Posts written by Viciously

view post Posted: 19/10/2021, 21:08     Altri lidi - Diagon Alley
Scheda | Mago
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@ Viciously
Romeo Murphy
Era abbastanza presuntuoso Romeo da pensare che non meritassero che quello, meritavano di avere un incarico ministeriale nel campo delle creature magiche. Ma non solo, era abbastanza presuntuoso per aspirare al massimo, sia per sé che per Thomas. Ma era anche abbastanza educato, da non riferirlo ad alta voce.
Però se vi era qualcuno che riteneva degno, di cui pensava che si meritasse qualcosa di quel tipo, nella mente di Romeo, era proprio Thomas.
Le lettere che si erano scambiati in quegli anni, avevano permesso allo scozzese di conoscere l'altro in modo più capillare. Scoprendo di avere più affinità di quanto potessero mai pensato di avere, quando ancora risiedevano nei sotterranei verde e argento.
Era nel loro contrasto che Romeo aveva trovato una piacevolezza, mai riscontrata prima. Quanti dibattiti avevano avuto, per concordare che infine avevano una ragione personale.
Ma le parole di quelle lettere trovavano un riscontro quando si ritrovavano di persona come in quel momento, vi erano pochissime persone con cui Romeo avrebbe deciso di fumare sotto una acquazzone.
CITAZIONE
Anche io ti ci vedo. Immagino quanto sarà ordinato il tuo ufficio. Non vedo l'ora di metterlo in disordine

Ancora meno erano le persone a cui Romeo permetteva di rivolgersi in quel modo, e a cui rispondeva a una frecciatina del genere con una risata sincera. Rise lo scozzese, e di cuore perché l'altro lo conosceva abbastanza per prenderci su tutta la linea.
Non osare!
Lo guardò in tralice, con un'occhiata che era atta a dissuaderlo da quel suo intento. La verità era che sarebbe stato più che lieto di vedere incasinato il suo ufficio, se questo voleva dire che Thomas era un suo collega.
Occhiata che non riuscì a mantenere più di tanto e che si sciolse in una risata, la aveva alla fine per davvero accettata quella eventualità.
CITAZIONE
Esattamente. Ogni tanto dovrò anche dire quanto sia pericoloso, ma penso che per quello mi diranno un extra

Lo spero!
Aveva detto quasi subito in un augurio sincero, rispondendo all'ironia dell'altro con la propria.
Ma poi nei pensieri di Romeo era subentrato un pensiero più sinistro e importante, che aveva riferito all'altro. Quanto loro erano uniti, allo stesso modo le loro famiglie covavano conflitti.
Osservò le mosse dell'altro, per un secondo si perse nella sua teatralità. Pensò che quella affinità fosse all'improvviso svanita come il mozzicone della sigaretta che aveva buttato poco prima, ma quando poi registrò quello sgranare d'occhi a un frullo di piume del corvo, capì che fossero allo stesso capitolo.
CITAZIONE
Dovremmo farlo

Posò una spalla sul muro per osservarlo meglio, per raccogliere quello sguardo. Verde nell'argento, come era sempre stato.
Facciamolo
Disse quieto ma con entusiasmo che non si sentiva sulle labbra, da troppo tempo per non sentire la sensazione elettrica di un pensiero spettrale che prendeva possesso delle sue intenzioni. Alzò anche il mento leggermente, quasi ad incitarlo a fare quello che stavano programmando.
Probabilmente avrebbe usato lo stesso tono qualche decennio prima, per programmare uno scherzo a qualche compagno di casata che aveva deciso di fare qualcosa per meritarsi tanta crudeltà.
CITAZIONE
Dovremmo annientare Stolas. E dovresti essere tu a far chiudere gli allevamenti. Per sempre

