggiunto Leo Varadkar, cacciatore dei Kestrels, in rappresentanza della squadra. «Se oggi decidessero, in segno di protesta, di non giocare, avrebbero massima comprensione e sostegno da parte nostra e ovviamente rifiuteremmo la vittoria a tavolino.»
L'aria è tesa, non c'è che dire, e se le alte sfere non risolveranno al più presto la situazione non è da escludere che si vada davvero incontro a un massiccio sciopero di maestranze e giocatrici.
Non è stato tuttavia oggi il giorno dell'esplosione: le nubi si sono infine diradate e un timido sole ha assistito all'entrata dei tifosi, che evidentemente provati dall'attesa hanno occupato gli spalti con calma e ordine inediti, e delle squadre.
Le Prides, accolte dal caloroso applauso della curva, hanno schierato: Dawn Munro, cercatrice; Sharon McCormack, Seònaid Kroonstuiver e Jen Kroonstuiver, cacciatrici; Aerin Fenlon e Fay Munro, battitrici; Meaghan McCormack, portiera.
I Kestrels: Marianne McGrath, cercatrice; Leo Varadkar, Janet Hawker e Shapiro Muller, cacciatori; Saoirse Bilton e Karin Steele, battitrici; e Daithi Dillon, portiere.
L'inizio dell'incontro è stato comprensibilmente lento: la pluffa è stancamente passata da una squadra all'altra senza che nessuno provasse davvero a segnare e i battitori sono stati impegnati a proteggere i propri compagni dai bolidi più che a tentare di colpire gli avversari. Al ventiseiesimo minuto, J. Kroonstuiver ha finalmente preso l'iniziativa e cambiando improvvisamente traiettoria si è diretta verso gli anelli e ha effettuato un tiro in verità piuttosto semplice, che però Dillon, colto di sorpresa, non è riuscito a parare. Sono i primi venticinque punti per le Prides, nonché un vero e proprio via libera per tutti: nei dieci minuti successivi i Kestrels hanno segnato due volte (Varadkar e Muller) e anche J. Kroonstuiver ha segnato di nuovo, mantenendo il tabellone in parità.
Un secondo tiro magistrale di Varadkar è stato altrettanto magistralmente parato da M. McCormack, che ha arrestato la pluffa in punta di dita e prima che cadesse l'ha intercettata con un piede, facendola arrivare dritta tra le braccia di S. McCormack. Quest'ultima ha passato a S. Kroonstuiver e, lasciando la compagna a barcamenarsi tra i bolidi avversari, è sfrecciata in area di tiro giusto in tempo per ricevere nuovamente la pluffa e segnare.
Dopo una breve parentesi, durante la quale Hawker è riuscita a segnare, la pluffa è tornata alle Prides e in particolare a J. Kroonstuiver, che ha tentato di raggiungere per la terza volta gli anelli. Proprio mentre si accingeva a tirare, forse distratta da un insetto o da un riflesso, ha scartato improvvisamente e ha così perso la presa sulla pluffa, lasciandola cadere nelle mani di Muller.
L'azione è quindi passata ai Kestrels: i tre cacciatori hanno attraversato il campo in perfetta formazione d'attacco testadifalco, sgominando le avversarie e schivando i bolidi in perfetto unisono. È opinione comune che la testadifalco, formazione a freccia molto minacciosa ma efficace solo se i cacciatori sono coordinati alla perfezione, sia stata inventata da uno storico capitano della nazionale irlandese, Darren O'Hare, che negli anni '50 era stato anche portiere dei Kestrels. Arrivati in area di tiro, Varadkar e Hawker si sono allontanati ai lati, lasciando spazio a Muller. All'ultimo secondo Muller ha però passato a Hawker, che ha effettuato un tiro potente e preciso senza lasciare alla portiera avversaria il tempo di realizzare la nuova direzione della minaccia.
Subito dopo, approfittando della lontananza di cacciatrici e battitrici avversarie, ha segnato anche Muller, portando i Kestrels in vantaggio per cinque pluffe a tre. La portiera McCormack ha richiamato all'ordine la squadra con una delle sue leggendarie imprecazioni e le sue compagne, ben conoscendo la loro capitana, non si sono fatte pregare e, recuperata la pluffa, non l'hanno più voluta lasciare: il primo tiro, di S. Kroonstuiver, è stato parato da Dillon, ma la giocatrice si è subito ripresa e poco dopo ha segnato. Non più di dieci minuti più tardi, dopo un'ardita sequenza di passaggi, S. McCormack ha segnato la quinta pluffa per le Prides, riportando la partita in parità, ma il successivo tiro di S. Kroonstuiver è fallito in seguito all'intervento della battitrice avversaria Bilton e di un bolide particolarmente aggressivo.
La pluffa è tornata ai Kestrels e dopo un paio di passaggi Hawker, protetta dalle battitrici, ha raggiunto gli anelli, dove McCormack ha parato il tiro sporgendosi completamente dalla scopa, a cui è rimasta aggrappata solo con una mano e un piede: uno starfish&stick da manuale, che è valso alla portiera un boato entusiasta dalla sua tifoseria e un silenzio non meno ammirato da quella avversaria. Approfittando della confusione, Bilton e Steele hanno distratto McCormack indirizzandole contro entrambi i bolidi e hanno così permesso a Varadkar di segnare.
Quasi contemporaneamente, senza lasciare alla portiera il tempo di indispettirsi, Munro ha preso il boccino, decretando la vittoria delle Prides per 275 a 150.
La prima a raggiungere Dawn Munro per complimentarsi è stata inaspettatamente la cercatrice avversaria, Marianne McGrath: appena scese a terra, le due giocatrici si sono strette in un breve abbraccio, prima di tornare ognuna alla propria squadra. «Io e Dawn siamo coetanee, abbiamo frequentato Hogwarts insieme e siamo entrambe diventate titolari solo quest'anno.» ha spiegato più tardi McGrath. «Certo che mi dispiace aver perso, ma con tutto quello che stanno passando Dawn si meritava una vittoria.»
«Non vedo cosa dovrebbe esserci di strano.» ha commentato invece Munro. «Non viviamo nel campo da Quidditch, chi pensa che la rivalità sportiva debba per forza tradursi in antipatia personale non sa cosa sia lo sport.»
Non serve scartabellare gli archivi per affermare che quella di oggi è stata la partita più pulita degli ultimi anni: nessun fallo in campo, nessuna violenza sugli spalti e, alla fine dell'incontro, quel gesto di affetto tra avversarie, che ha rimesso la competizione nella giusta prospettiva come non accadeva da tempo.



Chudley Cannons ↔ Puddlemere United
I Puddlemere hanno preso il boccino, ma i Cannons hanno vinto per 250 punti a 200.

Tutshill Tornados ↔ Caerphilly Catapults
I Tornados hanno preso il boccino e vinto per 300 a 175.

Falmouth Falcons ↔ Wimbourne Wasps
I Falcons hanno preso il boccino e vinto per 250 punti a 125.

Montrose Magpies ↔ Wigtown Wanderers
I Wanderers hanno preso il boccino e vinto per 175 punti a 75.

Appleby Arrows ↔ Ballycastle Bats
I Bats hanno preso il boccino e vinto per 275 punti a 150.

Holyhead Harpies 99 punti*
Wigtown Wanderers 94 punti*
Kenmare Kestrels 93 punti*
Montrose Magpies 92 punti*
Falmouth Falcons 86 punti*
Ballycastle Bats 83 punti*
Caerphilly Catapults 82 punti*
Puddlemere United 72 punti
Chudley Cannons 70 punti*
Wimbourne Wasps 62 punti
Appleby Arrows 60 punti
Tutshill Tornados 60 punti*
Pride of Portree 58 punti*




"Grifone di Londra in fuga: tappa ad Hogsmeade?"


Siamo a fine Giugno e si parla nuovamente del Grifone che non molto tempo fa è riuscito a fuggire dallo Zoo di Londra per dirigersi chissà dove, e che a quanto pare si stia dando parecchio da fare. Non è una novità che i Grifoni siano animali non propriamente addomesticabili, come vi avevo già spiegato nell'articolo precedente. A quanto pare la fiera si è diretta a Regent's Park dove si è fatta qualche giretto sotto gli occhi spaventati di maghi e babbani.

"Mi ha aggredito con il suo becco mostruoso"

Queste le parole del povero sventurato che per quel che sappiamo è stato aggredito dalla creatura.

"Io me ne stavo per i fatti miei… quando qualcosa ha fatto ombra su di me. Alzando la testa mi sono reso conto che quello davanti ai miei occhi era proprio un Grifone! Avrei potuto essere morto, ma grazie al mio coraggio e al mio sangue freddo l'ho scampata con qualche ferita!"



Il mago ha parlato chiaro, ma i dubbi sono ancora tanti e non tutte le testimonianze sono attendibili. Qualcuno parla per attirare l'attenzione su di sé, altri perché magari credono davvero di averlo avvistato; per ora l'unica testimonianza affidabile è quella dell'uomo che è stato aggredito, anche se qualcuno sostiene che il mago si sia inventato tutto per apparire sui giornali e che le ferite non siano state davvero inferte dalla creatura protagonista di questa storia. Comunque sia, l'intervento dei soccorsi ministeriali sul luogo non è risultato sufficientemente tempestivo. Necessario poi, è stato l'intervento della squadra di Obliviatori che si è impegnata a cancellare i ricordi di tutti i babbani coinvolti nell'avvistamento. Poche ore fa, alla Gazzetta siamo stati nuovamente avvisati di altri spostamenti: il primo a Durness, una cittadina che si affaccia sulle coste scozzesi, e questa volta ha divorato alcune capre di un allevamento, magari affamato per il lungo viaggio intrapreso. Il mago contadino a sua volta ha inviato subito un Gufo per contattare il Ministero della Magia: una coppia di Flagellatori e una di Domatori sono intervenute prontamente sul posto, ma invano, poiché non sono riuscite a catturate il Grifone. La creatura si è ribellata con tutte le sue forze, riuscendo ad evitare persino gran parte dei loro incantesimi; sembra che soltanto l'ala destra sia stata ferita, ma non al punto da impedirle di volare via. Le domande sorgono spontanee: perché il Grifone si sta spostando così rapidamente? E' in cerca di qualcosa? Magari è semplicemente affamato, oppure la strada che sta percorrendo non è per nulla casuale? Un ultimo avvistamento è stato a qualche km di distanza da Hogsmeade, sulle montagne, nella periferia estrema. Che la sua prossima meta sia proprio il villaggio? Gli abitanti sono stati messi in allerta, è probabile che gli anni di prigionia allo Zoo lo abbiano reso più feroce del dovuto, stiamo indagando anche su questo. Secondo le testimonianze degli stessi Dipendenti - e ho potuto constatarlo io stessa quando l'ho intervistato - il gestore ufficiale dello Zoo è un mago non molto cordiale, qualcuno ha usato persino la parola "aggressivo".

