Fragile. Universi alternativi: [Il Vaso di Pandora]

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view post Posted on 31/7/2021, 22:58
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Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

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Non era stata una buona idea: questo Emma lo sapeva, ma avrebbe rischiato la vita pur di accertarsi che Cam e Mitchell fossero al sicuro. Dopo l'arrivo del Morbo, Emma e suoi due zii avevano abbandonato la loro casetta e si erano rifugiati insieme ad un piccolo gruppo di babbani in una chiesetta abbandonata tra le campagne inglesi: nulli sono stati i tentativi dei due uomini di convincere la ragazza a restare ad Hogwarts dove sicuramente sarebbe stata più al sicuro. Ad Emma non importava essere al sicuro sapendo che le uniche due persone della sua famiglia erano invece in pericolo. Proprio per questo quel pomeriggio stava uscendo per andare a cercarli: il giorno prima un gruppetto che comprendeva Cam e Mitchell era uscito per trovare del cibo e non aveva fatto più ritorno, così Emma aveva deciso che sarebbe andata a cercarli e che li avrebbe riportati alla cappella. Dylan aveva cercato di dissuadere la ragazza ma, senza avere successo, così si offrì di accompagnarla in questa folle impresa. Vieni con me perché pensi che una ragazza abbia per forza bisogno dell'aiuto di un ragazzo o perché… Dylan non le fece terminare la frase. Vengo con te perché quello che vuoi fare è una follia e quattro mani sono sicuramente più efficaci di due nel caso dovessimo difenderci. Prendi questa... Disse porgendole una pistola. Dylan era un babbano e non aveva assolutamente idea che Emma fosse una strega. La Grifondoro prese tra le mani l'arma babbana, non avrebbe usato la sua bacchetta se non in caso di estremo pericolo, altrimenti avrebbe usato la pistola, anche quella solo se fosse stato necessario. Nell'ultimo mese Dylan le aveva insegnato a sparare, non era di certo diventata un cecchino, ma se la cavava. Quel ragazzo era davvero in gamba, oltre ad essere bello come il sole: Emma non ne era sicura, ma sospettava di piacergli. Dopotutto perché stava rischiando la vita per andare con lei? Magari era semplicemente un gentiluomo, forse l'avrebbe fatto per qualsiasi altra ragazza.
Dopo essersi incamminati cominciò a immaginarsi scenari orribili anche se faceva di tutto per per scacciare quei tremendi pensieri dalla testa non ci riusciva. Una fitta allo stomaco era sempre in agguato, lì a ricordarle che c'era la possibilità che non avrebbe mai più riabbracciato suo zio, non avrebbe mai più mangiato i manicaretti di Mitchell, sarebbe rimasta sola al mondo, questa volta sola per davvero. Non si rese conto di piangere fino a quando Dylan non allungò la sua mano per asciugarle le lacrime. Smettila. Non sappiamo ancora cosa sia successo. Magari stanno bene, magari si sono semplicemente dovuti accampare e aspettano il momento giusto per tornare alla cappella... - O magari sono morti. O peggio… sono diventati dei mostri… hai sentito la radio, no? Gli abbiamo visti anche noi quei... Eccola di nuovo lì, la morsa, crudele, spietata più che mai. Emma si portò una mano sullo stomaco e un'altra sulla bocca, trattenne a stento un conato per il solo ricordo. Era una realtà con cui doveva fare i conti, c'era la possibilità che quello che temeva fosse realmente accaduto. Era da più di mezz'ora che si erano inoltrati tra le campagne, ma di Cam, Mitchell e gli altri ancora nessuna traccia. Nessuno dei due proferì parola per un po'. Dylan sapeva che avrebbe dovuto dirle qualcosa per distrarla, ma sapeva anche che niente di quello che avrebbe detto sarebbe bastato per tranquillizzarla, l'unica cosa che l'avrebbe fatta stare meglio era trovare i due uomini per cui era preoccupata tanto da rischiare la sua stessa vita. E lui invece? Per chi la stava rischiando? Per lei? E perché mai? La risposta era tanto semplice quanto ovvia: Emma gli piaceva. Era l'unica cosa bella che il morbo aveva comportato nella sua vita. Era talmente immerso in questi pensieri da non accorgersi che la ragazza aveva accellerato il passo ed su era fermata a qualche metro davanti a lui. Emma… cosa c'è? Disse avvicinandosi a lei. La ragazza aveva la testa sollevata e stava guardando qualcosa sopra di lei. Solo quando le fu accanto vide l'orrore tra gli alberi: un uomo si era legato la corda al collo nel tentativo di togliersi la vita, ma morendo si era trasformato in un senziente. Appena si accorse di loro cominciò a produrre dei rantoli e ad allungare le mani verso di loro come se avesse voluto afferrarli, ed era senz'altro quello che voleva. Dylan lo stava fissando con gli occhi sgranati e la bocca aperta, stava per dire qualcosa quando uno sparo lo fece sussultare accelerando il suo cuore al limite. Emma aveva premuto un colpo verso il senziente colpendolo alla testa. Il ragazzo la guardò atterrito, ma immaginava il motivo del suo gesto, semplicemente rimase sorpreso che sarebbe stata capace di farlo così. Improvvisamente scoppiò in lacrime e Dylan non ci pensò due volte prima di stringerla forte a sé. Emma ricambiò quell'abbraccio singhiozzando. Li troveremo. Ti prometto che li troverò… fosse l'ultima cosa che faccio. In quel momento la Grifondoro si rese conto che non stava piangendo semplicemente per il colpo che aveva sparato a quel senziente. Cominciarono a venirle in mente i visi di Cam e Mitchell, dei suoi amici di scuola: Mary, Oliver, Alice, Casey, Camille, Juliet. Se avesse perso anche solo uno di loro come si sarebbe sentita? Non riusciva nemmeno ad immaginare quel dolore. Eppure appeso lì, al posto di quel senziente, quello che restava di un uomo avrebbe potuto essere uno di loro. Si era sempre ritenuta una persona forte, eppure di fronte a quella che era la realtà si smettila minuscola e fragile come non lo era mai stata.
 
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