Magic fireworks

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view post Posted on 18/1/2022, 15:25
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The North remembers. ♥

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Jane Read

19 anni | medimago | hogsmeade in festa



La vista della sciarpa Corvonero al collo dell’infermiera le riportò alla mente dolci ricordi scolastici, quando poteva recarsi ad Hogsmeade solo durante le uscite organizzate e c’era l’imbarazzo della scelta tra le varie attività che poteva svolgere con i suoi amici. Dopo i primi timidi assaggi di Burrobirra e delle altre delizie che solo Mielandia poteva offrire, era stato graduale il passaggio una volta più grandi alla Testa di Porco – pronti a rifornire le scorte per le feste in sala comune – e da Zonko per i rimedi del caso. Non avvertiva più una dolorosa stretta al petto ripensando agli anni al castello ma solo un dolce abbraccio malinconico: significava forse che stava finalmente iniziando ad ambientarsi in quella che ormai era la sua vita “da adulta”?
« No, sono qui con dei colleghi. » Le indicò Thomas e Grace, poco distanti da loro e intenti a bere quello che sospettava essere il secondo bicchiere di vin brûlé. « Ma penso che Lucien sia qui da qualche parte, mi pare avesse detto che voleva fare un salto all’inaugurazione del nuovo negozio. » Sorrise divertita al richiamo dei vecchi tempi davanti alla sua offerta alcolica, ricambiando il cenno quando sollevarono i bicchieri in aria prima di assaggiare il liquido speziato: il gusto pungente pizzicava le labbra, ma era un vago fastidio che valeva appieno il suo prezzo. Fortuna. Tanto sfuggente quanto ricercata, una flebile speranza che si intrecciava in aria tra le stelle filanti e i fuochi. Il brusio concitato della folla crebbe d’intensità, e le parole di Jolene richiamarono la sua attenzione sull’evento in procinto di iniziare. « Ho portato questi. » Estrasse dalla tasca i fuochi ottenuti in omaggio qualche giorno prima ai Tiri Vispi Weasley, e lasciando fluttuare a mezz’aria con un cenno della bacchetta il bicchiere di vino si unì alla ragazza accanto a sé. Un cenno d’intesa, e al segnale che echeggiò nell’aria puntò l’elce sulla scatolina magica. « E-va-nesco! »

La confusione che seguì fu straordinaria: i botti dei Weasley sfrecciarono in alto nel cielo, creando una cascata multicolore che si mescolò a creature magiche di fuoco e scintille. Qualcuno esagerò con l’entusiasmo e con l’intensità dei botti, tanto che il fiotto d’acqua evocato da Jolene per attivare i fuochi Filibuster sfuggì al suo controllo, colpendo alcune delle persone intorno a loro. Davanti allo sguardo colpevole dell’infermiera Jane non poté che assecondare la sua richiesta e spostarsi davanti a lei per nasconderla, la scatola di fuochi Weasley in mano a scanso di ogni equivoco. « Penso che nessuno se la sia pre- » Si era voltata per rassicurare Jolene quando una palla di neve la colpì debole sul braccio, interrompendola. « Come non detto. » Sorridendo, per nulla irritata da quel gesto scherzoso, si guardò intorno alla ricerca del colpevole: individuò nella folla, poco lontana da loro, una ragazzina bionda con la giacca bagnata e dai tratti dolci. Lesta, si chinò a raccogliere a sua volta un po’ di neve, per poi lanciare una piccola palla in sua direzione. « Presto, scappiamo prima che una delle tue studentesse decida di farci diventare dei pupazzi di neve viventi! » Afferrò Jolene sottobraccio, trascinandola con delicatezza in mezzo alla folla per fuggire alla gelida vendetta della ragazzina – inconsapevole se avrebbe avuto una fine così facile. Fu allora che per purissimo caso intravide una conoscenza in comune alle due sbracciarsi sopra l’ammasso di gente: riconoscibile a distanza per delle lucine che lo facevano assomigliare ad un albero di Natale, Lucien stava facendo loro segno di avvicinarsi. « Guarda, c’è Lucien. » indicò il francese a Jolene mentre si avvicinavano, scoprendo poi volti conosciuti nel gruppetto che circondava il docente di Hogwarts. « Ma ci sei anche tu Mìreen, che abito meraviglioso! » Notò poi Oliver, la ragazzina che aveva visto a Villa Scott in compagnia di Eloise – Camille, le sembrava di ricordare – e un altro studente che non conosceva. « Ciao a tutti! » Sorrise alla compagnia, avvicinandosi poi al francese. « E’ una tattica per attirare creature magiche rare, questa? » Bevve un sorso di vino prima di indicare le lucine colorate che avvolgevano il corpo del mago, lo sguardo eloquente.

© Unconsoled

Interazione con Jolene & Lucien. Menzione a Marjorie (ti aspettiamo :fru: ), Mìreen, Camille & Oliver.
Iniziativa Candele di Natale, "Cosy by the fire" ✓
 
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view post Posted on 19/1/2022, 10:54
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Marjorie Hastur

11 anni | serpeverde | hogsmeade in festa



«Ops.» Marjorie aveva evidentemente colpito la persona sbagliata ma questa non sembrava esserla presa. Presa in pieno dalla palla di neve lanciata di rimando dalla sua involontaria vittima, ricambiò il sorriso e fece un saluto con la mano, ringraziando il cielo che non si fosse arrabbiato nessuno. La bambina si era infatti pentita del suo gesto appena la palla di neve aveva lasciato la sua mano: in quel preciso momento, la sua timidezza e la sua insicurezza le avevano fatto temere di star per causare un disastro. Invece era tutto andato bene, con suo gran sollievo. Era solo un peccato che la situazione non sembrasse adatta per far partire una vera e propria battaglia a colpi di palle di neve visto che l'attenzione di tutti sembrava essere sulla sfida lanciata da uno degli studenti più grandi. Non che la cosa fosse così sorprendente: chi giocava con la neve quando si poteva 'giocare' coi fuochi d'artificio? Lei stessa aveva la tentazione di unirsi alla sfida.

