La pergamena riluce sotto i dardi luminosi che trapassano la coltre di nubi in un sabato pomeriggio come tanti. Non possiede decori che ne impreziosiscono la filigrana, né parole graffianti, bensì un messaggio semplice che si avvale di sufficiente attrattiva:
ingresso gratuito x2 al London Acquarium.
Cammini con passo dinoccolato mentre osservi corrucciato il lascia passare per un intrattenimento alternativo e di nuovo ti domandi perché sei solo.
Avresti potuto proporre a Jolene di farti compagnia, certo che le avrebbe fatto piacere; sarebbe stata una buona occasione per aggiungere delle new entries all'acquario magico dei suoi alloggi a Hogwarts, con cui tenere compagnia ai pesci ninfea che ancora aspettano di vedersi assegnato un nome.
Oppure proporlo ad Ariel, così da poterla osservare mentre scatta fotografie che, come la prima volta che le vedesti a Bibliomagic, sai che potrebbero colmarti il cuore di sensazioni. Ma hai temuto vi fosse il rischio che avesse già deciso di intrattenere per conto suo l'amica comune. O, ancora, avresti potuto proporlo a Jane la scorsa notte, quando l'hai lasciata raggomitolata tra le coperte, ma la possibilità che si superi quel confine non vuoi vagliarla.
Preferisci la solitudine, quella che hai ricercato in un impiego che non rispecchia le tue reali capacità; una via comoda, la stessa che percorri da anni. Scontato.
Ma ultimamente si sono messi in moto meccanismi imprevisti e pur di rifuggirli sei andato a cercare una delle poche certezze alle quali ti puoi ancora aggrappare.
Ultimamente troppe cose stanno cambiando: ti fanno sentire come un vaso frantumato in mille pezzi; ciascuno ha una sua collocazione, ma mentre cerchi il modo di rimetterli insieme, ti accorgi che taluni si sono smussati e devi trovare un altro modo per incastrarli.
Il clamore generale ti seguire, sommesso se rapportato al rumore dei pensieri che ti vorticano nella mente. Similare a quello prodotto da uno sciame di api, punge con insistenza e sembra non volerti dar tregua.
Ti concentri sul motivo che ti ha condotto all'Acquario di Londra, cerchi con lo sguardo la biglietteria babbana e, una volta raggiunta, la sorvoli alla tua destra per raggiungere una porta apparentemente chiusa. Tendi un drappo della giacca per celare la dodici pollici mentre la adoperi per picchiettarne la superficie e con nonchalance la tua silhouette sparisce al suo interno.
Il tuo sguardo cristallino si lascia rapire dal primo scorcio del mondo sottomarino che pulsa oltre le ampie vetrate che incorniciano l'architettura dell'edificio.
Bentornato, Lucien.
Ti metti in coda per la biglietteria magica e mentre attendi con pazienza il tuo turno non puoi esimerti dal lasciarti rapire dalle creature che danzano nella corrente.
Un liquido verdastro, bilioso, simile ad acqua di mare orna un angolo della biglietteria: sembra che la natura stia cercando di sopraffare ciò che l'uomo le ha imposto. Sorridi, finalmente un'espressione serena ti strapazza dopo giorni di tormento.
I cambiamenti ti stuzzicano, ma non quelli che hai cercato di rifuggire per cosi tanto tempo.
Toni coloriti carpiscono il tuo interesse e, lieto di abbandonare i cupi pensieri che nuovamente cercano di imporsi, sposti lo sguardo sulla scena di fronte a te.