Annuì per poi guardarlo fiero, cercando nuovamente il suo sguardo. Voleva che la vedesse la sua convinzione, che vedesse che era serio riguardo a quello che stava per dire.
Dobbiamo farlo insieme però, dobbiamo porre fine alla loro tirannia
Il tono di voce basso, tipico del cospiratore ma solenne come solo una promessa può essere.
Me lo prometti, Thomas?
Ciliegina sulla torta di quella solennità, che fu sancita dal portare la mano in avanti da parte di Romeo e chiudere quell'accordo.
view post Posted: 19/10/2021, 20:38     +6L'angolo delle partenze e dei ritorni - News & comunicazioni
CITAZIONE (Viciously @ 25/5/2021, 23:32) 
Chiedo scusa ma è probabile che nelle prossime settimane io sia un fantasmino, oltre al lavoro ho anche dei lavori in casa. Dunque tornerò attiva non appena avrò un attimo di respiro 😓

La situazione quest'estate è stata disastrosa, non ho avuto letteralmente tempo per respirare. Ora dovrei essere più tranquilla, per cui I'm back
view post Posted: 25/5/2021, 22:32     +3L'angolo delle partenze e dei ritorni - News & comunicazioni
Chiedo scusa ma è probabile che nelle prossime settimane io sia un fantasmino, oltre al lavoro ho anche dei lavori in casa. Dunque tornerò attiva non appena avrò un attimo di respiro 😓
view post Posted: 8/5/2021, 11:41     +5L'angolo delle partenze e dei ritorni - News & comunicazioni
Ho aspettato ad avvisare per scaramanzia considerato che tutte le volte che si muoveva qualcosa, si ritornava in rossa. Ma oggi ho ricevuto i turni, ufficialmente rientro a lavoro. :sballo:
Dunque è possibile che nei prossimi mesi vi sia ad intermittenza. il tutto dipende da impegni lavorativi e stanchezza, ma se tutto va bene non dovreste notare una mia essenza prolungata. :<31:
view post Posted: 21/4/2021, 19:08     Altri lidi - Diagon Alley
Scheda | Mago
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@ Viciously
Romeo Murphy
Era sempre sorprendente rendersi conto quanto fossero lui e Thomas, affini ma mai uguali. Se Thomas preferiva godersi la pioggia, le sue gocce e il loro contatto sulla pelle, Romeo amava a sua volta la pioggia ma con una predisposizione diversa. A Romeo piaceva osservare la pioggia, ma anche gli acquazzoni e le tempeste, ma non al di sotto di esse piuttosto osservarle a distanza. Avevano predisposizioni diverse, ma l'impeto in qualche modo si eguagliava. Quante volte nelle loro lettere, negli anni, si erano trovati ad essere concordi su una creatura piuttosto che un'altra ma avendo allo stesso tempo, opinioni differenti. Erano due opinioni che creavano una visione d'insieme, completa, ma che non aspirava alla perfezione conoscendo il temperamento di entrambi. Non avevano bisogno della perfezione, ma di concentrarsi su i piccoli dettagli in cui erano terribilmente diversi. Ma era un diversità che arricchiva e mai sottraeva, esattamente come in quel momento, in cui sotto quella tettoia trovano un altro punto d'accordo o di quieto disaccordo.
Era vero che era tranquillo Romeo, più di quanto lo fosse da anni. Era stato convinto delle parole che aveva pronunciato, ma allo stesso tempo era anche certo che fosse proprio a Thomas, proprio in quel momento dovesse dire quello che aveva detto.
Era raro che si esponesse Romeo, soprattutto sulle concezioni sul tempo passato, o i progetti a lungo termine, semplicemente perché finita la scuola scozzese, aveva preferito vivere alla giornata o per meglio dire prendere le cose per come venivano. Eppure, nell'intimità dei suoi pensieri si era ritrovato a bramare qualcosa di più, per questo era tornato in Regno Unito, perché sapeva di appartenere a quella terra.
Si era aspettato diverse reazioni da parte di Thomas a quella dichiarazione, ma quella non era tra quelle contemplate: Gli stava ridendo in faccia? Ma la vedeva la vena bonaria, di conseguenza lo osservò sinceramente sorpreso, con il volto a mezz'aria in attesa di una esternazione reale da parte dell'altro.
CITAZIONE
Sei una persecuzione

A quel punto si sentì autorizzato a ridere a sua volta, scosse la testa per poi indicarsi con un indice e un mezzo sopracciglio alzato, in un finto sdegno del tutto bonario.
Io?
Chiese in quella che non era altro che una domanda retorica, data dal fatto che Thomas era ormai consacrato come: la sua croce e la sua delizia.
CITAZIONE
Pensa se ci mettono nello stesso ufficio. Diamine, no.

