Il Ballo dei Draghi

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Thalia Moran
view post Posted on 4/1/2024, 18:54 by: Thalia Moran
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You can take the darkness out of the man, but you can't force him to step into the light.

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Ritraggo la mano, affatto infastidita dal suo diniego e, in realtà, resto divertita dalle complicanze che potrebbero essere sorte nel momento in cui i nostri corpi - per quanto innocentemente - si fossero uniti in una innocua passeggiata a caccia di un aperitivo.
«Che il cielo non voglia!» ironizzo, lisciandomi l’abito sui fianchi. Essere scambiata per la ragazza di Shaw mi sembra esagerato, ma non conosco la donna che l’ha accompagnato e non so quanta verità ci sia nelle parole di lui; le percezioni sono sempre così sommarie e, talvolta, incorrette.
Accetto dunque di fargli strada seguendo il suo invito, mentre i miei occhi scrutano il paesaggio circostante. La sfiammata di poco fa sulle teste di ignari visitatori avrebbe fatto prendere un colpo persino a me se non avessi saputo - o quantomeno immaginato - che adeguate protezioni fossero state disposte per la nostra incolumità. Mi aspettavo anche di vedere Auror, Antimago e dipendenti per l’Ufficio per la Regolazione e il Controllo delle Creature Magiche, ma probabilmente nessuno di loro avrebbe indossato visibilmente distintivi e segni di riconoscimento; giusto per passare una serata in piena tranquillità in mezzo alla natura selvaggia delle Ebridi, insomma. Che cosa sarebbe mai potuto accadere?

Quando alla fine ci avviciniamo al tendone più prossimo e quindi alla fonte di ogni grazia - culinaria e non - ordino un bicchierino di Whiskey Incendiario. Crescendo la mia tolleranza all’alcol è migliorata, non in modo eccelso sia chiaro, ma almeno - ad oggi - riesco a camminare in linea retta e con una parvenza di sicurezza, senza inciampare o investire chi mi circonda; la mente annebbiata, spero, troverà un modo per dissipare i fumi dell’alcol deliziandosi con qualche pietanza.
Sarà per l’atmosfera e lo scenario - forse per il freddo che mi accappona leggermente la pelle del braccio scoperto -, ma sento il bisogno di indugiare sulla bevanda che mi darà l’effetto sperato e, per contorno, farà scaturire una serie di ricordi.

Mentre sollevo la maschera, accettando il mio letale distillato, e sto per chiedere a Draven se voglia qualcosa a sua volta, il ragazzo mi prende in contropiede nominando la Gazzetta del Profeta e il suo ultimo articolo sui nuovi nuclei. Sebbene non possieda un abbonamento alla Gazzetta per una serie di opinioni discutibili pur essendo lecite, sono ancora capace di sgraffignare una copia ai miei concasati del primo anno, troppo impegnati a giocare a Gobbiglie per voler sapere davvero che cosa accada nel mondo magico. Le voci di corridoio, poi, hanno fatto il resto nei giorni antecedenti a questo evento per colmare eventuali lacune.
Ciò che, però, mi fa andare di traverso il primo sorso di Whiskey è la nomina della Gazzetta stessa nella conversazione. Il giorno in cui io e Draven abbiamo seriamente parlato per la prima volta, nella gelateria Florian stipata di clienti, era proprio lì che stavo andando: ero convinta che mi sarei portata il segreto nella tomba - desiderando che quel momento giungesse tra molti, molti anni -, salvo poi dimostrarmi una codarda e fare marcia indietro. Ero tornata ad Hogwarts senza aver incontrato la persona per la quale avevo fatto tanta strada e, adesso, il solo sentir nominare la Gazzetta e il sapore del Whiskey sulle labbra mi aveva fatto gelare il sangue. Avrei dovuto dissimulare meglio le mie sensazioni ed emozioni, ma l’assenza di ossigeno mi impediva chiaramente di seguire un filo logico di pensieri.
«N-no--» tossisco, preda del bruciore alla gola, col palmo teso in avanti a voler chiedere del tempo utile a riprendere fiato. «D-dicevo…»
Un ultimo colpo di tosse, deciso abbastanza da dare l’impressione che un’oliva si sia incastrata in gola con tutto lo stecchino, e sono di nuovo pronta a conversare amabilmente col mio compagno di salvataggi in extremis.
«Dicevo: non mi stupisce che gli esperimenti siano falliti.» commento, ritrovando serenità di pensiero e parola «Ero curiosa quanto devono esserlo stati loro nel provare ad abbinare i diversi elementi, ma… sarebbe bastato chiedere ad un Pozionista per sapere che il sangue di drago è un ingrediente volubile e che i denti di drago intatti siano estremamente rari da trovare.»
Mi accorgo di aver parlato pari pari ad un libro stampato, quasi quello del pozionista fosse il mio mestiere da sempre. In realtà non ho ancora una professione e, comunque, aspiro ad altro per la mia carriera. Tra l'altro pozionisti e dragologi in famiglia non mancano.
Immagino di aver perso Draven al primo giro di boa - quando, cioè, ho impunemente criticato l’operato di persone esperte nel settore -, così provo a recuperare terreno e ad essere più conviviale.
«Ho realizzato solo adesso che quella nominata nell’articolo è tua…?» Madre? Nonna? Zia?
Lascio in sospeso la frase, aspettandomi che lui la completi. Nel frattempo, mentalmente mi allontano dal pensiero di un certo giornalista e dai nostri trascorsi, augurandomi di essere più preparata nelle prossime ore qualora qualcun altro pensasse di nominare quel maledetto giornale. Dio, quanto odio la Gazzetta.



THALIA J. MORAN | 20 Y.O. | HUFFLEPUFF HEADGIRL |
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Menzioni: /
Interazioni: Draven


In realtà amo tutti i giornalisti :<31:
 
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115 replies since 23/12/2023, 17:03   4533 views
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