A cup of tea and dozens of books, Appartamento di Jane Read

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view post Posted on 22/2/2021, 18:39
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The North remembers. ♥

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GExn500
La casa di Jane si trova nel quartiere di Stanley Garden, nelle vicinanze della più conosciuta Notting Hill: si tratta di una zona residenziale, abitata sia da membri della comunità magica che da Babbani, abbastanza tranquilla e protetta dal rumore fastidioso del traffico cittadino.
L'appartamento si trova al terzo e ultimo piano di una palazzina costituita da quattro unità, ed è il più piccolo dell'intero immobile: vi si giunge salendo una rampa di scale di legno scuro, passando davanti alle eleganti porte degli appartamenti padronali, abitati da altre streghe e maghi.

Superata un porta di legno scuro, in tono con la scalinata, si accede al piccolo ingresso dell'appartamento (): sulla parete di sinistra una fila di pomelli sono appesi ad altezza uomo e occupati per metà da cappotti o giacche più leggere a seconda della stagione, mentre sulla destra una fila di libri funge da mensola temporanea per alcune piante sotto ad una bacheca con appesi promemoria, foto e biglietti vari.

Proseguendo, sulla destra si apre l'open space in cui sono situati il soggiorno () e la cucina (): ovunque i libri impongono la loro presenza, in pile ordinate nella libreria sulla parete adiacente alla finestra del salotto, sul tavolino davanti al divano, sulle sedie della cucina; per quanto precisa e ordinata Jane non riesce sempre a tenere sotto controllo i numerosi volumi di cui ha riempito la casa, e spesso non sa nemmeno lei dove sia il titolo che sta cercando. Il divano è il regno di Persefone, la sua gatta nera, che passa le giornate a sonnecchiare alla luce del sole. Il ripiano della cucina e i pensili sono forse gli unici angoli della casa in cui la ragazza dimostra di essere una persona ordinata, soprattutto l'intero armadietto che funge da nascondiglio per la sua scorta di the mensilmente rifornita da Madama Piediburro.

La zona giorno è separata dalla zona notte da un piccolo corridoio, dove Jane ha trovato posto per l'ennesima libreria e per una poltrona, il posto preferito di Clelia, la sua civetta, creando un piccolo angolo lettura (): l'ex corvonero vi trascorre la maggior parte delle sue serate libere, a volte rimanendo sveglia fino a notte fonda per finire un libro mentre beve una tazza di the.

La camera da letto () è piccola ma confortevole, dotata di un armadio su cui è stato castato un incantesimo di estensione: sul comodino accanto al letto, oltre all'ennesima pila di libri, è sempre presente un vaso di fiori freschi. Il bagno () si trova nella stanza accanto, ed è la casa per la maggior parte delle piante che la cugina di Jane, Isabel, le spedisce ogni dieci giorni.



Se qualcuno passasse di qua e avesse un attimo di tempo, vorrei avere se possibile il titolo in corsivo e di questo colore #cad1dc; grazie di cuore davvero 🌸
 
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view post Posted on 20/12/2021, 11:37
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Fiocco di neve non aveva mai amato il colore dei propri occhi che, anziché giallo, avrebbe voluto verde come la vegetazione che impreziosiva il bosco dove abitava. La civetta, che dir si dica, era un esteta, fissata con i dettagli e desiderosa che nulla fosse fuori posto. Ciò la portava ad un rigidità che la faceva primeggiare nel suo lavoro e le consegne erano sempre puntuali, pacchi e pergamene lasciate in punti precisi e mai una sola piuma color latte si staccava dal suo vaporoso piumaggio per intaccare lo sfondo che accoglieva i suoi arrivi e partenze. Il viaggio che si apprestava a compiere era lungo e complesso, una sfida per lei e tutta nuova. Aveva fatto intercetta di biscottini gufici per ovviare ad ulteriori pause se non per riposare le ali stanche, e tra una tappa e l'altra immaginava come doveva essere vivere in quei luoghi sconosciuti. Ma non si soffermò troppo in futili elucubrazioni, aveva una missione da svolgere e non intendeva peccare in alcun modo così si rimetteva subito in marcia e in tempi ottimali iniziò a scorgere la capitale magica. Fu questione di pochi battiti d'ali e raggiunse il tranquillo e pittoresco quartiere di Notting Hill, più nello specifico Stanley Garden, la sua meta. Puntò una palazzina costituita da quattro unità, raggiungendo l'ultimo piano e manifestando il suo arrivo a suon di eleganti e calibrate beccate.