A quel punto abbassò quel sopracciglio, per muovere la testa di lato, con una perplessità diversa a quella precedente. Sulle labbra, stava già sbocciando un sorriso che era più un ghigno...Rimase in attesa, aspettando che confermasse esattamente quello a cui stava pensando in quel momento.
CITAZIONE
Eh già Scotland, ho fatto richiesta anche io. Ma come Classificatore.

Non fu una pacca quella che diede a Thomas su una spalla, ma un masso che si schiantò su il povero corvo. La mano che quasi prese la rincorsa, per poi schiantarsi sulla spalla dell'altro il tutto condito da un sorriso che non era un sorriso, ma un ghigno soddisfatto.
Ma io e te, ce la facciamo, o cosa?
Chiese in una domanda retorica e scherzosa, alludendo come in un modo o nell'altro fossero sempre sulla stessa linea. Il fumo della sigaretta che danzava tra entrambi, ne prese un'altra boccata, sorridendo come un bimbo sciocco.
Ti ci vedo, sai?
Disse distogliendo lo sguardo e gettandolo davanti a sé, per poi tornare come un'onda sull'altro con l'ennesimo ghigno divertito.
Dunque adesso ti pagheranno per sapere esattamente di che colore è l'Occamy?
Disse rivangando una disputa passata tra di loro, ma con un intenzione benevola che fu accompagnata con un occhiata fugace e netta che era solo un modo per dirgli di rivangare, tutta quella questione su chi avesse o meno ragione, o se che sfumature avesse l'Occamy.
Prese un'altra boccata di nicotina, rivolgendo poi la testa verso l'alto mettendo insieme i pensieri che gli avevano accarezzato la mente, in quel momento.
Sai, chi sarà davvero contento di vederci colleghi: i buon vecchi Stolas e Reed.
Disse lanciandogli un'occhiata d'intesa che era tramutata in fretta in una risata isterica, ma del tutto sentita. Aveva nominato il nome del proprio nonno e del padre di Thomas, conoscendo le mire avanguardistiche di entrambi i capi famiglia. Un Murphy e un Emerald, insieme, ma che portavano a termine una ribellione verso a certi principi famigliari, esattamente come avevano sognato da adolescenti e da giovani adulti.
view post Posted: 19/4/2021, 17:16     +5Contest a Tema - Sala quiz e concorsi
❌ Nome Utente: Viciously e Martian
❌ Nome PG: Romeo Murphy e Thomas Korax Emerald
❌ Link della Role: Orgoglio Serpeverde
view post Posted: 13/4/2021, 21:38     AAA Giornalisti Cercasi - La Gazzetta del Profeta
Nome e Cognome PG: Romeo Murphy
Ruolo: Ministeriale, domatore
Ambiti di Riferimento: Creature Magiche
Hai già inviato l'articolo di prova?: Appena mandato :<31:

Sospeso.

Edited by Oliver Brior - 21/9/2021, 23:04
view post Posted: 12/4/2021, 22:54     Meet me - La Capitale del Mondo Magico

6hVs


Romeo Murphy
33 ☘ ex serpeverde☘ scheda [x]


A
veva ripreso Rowena dicendole che per lei il tempo non era passato, da quando non frequentavano più Hogwarts, ma chi era stato infantile in quella conversazione era stato lui. Romeo quel giorno non aveva dato il meglio di sé, anzi tutt'altro. Con l'intenzione di colpire le serpi con il proprio veleno, si era fatto avvelenare lui dalla boria dei propri pensieri, che erano nati nella esigenza di dover difendersi...A un attacco che in realtà non vi era mai stato, ma così lo aveva percepito.
Ma per fortuna il Murphy, era in grado di percepire i propri errori, ma soprattutto di non farsi definire da essi, di trovare una soluzione.