Cari lettori, il nostro invito è di prestare profonda attenzione: se abitate o siete nei dintorni di Hogsmeade e le cittadelle limitrofe, cercate di restare in casa e di uscire solo se strettamente necessario. Intanto tutti i maghi assunti allo Zoo, compreso il gestore, sono stati interrogati dal Ministero e anche noi della Gazzetta stiamo facendo le nostre indagini. Il sospettato principale al momento è un ragazzo di quindici anni di cui non possiamo rivelarvi il nome data la minore età, assunto da poco; i suoi colleghi hanno affermato che il giovane non prova molta stima del proprietario dello Zoo, che lo ha spesso rimproverato pesantemente per cose futili e questo potrebbe essere stato il movente per una vendetta de parte del giovane dipendente; che era infatti, tra gli incaricati al sostentamento della zona adibita ai Grifoni e custode delle chiavi in prima linea, ma ancora nulla di certo.

Ancora una volta ci affidiamo al vostro buon senso: se avvistate la creatura, non avvicinatevi in nessun caso: il Grifone potrebbe essere ancor più aggressivo ora che risulta ferito. Contattate il Ministero della Magia o noi della Redazione per un intervento immediato, come già sapete i Grifoni sono animali non poco pericolosi, anche se non quanto gli esseri umani. A nome di tutti i genitori di Studenti di Hogwarts, si invita inoltre il Preside e tutta la Scuola a sospendere momentaneamente le gite fuori porta al Villaggio di Hogsmeade: allerta, cari lettori, e prudenza.

Per ora è tutto, cordiali saluti dalla vostra affezionata Gazzetta del Profeta.

 
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La sua ultima destinazione per le consegne del giorno era anche la sua preferita, e non perché ne fosse di parte. Certo, c'era da dire che l'Ufficio di Lucas Scott risiedesse proprio nelle sedi della Redazione del Profeta, ma il punto era un altro, o almeno non era soltanto quello: Miele, il barbagianni, era letteralmente innamorato del giovane giornalista. L'aveva conosciuto tempo addietro, aveva seguito il suo colloquio di lavoro da lontano, un po' come un amante segreto, e quando Lucas Scott si era affermato nel mondo giornalistico, lui era sempre stato lì a brindare per i suoi successi, a recuperare i suoi articoli appena freschi di stampa, e a parlare bene dell'altro in lungo e in largo. Alcuni suoi colleghi postini dicevano che Miele si fosse preso una bella cotta, e forse in parte era così. Il talento, la raffinatezza, gli occhi azzurrissimi, e ancora la sicurezza, la determinazione, gli occhi azzurri, e gli occhi azzurri... L'aveva ripetuto più volte. Ma insomma, era pur vero. Spiccò l'ultima virata di lato, proprio sulla destra, e alla fine raggiunse tranquillamente il luogo di suo interesse. Consegnata la posta, scappò via prima di cadere nella trappola del suo cuore per l'ennesimo giorno.


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Lucas Scott

CITAZIONE (Unconsoled @ 21/9/2020, 14:21) 


Il re delle fate di Miguel Delaguerre

Le creature fatate, tra studio e leggenda


Il catalogo della prestigiosa casa editrice Agrippa si arricchisce di un nuovo tesoro: Il re delle fate di Miguel Delaguerre, il titolo che molti di noi stanno aspettando da quando ne è stata annunciata la pubblicazione, è finalmente arrivato nelle librerie. L'interesse che ha risvegliato, soprattutto in ambito accademico e specialistico, è notevole: per mesi il titolo è corso di bocca in bocca come la promessa di un'opera nuova, fresca, nata dall'unione tra una grandissima competenza ed un approccio coinvolgente.
Protagoniste di questo testo sono le creature magiche, con un occhio di riguardo per gli esseri fatati, il popolo dei boschi che da sempre affascina Maghi e Babbani. Tra di essi trova un posto privilegiato l'Erkling, conosciuto da tutti noi per la sua pericolosità. Non c'è figlio di Maghi che, nella sua infanzia, non abbia udito almeno una volta le spaventose storie sul conto di tale creatura dal viso appuntito che, con la sua risata acuta, attira i più piccoli lontano dai loro custodi per fare di loro il suo pasto. Ciò che potrebbe esserci meno familiare è il suo ruolo di rilievo nel folklore tedesco: il nome stesso, Erkling, può essere tradotto come re delle fate; da qui il titolo dell'opera, che si propone innanzitutto come manuale per studiosi e appassionati che desiderino approfondire le creature magiche delle foreste.
Ma chi è l'autore, e perché la sua voce è tanto influente in questo campo, e il suo contributo così prezioso? Miguel Delaguerre nacque a Salamanca, e fin dai primi anni venne immerso, grazie al padre drammaturgo, in un universo fatto di racconti, storie sorprendenti a proposito delle ancor più meravigliose creature dei boschi, così come vengono dipinte nella tradizione letteraria. I racconti acquistarono presto la consistenza della realtà: incontrò il re delle fate a soli otto anni, quando venne attirato dalla sua risata mentre si trovava in Baviera insieme al padre. Fortunatamente, con un colpo di testa riuscì a stordire l'Erkling, potendo così mettersi in salvo. L'esperienza lo segnò e, accanto alla consapevolezza dei pericoli della Foresta Nera, fece maturare un interesse longevo.
Ad undici anni iniziò il proprio percorso di studi a Beauxbatons, dove, tra i roseti profumati e i freschi zampilli delle fontane, era facile immaginare di trovarsi in un'autentica landa fiabesca. La sua affinità con gli esseri fatati non sfuggì a compagni ed insegnanti, che, intuendo come questa attitudine affondasse le radici in un legame profondo, incoraggiarono il giovane Mago ad approfondire lo studio in Cura delle Creature Magiche. La stessa tesi con cui concluse il proprio percorso scolastico verté proprio sulla lingua delle fate, e gli valse un diploma a pieni voti.
Seguì un lungo periodo di viaggi intorno al globo, inseguendo ora una migrazione anomala di folletti, ora voci a metà tra il fantastico e l'inquietante: quelle riguardo ad un minuscolo villaggio Babbano nelle sterminate foreste brasiliane, ad esempio, che, in un'unica notte, avrebbe visto scomparire tutte le sue primogenite – a sentire gli abitanti, le spose predilette delle presenze mistiche che abitano la foresta.
Delaguerre, così, ha collezionato un numero ragguardevole di esperienze dirette; tra quelle che più hanno segnato il suo percorso si annovera la settimana che trascorse interamente tra i rami degli alberi, arrampicato e celato tra le fronde per meglio osservare le abitudini dei Lepricani irlandesi. Lo studio sarebbe durato ancora più a lungo, non fosse stato per un Lepricano che infine lo scoprì nel suo nascondiglio, e non perse l'occasione per giocargli qualche scherzo da autentico burlone.
Dopo tanta azione sul campo, oggi Miguel Delaguerre ricopre il prestigioso incarico di direttore del Quarto Livello al Ministero della Magia inglese, Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. È un autentico esperto, quindi; ciò nondimeno il valore dell'opera non si esaurisce nella mera nozionistica, ed è ciò che la rende realmente appetibile ad un pubblico più vasto. Il re delle fate è arricchito da una quantità di leggende, racconti e testimonianze che ne rende la lettura tanto interessante quanto piacevole. Delaguerre esplora il folklore nel suo rapporto con gli esseri fatati, destreggiandosi sulla sottile linea tra immaginazione e realtà; confronta le credenze con i dati reali, tanto che il libro risulta illuminante anche come riflessione sulla creazione delle leggende, nonché sulla loro forza nel modellare il nostro modo di guardare al mondo.
Ampio spazio viene riservato anche alle sue esperienze personali: quelli sopracitati sono solo alcuni degli episodi in cui veniamo guidati dalla penna dell'autore, che, caratterizzata da un’elegante semplicità, non rinuncia a paragrafi dal tocco romantico, quasi lirico, attraverso cui ci vengono mostrati gli scorci più affascinanti del mondo fatato. «Durante l'intera stesura del libro avevo accanto a me la mia Preciosa», dice Delaguerre durante un incontro promozionale ospitato da Bibliomagic. Accanto a lui, il battito costante di un paio di minuscole ali iridescenti: la fata Preciosa, che, per ammissione dell'autore stesso, non abbandona mai il suo fianco, nemmeno durante i viaggi lavorativi. Sul volto dell'uomo spunta un sorriso: «Potremmo dire che ogni parola che ho scritto mi sia stata dettata da lei. Averla vicino mi è stato di grande ispirazione, mi ha aiutato a rivivere con maggiore vividezza le foreste, le scoperte, le avventure, e così diventava più semplice trasportarle sulla carta».
Una trasposizione che, infine, si rivela egregiamente riuscita. Il re delle fate è una lettura che non può mancare nel bagaglio di un appassionato, e che allo stesso tempo dà molto anche a chi conosce solo superficialmente il mondo di cui racconta. Una finestra unica sul regno dei boschi più solitari, che vi trascinerà tra creature ora eleganti, ora terrificanti, ma sempre ammantate da fascino ineguagliabile.

