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Faceva freddo in Guferia, un freddo mordace che in raffiche di corrente oltrepassava gli strati di vestiti per artigliare la pelle. Il fiato di Jolene le si condensava di fronte in piccole nuvolette bianche, mentre la donna si guardava intorno in cerca del gufo della scuola a cui di solito affidava le missive più impegnative. Aveva attraversato il Regno Unito tante di quelle volte, trasportando per lei lettere e pacchetti, che ormai Jolene si sentiva autorizzata a dargli anche un nome – aveva optato per James. James, proprio come sperava, si trovava in Guferia, appoggiato su un trespolo ed intento a pulirsi le piume delle lunghe ali. Riconobbe immediatamente Jolene, che lo salutò con qualche carezza dietro la testa. «Se Daisy ti vedesse penso che sarebbe gelosa, sai?» In quel momento la sua civetta doveva trovarsi sullo schienale del divano, a sonnecchiare al calduccio e con lo stomaco pieno; Jolene aveva bisogno di un postino un po' più atletico per mandarlo fino a Londra. «Ho una consegna per te. Sarai il mio gufo di natale.» James le scoccò un'occhiata non proprio convinta, senza però che vi fossero da parte sua altre proteste. Accettò di buon grado la manciata di biscotti gufici che gli venne offerta – forse perfino troppo di buon grado, perché nella foga afferrò col becco anche il guanto di Jolene, sfilacciandolo un po'. Lei non vi fece troppo caso, e riuscì presto a legare alla zampa dell'animale il pacchetto regalo che aveva preparato. «Devi portarlo a Jane Read, d'accordo? Non sei mai stato da lei, ma sono sicura che saprai trovarla.»
Nel pacchetto incartato con cura, Jane avrebbe trovato un sacchetto dei migliori biscotti sfornati da mamma White. La frolla dolce e speziata era stata tagliata nelle sagome di alberi di natale, bastoncini di zucchero, stelle cometa e fiocchi di neve; non mancavano anche alcuni allegri omini di marzapane, ciascuno con il proprio sorriso di pasta di zucchero. Ma il profumo dei dolci non era l'unico che si sarebbe sprigionato dalla scatola una volta aperta; sul fondo, infatti, protetti da un sacchetto di carta, vi erano tre segnalibri dipinti nei colori tenui dell'acquerello, a raffigurare delicati fiori di campo che, come per magia, oscillavano dolcemente, apparentemente mossi da una brezza immaginaria. Per effetto di un'altra piccola magia, da essi si sprigionava una leggera fragranza floreale, come se qualcuno vi avesse spruzzato sopra l'inesauribile profumo delle radure estive. Il biglietto scritto da Jolene aveva assorbito un po' di quell'olezzo, e recitava come segue:
Cara Jane, ti ringrazio tanto per i tuoi regali, mi hanno fatto immensamente piacere. Ancora non avevo recuperato questo libro della Flanders, sarà sicuramente una delle mie letture natalizie! A proposito di lettura, sapendo che è anche una tua passione, spero che questo piccolo pensiero possa piacerti. E poi, chiaramente, non è Natale senza una dose massiccia di biscotti allo zenzero. In effetti, si accompagnano benissimo agli infusi che mi hai mandato. Buon Natale! Jolene
Iniziativa candele di natale: gingerbread ✓
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