CITAZIONE
Perdonami se mi sono permesso di esternare un fatto tanto privato, Romeo. Non era mia intenzione farti arrabbiare.

Non si era davvero reso conto di cosa avesse fatto, di ciò che aveva davvero osato fare, finché quel modo di Thomas lo aveva svegliato, dal sonno della sua coscienza sporca.
Sgranò gli occhi, muovendo la testa di scatto come il vecchio gufo che era guardando l'intera figura, dell'altro serpeverde, totalmente spaesato.
Conosceva abbastanza bene Thomas per sapere e capire, che gli aveva urtato i nervi e più di quanto avrebbe mai voluto.

CITAZIONE
Me ne ricorderò quando dovrò raccontarti qualcosa.

Ma quella freccia scoccata dalla faretra del sorriso di Thomas, lo portò a un risveglio brusco. Non pensò nemmeno alle sue mosse, in maniera istintiva, fece due passi per poi prendere per un polso Thomas con una urgenza che aveva avuto ben poche volte.
Scusami
Aveva detto semplicemente, con la stessa urgenza in un richiesta ad ascoltarlo ma soprattutto a perdonarlo per quello che aveva appena fatto. Non si era davvero reso conto di quello che aveva portato alla luce, né era mai stata sua intenzione ferirlo in alcun modo. La cosa istintiva, che gli venne da fare, fu scusarsi immediatamente con quella premura che aveva avuto poche volte.
Romeo conosceva Thomas, ma Thomas conosceva lui stesso Romeo, e sapeva quanto fosse raro che portasse avanti una scusa in quel modo, senza fronzoli e in quel modo perentorio. Quel prendergli il polso poi, all'esterno avrebbe potuto sembrare brusco ma in realtà il suo tocco era stato leggero, avrebbe potuto liberarsi facilmente, era stato solo implorare la sua attenzione.

CITAZIONE
SEI UNA CAPRA! AVEVI GIURATO CHE NON L’AVRESTI MAI DETTO A NESSUNOOOO!

Rimase sinceramente sorpreso per quello che aveva fatto Rowena non solo per come si era rivolta a Thomas in quel momento, ma anche per quello che era successo nelle battute in cui si erano scambiati.
In un moto di puro divertimento, Romeo prese una mano di Rowena cercando il suo sguardo con un sorriso.

Beh che dire Rowena, sei riuscita a far litigare me e Thomas, è decisamente degno di nota
Disse con un divertimento reale, con una stima verso di lei, totalmente diversa da quella avuta precedentemente. Riteneva davvero degno di nota, che era stata in grado di mettere zizania tra di loro. A quel punto le lascio la mano per far scivolare un braccio all'altezza della sua vita e darle un bacio sulla guancia.
Sai cosa? Magari ci penso davvero per la gazzetta, così diventiamo colleghi
Aggiunse in quel moto benevolo, rivolgendole poi un occhiolino mentre si allontanava di un passo da lei.

PS: 160 ☘ PC: 110 ☘ PM: 110 ☘ EXP: 23



Rowi💘
view post Posted: 12/4/2021, 21:57     Altri lidi - Diagon Alley
Scheda | Mago
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@ Viciously
Romeo Murphy
CITAZIONE
Suvvia Scotland, non sei tanto più vecchio di me! Ora non fare l'uomo di mondo!