«Arefacio.» Recuperata la bacchetta, la puntò verso la macchia bagnata sulla sua giacca e, pensando ad un bel caminetto accesso e al suo calore, cominciò a muoverla a spirale. Una volta che la macchia si fu finalmente asciugata, Marjorie si affrettò ad unirsi agli altri, recuperando dalla borsa a tracolla un fuoco d'artificio. Fu in quel preciso momento che una certa consapevolezza la colpì, raggelandola per qualche brevissimo istante. Se lei fosse stata voltata in un'altra direzione quando era stata colpita dal getto d'acqua, se questi avesse colpito il lato in cui teneva la borsa e l'avesse inzuppata... Marjorie rabbrividì, lanciando un'occhiata dubbiosa al fuoco d'artificio a innesco H2O tra le sue mani. Ok, forse era vero che quel tipo di fuochi fosse instabile e potenzialmente pericoloso. La prossima volta sarebbe stata più attenta e ne avrebbe acquistato uno più sicuro. Non che avesse avuto molta scelta, visto che quello era l'unico tipo di fuochi d'artificio che veniva venduto da Zonko.

«Ciao! Posso unirmi anch'io!?» Scacciati quei pensieri, Marjorie riportò la sua attenzione ai presenti, passando lo sguardo da uno all'altro e riconoscendone alcuni... tra cui un certo professore che era riuscito a riempirsi di lucine natalizie. Per quanto sperasse in una risposta positiva, la strega undicenne era pronta a lanciare il suo fuoco in solitaria se fosse stato necessario. Una volta che avesse ricevuto (o non ricevuto) una risposta alla sua domanda, Marjorie avrebbe ripassato mentalmente le istruzioni che aveva memorizzato e si sarebbe messa all'opera. Piazzato il fuoco d'artificio sul terreno, avrebbe recuperato la sua borraccia e al via, con la dovuta cautela, avrebbe versato su di esso alcune gocce d'acqua. Poi si sarebbe spostata velocemente indietro, mettendosi a distanza di sicurezza mentre il fuoco si attivava e partiva verso il cielo.

Candele di Natale | Box Rosso, COSY BY THE FIRE
PROPOSITO #1: accendi fuochi d'artificio magici in compagnia

© Unconsoled

Menzione a Jane e interazione generale col gruppo.

 
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view post Posted on 19/1/2022, 21:26
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Jolene White

22 anni | infermiera | hogsmeade in festa



Prima che Jane potesse rassicurarla, venne raggiunta da una palla di neve chiaramente arrivata in risposta al getto d'acqua fuori controllo di Jolene. Essendosi già per metà nascosta dietro all'amica, l'infermiera venne risparmiata, e la vendetta si abbatté sulla persona sbagliata. Jane, giocosa, fu lesta a rispondere; seguendo il suo sguardo e la traiettoria del suo contrattacco, Jolene individuò una bambina minuta, i cui capelli chiari parevano quasi bianchi nell'illuminazione notturna. «Ora Peverell mi licenzia» commentò soffocando una risata; da lontano aveva rivolto alla bambina un sorriso imbarazzato di scuse, salvo poi seguire Jane nella corsetta che le portò a mescolarsi alla folla.
Non fu difficile trovare qualcuno di conosciuto, nonostante la confusione: Lucien si era letteralmente tramutato in un'insegna luminosa. Insieme a lui c'erano anche Mireen e alcuni studenti, tra cui Oliver e quella che Jolene riconobbe come una dei Prefetti di Tassorosso. Salutò tutti con un'allegria che l'incidente e la rapida fuga di prima avevano solo accentuato. Lì, in mezzo ad un gruppo piuttosto nutrito di persone conosciute, l'atmosfera di festa era ancora più sentita.
Lasciò correre lo sguardo da Lucien a Mireen, per poi fare eco alle parole di Jane: «Non so chi di voi due abbia la mise più originale».
In quel momento, si unì a loro un'altra studentessa, che Jolene riconobbe immediatamente come quella che aveva lanciato loro la palla di neve. Era minuta e dai tratti infantili, doveva frequentare il primo anno, al massimo il secondo, ma non si ricordava il suo nome. Aveva portato anche lei dei fuochi d'artificio Filibuster, ma, a differenza di Jolene, fu più prudente e non causò nessun incidente.
Jolene rimase per un po' con il naso per aria, a contemplare lo spettacolo pirotecnico che molti continuavano ad improvvisare. I colori vivaci dei fuochi si riflettevano sulle teste della folla, rosso e verde poi blu e giallo, mentre scintille vivaci si aprivano sulla tela nera del cielo per poi spegnersi mentre ricadevano. Pareva che capodanno fosse arrivato in anticipo, ma privo della malinconia addolcita che normalmente lo caratterizzava.
Quando riabbassò il capo, Jolene si tolse delicatamente la stella di natale dai capelli. Ne ammirò per un istante i petali scarlatti, rigirandosi il gambo tra le dita; poi, si avvicinò alla bambina dai capelli chiari – che, notò, aveva già provveduto ad asciugarsi la giacca; se non l'avesse vista bene al momento del misfatto, non ci sarebbero stati indizi che il suo Aguamenti avesse colpito, tra gli altri, anche lei.
Jolene cercò di attirare la sua attenzione, e le rivolse un sorriso. «Sono stata io prima ad aver perso il controllo dell'incantesimo e ad averti colpita, perdonami. Ma non vengo a scusarmi a mani vuote.» E, così dicendo, mosse il Larice per far levitare dolcemente la stella di natale, fino a posarla tra i capelli della studentessa, con un gesto analogo a quello che aveva compiuto Jane qualche minuto prima. «Arriva da un'amica e ora io la passo a te, mi hanno garantito che porta fortuna.»

