Cosa doveva fare, dunque? Qual'era il suo compito? Oh, eccolo qui era un pacchetto delicato tanto quanto profumato: doveva prenderlo e consegnarlo senza rovinarlo. Un compito semplice, come prima volta sembrava davvero fattibile, sbagliare era impensabile. Ecco allora che la docile creatura si preparava finalmente, con movimenti fluidi e armoniosi come quelli di una danzatrice celestiale. Londra era il punto di partenza, un labirinto di strade e vicoli, Hogwarts la destinazione, faro di magia tra le colline della Scozia. Un viaggio piuttosto lungo che si intrecciava tra i fili rossi del destino, ma per quella non era affatto un problema, abituata a vagare tra le nebbie dell'esistenza, a danzare tra i confini del reale e del soprannaturale, a giocare con gli altri Yokai. Quel viaggio inoltre, non era solo un compito da svolgere, ma un incarico a cui essa stessa designava un'opportunità di legame tra due mondi. E quando finalmente raggiunse le maestose torri di Hogwarts, la creatura percepì una profonda gratitudine per essere stata scelta come portatrice di un dono di luce e speranza. Dalle torri scese verso il basso, sfiorando ogni cosa con rispetto e reverenza, una grazia innata che le permetteva di saltare da una parte all'altra, evitando sguardi indiscreti e muovendosi silenziosamente come un'ombra tra le ombre. Continuò il suo viaggio fino a quando non percepì le stesse sensazioni del mondo sotterraneo che si agitava nei recessi più profondi del Castello, come se esso stesso respirava di vita propria per accoglierla ed accompagnarla. Infine, finalmente, le lunghe orecchie a punta si inclinarono leggermente in avanti, mentre consegnava il suo pacchetto con un gesto delicato che le consentiva di adempiere a quel compito con tutto il fervore e la dedizione che il suo essere apparentemente spirituale poteva offrire. Ora dunque, con la stessa eleganza con cui era arrivata, si preparava a tornare indietro senza lasciare traccia alcuna: nessuno avrebbe mai saputo della sua visita, tranne forse coloro che avevano occhi per vedere oltre il velo del mondo materiale. Scomparve silenziosamente, lasciando dietro di sé solo il ricordo di un incontro magico e fugace.
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