L'espressione che assunse Romeo era quello del bisbetico indomabile, quale era, nelle sue sfumature migliori. Un piegare la bocca in sdegno, insieme a un borbottare che lo faceva sembrare una teiera dimenticata sul fuoco. Non era per nulla d'accordo, vero che avessero solo tre anni di differenza ma i suoi trentatré anni, Romeo li sentiva tutti. Il peso di ogni singolo anno vissuto si era annidato sulle vertebre della sua spina dorsale, tanto da renderlo ricurvo...O meglio in quel momento era sì ricurvo, ma stava facendo il teatrale. Addirittura fece finta di zoppicare, quasi per screditare in modo non verbale quello che aveva appena detto, l'altro scozzese.
Vedrai vedrai...
Annunciò con quel modo teatrale da parca, che conosceva già dove il filo rosso della vita di Thomas potesse finire...Esattamente come il suo, in un hangover che lo aveva portato a scontrarsi con la sua realtà anagrafica.
Poi venne il tempo della sua lotta patetica con lo zippo, non lo avrebbe mai cambiato, per motivi sentimentali ma non perdeva nemmeno una volta, per fare un tentativo. Thomas era stato più furbo di lui con la bacchetta, Romeo era andato avanti per un po' imperterrito, convito di farcela. Con poi uno sbuffo spazientito, accendere la sigaretta da Thomas. Rispose al sorriso con uno sullo stesso tono, ancora in quella intesa che si faceva presente tra loro, come una terza persona presente in quella conversazione e luogo. Il fumo che danzava tra di loro, nel freddo grigio di Londra.
CITAZIONE
Non lo so. Non mi piacciono i programmi. Non vanno mai come dovrebbero. Hai in mente di fare una cosa, e qualche imprevisto distoglie completamente l'attenzione da esso.. anche se di solito, sono imprevisti piacevoli.

Lo aveva ascoltato mentre faceva oscillare la sigaretta al rallentatore, dalla bocca al fianco, osservando ogni sua mossa con sguardo clinico. Guardò di lato, per qualche secondo, fingendo di star pensando qualcosa seriamente.
Mhm. Imprevisti piacevoli...eh?
Incalzò con un sorriso di divertimento, molto simile a quello che aveva in sala comune da ragazzino quando voleva prenderlo in giro.
Penso di aver capito
Aggiunse ridacchiando, dopo aver fatto uscire il fumo da un lato della bocca. Era un'allusione, non sapeva nemmeno se fosse giusta ma probabilmente era abbastanza sicuro che potesse essere una delle casistiche.
CITAZIONE
No, in realtà, penso che sia arrivato il momento di fare l'adulto. Per quanto sia bello girare il mondo senza mai sapere dove ti ritroverai domani, ho sentito il bisogno di trovare la stabilità. Sarebbe bello continuare ad occuparmi delle creature... Chi lo sa.

Era questa la parte che Romeo aveva trovato più interessante, di quella conversazione. In primis perché Thomas aveva candidamente ammesso una propria infantilità, in secondo luogo perché era una confessione che certo poteva non essere niente di che, ma Romeo la percepì come qualcosa che dovesse custodire solo per sé, senza che l'altro gli avesse detto una sillaba in merito.
La pioggia londinese, umida e capricciosa, aveva fatto capolino sopra le loro teste. Romeo aveva sbuffato leggermente, facendo qualche passo e riparandosi sotto un tetto spiovente che era in grado di riparare entrambi. Fece cenno a Thomas di raggiungerlo, con un paio di cenni con le mani. Quando furono allineati sotto la tettoia, Romeo posò la spalla sul muro guardando nella direzione dell'altro Serpeverde.
Penso che sia arrivato il tempo anche per me, di fermarmi. La cosa inizialmente mi spaventava, eppure più passano i giorni e più mi sembra di essere nel posto giusto, nel momento giusto.
Anche la sua poteva essere una cosa da niente, ma per Romeo era la pari della confidenza che aveva appena ricevuto. Gli venne spontaneo da dire, come se quello che stavano avendo in quel momento fosse un brainstorming in cui condividevano le idee, per poi riporle nel modo migliore nei propri pensieri.
Corrucciò le labbra, mentre prendeva altre boccate dal filtro della sigaretta, era chiaro che stava per dire qualcosa ma volle tenere Thomas sulla spine, fino all'ultimo.
Ho fatto una cosa, che se va dal verso giusto mi farebbe stabilire in Regno Unito, in modo definitivo
Iniziò il discorso, sperando si agganciasse a quell'amo, voleva la sua completa attenzione o meglio voleva divertirsi a intrattenerlo nella conversazione.
...Ho fatto richiesta per un colloquio in Ministero, come Domatore.
Aveva detto con il pathos del prestigiatore all'ultimo numero della serata, anche distendendo leggermente le spalle e sgranando gli occhi. A quel punto tracciò con lo sguardo la figura di Thomas, il suo viso, curioso di vedere le sue reazioni, in merito.
view post Posted: 5/4/2021, 18:24     Abbonamenti alla Gazzetta - La Gazzetta del Profeta
Nome e Cognome PG: Romeo Murphy
Ruolo: Ministeriale
Età: 33
Rinnovabile o non rinnovabile: Rinnovabile
Recapito (link): Ufficio


