| Siri Jensen Tassorosso | Studentessa | 11 anni | Spaventata | Outfit | ♪ "È sicura la mia sfortuna, come è sicuro che 2+2=4" Il grande momento era alla fine arrivato e per Siri quella era la prima esperienza, extrascolastica, in cui avrebbe potuto godersi maggiormente gli anfratti vicini alla scuola di magia e stregoneria. Non aveva sentito chissà quante notizie in merito a questo "Hogsmeade", ma da quanto aveva compreso, era un paesino in cui si trovavano vari negozi magici, dove per la maggior parte era frequentato da studenti e poi da adulti e professori. Quel giorno la giovane, insieme ad altri suoi compagni di età simile e uguale, si era spinta in avanti a partecipare a quella "scampagnata", sia per conoscere questo paesino vicino, dove i più grandi lo descrivevano come un piccolissimo Diagon Alley e dove i suoi coetanei ne parlavano come di un luogo mai visto, ma sentito parlare nel migliore dei modi. L'orario di partenza era nel pomeriggio, ciò aveva portato Siri ad avere un po' di tempo in mattinata per regalarsi dei momenti per sé stessa, come lo studio e il ripasso di alcune formule magiche, nulla che però le impegnasse troppo la testa, non sapendo neanche cosa doveva fare con eccellenza, sapeva semplicemente di doversi presentare dinanzi al cancello di Hogwarts. Nulla di poi tanto complesso, no? Di certo oltre a lei, ci sarebbero state altre figure che si sarebbero palesate lì, con le medesime intenzioni, ovvero, dirigersi in direzione del cancello per andare a fare questa fantasmagorica gita! Il tragitto dalla scuola, al villaggio, non fu poi tanto lungo e in quel frangente la giovane poté perdere tempo, leggendo quel suo libro che si era portata dietro, quello sulle favole. Lo usava principalmente come aiuto nella conoscenza della lingua, ancora difficile per lei, ma al tempo stesso anche per perdere tempo e leggere di alcune storie per bambini che in parte l'aiutavano e, in casi maggiori, la divertivano. Una volta giunti alla grande piazza, la giovane Grifondoro, prefetto probabilmente, anzi.. sicuramente, si voltò alla ciurmaglia per parlare con loro un'ultima volta. Avevano un'ora di libertà, potevano esplorare il villaggio, visitare i vari negozi e perché no, instaurare un rapporto tra di loro o con i villici di Hogsmeade, insomma erano in una gita abbastanza aperta, quindi un po' potevano lasciarsi andare, ma con discrezione e senza combinare guai di alcuna sorta. Siri non aveva un vero e proprio negozio che voleva visitare, voleva più esplorare il luogo, intravedere dalle vetrine chi vendeva cosa e camminare con più tranquillità, visto che aveva un'ora per farlo, di certo le sarebbe bastato in parte, visitare del tutto la zona. La studentessa di Grifondoro ruppe le file, dando ad ogni pargolo e pargola lì presenti, l'autorizzazione di andare in giro per visitare il posto, avvisando tutti che lei si sarebbe trovata al negozio "Bibliomagic" in caso di grane o problemi di altro tipo. I problemi non li voleva nessuno, ma essendo piccoli e di mentalità ancora bambinesca, era molto probabile che avrebbero commesso una qualche stupidaggine, quindi era sempre meglio tenere le orecchie bene aperta e un po' di non fiducia. Dopo quelle parole, la norvegese, poté andare in giro, per esplorare un po' il paesino in cui si trovava, osservandosi bene intorno e trovando inizialmente un negozietto di dolciumi. Non era sua intenzione entrare, bensì vedere dalla vetrina dello stesso, com'erano quest'ultimi, come potessero apparire nell'aspetto, se fossero stati usati degli incanti e giù di lì. Mielandia era il suo nome, tanti dolciumi svettavano dinanzi a quella vetrina, riflettendosi perfettamente nelle iridi della giovane che li guardava non con la fame, bensì con curiosità. Si chiedeva se ci fossero dolciumi che solo i maghi e le streghe mangiassero, oppure i