© Unconsoled

Interazione con Jane e Marjorie, e in generale con tutto il gruppetto :fru:

Iniziativa Candele di Natale, Night under stars ✓
 
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view post Posted on 20/1/2022, 01:13
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Mìreen Fiachran
• 25 anni • Sangue Banshee
• Doc.Erbologia
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L'entusiasmo con cui vennero accolti i suoi dolcio la fecero sorridere ancora di più, emozionata e anche un poco ansiosa di farli assaggiare ad altri che non fossero sua nonna sua madre e suo fratello.
Infilò la mano nella borsetta e ne tirò fuori un sacchetto enorme visibilmente rigonfio e il cui profumino di biscotto appena sfornato riempì l'intera zona mescolandosi a quello di bruciato lasciato dai fuochi d'artificio.
<< Ed eccoli quiiii!!! I miei Gingerbread!>> ma non fece in tempo ad aggiungere altro che altre due persone si aggiunsero alla loro combriccola: Jolene e Jane.
<< Ciao ragazze! Grazie del complimento, temevo fosse troppo stravagante... Volete favorire?? - aprì il sacco e iniziò a passare tra ragazzi e adulti per permetter loro di prenderli e assaggiarli... - Spero che vi piacciano... era da un po' che non li preparavo... Se ne volete ancora, prendete pure il bis, ne ho fatti così tanti che a casa la mia seanmháthair ha rischiato l'indigestione e per un po' non ne vuole proprio sapere.>>
Ridacchio divertita, l'immagine della nonna, sempre così composta e diligente, con la pancia dolorante per la gran abbuffata di biscotti non l'avrebbe mai abbandonata.
<< Bene, intanto che voi vi abbuffate, io finalmente accendo qualche fuoco d'artificio! E' tutta la serata che non aspetto altro e non me ne andrò senza prima aver dato fuoco a qualcosa!>> sembrava quasi una minaccia, ma il viso luminoso e il tono allegro e divertito vanificavano completamente il tentativo di sembrare pericolosa. Anche se, detto da una che era spaventata dal fuoco, era quasi comico, ma i fuochi d'artificio erano troppo belli per guardarli da lontano, doveva assolutamente provare una girandola... o magari avrebbe iniziato da una miccia? Ce n'erano veramente troppi tra cui scegliere! Saltellando, le decorazioni sulla gonna tintinnarono festaiole, raggiunse la scorta che andava aumentando man mano che le persone si aggiungevano al loro spericolato gruppo di piromani e chiudendo gli occhi si lasciò condurre dall'istinto.
La sua mano afferrò qualcosa di piccolo e quadrato ma dalla superficie irregolare... appena riaprì gli occhi e vide cosa le era capitato, non riuscì a trattenere un << Oh cavolo...!>> aveva pescato uno di quei box per spettacoli, non avrebbero sparato fin alto nel cielo, ma ugualmente era da tenersi a debita distanza.
<< Ragazzi, scopriamo quale spettacolo si nasconde in questa scatola? - si allontanò dal gruppetto scegliendo con cura dove appoggiare il box - Lo metto quaggiù per non rischiare altri incidenti.>>
Col cuore che batteva a mille, usando uno dei fiammiferi a disposizione, accese la miccia per poi scappare veloce e tornare dagli altri, gli occhi puntati sulla scatola appena accesa.
Ci mise un poco a partire, tanto che temette le fosse capitato proprio un botto difettoso, ma fatto un passo per andare a controllare, si fermò rassicurata appena lo spettacolo di colpo iniziò.

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Esplosioni di luci e colori, una danza armoniosa che passava da una colorazione all'altra, mille piccoli fuochi che illuminavano il cielo sfidando il chiarore delle stelle stesse e col candore della neve che ricopriva la terra donando a d ogni cosa un unico colore bianco, sembravano quasi risaltati.
Mìreen osservò con occhi spalancati, una bambina che assisteva ad un meraviglioso spettacolo che, per quanto rumoroso, ogni volta la faceva emozionare e gridare di gioia.
<< Oh Dea che bello! A chi sta adesso?>>



Proposito #1 Box ROSSO "COSY BY THE FIRE"
Interazione col gruppo, Jane e Jolene appena arrivate.
Ollino non è colpa mia, io ho chiesto se mi passavano il role code, ma nessuno mi ha ascoltata e mi sono dovuta arrangiare :cry3:
 
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view post Posted on 20/1/2022, 23:14
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Mìreen Fiachran
• 25 anni • Sangue Banshee
• Doc.Erbologia
Scheda PG • Outfit