Giungo come promesso :<31:
view post Posted: 3/4/2021, 11:41     Altri lidi - Diagon Alley
Scheda | Mago
Altri lidi
@ Viciously
Romeo Murphy
La nebbia leggera di Londra li accolse all'esterno del locale, Romeo senza nemmeno chiedere fece un paio di passi. Aveva voglia di distaccarsi dal Paiolo, ma anche dalla conversazione che avevano appena avuto.
Vero, che gli aveva potuto permettere di vedere la vera pasta di Thomas, in cuor suo lo aveva sempre saputo ma quella sera, gli aveva messo davanti quanto aveva bisogno di una persona come lui nella sua vita.
Sì, era stato brusco, ma uno con il temperamento di Romeo aveva decisamente di essere trattato in quel modo, per riuscire a riemergere dalla nube dei propri pensieri.
Vabbèh aspetta di avere la mia età, poi parliamo di quanto uno si sente vecchio
Gli aveva detto sull'uscio del locale, in risposta a ciò che gli aveva detto Thomas, con un cenno di una spalla insieme a un sospiro di risentimento, verso lo scorrere del tempo. Dopo aver compiuto il quarto di secolo, il tempo era scorso senza avere la capacità tangibile, di percepire, il suo scorrere.
Sai come ti accorgi? Che davvero, sei invecchiato? Una mattina ti svegli, non hai bevuto più di tanto, eppure..Ti senti come se ti fosse passato sopra il Nottetempo.
Aveva detto facendo i primi passi fuori dal locale, non accennando ad arrestarsi, solo una occhiata di sbieco per controllare che lo seguisse.
Diagon Alley non era particolarmente affollata a quell'ora, ma qualche passante casuale vi era. Romeo alzò la testa insieme allo sguardo, guardando il cielo con fare interrogativo. Seppur non stesse piovendo, lo sentiva chiaramente il profumo di una pioggia leggera londinese, in arrivo.
Solo quando trovò un angolo di strada che gradisse, si fermò, a quel punto estrasse il porta sigarette aprendolo verso Thomas, offrirgli una sigaretta era il minimo considerata la conversazione avuta in precedenza. Con il solito gesto meccanico, tirò fuori lo zippo, ovviamente al primo tentativo non si accese, uno sbuffo. Si mise con il volto rivolto al muro con la speranza che avrebbe trovato riparo, ma il problema non era il timido vento che soffiava per le strade semi deserte. Era lo zippo in sé.
Mhm, dunque che programmi di fare, qua a Londra?
Chiese in parte anche per distrarre Thomas, da quella lotta dalle sfumature patetiche, mentre continuava a tenere la sigaretta tra le labbra. Probabilmente uno scozzese quanto lui avrebbe capito quella frase, tra l'accento, la sigaretta di mezzo e il tipico modo di mangiarsi le lettere di Romeo.

