| Romeo Murphy 33 ☘ ex serpeverde☘ scheda [ x] I n precedenza non ne aveva mai voluto esplicitare certi pensieri, certi meccanismi, nel timore di rovinare qualcosa di cui non aveva controllo. Non aveva davvero avuto l'esigenza di confrontarsi con qualcuno se non che con sé stesso, era stato tremendamente più semplice non avere un confronto con un'altra fonte. Aveva potuto convincersi di certe dinamiche, di certi meccanismi, trovando un luogo salvo nei suoi pensieri, una conclusione...Peccato che fosse totalmente lontana dalla realtà delle cose. Aveva portato avanti la sua parte peggiore, in tutta quella vicenda. Quella risata di Thomas, il suo tono, la postura dell'altra Serpe...Era un tuono, prima della tempesta. Aveva abbastanza esperienza, abbastanza fegato Romeo per capire cosa si trovasse davanti. Lo aveva portato al limite, era stato convinto di volerlo far arrivare a quel punto ma ora che vi erano si rese conto di non averlo mai voluto, non per davvero. Il tempo di scontrarsi in quel modo atto ad offendere l'altro, avrebbe dovuto finire ai tempi di Hogwarts invece a trentatré anni suonati si trovava in quella situazione, alla faccia della sua maturità presunta. Sgranò gli occhi quando lo vide avvicinarsi a lui per poi prenderlo per il colletto, non contrastò quel movimento si lasciò trascinare a occhi sgranati. Anni prima non lo avrebbe permesso, avrebbe risposto in maniera fisica a sua volta, ma ora il suo pensiero andava su altro: sul perché Thomas si stava comportando in quel modo. Non era di certo il tipo da muoversi in quel modo per una motivazione non valida, lo aveva davvero portato al limite? Come aveva fatto? Fu una serie di domande che non ebbero lo spazio reale perché quello che doveva fronteggiare in quel momento era il contrasto tra il freddo del tavolo e il calore del fiato di Thomas addosso. Avrebbe potuto contrastarlo, ma qualcosa nel suo istinto gli impose di rimanere immobile e di ascoltare. In una reazione che era del tutto naturale, soprattutto quando ci si trovava davanti a qualcosa di feroce, una delle vie migliori era quello seguire le scelte evolutive di certi animali e fingersi morto. Ma non era un animale, Romeo, di conseguenza con gli occhi sgranati e lo sguardo che saettava impazzito sorpreso per quella situazione, setacciò l'intero viso di Thomas. CITAZIONE Sai Romeo, c’è una cosa che non ho mai tollerato di te. Vuoi sapere cosa? La tua presunzione. Tutto ciò che concepisce il tuo cervello bacato, per te, è realtà. Avrai pensato che io e Francis ce la spassassimo alle tue spalle solo perché io e te ci assomigliamo oltre l’inverosimile? Povero illuso Qui giace Romeo Murphy, ricordatelo come era, con i suoi terribili difetti e suoi pochi e inespressi pregi. Se i suoi occhi prima erano stati sgranati, in quel momento li aprì all'inverosimile, colpito fino al centro delle sue convinzioni. Quello che aveva detto Thomas era la più semplice verità, ma non solo aveva fatto completamente centro su come si era posto lui alla situazione, ma anche come persona. Chiuse per un secondo gli occhi, cercando di incassare quella verità. Se parte del suo corpo involontariamente o più per orgoglio, si era tenuta, in quel momentosi accasciò sul tavolo. Una volta riaperti gli occhi, tornò ad osservare Thomas registrando ogni singola parola che gli stava dicendo. La minaccia condì solo il resto, che sormontò i pensieri ormai in tumulto di Romeo. Come poteva una situazione avvenuta quindici anni prima, affliggerlo ancora in quel modo? Non avrebbe mai trovato una risposta e alla sua età, avrebbe dovuto metterci una pietra sopra e non cercare di risolvere le divergenze tra irrazionale e razionale. In quel momento la voglia di sotterrarsi, fu tanta, insieme alla voglia di sparire dalla faccia della terra. Però vi era Thomas in quel momento, si sentì lasciare e in un gesto non conscio ritornò a posare la schiena sullo schienale della sedia. Fu assente per un po', lo sguardo verso il basso che tracciava percorsi immaginari. Stava pensando a come esplicitare quel peso al petto che sentiva chiaramente, avrebbe potuto tracciarne il contorno da appena al di sotto della gola fino alla fine del costato, trasversale...Il senso di colpa, ma non solo, il senso di impotenza. Un sospiro, con espressione smorta e sguardo vivido rivolse nuovamente