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| Jane Read - Mary Queen of Scotland | « Non lo sai che le vedove sono molto instabili nell’umore? » abbassò la voce avvicinandosi, come se stesse per confessare un enorme segreto: forse era il vino, forse era l’atteggiamento dell’uomo, ma improvvisamente la sua attenzione era stata catturata da quella conversazione, « Non vorrai mica far piangere una povera vedova qui, davanti a tutti? Sarebbe alquanto disdicevole. »
Non poteva dire di essere una brava attrice, eppure fece fatica a trattenere il sorriso mentre ascoltava l’uomo continuare a darle corda nella storia della vedovanza, ponendo domande con un certo interesse: da un certo punto di vista sembrava anche simpatico, nonostante le urla di poco prima, perché non lasciarsi coinvolgere dalla discussione?
« Oh sapessi, era davvero il peggiore marito che potesse capitarmi! E’ anche per questo che alla fine ho dovuto liberarmi di lui… ma del resto non c’è nulla che una bella dose di veleno possa sistemare, vero? » lo guardò negli occhi per un istante, divertita, per poi guardarsi intorno ed assicurarsi che sua cugina fosse abbastanza lontana da non avere la tentazione di intromettersi nella conversazione, tanto più se si fosse scoperto che il mago lavorava presso il Ministero, cosa che venne confermata poco dopo.
Spalancò gli occhi davanti a quella scoperta, sorpresa non tanto per la scoperta quanto per il fatto che un impiegato del Ministero fosse riuscito a scegliere degli abbinamenti tanto azzardati quanto improbabili per una festa di Halloween. « Oh, capisco, lavori al Ministero. E’ per questo che sei vestito così, giusto? Sei sotto copertura! » si portò la mano destra sulla bocca, come se solo in quell’istante si fosse resa conto di quello che aveva detto poco prima, « Ovviamente la storia di mio marito non è vera… ma sono sicura che in ogni caso possa restare tra di noi, vero? Altrimenti dovrò far presente ai tuoi superiori che stavi bevendo in servizio! »
Sorrise, certa che l’uomo avrebbe colto lo scherzo dietro le sue parole, e allungò la mano per stringere quella che il mago le stava porgendo.
« Jane Read, è un piacere. » lanciò l’ennesima occhiata curiosa alla gonna rosa, chiedendosi nuovamente se la macchia di vino in fondo non potesse essere vista come una miglioria, « Pisciottu, giusto? Da dove vieni esattamente? »
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