Giustizia e verità per Malala Wisk,

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view post Posted on 25/4/2024, 09:18
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Caso Malala Wisk
giustizia e verità
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«Let me go further towards your light / I'm no longer a murder», cantava Malala Wisk nel noto disco di successo dal titolo Fighting Against The Dark. Lei, la Veela Cantante, non avrebbe mai potuto lontanamente immaginare di dare vita e morte alle sue stesse parole in musica. Cantautrice d'impatto oramai internazionale, Malala Wisk è conosciuta in ogni angolo del mondo magico per la triade d'album — Struck by Wave, Fighting Against The Dark e Armocromia, uscito post mortem — che ha saputo lasciare un segno indelebile, nel panorama artistico e di gran lunga culturale. Nata e cresciuta per tutta l'infanzia a Sofia, in Bulgaria, si trasferisce ben presto in Regno Unito, trascorrendo gran parte dell'adolescenza tra diverse città fino a stabilizzarsi a Londra. Il motivo, come i più ferrati in materia ricorderanno, si rintraccia nella splendida carriera di Raimona Delusé, madre di Malala nonché soprano di spicco per il palcoscenico di metà Novecento. Il riscatto ereditario di Malala Wisk giunge prestissimo, fin dall'età di sedici anni è vincitrice dei più rinomati e prestigiosi concorsi musicali; si classifica quarta al Fwooper d'Oro del 1987, uno scacco matto mai visto prima, e prosegue studi di canto, musica e recitazione. Difatti, è protagonista della ripresa dello Stregone dal Cuore Peloso, presso il Teatro Magico di Diagon Alley. «[...] una ragazzina dai capelli lunghissimi, occhi di viola primaverile e voce di scintilla angelica», sono queste le parole di Alfie Terrier, produttore musicale di grande rilievo lungo il paese britannico. Proprio lui cattura il potenziale di Malala Wisk, il talento singolare e originale della sua voce e dell'armonia della sua figura; si presenta, offre il proprio contributo per una carriera di per sé assicurata, e iniziano — entrambi — una lunga collaborazione artistica. Alfie Terrier, impossibile negarlo, è un mecenate della musica, una vera e propria garanzia di riscatto e di vittoria in lungo e in largo. Che poi sia affabile, generoso e all'apparenza «[...] come di famiglia, presente anche a tarda notte» — per citare le future parole della stessa Malala Wisk — è un tassello d'incanto e di fiducia.
Alfie Terrier, infatti, colpisce dritto al punto e porta Malala Wisk alla ribalta, dapprima sul territorio britannico, poi sul palcoscenico bulgaro per una stretta cooperazione con artisti, cantautori e produttori di Sofia, e infine... in tutto il mondo. Malala Wisk è una stella nascente, i suoi dischi vendono sempre più copie e viaggiano tantissimo. Quando si scopre l'identità di Veela — durante uno spiacevole episodio di trasformazione in Arpia, durante un concerto presso il Magical Sydney Ensemble, in Australia — i più credono che la carriera di Malala Wisk sia giunta al termine. D'altronde, chi vorrebbe mai correre il rischio di essere alla sua presenza? Malala Wisk, però, è solo in parte Veela, gocce di sangue che rendono la sua storia perfino più avvincente, contrariamente alle aspettative più nefaste. Alfie Terrier, suo produttore, vi gioca magistralmente, e nasce così il disco Fighting Against The Dark, in cui la Veela Cantante osa definirsi "assassina di sé stessa", in un'apoteosi di battaglia personale e comune che commuove il mondo. Continua, allora, verso le vette più alte: collaborazioni, duetti, partecipazioni canore, e tanto, tanto altro. Benché non vinca alcun Fwooper d'Oro, i numeri parlano da soli: Malala Wisk è una star internazionale. E Alfie Terrier, sua ombra, ne è consapevole.

