Era da un pezzo che non vedeva quel maledetto figlio di un jarvey del suo ex-collega.
Quando le aveva mandato quel gufo per vedersi, neanche ci credeva, ne era stata così felice da correre a rispondergli.
L'appuntamento era al parco più grande di Londra. L'Hyde Park era enorme e lo adorava per i mille luoghi da scoprire, con tanto di
fiumiciattolo,
specchi d'acqua e addirittura
fontane.
Per l'occasione si era vestita bella colorata, comoda e leggera, naturalmente scoperta per il caldo di quella giornata d'estate.
L'incontro era sul ponte che attraversava il fiume, arrivò perfettamente puntuale nel primo pomeriggio.
Si mise a guardare il glicine che si arrampicava sinuoso lungo il bordo del ponte, intrecciandosi alla struttura in legno e aggiungendo verde e lilla al marrone.
Osservò il proprio riflesso sullo specchio dell'acqua, l'immagine era distorta dalle leggere increspature create dalla brezza che tirava, un vento tiepido che accarezzava il viso e l'avvolgeva col dolce profumo floreale, facendola sorridere senza motivo.
Continuava a guardare il proprio volto, quando di colpo un barlume violaceo negli occhi riflessi le fece comparire un'espressione confusa quasi cruciata.
Se lo era immaginato?
Ultimamente faceva fatica a distinguere realtà e sogno, vedeva Muìryn sempre più spesso anche da sveglia, capitava le sussurrasse parole nella testa, a volte intere frasi, pensieri e commenti.
Riusciva a distrarsi e a fingere di non sentirla... eppure c'era, era lì, e non mancava di ricordarglielo.