Jolene White
 
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view post Posted on 1/11/2020, 15:37
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Di nuovo Spennato, di nuovo l’ufficio di Lucas Scott: l’accoppiata sembrava essersi ormai consolidata nel tempo e dopo quasi un mese di malattia del gufo – che aveva perso quasi tutte le piume per quello che venne definito come un crollo nervoso - le consegne potevano tornare alla loro normalità.
Animato da un’improvvisa energia per la sua età, Spennato iniziò a saltellare sul trespolo non appena vide avvicinarsi un mago con una copia della Gazzetta del Profeta tra le mani, pronta per essere consegnata: tornare attivo dopo quel periodo di stop forzato aveva risvegliato in lui la stessa vitalità di un adolescente e non vedeva l’ora di mettersi all’opera.
Quando allungò la zampa per farsi legare la copia del quotidiano però cadde all’indietro, in un turbinio di piume: sorridendo il mago lo sollevò con delicatezza dal tappeto di piume che decorava la base del suo trespolo e lo fece posare nuovamente su di esso mentre gli legava il giornale e il gadget a una delle zampe.
Pochi saltelli, un salto fuori dalla finestra, e Spennato piombò al piano di sotto: entrò tubando nell’ufficio del giornalista, e dopo aver lasciato la solita scia di piume sul tavolo dell’uomo posò il Profeta sopra una pila di carte. In un ultimo slanciò di gioia riprese volo e tornò in tempi incredibilmente brevi al suo trespolo.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Gioco L'allegro Medimago (+1 Punto Corpo)
È un gioco che non ha età e che istruisce sulla struttura del corpo umano. La scatola contiene un piccolo scheletro giocattolo, una mini-bacchetta come bisturi e una serie di oggettini – un cuore, una costola di ricambio, un fegato, un cervello, alcuni arti, alcune dita, una lingua. Ad un colpetto sullo scheletro, questi si anima e comincia a strillare il suo male: il gioco consiste nell'interpretare il disagio dello scheletro e tagliare, operare e inserire il pezzo mancante con la mini bacchetta-bisturi. C'è il rischio che lo scheletro impazzisca e scappi in giro.

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Lucas Scott
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È finito recluso in un angolo a piè di pagina del Times come mero atto di vandalismo, quanto è avvenuto la notte scorsa nel cimitero di Highgate, nel nord di Londra. Alcune tombe, una quindicina, sono state trovate profanate e gli scheletri, alcuni vecchi di centinaia d'anni, lasciati alle intemperie del temporale che ieri ha imperversato sulla capitale inglese, dando la possibilità ai presunti vandali di agire indisturbati. Fin qui sembrerebbe nulla di strano, la capitale inglese da una decina di anni a questa parte è vittima di una società violenta e maleducata e gli atti di vandalismo, ma anche crimini più efferati, sono oramai eventi che si possono catalogare all'ordine del giorno. Tuttavia, il Ministero della Magia inglese ha pensato bene d’indagare, avendo il dubbio che dietro a questa profanazione vi sia ben altro.
Le perplessità sono scaturite dopo il riscontro di alcune particolarità: la prima è che le tombe profanate provengono tutte dalla zona chiamata Circle of Lebanon, un settore esclusivo, riservato alle classi più facoltose, la seconda, è che si tratta a parte due sole eccezioni, di maghi illustri, ex membri del Ministero della Magia. Tra tutte spicca la violazione della tomba di Radolphus Lestrange, Ministro della Magia dal 1835 al 1841, un ministro particolarmente discusso per il suo modo di essere reazionario e per la volontà di chiudere l'Ufficio Misteri. Si dimise per motivi di salute, ma venne fortemente discusso il fatto, e la popolazione magica ha vociferato a lungo che le sue dimissioni fossero dovute all'incapacità di gestire le tensioni in ufficio più che a motivi di salute, anche se si spense pochi anni dopo nella sua tenuta di Richmond per un male sconosciuto, lasciando ai propri eredi un patrimonio non indifferente e idee che ancora oggi alcuni esponenti del mondo magico appoggiano. Lestrange promulgava infatti una legge simile a quella che, meno di cinquant’anni prima aveva preso piede in America, la legge Rappaport, che sanciva la completa separazione tra la comunità magica e quella dei babbani.
Dalla sua salma è stata prelevata la mandibola inferiore, mentre in un'altra tomba - quella di un tale Edward Eventine, morto al culmine dell’Ottocento, che secondo gli annali gestiva una piccola bottega di artefatti a Diagon Alley - manca il femore, in altre, appartenenti a membri del Wizengamot sono state sottratte falangi delle mani, altre ancora ossa del costato, come a disegnare un macabro rituale. L'ombra di un qualche rito occulto, di cui forse si è persa traccia e memoria, quindi ha bussato alla porta del Quartier Generale degli Auror, che come al solito non vuole rilasciare dichiarazioni fintanto che le indagini non saranno finite. Il dubbio su chi o perché possa aver commesso qualcosa di così scellerato serpeggia tra le alte sfere del Ministero, mentre i babbani hanno ormai accantonato l'evento come una barbarie isolata. Un'opzione che tuttavia non è da escludere dato che un numero sempre più alto di curiosi si aggira tra le tombe di notte alla ricerca di fantasmi e vampiri che affollano ormai le leggende. Come ben sappiamo entrambe le categorie sono seguite strettamente dal Ministero secondo cui i primi possono infestare solo luoghi dov’è permesso loro andare, i secondi invece, sono seguiti dal ministero stesso e difficilmente prendono dimora in posti scomodi come i cimiteri.
Tuttavia, come membro della comunità magica e vostra affezionata, non mi sento di escludere l’ipotesi che qualcosa si celi nell’ombra. Il mondo delle tenebre non ha mai smesso di osservarci e anche se la vita di tutti noi sembra scorrere placida e tranquilla, le spire del male possono distendersi e avvolgerci in un istante. Vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi.

Rowena Abyss
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view post Posted on 6/4/2021, 21:39
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GUFOEvjUAqh


OTmzPuo
Che Spennato fosse rinato da quando aveva ricevuto i cioccolatini al rum da un ammiratore segreto era ormai noto in tutta la redazione, ma che veloce come era iniziata la storia d’amore fosse destinata a finire improvvisamente non se lo sarebbe mai immaginato nessuno. Il povero gufo aveva trascorso le ultime settimane mogio mogio sul suo trespolo, mangiando a malapena e bubolando di quando in quando tristemente: nemmeno un paio di Gufobirre in compagnia di Reginaldo - il migliore nel sollevare gli animi anche grazie all’alcool - e un giro alla spa con Astrid, che incredibilmente si era preoccupata di un collega, riuscirono a migliorare il suo umore. Gli avevano concesso qualche giorno di riposo, impietositi dal suo stato d’animo, ma non potevano escluderlo troppo a lungo dalle consegne: si decise quindi di assegnarlo nuovamente all’ufficio di Lucas Scott, qualche piano più sotto, una destinazione conosciuta ma soprattutto vicina. L’addetto alle consegne non incontrò alcuna resistenza quando provò a legare la copia del quotidiano alla zampa dell’animale, ma quest’ultimo non mostrò la benché minima intenzione di alzarsi in volo per svolgere il suo compito. Il mago fu così costretto a portare in braccio il gufo fino alla finestra, dandogli anche un colpetto d’incoraggiamento una volta che lo ebbe posato sul davanzale: come mesi prima, Spennato cadde più che volare dalla finestra, e piombò all’interno dell’ufficio del giornalista in un turbinio di piume. Senza nemmeno curarsi di posare da parte il quotidiano, il gufo rotolò sulla scrivania, andando a posarsi su una pila ordinata di pergamene e lasciando dietro di sé una scia di piume.


Buona Pasqua dalla Redazione della Gazzetta!
In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Uovo Magipiuma (+1 Punto Corpo)
Opera artigianale del rinomato Chef Gautier, è un uovo di cioccolato al latte con un sottilissimo rivestimento interno di ganache al cacao e semi di fuoco; un pulviscolo di fleur de sel di Camargue sfuma in un gusto tanto vellutato quanto audace. È decorato in superficie da piume colorate in zucchero Muscovado e cristaux de lune célestine, ingrediente segreto della cucina francese (ricetta completa, pag. 7) – Contiene una sorpresa, un vivace giocattolino dalla forma di un uccello magico, in legno e dipinto a mano. Sistemato sulla spalla, infatti, attiva la sua magia.

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Può essere un Diricawl, che vi farà sparire in uno sbuffo e comparire ad un passo distante; un Fwooper, che vi permetterà di cambiare il colore di ogni oggetto sfiorato; un Augurey, che farà comparire un guizzo di pioggia poco più avanti; un Tuono Alato, che vi permetterà di riprodurre il suono dei lampi e dei tuoni ad ogni battito di mani; una Fenice, che farà spuntare scintille di fuoco e di cenere sotto i vostri piedi; un Occamy, che farà ingrandire parti del volto o delle mani per qualche attimo; effetti divertenti e tutti innocui, sempre attivi quando il giocattolino sarà sulla vostra spalla. Ogni uovo contiene un solo uccellino giocattolo. (Offgdr a vostra scelta). Che sia quello che più vi rappresenti? Scopritelo nel Quiz a tema! click


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Lucas Scott
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“A volte mi sembra di essere ad un passo dal comprendere finalmente il tutto, dal sentire la vita scorrere sotto le mie mani per un istante prima di vederla scivolare via e tornare alla sua origine.”

