Uno strano incontro....

- Sola, finalmente -
Una voce bassa e cupa suonò chiara alle spalle di Milla, mentre un'alta figura pallida abbigliata di tenebra appariva quasi attorno alla donna, tanto era vicina.
Due lunghe dita accarezzarono la guancia di Milla, quasi ad assaggiarla.

La figura dell'Oscuro divenne poi chiaramente visibile quando apparve materialmente davanti a lei.
- Buonasera, Milla Moonlight. Noi due dobbiamo parlare - disse, mentre un ghigno malvagio gli tagliava il volto.

Milla alzò lentamente la testa.....e scruttò la figura che era appena comparsa davanti a lei.....

Buonasera....a lei.....

Disse la donna incuriosita....non sapeva chi fosse...ma sembrava che lui la conoscesse.....

Le posso chiedere la cortesia di evitare di toccarmi senza il mio consenso?....sa...mi altera alquanto....

L'Oscuro mutò rapidamente espressione, relativamente colpito, poi sorrise di nuovo.
- Voglia perdonare l'ardire del mio gesto - profferì pacato - è stato un impulso dovuto alla grazia che emana. Vorrebbe... passeggiare con uno sconosciuto, in una strada fredda e semideserta, verso un destino a lei ignoto e conversando di argomenti probabilmente tutt'altro che da salotto? - chiese tendendo la mano alla donna, e fissando le sue lunghe pupille negli occhi di Milla.

- Leggo... diffidenza mista a curiosità nei suoi smeraldi. Posso suggerirle di lasciar da parte la prima, o almeno di non permetterle di condizionare la continuazione della nostra giornata? Mi presento: sono Lord Voldemort, e ho ragione di credere che la mia fama sia giunta sino alle sue orecchie. -

- Incamminiamoci, dunque - disse, sempre sorridendo.

- Mi dica, Milla Moonlight, come sono le scogliere di Dover viste dalla Francia? Io non ho mai potuto recarmi là, data la mole di lavoro che mi opprime. -
Mentre parlava, la strada andava pian piano verso la macchia intorno al villaggio di Hogsmeade, mentre le persone si diradavano sempre più.
- Ed in un certo senso mi sto rendendo conto proprio adesso di quanta pace necessiterei. Pace interiore, non so se mi spiego. Come quella che si prova vedendo spettacoli naturali senza pari nel mondo... ed io sono assai interessato a lei non come insegnante, ma come... come dire... donatrice - disse, e un lampo di malizia passò negli occhi dell'Oscuro.

La donna seguì l'uomo...era curiosa di sapere cosa volesse il signore oscuro da lei...di così tanto importante......

Sono un vero e proprio spettacolo.....ci sono dei posti....dove sono cresciuta che vi aiuterebbero a ritrovare la pace che cercate......io le potrei essere ben poco utile......ho ben poco da voler donare.....

Rispose la donna....nel suo tono di voce...come al solito una nota di sfida....

- Non stiamo parlando di cose materiali, mia cara, è ovvio - rise paziente l'Oscuro - ma di sentimenti. E non credo che questo sia un problema per lei, dal momento che questi non si possono eliminare. Si parla di... farmeli provare anche a me. Io, come le ho illustrato, non ho tempo di andare in Normandia. E, per l'occasione, ho preparato un incantesimo adatto a questo scopo. -
Fece una pausa, poi continuò.
- Lei si chiederà il motivo del mio interesse per lei. Ed io le rispondo che ho individuato in lei un'innocenza ed una purezza non comuni, esattamente il mio opposto. Quindi penso che le sue sensazioni siano ancora più forti e belle. Le chiedo questo... favore. -
Terminò, anch'egli con una nota di sfida nella voce, come a ribattere.

Milla rimase colpita dalle parole dell'uomo....e l'ascoltò attentamente....fino a quando non ebbe finito....

Come posso farle provare dei sentimenti signore.....i sentimenti non sono un qualcosa che si può creare a piacimento....ma è un qualcosa che nasce dal cuore.....non vedo il modo in cui potrei aiutarla.....prenderò comunque le sue parole come un complimento di cui le sono grata....

- Ebbene, le posso dire che ho trovato - nella mia sconfinata conoscenza della magia - un modo di crearli, copiandoli da un soggetto che acconsenta all'esperimento. Vuole farmi questo immenso piacere? Assolutamente indolore, rapido. -

L'Oscuro si guardò attorno. Aggrottò la fronte, e la strada era finalmente deserta, perduta nella macchia, tra alberi secchi e morti.

- Per Merlino, ancora non ho idea del perché io stia continuando questa ignominiosa farsa: dev'essere per il suo indubbio fascino, ha poteri ipnotici su di me. Ma non quanto questo. Imperio! - disse secco, puntando da pochi centimetri la bacchetta su Milla.

A volte mi stupisco della mia infida cattiveria...