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Quella serata era a dir poco meravigliosa, non solo perchè adorava i fuochi d'artificio, ma anche per quante persone alla fine si erano aggiunte.
Quando Lucien l'aveva invitata, non avrebbe mai immaginato un simile divertimento, certo apprezzava molto la compagnia del collega, sia ad Hogwarts sia fuori, ma ogni volta che qualcuno si aggiungeva al loro gruppetto, portava con se emozioni e la voglia di passare una serata di sorrisi e risate, senza limiti di età, sesso o nazionalità.
A pensare che quando era partita da casa, era così nervosa che l'amico potesse reagire male al suo outfit così "particolare" ora le veniva quasi da vergognarsi, tra amici si accettano anche le stramberie degli altri, senza giudicarle; anzi, le aveva scaldato il cuore vederlo avvolgersi le lucine di un cespuglio con l'aiuto di Camille, aveva riso come una matta e si era finalmente sentir tornare sè stessa, quella ragazza spensierata di una volta. Niente misteri e segreti in famiglia da risolvere, niente gemella sinistra che ogni tanto si faceva viva nella sua testa, quella sera era stata sua e solo sua.
Ad ogni botto, ogni esplosione di luci e colori, sentiva un peso togliersi dal cuore, fino a sentirlo così leggero che le sembrava quasi di sognare. Era rimasta quasi incredula di riuscir ancora a lasciarsi un attimo da parte i drammi della sua vita per divertirsi di nuovo.
Con allegria rinnovata accolse l'ultima arrivata:
<< Ciao! Aspetta, te sei una nostra studentessa... Marjorie, Serpeverde, vero? Hai già fatto i compiti di Erbologia? - finse una faccia seria, ma resse poco, ridacchiando la rassicurò prima che potesse agitarsi e innervosirsi - Sto scherzando! Questa sera non si deve pensare, neanche nominare ne scuola ne lavoro! Solo divertirsi!>>
Aveva ascoltato un poco distante l'amica Jolene raccontare di come aveva perso il controllo dell'incantesimo finendo per colpire la ragazzina con una palla di neve e un sorriso malefico si fece strada sul suo volto...
Di nascosto raccolse un po' di neve fresca e senza preoccuparsi del freddo che l'acqua congelata le trasmise alle dita benchè inguantate, iniziò a compattarla con attenzione fino a creare una bella pallina.
La nascose dietro la schiena e si avvicinò alle tre fanciulle con nonchalance.
<< Oh ma dai Jolina... Non si può utilizzare la magia per lanciare palle di neve, dove sta tutti il divertimento? E' molto più divertente... - fece un salto indietro - ...lanciarle con le mani!>> e a tradimento le lanciò la palla di neve più veloce possibile, prima che potesse sospettare delle sue frasi e intuisse il suo piano malvagio.
<< Ahahahahah! Presa! Ma ero vicina, non vale...
Aspettate che ci provo con qualcuno di più lontano...>>

Prese un altro mucchietto di neve e lo compattò in una nuova pallina, per poi prendere la mira e lanciare verso Oliver e Lucien... uno dei due doveva pur prenderlo, no?
Prese il collega, dritto sulla spalla, ma la pallina, più grande di quella lanciata prima, con l'impatto esplose e alcuni fiocchi finirono sul giubbotto del Grifo.
<< Ops... Mi è scappata... - palesemente mentiva - Cavolo però, due in un colpo, I'm the best!>>
Si spostò un poco per allontanarsi dalle ragazze e non coinvolgerle in quello che stava per iniziare, nel caso non ne avessero voglia...
<< Dai, vediamo di cosa siete capaci a fare. - disse rivolta al gruppetto poco distante, si stava già chinando per rifornire gli armamenti, ma si fermò di colpo... - Idea! Adulti contro studenti... vediamo quale generazione di maghi vincerà!>>
E con quella proposta, forse aveva veramente appena scatenato la III° Guerra Mondiale... a palle di neve.









Proposito #10 Box BLU "ICY BLUE SPRUCE"
 
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view post Posted on 21/1/2022, 22:30
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Lucien Cravenmoore