«Cosa dire quando un pezzo di storia viene strappato?», chiede Patricia Connell — conduttrice di alcuni anni fa di Radio Strega Network — alla notizia della morte di Malala Wisk. Perché, cari lettori, questo non è un articolo di semplice omaggio alla vita, alla carriera e all'estro creativo della Veela Cantante. Questo è un articolo che ha in sé il respiro dell'epilogo, pur disarmante che sia.
Il 26 Agosto di otto anni fa, alle ore 05.32, la nota frequenza radio musicale del mondo magico annuncia la scomparsa di Malala Wisk. Ancora giovane, con un terzo album in prossima uscita, spezza l'estasi di un sentiero che sembrava non fermarsi mai. Il suo è un caso di cronaca nera. O, per citare le parole del giornalista Lucas Scott, in stampa recentecfr.: «per certo del caso di cronaca nera più intricato e complesso della storia Londinese.»
Malala Wisk è stata assassinata, il cadavere è ritrovato alla periferia di Hogsmeade, poco distante dalla casa di villeggiatura della donna e del marito Albert Scottdale. La Gazzetta del Profeta rilascia le dichiarazioni di Bachelor Tompkins, Medimago capo-reparto del San Mungo: «[...] la pelle che ricopre la vena giugulare è arrossata e graffiata, quindi presenta un grande ematoma violaceo, conseguente ad una forte pressione. Inoltre, l'arteria carotide è stata tranciata di netto come un filo sottilissimo. Sono evidenti anche segni di abrasioni e di punture [...] lavoro che soltanto un Vampiro potrebbe fare in maniera tanto precisa.»
I giornali del mondo magico impazziscono, alla stregua di pattuglie di avvomaghi, giudici ed esponenti del Wizengamot. Si apre un processo che ricorda, per sommi versi, una caccia alle streghe. O, per meglio dire, caccia ai vampiri. Difatti, le ricerche si concentrano da subito verso Nicholas Black, ex fuggitivo, Mangiamorte e Vampiro. Benché tutto porti a credere che possa essere stato lui l'autore del delitto, la verità cala come un velo gelido: Nicholas Black è lontano dal paese, poi presto imprigionato. E, d'altronde, quale motivo avrebbe mai avuto per uccidere Malala Wisk? A malincuore — oggi possiamo dirlo con certezza e assoluzione comune — la rosa di colpevoli ingloba il marito della Veela Cantante, Albert Scottdale. Diversi testimoni affermano di aver sentito grida di litigio furente tra marito e moglie ad Hogsmeade, la sera prima dell'omicidio. Albert Scottdale viene imprigionato, trascorre mesi ad Azkaban e, da allora, non sarà mai più come prima. Mancano conferme ai capi d'accusa, mancano prove. E Scottdale dimostra, come alibi, di aver sì litigato con la moglie (per l'interesse della Strega di tornare in Bulgaria definitivamente e ritirarsi per un po' dalla scena musicale), ma di aver poi abbandonato la dimora di Hogsmeade per recarsi alla Testa di Porco. C'è da domandarsi, allora, perché sia stato effettivamente mandato in prigione... lacune del Wizengamot o frenetico desiderio di porre fine ad un processo intricato? Ad ogni modo: Albert Scottdale è libero, dopo mesi di battaglia legale. E altrettanto rapidamente è ritrovato morto.

