Un gradevole profumo di tè nero imbeve le pareti del salotto, portando con sé un sapore d’Oriente. Sinuose volute promanano dalla cucina, dove Penelope Johnson traffica tra le stoviglie con la sicurezza della padrona di casa —sulla fronte, una sottile rugiada a testimoniare la presa del caldo su Londra e l’accresciuto affaticamento nella donna.
Sospira, tamponando il viso arrossato con il dorso della mano. Dunque, raggiunge il lavabo, apre il rubinetto per far scorrere un po’ d’acqua fresca e bagna un fazzoletto di cotone che usa per tergersi il collo. Un’espressione beata appare immediatamente sui suoi lineamenti, mentre scende verso le clavicole e risale per umettare la linea della mascella.
A ben pensarci, mettere a scaldare l’acqua nel calderone per un tè caldo in estate non è forse stata la migliore delle idee, ma ci sono situazioni che non ammettono scorciatoie. E ciò che deve avvenire di lì a breve richiede un passaggio che passa per un tazza di tè nero bollente.
«Phoebe, tesoro!» La voce squillante di Penny echeggia nella casa, attraversando il primo piano della casa e inerpicandosi su per le scale fino al secondo.
«Phoebe!» Stavolta, alza di qualche ottava il tono benché lo sforzo sembri costarle un’ondata di calore di troppo.
«Raggiungimi in cucina» aggiunge, persuasa che il suo appello sia arrivato alla nipote.
«Il tè è pronto».Le mani della donna, intanto, hanno già agguantato due tazze con relativi piattini e organizzato un piccolo angolo dedicato alla tasseomanzia sul tavolo della cucina. Da quando Phoebe le ha rivelato di aver scoperto le sue capacità divinatorie, ha preso l’abitudine di esercitarsi con le relative pratiche apprese a lezione. In queste occasioni, Penelope si limita a fare da spettatrice o, per essere più precisi, da destinataria delle letture. A suo modo di vedere le cose, la tasseomanzia si è rivelata la più interessante.
Sguainata la bacchetta, la donna esegue un incantesimo di levitazione su un piccolo vaso con alcuni rametti di lavanda e su un piatto con una dozzina di biscotti secchi al burro. Nonostante la pratica richieda grande concentrazione (e magari proprio per questo), è del parere che una ricompensa non possa intaccare il risultato degli sforzi di Phoebe. Di certo, non immagina che il pomeriggio le riservi un colpo di scena. La nipote potrebbe scegliere di non interrogare soltanto il Fato per ottenere le risposte che cerca, ma di rivolgersi a qualcuno di più vicino —così vicino da poterlo toccare con mano.
i wanna hide the truth, i wanna shelter you