26 anni | docente e guardiacaccia | hogsmeade in festa



Boom! Tra i suoni rombanti prodotti dai fuochi d’artificio echeggiò la proposta di Oliver che vorticò con frizzante attrattiva nelle orecchie di Lucien. Conosceva il distillato speciale della Testa di Porco: tra le innumerevoli frequentazioni, da adolescente così come da adulto, aveva finito per provare quasi ogni diavoleria proposta e se non altro si rallegrò del fatto che quello aveva un sapore e degli effetti accettabili. A base di uva con retrogusto di anice, aveva la peculiarità di rendere più visibili le stelle, anche in luoghi inquinati, chi lo beveva. «Devo prenderlo come un tentativo di ingraziarsi il professore?» La domanda si sporcò di umorismo spiccio mentre il francese provvedeva a recuperare la bottiglia dalla mano di Oliver e bearsi di una generosa sorsata. «Non lo sapevo..» sghignazzò alla spiegazione che ne consegui da parte dello studente. Virò lo sguardo verso il cielo disseminato di forme luminose e colorate riuscendo, nonostante luci e fumo, a scorgere delle stelle luminose e lucenti come piccolo diamanti. Ringraziò Oliver e provvide a passare la bottiglia di Stella del Crepuscolo a Mireen, seguendo il suggerimento di condivisione di colui che lo aveva favorito dell’alcolico.
«Adulti contro studenti sia!» esultò a pugno rivolto verso l’alto, accogliendo di buon grado la proposta di Oliver, seguendo l’esempio entusiastico di Camille e ripescando uno dei propri fuochi d’artificio. “ Chi realizza lo spettacolo di fuochi più vistoso e bello in assoluto, vince.“ Vistoso…
Nella mente del mago presero forma dei coloratissimi ippeastri, i fiori di una pianta invernale grandi, vistosi, molto belli, solitamente riuniti in ciuffi all’apice di uno stelo centrale forte e nudo. Le corolle erano imbutiformi e a forma di trombetta, aperti in tutte le sfumature del rosso, salmone, giallo e bicolori, con screaziature bianche, gialle e verdi. Scosse la bacchetta in avanti in un movimento fluido ma deciso « Orchideus!» Dalla punta del catalizzatore apparve un mazzo di fiori che il docente provvide ad incastrare nei fuochi, accendendoli subito dopo. Con un fischio acuto, questi sfrecciarono verso il cielo dove scoppiarono in un tripudio di forme, colori e…petali multicolori che presero a vorticare nel firmamento, planando infine sui presenti con grazie ed un certo effetto scenico.
Li raggiunsero anche Jolene e Jane e quest’ultima gli rivolse la parola condendo la frase della propria consolidata è gradita ironia. Lui le scoccò un’occhiata dai molteplici significati e pinzandosi il canino non le fece attendere troppo una risposta. «Una soltanto e sembra aver funzionato.» Non aveva fatto in tempo a chiudere la bocca che Jolene commentò le mise estrose sua e di Mireen, facendolo ridacchiare di gusto. «Lei mi batte di sicuro ed è molto più carina» sostenne solennemente indicando la collega col pollice teso.
Li raggiunse quindi un’altra studentessa del castello, Marjorie Hastur, e domandò se poteva unirsi a loro. Gli aveva fatto un’ottima impressione quando qualche mese addietro, assieme ad altre compagne tra cui Camille, si era presentata alla capanna con l’intento di farsi aiutare ad addomesticare il suo gufo.
«Certo, signorina Hastur. La notte è più giovane di lei e va sfruttata al meglio» le risposte indicando i fuochi d’artificio e lasciando che lei, a sua volta, li usasse per colorare la volta celeste. Stava ammirando lo spettacolo pirotecnico quando avvertì qualcosa colpirgli la spalla e qualche schizzo gelido entrare a contatto con la pelle esposta del volto. Sebbene fosse stato colto di sorpresa e dunque non fosse riuscito ad individuare l’origine del lancio della palla di neve, bastarono le parole di Mireen ad informarlo.
Con un ghigno bastardo si chinò quel tanto che gli bastò a raccogliere un mucchietto di neve - urtando contro qualche lampadina - e con uno scatto ferino lanciò una palla di neve mirando dritto al décolleté di Mireen, oltre il tessuto rosso cosparso di brillantini che riflettevano le luci dei fuochi. «Occhio per occhio Mireen, in guerra tutto è lecito…» e fu così che si unì alla battaglia a palle di neve che sembrava aver preso posto, almeno momentaneamente, a quella di fuochi d’artificio. La sua successiva preda fu la frizzante Camille, la prima studentessa che gli capitò sotto tiro; mirò alle gambe creando una palla di piccole dimensioni che si augurò non le causasse dolore con l’urto.

© Unconsoled

Vogliamo Mireen sbronza come a Villa Scott :fru:
Interazioni con Jolene, Jane, Mireen, Marjorie, Oliver e Camille
Scusate il post meh ma crollo dal sonno
 
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view post Posted on 22/1/2022, 10:37
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Marjorie Hastur

11 anni | serpeverde | hogsmeade in festa



«Certo, signorina Hastur. La notte è più giovane di lei e va sfruttata al meglio.» Fu il professor Cravenmoore a rispondere alla sua domanda. Marjorie gli sorrise, grata, unendosi al gruppo e osservando i fuochi d'artificio che saettavano nel cielo, tramutandosi in un spettacolare effetto di luce. Quello di Marjorie non era particolarmente elaborato ma non per questo era meno spettacolare degli altri. La bambina sorrise a quel ennesimo spettacolo di luci e colori a cui, fino a quel momento, aveva assistito solo a capodanno e a debita distanza. Le era capitato una o due volte di lanciare un fuoco d'artificio babbano ma quella era la prima volta che ne lanciava uno magico. Poteva sembrare assurdo, visto che proveniva da una famiglia purosangue, ma era così. Suo padre vedeva infatti i fuochi d'artificio magici come una pericolosa influenza babbana nel mondo magico mentre sua madre, appassionata di babbani com'era, preferiva usare quelli che riteneva i 'fuochi d'artificio originali'... a sua detta più interessanti proprio perché operavano senza magia.

Solo una volta abbassato lo sguardo Marjorie si rese conto che la donna dell'Aguamenti si era avvicinata a lei. Alle sue parole di scuse si sentì un po' imbarazzata, in quanto si rese conto per l'ennesima volta di non aver reagito esattamente nel modo corretto. Lanciare una palla di neve come giocosa vendetta non era esattamente come una bambina di buona famiglia avrebbe dovuto comportarsi. Se lo avesse saputo suo padre, probabilmente si sarebbe presa una bella strigliata. «Ti ringrazio ma non dovevi preoccuparti.» Rispose un po' timidamente, cercando con poco successo di mettere a parole quello che pensava. «Essere colpita da un getto d'acqua mi ha sorpreso ma è stato divertente.» Se avesse colpito la sua borsa al posto della sua giacca lo sarebbe stato molto meno ma che importanza aveva? Tutto è bene quel che finisce bene, dopotutto. «Io invece chiedo scusa per aver lanciato la palla di neve. Mi è sembrato divertente al momento...» Magari non era riuscita a colpirla ma le sembrava giusto farle delle scuse visto che avrebbe dovuto essere lei il suo bersaglio. «Comunque, grazie per la stella!» Aggiunse, un sorriso che le spuntava sulle labbra. «Porta fortuna? Cosa devo fare, passarla a qualcun altro per offrire a tutti un po' di buona fortuna?» Domandò per poi pentirsi di averlo fatto. E se quella stella fosse stata un dono? Non era che con quelle parole aveva offeso la giovane donna?