Continua da qui
view post Posted: 1/4/2021, 17:06     Meet me - La Capitale del Mondo Magico

6hVs


Romeo Murphy
33 ☘ ex serpeverde☘ scheda [x]


L'
arrivo di Thomas era stato sicuramente provvidenziale, in qualche modo gli aveva scaricato dalle spalle il dover esplicitare una cosa piuttosto che un'altra, aveva l'occasione di uscire da quella situazione come un signore, quale pensava di essere.
CITAZIONE
Dove diamine eri finito, Romeo!? Ti ho cercato ovunque!

Avevano abbastanza intesa per capirsi con uno sguardo lui e l'altro Serpeverde, per sua fortuna non aveva dovuto esplicitare nulla. Il volto di Romeo si dipinse di una espressione consona a quel momento, annuendo, tenendo la parte dell'altra serpe, perché non avevano avuto nessun programma di incontrarsi, ma Thomas aveva capito cosa fare, solo con uno sguardo.
CITAZIONE
Noto con piacere che ci provi ancora con Romeo, nonostante lui sia innamorato di Francis... come ai tempi di Hogwarts

Romeo diede una nuova connotazione al rosso, perché dire che avvampò era riduttivo.
THOMAS!
Lo riprese quasi subito, girando il collo di scatto come un vecchio gufo disturbato nel sonno. Quella che gli gettò nonostante il rossore, fu un'occhiata che non avrebbe stupito nessuno se fosse riuscito a produrre un incantesimo silente per dargli fuoco.
CITAZIONE
Cosa? Cosa? Francis? Francis il ciarlatano?!

Quel vecchio gufo bisbetico mosse nuovamente la testa, guardando nella direzione della donna con la medesima intensità riservata a Thomas. La guardò dall'altro al basso, sdegnato.
Qualche problema, Rowena?
Le chiese con il suo atteggiamento passivo- aggressivo migliore, causato anche dal fatto che Thomas avesse colpito un nervo scoperto e Rowena gli avesse dato il colpo finale.
Non era mai a suo agio quando l'argomento lo riguardava personalmente, o quando comunque si alludeva a qualcosa di negativo, come aveva fatto Rowena. Quella sua domanda, era un modo per smorzare qualsiasi altro commento.

CITAZIONE
Beh, vi lascio al vostro incontro. Romeo, ti auguro il meglio. Thomas…-

Riserva i tuoi auguri a chi possono interessare.
Stoccò piatto, dandole l'idea di quanto non avesse gradito il suo atteggiamento verso Thomas, ma anche quell'appellativo verso Francis. La sua espressione diventò piatta, condendo la propria passivo/aggressività.
CITAZIONE
…crepa.

Un serpente può cambiare pelle, ma non cambia il cuore. La Abyss aveva dato nuovamente prova della risma di cui era fatta, mostrando quali fossero le sue predisposizioni.
Il tempo di certo per te, non è passato
Le riservò un commento al vetriolo, dandole in quel modo elegante dell'infantile. L'espressione sul suo volto non si era smorzata, probabilmente tutti e due serpeverde si potevano ricordare di come quello sguardo ceruleo fosse in grado di colpire, quando il veleno delle sue parole raggiungeva l'ascoltatore.
Un sospiro, per togliersi addosso il nervosismo, per poi guardare verso Thomas seccato. Non gli era piaciuto per niente quel rivelare i suoi fatti personali, non che se ne vergognasse ma essere toccato nel suo essere riservato era sempre qualcosa in grado di infastidirlo...Poi si concentrò su Thomas, e capì perché lo aveva fatto. Rivolse nuovamente lo sguardo verso la donna, ancora una volta riservandole uno sguardo di biasimo dal basso verso il su.

Sarà stato un ciarlatano, però, almeno Francis si è dichiarato con qualcuno con cui aveva speranza...
Stoccò l'ennesima frecciatina, per poi sorriderle in quello che in realtà era più un ghigno.
A quel punto fece cenno verso Thomas, verso il fatto che Rowena si era dichiarata a Thomas...Beh, non era stata proprio l'idea più intelligente considerato l'orientamento sessuale dell'altro.
Conosceva solo la versione di Thomas, ora voleva vedere se la donna avrebbe detto altro...Sì, era anche un modo per ripagare nello stesso modo Thomas, per avergli urtato i nervi.
Il vero ragazzino, in quel momento era lui stesso.