dolci erano gli stessi dei babbani, oppure entrambe le tesi, ovvero: dolciumi di babbani e non, che solo i maghi potevano mangiare mentre i babbani potevano adoperarsi soltanto per i loro. Avrebbe dovuto raggiungere il secondo locale da visitare dall'esterno, quello degli scherzi: Zonko. Sfortunatamente nel frangente in cui raggiunse la vetrina indicata, ecco che si chiuse automaticamente da sola e non solo. Al suo seguito, anche le altre vetrine e negozi si chiusero in automatico, ovviamente con un qualche incantesimo e intorno ad ella, molte delle persone iniziarono a svanire nel nulla. Cosa stava accadendo con precisione? A parte l'attacco di un grifone in fuga, niente di davvero pericoloso! Un attimo.. Siri non sapeva dell'attacco, come giusto che sia, rimase semplicemente sorpresa dal fatto che da tante persone, rimase solo lei sola, avrebbe potuto pensare che puzzasse, ma svanire così nel nulla, che esagerazione! Il suono che percepiva all'orecchio stava ad indicare una forma di allarme e di certo non aveva rotto alcun vetro di una qualsivoglia vetrina lì in mezzo, quindi cosa stava accadendo con precisione? Probabilmente il villaggio aveva una sorta di sistema di sicurezza o le zone vicine alla scuola, quindi non appena un corpo estraneo, ritenuto pericoloso, si avvicinava, scattava un allarme, l'unico problema era comprendere cosa fosse giunto, se davvero tale tesi poteva stare in piedi da sola. Non appena si rese conto della sua persona, ovvero, della sua posizione all'interno dello spazio che occupava, ovvero quei centimetri di quella lunga strada, ritornò alla realtà con uno scossone della testa. Doveva tornare con i piedi per terra e doveva farlo velocemente, non poteva aspettare di farsi prendere sottogamba, anche se innocua a livello magico, il suo istinto di sopravvivenza, insito in ogni essere vivente, si attivò prontamente. Sapeva che con lei, oltre al prefetto, non vi erano studenti di grandi qualità magiche per l'età che possedevano, quindi come lei, nessuno poteva svanire nel nulla, ma solo nascondersi. Il metodo più veloce era cercare vicoletti o, cosa molto più semplice, seppur pericolosa, dirigersi dal prefetto. La seconda però, se tutto fosse stato come se lo immaginava Siri, non l'avrebbe aiutata, e non tanto la persona, bensì la posizione. Un capo della gita, di certo non si sarebbe rintanato all'interno del negozio per nascondersi, ma anzi, si sarebbe allontanato alla ricerca dei suoi studenti o delle persone su cui faceva da guida, per portarle al riparo. Certamente, la condizione variava da persona a persona, ma Siri riteneva la ragazza della casata rossa e oro come un leader leggermente capace e coraggiosa. Doveva raggiungere la zona più aperta, magari avrebbe potuto notare altri suoi compagni, anche se sarebbe stata un'ottima sagoma agli occhi del nemico, chiunque egli o esso fosse. La corsa alla pazzietta, l'avrebbe aiutata per intravedere in direzione dei tre manici. La ragazza stava richiamando a sé tutti gli altri studenti e senza attendere oltre, la ragazza si sarebbe catapultata verso di lei, cercando una via sicura per salvarsi o comunque ripararsi da possibili problemi, di certo sfigata com'era, sarebbe potuto accadere di tutto e di più, ma non si sa mai che la fortuna è proprio lì, dietro l'angolo a salvare la giovane. Forse.
PS: 103 | PC: 50 | PM: 50| PE: 1.5 Giuls || © harrypotter.it
× Inventario × - Raccolta di fiabe "Alberi sempreverdi nel paese di Dunwich" - Fernweh: Legno di Vite, Piuma di Occamy, 11 pollici, Flessibile
~ Incantesimi Conosciuti ~ - Incantesimi innati - Prima classe: Wingardium Leviosa, Finite Incantatem, Lumos (e variazioni), Nox, Sonorus, Quietus, Gratta e Netta, Epoxy, Tergeo, Periculum, Cornus - Seconda classe: Silencio, Muffliato, Diffindo - Terza classe: Reparo Edited by Kanny - 16/8/2020, 18:31
|