L'esigenza di una sigaretta insieme al bisogno di scordare i propri pensieri sul fondo di un bicchiere, su un bancone non troppo pulito. Era tutto ciò che il Murphy poteva desiderare in notti come quelle, ma da quando era tornato in patria, a sorpresa le bevute non erano mai state solitarie. Ma il piacere del distruggere il proprio fegato, nasceva direttamente dalla compagnia.
Da quando avevano avuto quel breve scontro al Paiolo, lui e Thomas avevano preso l'incontrarsi come una consuetudine. Forse era anche stato un modo di vivere quella amicizia che per tanti anni, era stata solo epistolare.
La loro comune natura scozzese non aiutava di certo, inoltre con lo spirito in corpo, anche lo stesso Romeo ammetteva di essere più piacevole che da sobrio. Era uscito dal locale con la faccia tirata dalle troppe risate, ci voleva una sigaretta per smorzare quella ilarità non del tutto giustificata.
Thomas aveva trovato posto su un muretto che nell'ebrezza a Romeo sembrò una specie di trono, dove pose la sua domanda filosofica ai suoi sudditi:
CITAZIONE
Ma ci pensi... Se non avessimo i piedi... non potremmo camminare!
Rise Romeo, tanto, troppo, senza alcun motivo reale. Una risata a piena polmoni che aveva sovrastato anche il tenore dei suoi pensieri. Se il suo amico era così ubriaco da interrogarsi su un motivo del genere, lui quanto stava messo meglio o peggio?
CITAZIONE
Credo che il cuore me lo stia pompando l'alcol..
Oscillò ancora ridacchiando, per poi annuire come un ragazzino con un sorriso in volto e il capo rivolto verso il basso.
Di sto passo chiamerò il mio fegato con il tuo nomeLe parole che si stropicciavano nella sua bocca impastata e nel suo accento.
CITAZIONE
Mi raccomando, Scotland... devi piantarli e prendertene cura... altrimenti moriranno!
Aveva ancora il viso rivolto al fondo della strada, quando nel suo campo visivo...Una pianta? Una pianta! Aveva alzato entrambe le sopracciglia sinceramente sorpreso per poi sorridere nuovamente sinceramente, aveva mosso di scatto la testa verso Thomas per incrociarne lo sguardo.
Prese la piantina infilandola in una tasca interna del mantello, in quel momento era convinto che fosse l'unico modo per tenere in salvo quella piantina dal freddo di quella notte. Probabilmente il Romeo del futuro avrebbe maledetto quello ubriaco, per avergli riempito la tasca del mantello di terriccio.
Senti...Facciamo due passi che se no rischio di smaterializzarmi in PapuasiaParlò a fatica, con l'ebbrezza che ci metteva lo zampino. Aspettò un cenno di Thomas, per fare un mezzo passo, scoppiò a ridere, un sospiro prima di iniziare a camminare nella notte al fianco dell'amico.