«Ciao! Aspetta, te sei una nostra studentessa... Marjorie, Serpeverde, vero? Hai già fatto i compiti di Erbologia?» Per sua fortuna - o forse per sua sfortuna? - la docente di Erbologia venne in suo soccorso. «Emm...» Alla sua domanda, Marjorie rimase un po' spiazzata, un lampo di sensi di colpa che attraversò la sua mente per aver rimandato i compiti proprio per partecipare a quella serata ad Hogsmeade. Non era in ritardo con le consegne ma il fatto che avesse deciso di uscire a divertirsi al posto di completarli forse era il motivo per cui, nonostante la sua passione per lo studio, era finita in serpeverde e non in corvonero. «Sto scherzando! Questa sera non si deve pensare, neanche nominare ne scuola ne lavoro! Solo divertirsi!» Quando la professoressa tornò a parlare, Marjorie fece fatica a trattenere un sospiro di sollievo. Era stato solo uno scherzo, per fortuna! «Ha preparato lei quei biscotti?» Le domandò incuriosita, portando tatticamente il discorso su lidi meno pericolosi. Anche sua madre preparava biscotti di pan di zenzero nel periodo natalizio e solitamente Marjorie l'aiutava. Beh, magari quelli fatti da lei non erano perfetti come quelli fatti da sua madre o, a quanto poteva vedere adesso, dalla sua docente ma erano comunque deliziosi. «Posso assaggiarne uno o sono solo per i vincitori della gara coi fuochi d'artificio?» Domandò quasi divertita, chiedendosi vagamente chi alla fine l'avesse vinta quella gara. Non che avesse molta importanza, quello che contava veramente era essersi divertiti.

Mentre considerava vagamente che biscotto scegliere, se quello a forma di albero di natale o quello a forma di casetta, con sua gran sorpresa la professoressa Fiachran diede il via ad una vera e propria battaglia a palle di neve tra studenti e adulti. D'un tratto dimentica del biscotto, che avrebbe assaggiato dopo la battaglia se ne fosse rimasto qualcuno, Marjorie si affrettò a chinarsi sul terreno e a compattare una palla di neve con le mani per poi lanciarla verso il professor Cravenmoore. Qualcuno doveva pur vendicare Camille, no!?

© Unconsoled

Interazioni con Lucien, Jolene, Mìreen.

 
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view post Posted on 30/1/2022, 11:00
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S.G. Nieranth

15 anni | tassorosso | hogsmeade in festa



Dalle profondità dei sotterranei, era praticamente impossibile riuscire ad udire il suono esplosivo dei fuochi artificiali. A maggior ragione se la Tassorosso di turno se ne stava concentrata a leggere un libro, ignorando totalmente la possibilità di un evento simile. Era così presa dalla lettura, che quasi non si rese conto di essere stata chiamata, ma Memory non era certo il tipo che si arrende facilmente.
La fretta dei gesti e delle parole la preoccupò non poco, sembrava essere successo qualcosa di grave. Infilò prontamente un pezzo di carta decorata all'interno delle pagine che stava leggendo e raggiunse Memory. «Che succede?» Azzardò a chiedere, ma sembrava esserci il tempo solo per recuperare una piccola scatola, che le venne mostrata quasi con orgoglio. Purtroppo la Tassorosso non aveva idea di cosa fosse e il tempo non sembrava essere a loro favore, non era quindi il momento per domandare ed acconsentì a seguirla. Non sembrava doversi preoccupare della situazione, anzi al più doveva essere qualcosa di davvero interessante, d'altronde aveva piena fiducia nella compagna. Prese il suo mantello e cominciò a muoversi a passi svelti, anche se "svelti" era dir poco. In realtà si trattava di una vera e propria corsa, senza sosta né possibilità di chiedere altre spiegazioni. Raggiunsero il piano terra ad una velocità record e con grande sorpresa del Prefetto, uscirono direttamente dal Castello.
Continuava a non capire perché si stessero spostando in quella che era la via che portasse ad Hogsmeade. I ricordi delle avventure passate con lei in quella città non l'aiutavano di certo, e proprio mentre le più orribili possibilità si dispiegavano tra i suoi pensieri, un rombo si fece largo nel cielo. Era un suono familiare, che non preannunciava di una tempesta in arrivo. La Tassorosso alzò gli occhi nella direzione da cui il suono sembrava giunto e intravide ciò che si aspettava: ora era tutto chiaro! La fretta, la scatolina, tutto. Iniziò a sorridere interiormente, mentre ancora con la compagna si dirigevano nel punto ove la magia stava dando il meglio di sé.
Lo stupore di quelle luci nel cielo fu un'emozione tanto nuova quanto colma di meraviglia, non era abituata ai fuochi d'artificio in generale, figuriamoci a quelli magici. Approvò tutte le impressioni della concasata, senza riuscire a recuperare il fiato perduto, ed indicava con lei le figure più interessanti che svolazzavano in cielo. Non mancò poi il saluto alle sue conoscenze, come per Camille che le invitava ad unirsi a loro, ed il tentativo di evitare i professori, più per timore del loro ruolo che per altro; di certo li avrebbe salutati educatamente.
Il caos era dappertutto, non generato solamente dalle esplosioni che brillavano in cielo, ma anche da tutto il resto causato dai presenti. Tentò di proteggere Memory che si rifugiava al suo fianco, ma con scarsi risultati: chiudeva a sua volta gli occhi per il timore di venir colpita anche lei. Ed era divertente! «Grazie» Tentò di dire tra uno scoppio ed un botto, «Per avermi portata qui!»