Sfogliando i diari di Timotheos Enfichso sono tanti i passi degni di nota, pronti ad ispirare il lettore a non desistere mai nella corsa verso i propri obiettivi senza farsi abbattere dagli ostacoli, ma le parole appena citate probabilmente rappresentano in tutto e per tutto la vera essenza del mago reso famoso dalla creazione di un incantesimo che spicca per la sua importanza soprattutto tra le mura del San Mungo, il Cruoris Transfusio.
Ma quanto si conosce veramente della vita di quest'uomo che ne ha salvate migliaia?

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Timotheos Enfichso nasce nell’isola di Kos, in Grecia nel 1875, figlio di un medimago greco e di un’ostetrica inglese, ma è destinato a trascorrere solo pochi anni della sua vita nella terra natia: a soli otto anni, infatti, Timotheos si ritrova a fuggire dal suo paese a causa di false accuse nei confronti dei genitori, i quali dedicano la propria vita all’aiuto dei più deboli e bisognosi e che proprio per questo finiscono nel mirino delle spie monarchiche del regno ellenico. La famiglia Enfichso trova rifugio nella fumosa Londra vittoriana, presso la famiglia d’origine della madre, e dopo alcuni mesi caotici e confusi riesce a sentirsi finalmente al sicuro: è così dunque che il padre apre un piccolo studio di medimagia nel quartiere dove si sono trasferiti mentre la madre fonda un gruppo di ostetriche al servizio della comunità magica. La passione dei genitori per il proprio lavoro e l’impegno nei confronti di tutti gli esseri umani senza alcuna distinzione sono ciò che Timotheos stesso definisce ”la mia ispirazione, il modello a cui continuo ad ambire senza sentirmi mai degno di raggiungerlo.”

Tutti però sappiamo che dietro grandi scoperte e grandi personaggi spesso si celano dolore e perdita ad alimentare il desiderio della conoscenza, e purtroppo il mago greco non riesce ad allontanare da sé questo cliché: a quindici anni Timotheos assiste alla tragica morte della madre, che dopo aver dato alla luce la seconda figlia, Athena, perde la vita a causa di un’emorragia. La vista del padre, il dottor Enfichso, incapace di salvare la moglie nonostante la sua grande conoscenza nel campo della medimagia, e la sensazione di impotenza che quel giorno macchia gli animi in modo indelebile, diventano la scintilla che accende l’animo di Timotheos e che illumina il suo primo passo nel sentiero della ricerca.

Conclusi gli studi ad Hogwarts, trascorsi tra i figli di Priscilla Corvonero, il giovane mago inizia il suo apprendistato al San Mungo, desideroso sì di seguire le orme del padre, ma non solo: al contempo, infatti, si iscrive anche alla facoltà di Medicina presso l’università babbana, con l’intento di ampliare il più possibile le sue conoscenze e integrare la medimagia alla controparte non magica. Ma Timotheos Enfichso non si limita a questo e nei pochi ritagli di tempo libero dallo studio e dal lavoro inizia una ricerca personale: la convinzione che la madre potesse essere salvata non l’ha mai abbandonato dal tragico giorno della sua scomparsa e nel suo animo inizia a germogliare sempre più rigoglioso un piccolo progetto, destinato a rendere il suo nome ancora acclamato ai giorni nostri.

Iniziano così, in un piccolo sgabuzzino del San Mungo, gli esperimenti del medimago Enfichso volti ad inventare un incantesimo che renda possibile il passaggio di sangue – o ”il fluire della vita” come Timotheos stesso lo definisce – tra due persone diverse: ci vorranno anni, quasi venti per la precisione, prima che il mago raggiunga il suo scopo e arrivi alla creazione del Cruoris Transfusio, tutti documentati con cura e devozione nelle pagine dei suoi diari personali.
Le fatiche di Timotheos Enfichso però non avranno una fine così immediata, perché nella comunità magica il suo incanto crea scompiglio e scalpore, soprattutto tra i medimaghi più anziani e conservatori: se tra i Babbani l’idea del passaggio di sangue da un individuo all’altro ormai è accettata e i migliori ricercatori si dedicano alla sua attuazione, nel mondo magico dilaga ancora una certa ritrosia nei confronti di alcune pratiche, e la trasfusione è una di queste.

Il Cruoris Transfusio è un incantesimo che permette quasi letteralmente al sangue di scorrere da un mago all’altro, un nastro rosso carminio che si srotola da un braccio per avvolgersi intorno a quello del malato, e ”ridonare la vita, come un rivolo d’acqua che scorrendo in un prato ormai secco permette ai fiori di germogliare di nuovo.”. Per i più impressionabili forse ancora oggi è un incanto troppo particolare, esponendo alla luce del sole la vista del sangue, ma ponendo qualche domanda qua e là al San Mungo o in un altro ospedale del mondo, chiunque, ogni medimago o infermiere con cui parlerete, vi saprà affermare con sicurezza che il Cruoris Transfusio sia fondamentale nella pratica medica e sicuramente dedicherà qualche minuto del suo tempo ad elogiare Timotheos Enfichso, il mago che l’ha ideato.

Vittorie, sconfitte, momenti di sconforto ma anche attimi di gioia, tutti annotati con precisione, un racconto che Timotheos ha narrato sicuramente con l’intento di dialogare con sé stesso ma che finalmente prende luce e viene condiviso con il mondo intero: è infatti un immenso onore poter annunciare che presto nelle librerie sarà disponibile la raccolta dei diari di Timotheos Enfichso, pubblicati per la prima volta in assoluto anche grazie alla gentile concessione da parte della famiglia del noto medimago, che dopo anni ha deciso di rendere finalmente pubblica la vita del mago per fargli ricevere il giusto riconoscimento dal Mondo Magico.

”Fino all’ultimo battito” non è una semplice raccolta di diari, è una storia di coraggio e passione, un’esortazione a non lasciarsi scoraggiare dalle sconfitte quotidiane e a continuare a camminare lungo l’impervio sentiero che ci condurrà, un domani, al vero scopo della nostra vita.
E noi siamo certi, cari lettori, che Timotheos Enfichso saprà aiutare chiunque di voi pensi di trovarsi in un momento difficile della propria vita perché ”alla fine dunque, ho trovato quel che cercavo, e rivivrei questo giorno altri mille giorni, se potessi.”

Informiamo i gentili lettori della Gazzetta del Profeta che "Fino all'ultimo battito" sarà da domani disponibile presso BiblioMagic: con l'occasione verrà presentata al pubblico anche la Collana Morgana Medica, la nuova raccolta di volumi a tema Medimagia che nei prossimi mesi vedrà ampliare il proprio catalogo con ulteriori titoli.
 
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view post Posted on 24/7/2021, 09:51
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Era mattinata inoltrata quando un gufo color inchiostro fece il suo elegante ingresso attraverso la finestra dell’ufficio di Lucas Scott, lasciata aperta probabilmente a causa della calura estiva: lo sguardo indagatore scrutò con perplessa curiosità l’arredamento della stanza – così diversa da quella del suo proprietario! – e schioccò un paio di volte il becco, infastidito. Abituato alla confusione che solitamente regnava nello studio del dottor Knight, tra ampolle, provette e calderoni fumanti, quasi non riusciva ad orientarsi nell’ordine dell’ufficio del giornalista del Profeta, tanto che ci vollero un paio di minuti prima di convincersi a lasciare il pacchetto sulla scrivania di legno scuro. Si concesse un ultimo sguardo indagatore prima di andarsene, certo che quella ragazza dai capelli scuri che gli aveva affidato il compito lo avrebbe ringraziato con una dose generosa di biscotti gufici.

Non avrebbe mai potuto chiedere a Clelia di fare quella consegna per lei: quasi come se fosse stata a conoscenza dei recenti avvenimenti tra Jane e il giornalista, la civetta aveva iniziato a strappare con il becco e gli artigli ogni copia della Gazzetta del Profeta che capitava nel suo raggio d’azione. L’idea di farla entrare nell’ufficio di Lucas per sfogarsi definitivamente era sicuramente allettante, ma sarebbe stata un’azione troppo denigrante per la civetta e poco soddisfacente per Jane. Eppure, oltre a non essere riuscita a dimenticare il messaggio di auguri che aveva ricevuto il giorno del suo compleanno mesi prima, nonostante poi la serata avesse preso tutt’altra piega, le era rimasta impressa nella sua mente l’ultima conversazione avuta con Lucas a Villa Scott, dove entrambi avevano rischiato di rivelare più di quanto avrebbero dovuto grazie ai suggerimenti malefici dell’alcol. Era assodato la colpa di quello scambio di parole velenose fosse di entrambi, e se si fosse trattato solo di quel fatto probabilmente avrebbe cercato di scordare il tutto, ma non aveva perdonato a Lucas le parole di inizio serata, quando si era permesso di ricordare con grande allegria davanti ai presenti il loro trascorso, con tanto di battute squallide e poco gentili.
Ripetendosi che in fondo Lucas si meritava quel regalo e che non sarebbe successo nulla di grave aveva quindi convinto uno dei suoi colleghi a farsi prestare il suo gufo per effettuare la consegna, e puntuale quella mattina aveva legato un piccolo pacchetto avvolto da carta blu scuro alla zampa del volatile.
Solo un semplice biglietto legato al nastro che avvolgeva il regalo, per far notare al giornalista il mittente del regalo.

Mi sembra di ricordare che il pollo sia il tuo spirito guida, ma credo che anche queste ti si addicano.
Buon compleanno!

J.