la sua attenzione a Thomas. Mostrandogli in tutto e in per tutto, una espressione afflitta, che nella assurdità della situazione gli donava. CITAZIONE Romeo.. non hai mai pensato che forse.. credere che tra me e Francis ci fosse qualcosa, non fosse per te un modo per rendere più facile il distacco? Odiare colui che hai amato? Alleviare il tuo senso di colpa? Rassicurare te stesso, che qualcuno lo avrebbe amato al posto tuo? E se non ti conoscessi, non penserei affatto che anche in questo momento, dentro quel cervello marcio che ti ritrovi, stai pensando 'Emerald. Fatti gli affaracci tuoi Avrebbe voluto andarsene, una parte di lui avrebbe voluto ritornare in Nuova Zelanda per non fronteggiare quello che gli stava dicendo l'altro. Far passare il doppio degli anni, forse avrebbe trovato il coraggio di farsi vedere ancora in viso da qualcuno, in UK. Ma negli anni aveva capito che non poteva farsi definire dalle sue debolezze, dal suo rendersi conto dei propri errori. Un sospiro, insieme a un tic dell'occhio, questa volta non nervoso ma quieto. Era chiaro che lo scontro non stava avvenendo solo con Thomas, ma anche con sé stesso. Non sono decisamente, affari tuoi, questiPer quanto le sue parole potessero essere affilate, era solo il suo modo di esprimersi. Il tono desolato, insieme all'aria da cucciolo bastonato, rivelavano la vera natura e posto di quella frase. Non erano affari suoi, ma ne avrebbe parlato. Un altro deglutire, ancora il pomo d'Adamo che fece su e giù. Scosse la testa al nulla, non rivolto a Thomas ma ai suoi pensieri a sé stesso. Stava guardando tutto e niente, per qualche secondo per poi ritornare su Thomas. Ne parliamo ora, poi io e te su questo argomento non ci torniamo mai più, okay? Disse mentre metteva entrambe le mani sul tavolo davanti a sé, in un segno totale di resa. Osservò le sue dita per poi ritornare sull'altro uomo, con un mezzo sorriso sghembo che era sbiadito rispetto ai suoi soliti, considerato lo stato d'animo del momento. Quella maniera di porsi, quella postilla, era tipico del modo di esprimersi di Romeo ma voleva anche dire qualcosa di talmente semplice, che se Thomas lo avesse colto avrebbe capito quanto fosse la stima nei suoi riguardi, ma soprattutto il fatto che si fidava di lui tanto da non nascondersi nelle sue mezze risposte da sfinge. Qualunque cosa fosse venuta fuori in quella discussione, sarebbe stata priva di qualsiasi filtro di qualunque tipo. Ricorse i suoi stessi pensieri, battendo le palpebre un paio di volte, prima di incrociare le braccia al petto. Non pensare che non mi sia costato, chiudere con Francis, perché così non è stato. Né ho mai creduto che non lo sia stato anche per lui...Ma che dovevo fare?Scosse leggermente la testa al niente, sospirando. Il tono più sincero che avesse mai avuto in presenza dell'altro, così come il modo di esprimersi. Non si stava nascondendo, gli stava solo dicendo la parte di quella storia che gli era mancata fino ad allora. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre.Citò rivolto verso il nulla, le parole di altri erano sempre meglio quando doveva esprimere qualcosa di quel tipo. Si rivolse verso l'altro uomo, cercando di capire se avesse inteso la citazione o per tracciare una reazione di qualunque tipo, anche al suo essere talmente teatrale dal citare Shakespeare. Sì, sono stato geloso. Quello che avete voi, non è una cosa che si trova facilmente, ho avuto i miei dubbi. Ma non è stata l'unica motivazione che mi ha portato ad allontanarmi.. Ai tempi mi era sembrata la soluzione migliore...Trattenne una risata nervosa mentre tornava a guardare verso il basso, scosse nuovamente la testa per fare spallucce. Non sapeva nemmeno lui dove voleva andare a parare con quel discorso, tanto che decise di rassegnarsi e porre una semplice domanda: Cosa vuoi sapere?Chiese prima di prendere un sorso del suo alcolico, pulirsi la bocca dalla schiuma e attendere una risposta di Thomas. Il fatto che gli lasciasse totalmente campo libero, era l'ennesimo segno della stima che provava nei confronti di Thomas, era paradossale che ciò che gli aveva fatti scontrare fino ad allora non fosse che un punto di incontro verso una amicizia che si stava consolidando in quel momento. PS: 160 ☘ PC: 110 ☘ PM: 110 ☘ EXP: 23
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