Corso di Smaterializzazione, Parte Teorica

« Older   Newer »
  Share  
Suguni
view post Posted on 3/3/2024, 20:57 by: Suguni
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
1,374

Status:


Susan Gɯen Nieranth ¬ Tassorosso, 2° anno – 15 anni

P
er la prima volta aveva un motivo per recarsi al Ministero della Magia. Era un'occasione più unica che rara che non avrebbe voluto perdere. Non aveva però idea di cosa aspettarsi e quello che si immaginava andava ben oltre ogni possibilità, creando scene distorte tra quello che conosceva di Diagon Alley ed Hogsmeade. Veniva fuori una sorta di sbieco edificio magico popolato da folletti intenti a timbrare infinite pergamene, e maghi che si spostavano su sedie volanti, con tanto di scrivanie al seguito. Il tutto era poi incorniciato da qualsiasi altro oggetto o creatura che si spostasse autonomamente da un ufficio all'altro.
Fu ovviamente sorpresa di doversi recare sotto terra, con così tanta oscurità. Il nero era il padrone di ogni parete, con accenni di oro e verde che tentavano invano di illuminare l'ambiente. Iniziò a pensare che il Ministero era un mistero ed il gioco di parole la fece sorridere come un'ebete. Tutto ciò non aveva comunque deluso le sue aspettative e l'irrefrenabile voglia di proseguire era inibita soltanto dal timore di perdersi, seppure con tutte le indicazioni presentate sembrasse impossibile. Cercando di raggiungere il sesto livello, fu meravigliata anche dal fatto che l'ascensore potesse muoversi in direzioni decisamente poco ortodosse, deviando dalla tradizionale traiettoria verticale: istintivamente si ritrovò a tendere le mani verso le pareti della cabina, in cerca di un qualsiasi appiglio più concreto e solido delle sue sole gambe. Mentre cercava di mantenere la calma, la sua mente formava un'immagine repellente di se stessa e sperava che nessuno oltre lei la notasse.

Invece l'interno dell'aula emanava l'atmosfera familiare che riportava alla mente la sua Sala Comune nei sotterranei: in entrambi i luoghi c'era evidentemente un tocco incantato a tanta illuminazione e non la sorprese più di tutto il resto che aveva visto fino a quel momento. Si rese conto che alcuni studenti salutavano quello che doveva essere l'insegnante dietro la cattedra. Lei si limitò in un timido inchino senza proferire parola, poi sgattaiolò via cercando di farsi notare il meno possibile. Anche se riconosceva alcuni volti familiari, nessuno di loro aveva la confidenza tale da farle pensare di potersi sedere vicino. I banchi erano stati occupati in maniera apparentemente casuale, così decise di sedersi nel mezzo, in un posto non troppo distante dalle finestre e dove era convinta di poter udire al meglio quella speciale lezione. Mantenne la borsa sulle ginocchia, mentre estraeva un fidato blocco appunti ed una matita evidentemente appena temperata; avrebbe compiuto quei movimenti il più lentamente possibile, cercando di dilatare il tempo necessario per trovare i suoi strumenti, in modo da evitare di posare lo sguardo verso gli altri presenti in aula.
Quando si decise a sollevare gli occhi, osservò dapprima oltre la finestra, credendo di poter scorgere qualcosa che richiamasse le rocce del sottosuolo, dopo l'insegnate indaffarato scrutandone i movimenti con curiosità.

PS: 254 — PC: 117 — PM: 137 — PE: 21.5
 
Contacts  Top
40 replies since 25/2/2024, 20:14   1125 views
  Share