Ps. Nessuna pozione è stata versata nella crema dei dolci. Forse.
FdfPnjC

Solo per il giornalista più scemo più odiato da Jane, in allegato ai peggiori migliori auguri Lucas troverà:
→ Pantofole morbide a forma di zampa di coniglio (per le tue serate più importanti, da alternare a quelle a forma di pollo :secret: )
→ 5 Crostatine Canarine: dolcetti di pasta frolla farcite con deliziosa crema al limone, oltre che al sapore squisito portano anche uno spassoso effetto collaterale: vi basterà un morso per ricoprirvi di morbide e brillanti piume gialle... proprio come un canarino! L’effetto dura due ore, dopo di che si esaurisce da solo.

Buon compleanno :fru:
 
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view post Posted on 5/10/2021, 14:14
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Non erano riusciti a trovarlo da nessuna parte. Avevano controllato in ogni trespolo, in ogni nido improvvisato, tra le morbide sciarpe che Nino rubava per dormire al calduccio durante l’inverno e pure tra le bottiglie di Gufobirra di Reginaldo. Eppure, Spennato non si trovava. La preoccupazione era dilagata in ogni corridoio della Redazione, Marcus, uno dei maghi che si occupava dei gufi postini, piangeva ininterrottamente da una settimana e non nessuno era riuscito a consolarlo: avevano ipotizzato anche il risvolto più triste possibile, eppure era viva la flebile speranza che il gufo alla fine avesse deciso autonomamente di andare in pensione e che si stesse godendo il meritato riposo sulle spiagge assolate dei Caraibi. Già se lo vedevano, sdraiato comodamente a sorseggiare un gustoso daiquiri, in testa un cappello di paglia e sgargianti occhiali da sole posati sul becco. Nessuno però aveva avuto l’ardire di controllare dentro gli uffici della Redazione… perché è proprio in una di quelle stanze che lo avrebbero trovato. Approfittando di una breve assenza del giornalista in questione, Lucas Scott, Spennato era scivolato dentro l’ufficio attraverso la finestra socchiusa: individuato in breve tempo il posto ideale dove schiacciare un pisolino, aveva trovato una vecchia sciarpa scolastica del mago posata in un angolo dello studio. Era più di una settimana che il gufo ormai passava le sue giornate a sonnecchiare e a riposare, noncurante della copia della Gazzetta che attendeva di essere consegnata. Fortuna volle un barbagianni agitato si lasciasse sfuggire una delle copie del quotidiano che stava andando a consegnare e che questa, entrando di colpo dalla finestra, finisse casualmente sulla scrivania dell’abbonato, risolvendo così anche l’unica incombenza di Spennato per quella giornata.


Buon mese di Halloween dalla Redazione della Gazzetta!
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Lucas Scott

Abby Roland:
lo scandalo di una madre animagus.

"Sono ancora in corso le indagini preliminari per il caso Roland, l'Animagus che rivendica il suo ruolo di madre in vesti non umane. Il Wizengamot non ha ancora espresso una data per il processo definitivo."

L'Ufficio Applicazione della legge sulla magia è da settimane in subbuglio davanti all'uragano mediatico del caso Abigail "Abby" Roland.
Qualora vi foste persi gli ultimi articoli a riguardo, Abigail Roland era investita fino al mese scorso della carica di Consulente di Trasfigurazione presso il Ministero della Magia britannico.
A soli ventotto anni aveva ottenuto sei mesi fa la gestione di un progetto di ricerca sul campo di sua stessa proposta.
Con l'approvazione del Ministero Babbano, la Signorina Roland avrebbe dovuto cercare di integrarsi con successo in una riserva naturale di Orsi Bruni nel Kent e rispondere alla domanda "una creatura non disposta di magia ha modo di poter riconoscere come estraneo alla propria specie un mago trasfigurato o questo può venire riconosciuto come pari?".

Calimus B. Wood, opinionista decennale per Trasfigurazione Oggi, la celebre rivista accademica del settore, commentò il progetto nell'edizione dello scorso Febbraio come "un'emozionante iniziativa ministeriale che potrebbe mettere in discussione le attuali considerazioni sulla Trasfigurazione Umana", annunciando nel suo articolo di critica completa disponibilità a poterla personalmente supportare nel suo percorso.

Ciò che forse Wood e i suoi lettori non potevano prevedere fu il successo della ricerca non nel campo accademico, ma giudiziario.
E' il 6 Agosto quando venne segnalata la mancata consegna del rapporto di ricerche del Consulente Roland ed il 7 Agosto quando il Supervisore Consulente Thomas Weaver ritornava a mani vuote dal Kent senza essere riuscito a trovare la Roland.
Il 10 Agosto una squadra di quattro ricercatori del Dipartimento per il Controllo e Salvaguardia dell'Ambiente Magico e un Consulente di Trasfigurazione raggiungono la riserva in cerca di Abigail: i sospetti l'avrebbero immaginata bloccata nella sua forma d'animagus per una trasfigurazione troppo prolungata o al più ferita dagli orsi del posto qualora la sua tesi di ricerca si fosse rivelata scorretta.

Invece, dopo otto ore di ricerca, Abigail Roland venne trovata in forma umana, incolume, ai piedi di un faggio al limitare della Riserva.
La causa della sua scomparsa? Un cucciolo di orso fra le sue braccia.
Alle prime accuse di negligenza dell'ufficio, Abigail Roland si mostrò indifferente, arrivando invece a richiedere un permesso di licenza per maternità.
La maternità per chi, vi starete chiedendo? Per il cucciolo di orso, ovviamente.
"Ho trovato Tubby da solo a metà Giugno quando ero ancora trasformata ed è stato amore a prima vista. L'imprinting mi ha resa sua madre più dell'orsa che l'ha innaturalmente abbandonato. E' mio dovere come figura di riferimento del cucciolo mantenere il mio ruolo in natura di sua guida finché non sarà adulto e autosufficiente." Così afferma Abigail alla nostra Redazione.

La situazione a quel punto è stata portata fra le mani della Corte del Wizengamot.
Da una parte l'Ufficio Applicazione della legge sulla magia richiede che il cucciolo venga riconsegnato alle autorità babbane in gestione della Riserva Naturale Orsi Bruni del Kent e che Abigail Roland venga destituita del suo ruolo di Consulente, pagando un'ingente somma di galeoni per i fondi alla ricerca andati perduti per la sua negligenza, dall'altra parte del banco Abby Roland muove a sua volta denuncia al Secondo Livello, attestando come i suoi diritti di madre dovrebbero venire tutelati dalla legge magica per via dell'imprinting naturale che la lega all'orso orfano e che, qualora spezzati, risulterebbero in un trauma irreversibile per l'animale.

L'Avvomago Lucas Montmorency dalla parte dell'accusa afferma come l'imputato debba necessariamente accettare di eseguire i dovuti test del San Mungo per poter ottenere il proscioglimento per difetto di imputabilità per vizio totale di mente (accreditabile al momento solo in teoria per un danno permanente al cervello per abuso di trasfigurazione umana in tempi prolungati), ma pare che proprio ieri, 1 Ottobre, Abigail Roland si sia rifiutata di collaborare e sia sfuggita alle autorità rifugiandosi nella Riserva Naturale del Kent, accorrendo alle zampe di suo figlio.

Solo il Wizengamot, ora, sembra poter sfatare i nostri dubbi.
Può Abigail Roland considerabile legalmente madre del giovane orso?
E se sì, come tutelare la coppia?
E' reale la condizione di imprinting paventata da Abigail o è un'impressione sostenuta da problematiche mediche?
La nostra Redazione rimane in attesa di sviluppi.

di Ariel A. Vinstav


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view post Posted on 12/12/2021, 16:03
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L’inverno era arrivato, e quando la prima neve aveva fatto capolino alla finestra aveva mostrato tutta la sua inclemenza nei confronti di Spennato. Un bruttissimo raffreddore aveva colpito il volatile, costretto a stare fermo nel suo trespolo per intere settimane: avvolto in una calda sciarpa che rievocava i colori della casata di Corvonero – probabilmente rubata ad uno dei giornalisti – Spennato aveva fatto lunghe pennichelle e bevuto tazze di cioccolata calda. Ma ora, finalmente, poteva tornare al lavoro. Ormai arresosi davanti alle consegne improvvisate degli ultimi mesi, l’addetto alle consegne del Profeta aveva assegnato d’ufficio Spennato alle consegne per il giornalista Scott. Poca strada da percorrere, poche possibilità d’errore, e in caso di intoppi il mago avrebbe potuto recuperare una copia del quotidiano direttamente fresca di stampa. Seguendo un copione ormai validato nel tempo, Spennato piombò nell’ufficio del giornalista dalla finestra lasciata socchiusa, lasciando dietro di sé una scia di piume e atterrando con ben poca eleganza sulla scrivania del ragazzo. Lasciata cadere la copia del Profeta sulla scrivania, il gufo si guardò intorno alla ricerca del posto ideale dove poter schiacciare un pisolino. L’ufficio di Lucas Scott da sempre gli era parso uno dei luoghi migliori dove dormire, del resto. Individuato un mantello posato su una sedia, vi si lanciò letteralmente sopra, avvolgendosi nella trama della stoffa. Lo avrebbero trovato così ore dopo, profondamente addormentato in un fagotto di piume perse nel frattempo.


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Lucas Scott
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La tensione si avverte nell’aria da giorni: mormorii concitati guizzano tra i corridoi, durante le pause svariati nomi vengono sussurrati da un orecchio all’altro mentre gli occhi brillano di speranza. La magia stessa sembra prendere vita e aleggiare tra le persone, anch’essa consapevole della portata dell’evento in arrivo. Ci troviamo nei quartieri magici di Ginevra, in Svizzera, presso la sede della Federazione Internazionale Medimaghi e Infermieri e ci uniamo alla piccola folla in fremente attesa fuori dall’edificio principale davanti ad un piccolo palco allestito appositamente per un annuncio speciale. Il sorriso che illumina lo sguardo di Linnette Chapman è presente sul volto di ognuno dei maghi e delle streghe presenti, e l’emozione che le fa tremare impercettibilmente le mani è la medesima che ci stringe il petto. Finalmente, dopo cinque lunghi anni, stiamo per scoprire il vincitore della ventesima edizione del Premio Agatha & Zacharias Chapman.

