Corso di Smaterializzazione, Parte Teorica

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Jean Grey.
view post Posted on 2/3/2024, 15:57 by: Jean Grey.
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Jean Grey
17 anni - Corso di Smaterializzazione

E finalmente, i diciassette anni iniziavano a mostrare la loro utilità. Non aveva mai dato troppo peso alla maggiore età, forse anche perché era di fatto cresciuta molto in fretta e non aveva alcuna smania di crescere ulteriormente, e forse era complice anche il fatto che per Jean l'età non fosse altro che un numero. Ma da quando aveva compiuto diciassette anni, si era resa conto delle porte che le si erano spalancate davanti. Da cose banali come poter bere legalmente e frequentare le bettole di Hogsmade fino a cose più utili, come appunto la possibilità di smaterializzarsi. Certo, avrebbe potuto prendere quel certificato anche con qualche anno in meno, ma avrebbe dovuto attendere comunque la maggiore età per poterlo fare nel concreto. Per non parlare del fatto che avrebbe potuto andarsene di casa senza problemi, e ormai da un bel po' questa era un'idea molto forte e sempre più radicata nella testa di Jean. Insomma, un anno in più poteva fare la differenza, e pian piano se ne stava rendendo davvero conto.
Il giorno della lezione era arrivato, e per quanto Jean si sentisse un po' scema a essere così entusiasta all'idea, non riusciva a non esserlo. Doveva incontrarsi con Megan per andare insieme, e questo non faceva che rendere il tutto ancora più bello. Per quanto fossero amiche e si volessero bene, e fossero della stessa Casata, i tanti impegni scolastici, extrascolastici e personali riducevano drasticamente il tempo da passare insieme, per cui ogni occasione per vedersi era ben accetta.
Aveva indossato una delle sue solite canottiere rosse aderenti, un paio di jeans blu scuro, degli stivaletti neri e una giacca anch'essa nera, e sopra il suo solito cappotto rosso fiamma. Un po' di trucco veloce, del mascara e la tinta rossa sulle labbra, ed era uscita di casa. Fortunatamente, era puntuale, anche se Megan era scesa un pelino prima. «Arrivo subito», aveva dovuto dirle. Prima di uscire dalla stanza si tolse il cappotto e lo lanciò sul letto: non aveva senso coprirsi come se dovesse andare a sciare. Si incontrò finalmente con Megan e la seguì. Non era mai andata al Ministero, non conosceva la strada, ma per fortuna per raggiungere la destinazione sarebbe bastata una passaporta. Non aveva nemmeno idea di come ci si dovesse comportare in quel posto, per cui copiò ogni mossa della Caposcuola, dalla targhetta alla consegna della bacchetta. Mentre si recavano all'ascensore che le avrebbe portate al piano corretto, Jean si guardò un po' intorno. L'edificio era maestoso e vagamente inquietante. Non era certa di sentirsi a suo agio lì dentro, ma non dimenticava il motivo per cui si trovava lì. Megan doveva aspettare Draven, e Jean decise di aspettare con lei: per quanto non le piacesse fare da terzo incomodo, non aveva altro posto dove andare.
«Devo avvisarti che ci sarà anche Alice, non so se vuoi aspettare…»
Ah. Beh. Non capiva perché si fosse stupita così tanto di questa notizia, era ovvio che avrebbe partecipato anche lei, ma comunque sapere che sarebbe stata con loro le faceva uno strano effetto. Non si vedevano da tanto, e nel frattempo il cuore di Jean si era tarato su un mare un po' più calmo, ma non era sicura che Alice le sarebbe stata indifferente. Proprio no. Quando il fidanzato di Megan arrivò lo salutò con un sorriso e un cenno della mano, ma non volle essere invadente e non gli parlò. Mentre riguardo Alice, si limitò a dirle un «Ciao» che uscì un po' imbarazzato, e non indugiò oltre. Seguì Megan e Draven dentro la stanza, salutò con un lieve movimento del capo l'uomo che stava lì, e cercò di capire dove fare l'uovo. Draven si era messo vicino a un muro, al suo fianco ovviamente c'era Megan, e tutto sembrava indicare che Alice si dovesse mettere vicino a Megan. E Jean? Si doveva attaccare al cavolo? Anche no. Accelerò all'improvviso il passo e provò a intrufolarsi prima di Alice in modo da riuscire a stare tra Megan e la Rossa. Se fosse rimasta "sola" con Alice di fianco, senza il supporto di Megan, probabilmente sarebbe andata un po' in panico. Non era affatto brava in queste situazioni, soprattutto se queste riguardavano quella dannata ragazza. Si ritrovò a pensare per un secondo, e senza troppa sorpresa, al ragazzone a cui ultimamente pensava più di un po' durante le sue giornate: chissà se ci sarebbe stato anche Derek. Non sapeva se il ragazzo avesse già preso il patentino, ma forse sì. Chissà. Una cosa però era certa: anche solo vederlo l'avrebbe certamente un po' calmata. Cercando di mantenere un certo contegno in quella strana situazione di imbarazzo, Jean iniziò a ticchettare sul banco in attesa dell'inizio della lezione.

 
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