L'articolo del giornalista Lucas Scott fa il giro del mondo, è in prima pagina su ogni notiziario magico: Albert Scottdale, marito della Veela Cantante, è ritrovato morto — annegato nel lago di Highmas Park, alla periferia di Londra. A ritrovare il cadavere è una comunità di Maridi del posto, che ben presto svela tormento e rappresaglia: in parte, si crede, perché il loro lago è stato profanato dal cadavere, come una discarica; in parte, soprattutto, perché uno dei Maridi è stato assassinato a sua volta, la coda tranciata di netto. E qui, cari lettori, la storia si complica: Albert Scottdale presenta gli stessi segni di morte della moglie, l'omicidio si replica similmente a distanza di anni. Ha la giugulare strappata, ferite da morso e da puntura, infine è completamente dissanguato. Interviene ancora una volta Bachelor Tompkins, Medimago capo, e con lui la Dr. Adeline Walker e il tirocinante Dr. Alex Pierce. Con loro, una pattuglia di Medimaghi, e tante, troppe domande irrisolte. Il corpo di Scottdale ricorda un blocco marmoreo, nessun sortilegio sembra svelare i segreti che la morte ha portato via con sé. All'interno della mano, chiusa a polso, Scottdale ha una pergamena che la magia ha saputo occultare. I Medimaghi scoprono si tratti di un ricettario medico, una conferma — con firma in calce del San Mungo — di numerose richieste di sacche di sangue zero negativo. Parimenti, il lago e il parco di Highmas Park sono sotto assedio: dei Maridi, che vogliono giustizia; dei Babbani, che si avvicinano per curiosità; e di sciocchi stregoni che tentano, come spesso accade, di svelare la verità del mondo magico ai non-maghi.
L'intervento ministeriale è fondamentale: pattuglie di Obliviatori, di Antimaghi e di Auror, questi ultimi con a capo l'Auror Aiden Weiss. Manca, però, un mediatore che possa tradurre la lingua dei Maridi. A stento è l'Agente Antimago Raziah a cogliere il senso delle parole: un umano ha ucciso Albert Scottdale, ha gettato il cadavere nel lago e, alla riscossa dei Maridi, ha combattuto contro di loro e ne ha ucciso uno prima di scappare. Tutto spinge a concludere che possa essere stato lo stesso omicida, la domanda è quindi chi sia stato. Accade tutto in una cornice temporale fulminea: Auror e Antimago tentano di tenere a bada i Maridi, alcuni sono trascinati a fondo tra le acque; sulla terraferma, oltre le problematiche degli Obliviatori, gli stessi Medimaghi sono in difficoltà: il corpo di Albert Scottdale è animato, trasuda in sé una stilla di vita che vita non è. Difatti, la Dr. Walker comprende in tempo possa essere in atto una trasformazione in Vampiro: Albert Scottdale è sì morto, ma in fase di transizione. Necessita, dunque, della terra sotto cui riposare fino al risveglio. Il cielo è cangiante, assuefatto all'Incanto Recanto: un temporale in arrivo, e un incendio che divampa in largo. Il fuoco, infatti, è una minaccia che coglie i Medimaghi e i Ministeriali, ma che ha come vero obiettivo il cadavere di Albert Scottdale. Autore di tale cornice disastrosa è, sorprendentemente, Alfie Terrier: l'uomo è presente, si svela e viene riconosciuto dai più. Ha in sé i tratti inconfondibili della natura da Vampiro, e basta uno sguardo, finalmente, per cogliere i tasselli mancanti dell'intera storia. Alfie Terrier, ex produttore musicale, si è ritirato da tempo dalle scene: i più hanno creduto per via della morte di Malala Wisk, verso la quale — secondo voci comuni — era legato da carriera, passione ed amore. I segni di Vampiro? L'eterna giovinezza, l'affabilità, l'incarnato etereo, dettagli che negli anni hanno solo ricamato un fascino singolare dell'ex produttore, senza tuttavia mai cogliere l'identità veritiera. Questa, allora, è una storia di vendetta, di amore non corrisposto e di disperazione. Alfie Terrier non ha più nulla da perdere, e rivela pubblicamente di aver assassinato Malala Wisk, di essere stato infine scoperto da Albert Scottdale e di aver tentato, così, di uccidere anche lui. Ovunque si rintraccino le cause di tale azione, Alfie Terrier è già dannato: è convinto di aver ucciso Scottdale, gettandolo nel fiume dopo essersi liberato dei Maridi. Invero, il suo morso è una trasformazione, e Scottdale è prossimo alla non-vita. Il fuoco di Alfie Terrier non ha valore, è presto spento dalle forze presenti: circondato da Medimaghi, Auror e Antimaghi, l'uomo si getta in pasto alle stesse fiamme e si toglie la vita. Le sacche di sangue, ripetutamente richieste al San Mungo, rivelano il suo nome in firma, e l'intera macchinazione è distrutta. Albert Scottdale, ora, è salvo. Certo, è diventato Vampiro e già sono state perdute le sue tracce. C'è chi dice che stia cercando la morte per ricongiungersi alla moglie, che sia ad Hogsmeade oppure in viaggio verso la Bulgaria. Ovunque possa essere, il mondo magico gli deve più di una scusa pubblica. Questa è una storia che giunge alla fine.

Al prossimo Canto,
Oliver Brior




Nota L'articolo è un'inchiesta che segue le dinamiche del Caso Malala Wisk, all'interno vi sono riferimenti e link agli ultimi interventi più importanti. La storia della Veela Cantante è presente, all'interno del Gdr, da molti anni e trova finalmente risposta e verità. Non è stata una storia semplice, ringrazio chiunque vi abbia preso parte. La notizia è in prima pagina.
 
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