Istituito nel 1925 da Benedict Chapman, figlio della coppia di medimaghi a cui è dedicato, questo premio è considerato uno dei riconoscimenti più importanti a livello mondiale nel campo della Medimagia: impegno, dedizione e passione per il proprio lavoro sono le basi per poter aspirare ad entrare nella lista dei candidati, ma solo chi riesce ad andare oltre queste qualità e a distinguersi tra gli altri può davvero ambire alla vittoria. Assegnato ogni cinque anni con una cerimonia di premiazione che ad ogni evento cambia la sua cornice, l’ultima strega ad averlo vinto è stata Emiliya Golubev, infermiera di San Pietroburgo che si è distinta per il ruolo cruciale nella gestione della recente epidemia di vaiolo di drago che ha colpito la Siberia.
Chi avrà saputo distinguersi in questi cinque lunghi anni? Chi, tra i professionisti della salute magica in ogni angolo del globo, sarà riuscito a superare i propri limiti e a brillare? Il mormorio eccitato improvvisamente scompare non appena Linnette si avvicina al leggio ed estrae un cartoncino argentato da una busta che regge in mano. Il silenzio scende tra la folla e l’attesa sembra finalmente essere giunta al suo termine.

« Ciò che siamo portati a credere alle base dei riconoscimenti quando vengono assegnati spesso sono prove di forza fisica, di abilità, di ingegno e di studio: ma sappiamo tutti che non possiamo limitarci a questo. Quando il mio bisnonno volle istituire un premio dedicato ai suoi genitori, puntava a molto di più: non gli interessavano i casi più eclatanti, quelli che avevano creato più meraviglia e stupore. Voleva che venisse riconosciuta la giusta importanza anche a coloro che nascosti sotto la propria umiltà sapevano distinguersi senza brillare, agendo nell’ombra e spesso portando più sollievo ai pazienti di quanto nomi più importanti dei loro erano in grado di fare. » Le parole della strega rimarcano quello che i Chapman da anni cercano di far risplendere: la gentilezza, l’umiltà, l’agire per il bene di qualcuno senza ricercare la gloria… quanti professionisti conoscete che si comportano esattamente in questo modo quando lavorano? Purtroppo, meno di quanti vorremmo, eppure è proprio grazie a questo premio che la speranza cancella le nostre opinioni disfattiste e i nostri cuori possono riempirsi di fiducia nel prossimo.

« Ogni cinque anni alla Fondazione Chapman giungono centinaia di candidature da tutto il mondo: dedichiamo mesi interi ad esaminarle con attenzione, e infine stiliamo una rosa finale di cinque candidati. » Il cartoncino argentato che regge tra le mani trema come mosso da una volata di vento mentre abbassa lo sguardo, ma la voce di Linnette rimane sicura nonostante l’evidente emozione che prova. « Avevamo già annunciato i candidati della ventesima edizione, ma vogliamo ricordarli ancora una volta: Mei Zhou, dalla città di Wenzhou in Cina; Samuel González, dalla città colombiana di Santa Marta. Edoardo Bianchini, da Roma, Italia. Garrett Richardson, dalla gallese Fowey. E infine, ma non meno importanti degli altri, Dayita e Jalaja Sharma, da Nuova Delhi, in India. Questi sei professionisti sono stati scelti tra le centinaia di candidati perché rispecchiavano in pieno quella luce che i miei antenati hanno cercato di far brillare durante la loro carriera: la stessa luce che il mio bisnonno ha voluto cercare e mostrare al mondo lustro dopo lustro. Sono sicura che se fosse qui con noi alzerebbe il calice di vino con cui era solito festeggiare, e applaudirebbe a lungo per ognuno delle streghe e dei maghi che sono in questa lista. Ed è quello che io stessa vi invito a fare ora. » Un caloroso e sentito applauso spezza il silenzio che è sceso tra la folla radunata davanti alla sede della F.I.M.I., ma l’ansia ormai è alle stelle: tutti vogliono conoscere il nome di chi abbia brillato più degli altri. « E’ con immenso piacere che posso finalmente annunciarlo. Il vincitore del premio Agatha e Zacharias Chapman, colui che ha saputo mostrare il vero scopo della Medimagia ai giorni nostri, è… il medimago Garrett Richardson, per la sua operazione su un Maride in collaborazione con un'equipe mista di essere umani e creature magiche!»

La delegazione inglese alle nostre spalle esplode in un boato di gioia talmente entusiasta che le Piume Prendiappunti dei nostri vicini si bloccano a mezz’aria per poi nascondersi spaventate nelle tasche dei loro proprietari. Ma come non unirsi alla loro felicità? Per la seconda volta in quasi cento anni il Premio Agatha e Zacharias Chapman torna finalmente nel Regno Unito ed è grazie a Garrett Richardson, al suo estro, alla sua lungimiranza e ad un pizzico di audacia. Medimago originario del Galles, regione dove tutt’ora vive ed esercita la sua professione di Medimago in un ospedale di Newport, fin dagli inizi della sua carriera ha dimostrato di possedere un talento speciale per la chirurgia magica e gli interventi più difficili. Formatosi sotto la guida di Charles Daport al San Mungo, ha in breve tempo preso il posto del suo mentore come direttore del reparto di chirurgia per alcuni anni prima di lasciare la caotica capitale magica e ritornare nella terra natia. Ed è proprio in Galles che Richardson ha incontrato il Maride Levi: appartenente alla comunità di Inverness, il Maride è stato trovato dal Medimago durante una gita in barca nei pressi delle coste del parco Seawall di Newport. Ferito e confuso, decisamente troppo lontano dal suo luogo d’origine, Levi si è trovato in un disperato bisogno d’aiuto: notato da Richardson a causa della scia di sangue che macchiava la superficie marina, è parso fin dal primo istante come la situazione fosse drammatica. Profonde ferite solcavano il volto e le braccia del Maride, la coda quasi recisa a metà. Allertato immediatamente il più esperto Magizoologo del Galles, il Medimago ha provveduto a trasferire temporaneamente il Maride nel centro per la salvaguardia delle creature magiche marine di Newport. Da lì in poche ore Garrett Richardson ha mostrato di essere molto più di un semplice chirurgo: la comunità dei Maridi della zona, infatti, venuta a conoscenza della situazione ha sferrato una serie di attacchi lungo la costa ritenendo che il Maride Levi fosse stato catturato ed è stato proprio Richardson, con l’aiuto di un interprete, a spiegare la situazione. Non deve essere stato facile convincere la comunità dei Maridi – diffidenti per natura nei confronti degli esseri umani – circa la veridicità dell’offerta di aiuto, ma il mago ci è riuscito e ha permesso che la situazione trovasse una soluzione. Contrattata la presenza di guaritori maridesi nell’equipe chirurgica, in breve tempo è stata allestita una sala operatoria subacquea per rendere possibile il trattamento migliore per il Maride Levi, dato che queste creature magiche non possono stare fuori dall’acqua per più di qualche minuto. Poi, nonostante la consapevolezza dei tempi ristretti, ha programmato e delineato l’intervento dirigendo un’equipe mista di Maridi e Medimaghi: i cinque, aiutati da due interpreti, hanno trascorso sott’acqua tre ore e mezza, gli esseri umani agevolati semplicemente da un incantesimo Testabolla e null’altro – le tute subacquee sarebbero state troppo d’intralcio. Ad oggi il Maride Levi è in fase di convalescenza, anche a causa di più interventi che sono stati necessari in seguito per riportare la coda al suo stato originale. Per questo ancora non si è ricongiunto con la sua comunità ad Inverness e sta trascorrendo un periodo di recupero sulla terraferma in vasche apposite e seguito con dedizione e attenzione da una straordinaria equipe mista. Una nuova pagina della storia della Medimagia è stata vergata con passione e dedizione, e siamo onorati di poter condividere la cittadinanza di un uomo tanto straordinario quanto Garrett Richarson.

« Congratulazioni a tutti, davvero! » l’entusiasmo si ferma per qualche istante mentre Linnette Chapman riprende parola, e speriamo ardentemente che una seconda sorpresa stia per essere svelata. « Come da accordi presi segretamente in precedenza con la sezione inglese della F.I.M.I., ho l’onore di poter annunciare anche la sede della cerimonia di premiazione. Siete dunque tutti invitati presso l’Ospedale San Mungo di Londra, la prima settimana di dicembre, ad un evento unico del suo genere. Mi hanno informato che ci saranno ospiti di calibro internazionale, la giusta atmosfera di festa e tutto sarà organizzato nei minimi dettagli. L’evento ovviamente sarà aperto al pubblico. »

E quindi, cari lettrici e lettori, non possiamo che invitarvi ufficialmente alla cerimonia di consegna del Premio Agatha & Zacharias Chapman: vi aspettiamo per festeggiare presso l’ospedale San Mungo Bonham il giorno 4 dicembre. Come già anticipato saranno presenti ospiti famosi a livello internazionale e sarà possibile scambiare qualche parola in loro compagnia, ci saranno inoltre attività particolari per farvi conoscere meglio il mondo della medimagia, un ricco buffet e non solo… per scoprire tutti i dettagli, non vi resterà che attraversare i cancelli del giardino dell’ospedale a partire dalle 17.30 in punto.

