MIKE T. MINOTAUS △ SERPEVERDE △ 18 ANNI
Si era decisamente fatto prendere la mano.
Quello che doveva essere un semplice momento di svago si stava via via trasformando in un sempre più acceso dibattito tra lui e un suo giovane concasato, Alexander.
Titubante sulla veridicità di quell’articolo, il ragazzo si era avvicinato per chiedere spiegazione al suo Caposcuola, che di rimando stava cercando di convincerlo sull’autenticità di quel racconto.
«Hanno scritto proprio così! Si tratta proprio di un articolo del Cavillo sulla Polvere Volante e no, non si tratta dell’ultima invenzione dei Weasley.»
«Secondo me, invece, questa non è una vera copia del Cavillo. Lo hanno manipolato. Io lo leggo sempre e non citerebbero mai fonti non autentiche. »
Insomma, anche tra i possessori del dono magico potevano nascondersi degli autentici zotici, ed Alexander ne era la prova. In quel momento Mike stava quasi per inveire verso il giovane studente, ma il sopraggiungere di Emma riuscì a coglierlo un po’ alla sprovvista.
«Con te faccio i conti più tardi…» Sguardo severo e minaccioso, l’avrebbe liquidato così, prima di spostare l’attenzione sull’arrivo della giovane Grifondoro.
«Emma, non ti hanno mai detto che hai proprio un bel segnalibro. Dove lo hai preso?» Orgoglioso com’era, non avrebbe mai fatto passare sotto traccia quel semplice dettaglio.
In quel momento le avrebbe voluto chiedere qualcosa in più anche sul libro che aveva appena posato sul tavolo, ma con che faccia le avrebbe potuto muovere un appunto ironico su titolo, se fino a pochi istanti prima aveva tenuto in mano le pagine del Cavillo?
«Dunque, non conosci Hughes? Non saprei bene come definirlo, se non con l’appellativo di autentico deficiente. Nell’ultimo anno non mi è mai capitato di averlo visto lucido per più di due ore di seguito.»Terminata la breve descrizione facendo spallucce, Mike ne avrebbe approfittato per spostare i suoi preziosissimi appunti dalle pagine della rivista, ma proprio in quel momento il destino volle far incrociare il suo sguardo con quello di un’altra Tassorosso.
No, non si trattava di Thalia.
*Lynch!* Con Eloise nei pressi non si poteva mai stare tranquilli, e lo sguardo ambiguo che gli aveva appena riservato era l’ultimo di una lunga serie di campanelli d’allarme che Mike, in qualità di Caposcuola, non poteva permettersi di ignorare. Cosa stava tramando in compagnia del nuovo bibliotecario? Insomma, non se la sarebbe mai aspettata lì, in biblioteca, senza un enorme tornaconto personale.
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