Ehilà
si dice che a Natale si è tutti più buoni, perciò ho pensato di offrirti la possibilità di rivedere nuovamente Hogwarts e i suoi territori: sei ufficialmente invitata al Ballo delle Orme, il 22 dicembre. È richiesto un abbigliamento conforme al tema della serata, le creature magiche.

Lucien

 
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view post Posted on 30/12/2021, 16:00
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Faceva freddo in Guferia, un freddo mordace che in raffiche di corrente oltrepassava gli strati di vestiti per artigliare la pelle. Il fiato di Jolene le si condensava di fronte in piccole nuvolette bianche, mentre la donna si guardava intorno in cerca del gufo della scuola a cui di solito affidava le missive più impegnative. Aveva attraversato il Regno Unito tante di quelle volte, trasportando per lei lettere e pacchetti, che ormai Jolene si sentiva autorizzata a dargli anche un nome – aveva optato per James.
James, proprio come sperava, si trovava in Guferia, appoggiato su un trespolo ed intento a pulirsi le piume delle lunghe ali. Riconobbe immediatamente Jolene, che lo salutò con qualche carezza dietro la testa. «Se Daisy ti vedesse penso che sarebbe gelosa, sai?» In quel momento la sua civetta doveva trovarsi sullo schienale del divano, a sonnecchiare al calduccio e con lo stomaco pieno; Jolene aveva bisogno di un postino un po' più atletico per mandarlo fino a Londra.
«Ho una consegna per te. Sarai il mio gufo di natale.» James le scoccò un'occhiata non proprio convinta, senza però che vi fossero da parte sua altre proteste. Accettò di buon grado la manciata di biscotti gufici che gli venne offerta – forse perfino troppo di buon grado, perché nella foga afferrò col becco anche il guanto di Jolene, sfilacciandolo un po'. Lei non vi fece troppo caso, e riuscì presto a legare alla zampa dell'animale il pacchetto regalo che aveva preparato. «Devi portarlo a Jane Read, d'accordo? Non sei mai stato da lei, ma sono sicura che saprai trovarla.»

Nel pacchetto incartato con cura, Jane avrebbe trovato un sacchetto dei migliori biscotti sfornati da mamma White. La frolla dolce e speziata era stata tagliata nelle sagome di alberi di natale, bastoncini di zucchero, stelle cometa e fiocchi di neve; non mancavano anche alcuni allegri omini di marzapane, ciascuno con il proprio sorriso di pasta di zucchero.
Ma il profumo dei dolci non era l'unico che si sarebbe sprigionato dalla scatola una volta aperta; sul fondo, infatti, protetti da un sacchetto di carta, vi erano tre segnalibri dipinti nei colori tenui dell'acquerello, a raffigurare delicati fiori di campo che, come per magia, oscillavano dolcemente, apparentemente mossi da una brezza immaginaria. Per effetto di un'altra piccola magia, da essi si sprigionava una leggera fragranza floreale, come se qualcuno vi avesse spruzzato sopra l'inesauribile profumo delle radure estive.
Il biglietto scritto da Jolene aveva assorbito un po' di quell'olezzo, e recitava come segue:

Cara Jane,
ti ringrazio tanto per i tuoi regali, mi hanno fatto immensamente piacere. Ancora non avevo recuperato questo libro della Flanders, sarà sicuramente una delle mie letture natalizie!
A proposito di lettura, sapendo che è anche una tua passione, spero che questo piccolo pensiero possa piacerti. E poi, chiaramente, non è Natale senza una dose massiccia di biscotti allo zenzero. In effetti, si accompagnano benissimo agli infusi che mi hai mandato.
Buon Natale!
Jolene


Iniziativa candele di natale: gingerbread ✓

 
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