I suoi pensieri procedevano veloci, il suo istinto aveva preso il sopravvento, non curandosi delle decisioni del fato che, quel giorno, sembravano remarle contro. La sua scelta era stata dettata dal cuore e, nonostante la moneta avesse deciso che sarebbe stato il suo collega a scagliare il primo colpo, Alice era pronta a difendersi e vincere quell’incontro. I suoi occhi scrutavano l’avversario, questa volta analiticamente e non solo per il gusto di farlo, cercando di capire quale sarebbe stata la sua prima mossa, avrebbe attaccato, questo era certo, nella sua stessa situazione anche la Corvonero avrebbe approfittato del vantaggio per mettere immediatamente il suo collega in difficoltà. Mike era un ragazzo molto intelligente, avrebbe sfruttato questa possibilità ed in quel momento l’ex prefetta non poteva permettersi di subire danni che avrebbero potuto interferire così presto con la sua salute. Che fosse inevitabile, questo Alice lo sapeva fin troppo bene, in un duello, che sia arbitrato o per la sopravvivenza, si finisce sempre per essere feriti e per ferire, lo scopo era proprio quello, ma lei non era li per il gusto di fare del male, aveva scelto di prendere parte a quel duello per valutare le sue capacità, per sfruttare al meglio quello che aveva imparato fino ad allora e applicarlo come meglio poteva.
Per questo motivo Alice, non appena l’uomo diede il via a quell’avvincente scontro, mandò un occhiolino al giovane, un segno di intesa che sperava il Serpeverde leggesse come un invito a dare il meglio di sé e di non curarsi di quello che era il loro rapporto, per poi eliminare qualsiasi suo pensiero dalla mente. La sua concentrazione ora si focalizzava interamente su quello che era il suo obbiettivo, non ci sarebbe stato altro che lei e il desiderio di proteggersi da un possibile attacco da parte del suo collega. Spesso la sua testa rimbombava di pensieri, domande e perplessità, lasciandosi prendere solo da quelle e rendendole impossibile concentrarsi su cose più importanti, ma quello che le premeva in quel momento era essere all’altezza delle sue stesse aspettative, per questa ragione si sarebbe impegnata nell’eliminare qualsiasi cosa che non fosse l’immagine dello scudo che avrebbe voluto proiettare in sua difesa.
La mano teneva stretta la sua bacchetta in legno di Ginepro, da sempre sua cara amica, durante gli anni che era stata sempre al suo fianco aveva avuto modo di studiarne i particolari e il significato della sua composizione, cercando di capire come mai quel potente strumento magico avesse scelto proprio lei. Quella pianta trova le sue origini sin dall’antica Grecia, il cui nome significava letteralmente “respingere il nemico”, era forse quello che aveva in mente per lei? Essere la mano che avrebbe aiutato la bacchetta a compiere il suo dovere? Alice lo sperava, non le erano mai piaciute le banalità, ne chi si muoveva solo perchè doveva farlo, amava interrogarsi su ogni piccolo dettaglio e scovare le risposte corretta per ognuno di essi, provando una gioia immensa quando questo accadeva.
Con la stessa felicità e orgoglio, avrebbe mosso la sua fidata compagna di avventure, disegnando dinanzi a sé una circonferenza, in senso orario, enunciando la formula magica associata: « Protego »
La sua mente si sarebbe sforzata di essere vuota come l’incantesimo richiedeva, fino al momento opportuno, concentrandosi esclusivamente sull'intenzione di proteggere sé stessa dal possibile attacco del Prefetto, per poi cercare di cogliere la possibilità di attaccare a sua volta.
Statistiche: Punti Salute: 231 Punti Corpo: 105 Punti Mana: 129 Punti Esperienza: 20 | Incantesimi conosciuti: Prima Classe: Completa Seconda Classe: Completa (Esclusi i Proibiti) Terza Classe: Completa (Esclusi i Proibiti) Incantesimi ES: Rituale Perfetto - Stupeficium |