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Alla fine ce l'ho fatta! Ci tenevo troppo a scrivere almeno un post qui.. Grazie a tutti per l'iniziativa :flower:
 
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view post Posted on 10/4/2022, 17:57
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Oliver Brior

17 anni | grifondoro | hogsmeade in festa



Nello sguardo complice che scoprì in Penny, vi trovò l'incantesimo più vivido di tutta la sera nonché la certezza di raccogliere ben presto una memoria di cui avrebbe avuto prima o poi profonda nostalgia. Sentiva d'esserne presago pur mai indugiando oltre, lì dove il tempo giocava a nascondersi: mai come in quell'occasione, in effetti, non desiderò altro che fermarsi, unirsi alla festa, lasciare che il fuoco divenisse l'omaggio gioioso di un'adolescenza piena di contrasti. Voleva quello, pensò. Voleva tutto quello che una sera d'inverno potesse offrire in dono, nulla di più. Nell'esplosione di colori e di geometrie luminose, si allontanò in lui ogni malinconia – della sua famiglia, delle tradizioni più belle, del Natale in generale. Convinto com'era stato fino a quel momento di non vivere le festività nel migliore dei modi, per giunta per il secondo anno consecutivo, non avrebbe neanche lontanamente immaginato un incontro invece così piacevole. Si lasciò coinvolgere dall'entusiasmo come non gli capitava da tempo, da moltissimo tempo; e quel pizzicore gentile lungo la pelle, quella sensazione di dinamica euforia, tutto lo portò ad osservarsi intorno – ogni volto, infine, svelava meraviglia.
«Ai suoi ordini, Comandante delle Stelle.» Scherzò così, affabile. Desiderò accostarsi a Camille, alla quale s'era appena girato; desiderò correre i suoi passi, non perderla neanche un attimo di vista – né lei né Penny, nessun altro. Genuinamente stava tutto lì, in quella speranza: non perdere chi gli fosse accanto e, più teneramente, non perdersi.
Gli apparve d'essere al centro di un disegno più grande, una premessa che aveva accantonato troppo a lungo e che voleva comprendere pienamente, fino alla fine. Quello che c'era, scoprì, aveva il senso della dispersione, di ogni rinuncia che involontariamente – e forse per necessità – aveva attirato a sé nel corso dei mesi. Nei saluti che cantilenò all'una e all'altra, identità più o meno familiari, scivolò l'impronta del passato – il ragazzo che sapeva amare, più di qualsiasi altri fosse mai stato, emerse dolcemente e gli mancò, gli mancò terribilmente. Sentì il terreno dissolversi sotto i piedi, imprevedibile come l'assalto del tempo, e Penny forse se ne accorse ben prima di lui. Intrecciò il braccio al proprio, lo spinse avanti, un passo, un secondo, un terzo ancora. Nell'euforia del momento poté risultare naturale, un amico che portava via l'altro, una coppia affiatata che preparava l'arsenale di fuochi d'artificio. Sulla patina che offuscò le palpebre, un battito di ciglia appena, Oliver vide quello che aveva perso, ne ebbe nostalgia al punto da crogiolarsi nel solito rimorso. E poi sfumò via, rapidissimo. Ottenne così concretezza di ogni attimo: una palla di neve lanciata vicinissima, il commento divertito di qualcuno, il suono – anche per lui già meno opaco – di chi gioiva. Lo scambio di un fiore, poco distante, si delineò per lui come l'omaggio più bello, e assaporò ogni istante come se fosse l'ultimo: una parte di lui, a malincuore, tempestava d'ansia all'idea che tutto fosse provvisorio, che fosse un'illusione vana. Strinse a sé quei pensieri, a mo' di ragnatela. Quando il Professor Cravenmoore raccolse la sfida e operò la prima manifestazione magica, dimenticò tutto, ogni cosa. Non poté negare, allo stesso modo, che la cornice brillante in cielo fosse tanto maestosa da togliere il respiro. Petali di fuoco, colori d'arte.
«Spettacolare.» Commentò educatamente, non senza una punta d'emozione; accompagnò infatti con un applauso sincero, un battito di mani che naturalmente si perse nei suoni festivi tutto intorno. Penny non si lasciò abbindolare, restava pur sempre una sfida: ad un colpo di bacchetta infiammò la miccia di alcuni Fuochi Filibuster, guidandoli in alto con un incantesimo a mezza voce; poco dopo zampillò una girandola coloratissima – dal rosso all'arancio, stabilizzandosi sullo smeraldo – che andò rapidamente ad avvolgere l'orchidea del Docente, ben presto somiglianti ad uno stelo e alle sue foglie. Sulla stessa scia, Oliver avanzò d'un passo e attinse ad un sortilegio semplice, tuttavia sperava altrettanto incantevole. Appena danzante, la bacchetta coinvolse i grappoli luminosi.
«*Papiliofors Ne immaginò il volo delicato, la metamorfosi di petali in farfalle – una scelta, per lui, quasi azzardata. Avrebbe potuto considerare altre forme, altre creature: fenici, folletti, perfino draghi; sentì lo sguardo di Penny come un macigno, la domanda sospesa tra loro a mezz'aria: sei sicuro, sembrò sentire distante. Lo era, lo era davvero: era una serata così bella per districarsi completamente dalla memoria, non voleva più. Era felice, inseguiva la prima di una lunga schiera di farfalle lucenti come raggi d'arcobaleno: dall'origine dei petali dello stesso fiore, allora, spalancavano ali fiammeggianti, adornando la notte come gemme. Guidò alcune verso il basso, proprio tra loro, lasciando che scintillassero lungo la spalla dell'una, il braccio dell'altra, tutte come bagliori sui volti. Danzavano tra loro, più simili a fate di quanto non fossero veramente, e lui tentava quasi giocosamente di dirigerle verso gli altri – non bruciatevi, diceva con sorriso. Era fuoco variopinto, soffiò contro una farfalla in tempra rubino, come a sospingerla verso Camille. Un occhiolino, alla fine, con una tacita promessa che era certo giungesse nitidamente. Ora tocca a te.
La sfida non gli sembrò più importante, tutto era divertimento. E per lui, tempo dopo, il rientro avrebbe avuto il gusto dolce della spensieratezza, e il cuore in estasi, il petto leggero, la cenere tra i capelli, la stessa cenere che avrebbe lasciato per una notte, una notte intera, come ad avere una prova – il giorno seguente – che fosse stato sì un sogno, ma reale.