 
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view post Posted on 8/2/2022, 22:38
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Di nuovo Spennato, di nuovo Lucas Scott. L’abbinamento sembrava ormai essersi consolidato negli ultimi anni, e se il gufo ormai aveva mostrato chiaramente come si sentiva al riguardo, non si poteva dire lo stesso del giornalista. Per ora però sembrava che il mago non si fosse accorto della presenza di Spennato nel suo ufficio, o quantomeno che non ci avesse fatto troppo caso. Anche quel giorno, infatti, il gufo si trovava già dove avrebbe dovuto consegnare la copia del quotidiano, e prima di dare l’allarme alla vista del trespolo vuoto l’addetto alle consegne di turno si era precipitato al piano di sotto per controllare che Spennato in effetti non fosse già lì. E in effetti, il volatile stava comodamente riposando avvolto in uno dei mantelli del mago, lasciato posato su una sedia. L’addetto sospirò, sconfortato dalla visione che si apriva davanti ai suoi occhi mentre stava appoggiato sullo stipite della porta. Ormai Spennato era un caso perso, eppure non se la sentiva di disturbarlo. Sembrava riposare così bene… Si guardò intorno, cercando di notare movimenti sospetti nel corridoio: una volta accertatosi di essere solo, entrò camminando in punta di piedi nell’ufficio, lasciando una copia del Profeta fresca di stampa sulla scrivania del giornalista, tra un cumulo di piume e l’altro. Sorrise: in fondo Spennato sapeva come farsi riconoscere. Un’ultima occhiata al gufo che dormiva beato e fece dietrofront, assicurandosi di chiudere con delicatezza la porta alle sue spalle.


Per festeggiare Carnevale e il Capodanno Cinese,
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TO INFINITY AND BEYOND
Breve storia dei Voli Spaziali

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Cari lettori, bentornati sulle pagine della nostra amata Gazzetta. Nel mio ultimo articolo ci siamo lasciati con tutte – o quasi - le verità riguardanti la S-Nasa. Oggi vi vorrei parlare di un altro argomento poco dibattuto e alquanto misconosciuto: il Volo Spaziale. Ebbene si, anche i maghi viaggiano nello Spazio. Ne siete sorpresi? Non dovreste, in fin dei conti il Cielo ha da sempre rappresentato una sfida per chiunque si approcciasse all’Astronomia, sognatori o studiosi che fossero, e le possibilità che la Magia è in grado di permettere lo ha reso - letteralmente - a portata di mano bacchetta. Ma vediamo di ripercorrere insieme le tappe fondamentali che hanno portato ai moderni viaggi spaziali, dai primi - fallimentari - tentativi, fino alla scoperta che ha rivoluzionato il campo del Volo.


◤ I primi tentativi

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Se pensare ai viaggi magi-spaziali vi fa alzare un sopracciglio dalla sorpresa, pensate all’effetto che potevano suscitare sulla comunità magica del Medioevo, periodo a cui risalgono i primi – disastrosi - tentativi di raggiungere lo Spazio. Si tratta di esperimenti alquanto sporadici, sottovalutati e presto caduti nell’oblio a causa della stranezza che tali imprese suscitavano nelle persone comuni. Etichettate come gesta folli, bizzarre, fonte di risa o addirittura di scherno, le testimonianze dei primi voli sono giunte sino a noi solo grazie agli scritti di alcuni testimoni o dai diari stessi dei maghi e delle streghe che si sono cimentati nell’impresa. Ma qual è l’identikit dei nostri straordinari personaggi? Si tratta per lo più di visionari, talvolta dotati di rara intelligenza e animati da una profonda e reale conoscenza delle leggi della Magia e del Mondo, altre volte soltanto di menti poetiche e ricche di fantasticherie. Tra gli esempi più famosi e rinomati nella storia dell’Astronomia vi è quello di Arabella Knise (1054-1103), una strega che tentò più volte di raggiungere la Luna a cavallo della sua scopa. Perché la Luna? E’ semplice, si tratta dell’astro più vicino alla Terra e maggiormente conosciuto dagli studiosi del periodo. Purtroppo, nonostante la forte determinazione e l’aiuto di diversi incanti, non riuscì mai ad oltrepassare l’atmosfera terrestre, sia per i problemi respiratori che la mancanza di ossigeno procurava, sia per l’impossibilità di vincere la gravità del nostro Pianeta. Ciò nonostante ebbe il grande merito di inventare l'Aeres, un incantesimo che ancora oggi è usato dagli Astronomi in tutto il mondo per respirare in assenza di ossigeno. Purtroppo Arabella non ebbe mai modo di testarlo nella realtà, in quanto la morte la colpì prima che potesse cimentarsi in un ulteriore tentativo.
A riscoprirlo, dopo numerose ricerche, fu invece un mago più recente: Jonas Jeffers (1539- 1595). Egli, avvalendosi dell’incanto inventato da Arabella, tentò di raggiungere la Luna attraverso una scala, convinto che grazie ad un appiglio a cui aggrapparsi sarebbe stato possibile salire all’infinito. Purtroppo, sebbene l’incantesimo di Arabella riuscì ad eliminare il problema respiratorio, nemmeno la Magia con cui Jonas incantò la scala riuscì a vincere le leggi della fisica: o meglio, la scala continuò sì a crescere ininterrottamente fino a “bucare” l’atmosfera, ma fu impossibile per l’uomo sopravvivere alla sua scalata. Insomma, anche il suo tentativo fallì miseramente – per non parlare dei problemi che diede il recupero della scala infinita.


◤La scoperta delle ruote

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Abbiamo quindi compreso che due furono le grandi sfide che diedero filo da torcere a tutti gli Astronomi del passato: come respirare in assenza di ossigeno e come vincere la gravità terrestre.
Dopo i primi tentativi, furono necessari diversi secoli per permettere agli Astronomi l’invenzione di incantesimi adeguati, non solo in potenza ma anche in durata, capaci di permettere le condizioni di vita al di fuori del nostro Pianeta. La grande svolta risale al 1824 e fu ad opera di Agnès Szalai (1788-1903), una strega di origine ungherese dotata di grande intelligenza e di un’ammirevole integrità d’animo. A lei si deve non solo il perfezionamento degli incantesimi adatti per un tale viaggio, ma anche e soprattutto la grande intuizione che la Terra si potesse lasciare soltanto attraverso le ruote. “E’ la forma sferica delle ruote e la forza motrice che da essa ne deriva ad essere in grado - in qualche modo ancora poco comprensibile - di entrare in sintonia con le Leggi dell’Universo, a parlare il loro stesso linguaggio, permettendo a qualunque mezzo di vincere la Terra e di viaggiare liberamente per l’intero Cosmo.” Afferma la stessa Agnès in una delle sue più celebri opere. Fu propri lei la prima strega a raggiungere la Luna. Di questo evento, purtroppo, non abbiamo testimonianze dirette ma, secondo le fonti più accreditate, pare che lo fece a bordo della sua bicicletta. Era il 16 luglio 1824. Inutile dire che l’evento suscitò un’ondata di stupore e grande clamore in tutta la comunità magica Astronomica: era l’inizio di una nuova epoca. Successivamente, sotto la guida della Strega, alcuni - fortunati - maghi presero parte ad altre spedizioni, che portarono la comunità magica a progredire notevolmente nel sapere astronomico. Agnès divenne presto un punto di riferimento indiscusso all’interno della comunità Astronomica, fino a prendere lei stessa le redini della S-Nasa, di cui divenne presidente. Fu tra le figure più amate e influenti dell’agenzia spaziale, tanto che a lei è stata dedicata una statua e diverse missioni spaziali prendono il suo nome – ma di questo parleremo in un’altra puntata.

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Con Agnès Szalai si conclude qui la nostra breve digressione storica alla scoperta dei primi Voli Spaziali: insieme abbiamo percorso rapidamente la storia e gli eventi che portarono al volo spaziale come lo intendiamo oggi - carrellata non certo esaustiva, ma utile al neofita per comprenderne le tappe principali. Va da sé che, nonostante le numerose scoperte fatte sino ad ora, solo i Maghi e le Streghe dotati delle conoscenze e delle autorizzazioni necessarie possono riuscire a raggiungere la volta celeste. Sconsiglio quindi a chiunque di cimentarsi nell'impresa con metodi casalinghi: oltre alla possibilità che si riveli l'ultima impresa della vostra vita, vi potrebbe causare non pochi problemi con il Ministero della Magia.
Dopo quest'ultima raccomandazione, Con la speranza di tornare presto a risentirci, non non mi resta che salutarvi e augurarvi di leggerci presto sulle pagine della Gazzetta, con nuovi approfondimenti in ambito Astronomico.


~ Atena McLinder


Bibliografia
- Come raggiungere la Luna e tornare incolumi, di Agnès Szalai.
- Maghi alla conquista dello Spazio - e altre disavventure, di Emerald Floss.
- Incantesimi Spaziali, guida completa per professionisti, AAVV.
- Maghi su due ruote, Kailao Nakomi

 
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view post Posted on 9/3/2022, 17:31
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Eugenie era da poco tornata da un lunghissimo viaggio nelle terre del nord. Dopo aver volato sopra ad immense distese di neve e ghiacci, e aver visto con i suoi occhi gli orsi polari e le volpi artiche, essere di nuovo a Londra le suscitava un curioso miscuglio di sensazioni, a metà tra la felicità di ritornare a casa e la nostalgia per l'avventura appena vissuta. Non sapeva bene come impiegare il suo tempo, aveva momentaneamente perso qualsiasi gusto per le sue abitudini; così, chiese che le venissero subito assegnate delle nuove consegne, anche se la procedura prevedeva qualche giorno di riposo dopo il grande sforzo compiuto. Ad ogni modo, decisero di accontentarla, ma non avendo cuore di farla stancare troppo le affidarono solo consegne all'interno della redazione stessa.
L'ufficio di Lucas Scott era letteralmente dietro l'angolo, quando arrivò Eugenie ebbe l'impressione di essersi appena sgranchita le ali – e sì che aveva pure fatto il giro lungo. Con la scusa di trovare il posto migliore per appoggiare il giornale sorvolò un paio di volte la stanza, mentre in realtà era giusto per avere l'impressione di aver davvero fatto del movimento. Alla fine dovette rassegnarsi e appoggiò sulla scrivania la copia del Profeta. Si lasciò sfuggire un piccolo sospiro, poi uscì. Decisamente in quel momento stava vincendo la nostalgia.


