Corso di Smaterializzazione, Parte Teorica

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Nontiscordardime
view post Posted on 2/3/2024, 16:30 by: Nontiscordardime
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You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

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C'è un vento fresco che filtra all'interno dei vestiti e attraversa le ciocche dei miei capelli, i raggi di sole colpiscono la pelle chiara e donano calore perfino a quelle parti più nascoste e impenetrabili. Indosso una felpa corta che mi lascia scoperta una minuscola parte d'addome e dei pantaloni a vita alta, i capelli rossi sono sistemati in onde mosse sulla schiena, una sciarpa calda è tutto ciò che mi avvolge. Le temperature si stanno alzando, la primavera è in arrivo. Proseguo velocemente verso il punto d'incontro e vi trovo Draven lì appollaiato in mia attesa, sembra un gatto pigro appena sveglio dopo la dodicesima pennichella della giornata, lo saluto con la mano e gli faccio cenno di andare. So per certo che sia già tanto che sappia dove si trovi per cui toccherà a me far me strada. Che merlino ce la mandi buona. Proseguo certa come sapessi esattamente tutto, ma in realtà spero di aver memorizzato il percorso al meglio. Riconosco alcuni punti di riferimento e inizio a tranquillizzarmi, dovremmo essere sulla strada giusta. L'idea di utilizzare il sabato per ammuffire in un ufficio sperduto del ministero non entusiasma nemmeno me ma so che questo sacrificio potrà ritornarmi utile nel momento in cui avrò appreso la capacità di smaterializzarmi. L'idea mi è sempre sembrata incredibilmente figa, l'ho sempre immaginata come una cosa drammatica, quella di sparire nel nulla e ricomparire in un posto totalmente diverso, un modo per lasciare un'impressione o per fare un dispetto. Ma mentre prima vi ci guardavo con occhi entusiasti e malandrini, ora quella fiamma sembra essersi affievolita, a volte penso si sia spenta del tutto, così come il brillore dei miei occhi chiari e della chioma fulva. Sono semplicemente angosciata in continuazione, paranoica a livelli estremi e troppo, decisamente troppo silenziosa. Un certo peso si è aggiunto ai miei anni, fin troppo giovani per poter partorire certi pensieri, un gravore del quale non posso liberarmi, almeno non finché non avrò avuto la conferma di tutti i miei sospetti. Finché questo costante senso di oppressione verrà alleviato. Arrivati vicino all'ascensore tiro gli occhi al cielo, partorendo un mezzo sorriso sarcastico « Molto utile Shaw meno male che ci sei tu, eh. » Esordisco con fare scherzoso e pungente, ma un piccolo sorriso colora il mio volto mentre proseguiamo verso l'aula che ospiterà il corso. A sto giro sono davvero convinta di voler seguire con la massima attenzione, non come il resto delle lezioni, questa roba mi serve. La figura di Megan e Jean si apre di fronte a noi, saluto entrambe con un cenno anche se non mi scappa l'occhiatina di Draven, che decido di evitare. Io e Jean non ci vediamo da secoli, quello che è successo tra di noi è stato qualcosa che custodisco con gratitudine. Era un periodo davvero incerto della mia vita e sento che la sua compagnia mi abbia aiutato a non pensarci troppo su a lasciare andare, ha spinto il mio lato più irrazionale e sventato e non mi ha mai chiesto più di quanto riuscissi a darle, per questo, davvero ne sono grata. Ma dopo quanto successo anche con Cas non penso che le relazioni facciano per me, sento di aver chiuso il mio cuore ancora di più e penso che sia meglio che nessuno ce ne vada di mezzo. Anche se ammetto che la cosa mi metta in un leggero imbarazzo, più che altro perché appena entriamo i banchi sembrano essere tutti per coppiette e mentre Drav fa cenno di sedermi accanto a loro, così fa anche Megan con Jean. Bene già sentirmi il reggicandela non era proprio la cosa più elettrizzante della terra, ora c'è anche questa strana atmosfera. Riporto lo sguardo su Jean e le faccio segno di sedersi se vuole, io opto per il banchetto davanti a Drav, anche quello lato finestra, aggiungo poi scherzosamente con un sorrisetto dispettoso.
« Troppe smancerie mi danno il voltastomaco, ma grazie. » Sistemo la mia borsa e la sciarpa a lato della sedia e cerco di raccogliere i pensieri in maniera da potermi concentrare sulla lezione. Almeno ci spero. Non m'importa un fico secco del resto della classe, la mia capacità sociale si è decisamente abbassata in questi mesi, la testa mi romba di pensieri intrusivi e non sembra darmi tregua nemmeno per un secondo. A malapena saluto l'insegnante che ci accoglie in aula, figuriamoci notare gli altri presenti.


Edited by Nontiscordardime - 30/3/2024, 19:38
 
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