© Unconsoled

Scusatemi davvero per il ritardo, mi dispiace moltissimo. Senza più essere d'intralcio, questo è il mio ultimo intervento: ringrazio Lucì per aver proposto un'iniziativa così bella e ringrazio tutti voi per aver partecipato, è stato meraviglioso ed è una memoria che di certo Oliver porterà sempre con sé. ♥
 
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view post Posted on 19/4/2022, 16:55
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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Camille Donovan

14 anni | Prefetto Tassorosso | Hogsmeade in festa



L'euforia aveva toccato chiunque, lei compresa. Si era recata sulla collinetta con l’aspettativa di uno dei classici eventi che animano i Villaggi durante i periodi festivi, ma si rivelò tutt’altro. Qualcosa d’inatteso. Un momento speciale da vivere, e magari rivivere un giorno, con persone speciali. Non c’era più distinzione tra alunni e insegnanti, adolescenti e adulti, tutti condividevano un unico obiettivo: divertirsi. Tra allegri e sfavillanti Fuochi d’Artifici, sfide a palle di neve, che lei perse inevitabilmente, e sane risate si sarebbe portata ogni secondo di quel pomeriggio nel cuore.
Osservò ammirata l’esplosione floreale ricreata da Lucien. Allargò le braccia, beandosi della cascata di petali colorati. Ne lasciò adagiare qualcuno sui palmi distesi, per poi carezzarli delicatamente con i pollici. Ne saggiò la delicatezza e la morbidezza setosa, prima di farli cadere sul candido manto che avvolgeva il terreno. «Meraviglioso!» le sfuggi dalle labbra. Un’affermazione tra sé e sé, mentre aveva ancora il naso all’insù, puntato verso il cielo. Ammaliata, l’espressione come quella di un infante che va alla scoperta del mondo, passo dopo passo.
E, a mano a mano, toccò anche a loro dare sfoggio delle proprie “abilità”. Probabilmente, l’unico dei tre a prendere seriamente la sfida fu Penny. Se lei ed Oliver, lì al suo fianco, erano rimasti incantati dallo spettacolo del Docente, l’altro non perse tempo e accese nuovi Fuochi. Quello che ne seguì fu magia, in tutti i sensi. Una danza di farfalle variopinte li circondò, minuscoli esserini fiammeggianti che si libravano con eleganza attorno alle loro figure, creando giochi di luci ed ombre. Sorrise in maniera genuina ad Oliver quando, con un leggero soffio, ne sospinse una verso di lei. Oliver, che si era rivelato un ottimo complice, mettendo in mostra un po’ del suo lato malandrino. Allungò le dita fin quasi a sfiorarla, giocherellandoci come avrebbe fatto con una vera. Ora stava a lei, l’incoraggiamento dell’altro la riportò alla realtà. Con sicurezza, strinse la bacchetta.
Con un semplice tocco, avviò anche lei uno degli ultimi fuochi forsennati rimasti. Forsennati come quella piccola, folle ed “innocente” sfida. Nella sua mente si palesarono goccioline lattiginose. Uno stillicidio, che, come pioggia battente, cadeva su di loro. S’immagino il curioso evento atmosferico mentre muoveva il polso dall’alto verso il basso, puntando poi il mandorlo verso l’obiettivo, evitando accuratamente di toccarlo. «Lacteo!» pronunciò decisa.
Le scintille che, fino a pochi secondi prima, erano puro fuoco, liquefacendosi si tramutarono in latte. Il liquido biancastro ed opaco cadde sui presenti. Soddisfatta, tirò fuori la lingua per saggiarlo, come solitamente faceva con la neve. Non era buono come quello vero, ovviamente, al tatto era però fresco e sortiva lo stesso effetto dei cristalli ghiacciati. Questo si depositò ovunque. Sul cappotto. Sui Capelli. Del suo passaggio restavano solamente delle minuscole chiazze scure, pozzanghere che asciugandosi sarebbero scomparse del tutto. Una parte si andò a mischiare all’impronta sui jeans, lasciata dalla palla di neve lanciata da Lucien. Una parte ancora alla grigia cenere, mero residuo delle esplosioni, che spegneva i suoi colori naturali, dall’incarnato al vestiario.
Così tornò a scuola, dopo aver recuperato il resto degli studenti ad Hogsmeade, passando da Mielandia. Fece ritorno come una vecchia foto in bianco e nero. Il ritratto di una ragazza spontanea, felice, catturato a china da un artista di strada. Un ricordo spensierato che pareva sbiadito dal tempo, ma in verità era più recente e vivido di quanto apparisse.
Sperava di poter ripetere l’esperienza l’anno successivo. Immaginava un nuovo periodo natalizio. Le bancarelle sarebbero tornate. L’odore delle spezie unito a quello di bruciato delle loro imprese pirotecniche. Magari non sarebbe successo, o magari sì. Per ora poteva sognarlo quella stessa notte, crogiolandosi negli spezzoni di quella giornata riproposti come frame cinematografici.
© Unconsoled

Ci tenevo anch’io a fare un post di chiusura. Grazie a tutti voi, è stata una parentesi meravigliosa sia per me che per Camille :<31: :<31:
 
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24 replies since 22/12/2021, 22:18   881 views
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