Per festeggiare la Festa di San Patrizio,
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Lucas Scott
CITAZIONE (Edward Morgan @ 8/2/2022, 20:56) 
Il Giudice della Corte del Winzegamot, Arthur Scott, una delle massime autorità all’interno della corte del tribunale del mondo magico britannico, è stato protagonista di un increscioso incidente, per fortuna conclusosi nei migliori dei modi, nei festeggiamenti carnevaleschi indetti ad Hogsmeade. Quest’anno Hogsmeade si è vestita a festa grazie alla sponsorizzazione dei commercianti della zona che insieme all’Associazione “Magilosofare" hanno organizzato lo svolgimento di una festa a tema:

“Esorcizziamo le nostre paure con l'allegria".

Il Magilosofare, associazione di Magipsicologi privati dediti al benessere della popolazione magica, ha promosso una campagna per conquistare e vincere le proprie paure. Dietro l’organizzazione della festa carnevalesca, dove si invita tutti i partecipanti a vestirsi delle proprie paure per vincerle e quindi eliminarle, si cela anche la ricerca di nuovi adepti all’associazione. L’invito del cartellone pubblicitario recita la frase:

“Stilate un elenco delle vostre paure e iniziate a conoscerle. Vestitevi di loro e festeggiatevi! Celebrate ogni vittoria. Ogni volta che scegliete di fare amicizia con le vostre paure, avete fatto un passo nella direzione giusta.”

Il fulcro dell’evento in maschera si sarebbe tenuto presso il tendone circense della ditta Artois, allestito per l’occasione nella piazzetta principale di Hogsmeade. La festa preceduta da un’inaugurazione con tanto di sfilata allegorica doveva essere presieduta dal Giudice Arthur Scott che avrebbe dovuto dare inizio ai festeggiamenti.
L’invito al Magistrato, recapitato dall’associazione organizzatrice, richiedeva allo stesso il favore di vestire anche la sua signoria di una paura a lui conosciuta. Quale paura meglio conosciuta da un professionista sempre a contatto con il male se non il Dissennatore? Conosciuto come una creatura oscura tra le più temibili che popolano il mondo magico, il Dissennatore è un “non-essere” privo di coscienza e sentimenti, in grado perfino di succhiare via letteralmente la felicità, tanto da essere impiegati dal Ministero della Magia come guardiani e come punizione estrema per alcuni prigionieri nella famigerata Prigione di Azkaban.

Il costume magicamente ben congeniato ha esordito in un’inaspettata reazione di alcuni convenuti alla festa. Complice di tale reazione di paura anche l'eco delle notizie di criminali a piede libero. Alla sua presentazione pre-taglio nastro di inaugurazione, il Giudice Scott è stato accompagnato da alcuni accoliti vestiti a loro volta come Dissennatori nei locali adibiti a segreteria, qualche addetto ai lavori nello scorgerli ha urlato: “DISSENNATORI!” In un attimo in tutto il locale si è scatenato il panico, due segretari si sono lanciati fuori dal tendone urlando, altri si sono nascosti in posti più disparati, come sotto tavoli, in bauli o armadi, e già c'era chi pronto ad imbracciare la bacchetta per lanciare l’Expecto Patronum.
L’ignaro Magistrato e la sua scorta, pensando si trattasse di un tipico scherzo carnevalesco, si sono, per loro fortuna, nascosti pure loro.
Tutto si è risolto quando la fondatrice dell’associazione Magilosofare, Madam Rowena, ha deciso di rischiare vedendo lo strano comportamento dei presunti Dissennatori, uscendo dal suo nascondiglio e urlando: ”SORPRESA!” Passata la paura, oggi nel Villaggio tutti si chiedono come così tanti maghi e streghe siano caduti vittime all'idea di ritrovarsi dei Dissennatori ad Hogsmeade, forse il luogo più controllato nel mondo magico. Alcuni commenti raccolti a caldo sull’accaduto a seguito della scoperta della maschera del gruppo Magistrati sono stati:
- “Costume divertente ma potevano annunciarlo prima pubblicamente”
– “Assurdo che un giudice abbia potuto terrorizzare così un villaggio. Non ha pensato a quelle famiglie che hanno avuto il dispiacere di incontrarne uno dal vivo?”
– “Ma si era capito che era tutta una burla carnevalesca”
– “Il Giudice Scott è stato un fenomeno! Come non pensarci ad un costume così!”

Comunque, svelato l’arcano, la festa ha potuto proseguire tranquillamente, con il taglio del nastro inaugurale da parte del Magistrato e con la magnifica parata di carri allegorici, accompagnata da un corteo con svariati generi di maschere che interagivano con il pubblico danzando e ballando. Lanci di dolciumi e razzi magici che esplodevano in cielo in bellissime figure animate, girandole di luci e colori fino alla sera dove si è svolto, nel grande tendone, il ballo finale e la premiazione delle maschere più “paurose”. All’esterno dello stesso tendone c'era un banchetto, sempre tenendo presente lo scopo di sdrammatizzare la paura con l'allegria, dove il Giudice e i suoi accompagnatori dispensavano “Baci del Dissennatore”. Intervistato, il Giudice della Corte del Winzegamot si è detto dispiaciuto per l’equivoco ed ha assicurato che il prossimo anno non si vestirà più da Dissennatore.

Il Pirata Tassorosso,
E.D.

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view post Posted on 21/10/2022, 18:05
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You can take the darkness out of the man, but you can't force him to step into the light.

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Sig. Lucas Scott
Redazione della Gazzetta del Profeta
Diagon Alley, Londra

Lucas,
non ho il coraggio di affibbiarti aggettivi e tenerezze che, in fin dei conti, non ci siamo mai davvero scambiati in tutto questo tempo. Sento di dover essere più onesta di così, specialmente nei tuoi confronti e soprattutto adesso, perché meriti chiarezza per una volta nella vita.
Non ho la presunzione di conoscere te ed il tuo passato e ti confesso che una parte di me lo ha sempre desiderato (conoscere davvero chi sei, intendo), eppure non sopporto l’idea che tu possa ricadere nella ciclicità degli eventi che hanno scandito la tua vita imponendoti di proseguire lungo una strada che sai non essere davvero la tua.
C’è del buono in te, Lucas Scott, nonostante ti voglia convincere che essere figlio di tuo padre e indossare una maschera sia l’unico modo per riconoscere il tuo riflesso. Concediti il lusso e la speranza di credere che puoi ancora essere diverso dal bambino che sei stato, incapace di chiedere amore e rispetto a prescindere dalle proprie idee; impara ad accettare la tua natura, accogli la possibilità che ad un bivio tu possa decidere quale direzione intraprendere senza che una forza invisibile ti forzi la mano. Credo tu possa farlo, ormai.
Dovresti permetterti di essere l’eroe nella storia, non per essere degno di una felicità che credi sia effimera, ma per amore di te stesso. Non sono io ad averti cambiato, così come tu non hai cambiato me.
Ci ho messo un po’ a capire che dietro i miei sbagli c’era la mia volontà di compierli, che non era giusto trovare scuse e gisutificazioni nelle scelte compiute da altri nei miei confronti; non è un comportamento maturo e, soprattutto, degno di chi sono.
E quindi, anche se abbiamo entrambi commesso degli errori, fidarti di me non è stato un male e se quel mattino ti ho lasciato solo è stato per dare una lezione a me stessa, senza capire che nel farlo le conseguenze ti avrebbero travolto più pesantemente di quanto non avrebbero fatto con me. Sono stata insensibile ed egoista, ma non mi attribuirò altre colpe. Quella notte non è stata uno sbaglio, ma quella scelta ha portato a delle considerazioni ed entrambi sappiamo che il peso dei nostri segreti, quelli che ci siamo scambiati, ci legheranno per sempre. E per quanto sia fiera di te per aver scelto di condividere con me una parte della tua storia in quel momento, adesso sono delusa. Eri così vicino alla soluzione da poterla toccare e mi dispiace che ti sia mancato il coraggio di afferrarla. Tra l’altro, c’è una verità assoluta che non posso negare: non posso essere e non sarò la tua àncora, così come tu non sarai la mia.
Mi rendo conto di quanto sia difficile accettare queste parole, il messaggio che sembrano trasudare, ma non posso mentirti. Non posso raccontare menzogne a te che, alla fine, mi hai conosciuto profondamente e ben più di qualsiasi altra persona al mondo.
Vorrei dirti che ci sarà uno spazio e un tempo in cui le nostre divergenze si appianeranno o un intervallo, per quanto breve, durante il quale potremo incontrarci e sorridere di quanto abbiamo condiviso, consapevoli che le scelte - in quanto tali - sono solo versioni ipotetiche di un futuro scritto a metà e senza accordo.
E sì, è vero, forse ho giocato con i tuoi sentimenti quanto tu hai giocato con i miei, ma non si tratta nemmeno di questo. Non credo che ci sia in te un’oscurità tale da ingoiare ogni singola e flebile stilla di luce: ho visto quel bagliore e spero che un giorno riuscirai a vederlo anche tu.
La verità, Lucas, è che l’oscurità non esiste senza la luce… e tu lo sai.
Quando sceglierai di scacciare le ombre e i fantasmi del passato, cercami. Il Destino, presto o tardi, tirerà comunque le fila della nostra storia, la mia e la tua come entità separate e ben distinte, e ti accorgerai che non esiste potere più grande e rassegnazione peggiore.

T.

This life is what you make it.
No matter what, you're going to mess up sometimes,
it's a universal truth.




Ce l'ho fatta, stappiamo una bottiglia. O anche due.
 
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15 replies since 1/5/2020, 23:24   464 views
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