PS: 160 ☘ PC: 110 ☘ PM: 110 ☘ EXP: 23



Scusate l'attesa Serpi mie <3🐍
view post Posted: 31/3/2021, 19:06     Fritto Misto - Paiolo Magico

6hVs


Romeo Murphy
33 ☘ ex serpeverde☘ scheda [x]

Q
uella conversazione per molti tratti era stata liberatoria, al pari di una boccata d'aria fresca. In quel momento Romeo non avrebbe saputo spiegare cosa fosse successo tra lui e Thomas, eppure vi era un'intesa che gli era capitato poche volte di avere.
L'altro serpeverde non era solo riuscito a creare un'ambiente dove i suoi pensieri più intimi potevano essere espressi, aveva trovato un modo per custodirli. Lo sapeva che lo avrebbe fatto, con la cura e la dedizione, che richiedevano. Di ciò, Romeo, non poteva che sentirsi profondamente grato.

CITAZIONE
Questo drago era triste, piangeva e piangeva. La quantità delle sue lacrime, superò la sua grandezza, così da formare un lago. Nel quale.. lui stesso annegò.

Annuì perché conosceva quel racconto, come probabilmente tanti suoi connazionali. Più volte si era chiesto se faceva parte del sua appartenenza scozzese, conoscere tutte quelle storie malinconiche che non vedevano protagonisti solo draghi ma anche banshee e farshee.
Ma la cosa che lo stupiva sempre, era che in quella malinconia vi era sempre qualcosa che aggiungeva brace al fuoco, delle proprie consapevolezze e pensieri.

CITAZIONE
Riflettendoci... devo dire che quella canzone aveva un che di macabro, e cantarla come ninnananna ad un bambino di pochi mesi era alquanto.. bizzarro, non credi?

Siamo scozzesi
Disse con un punta di divertimento, alzando leggermente un sopracciglio per un secondo. Era profondamente convinto che non tutti erano in grado di capire quel tipo di favola, sicuramente non nel modo viscerale di chi poteva sentirsi legato a quelle terre, a quei racconti.
Vi era anche del sarcasmo, perché era una buona scusa nascondere la propria e altrui predisposizione verso quel modo malinconico e contrito di vivere.
In realtà in quella frase di Romeo, che era stato ermetico come sempre, vi era molto di più. Vi era esplicitare un'ennesimo punto in comune con l'altro uomo, quasi a ribadire quella intesa più che tangibile in quel momento.

CITAZIONE
Che diamine potevo saperne io che quel drago non fosse che la metafora della vita? Che continuare a rimuginare sul passato, non servisse ad altro se non a perdere se stessi?

Bevve, poteva sembrare distratto ma non lo era per niente. L'altro lo avrebbe potuto percepire chiaramente dal modo in cui suo sguardo oscillava dal tavolo e poi ancora verso di lui. Annuì nuovamente era perfettamente d'accordo.
CITAZIONE
Se c'era una cosa che non sopportavo era proprio questa città e tutto ciò che mi teneva legato ad essa. Però girando il mondo, per qualche strana ragione, ne ho sentito la mancanza, non sempre. Solo qualche volta, per poco. Non ho mai capito se mi mancassero le sensazioni che ho vissuto qui, o se il bisogno di risistemare tutto, l'avesse tramutata come unica alternativa. Nemmeno adesso lo so. Con mia enorme sorpresa, non mi sveglio la mattina imprecando contro la pioggia londinese. Non rimpiango gli odori delle spezie indiane, la nostalgia nipponica.

Vi era sempre una sorpresa sincera quando ritrovava pensieri propri non espressi, sulla bocca di altri. Lui che per natura era una creatura magica, che avrebbe dovuto non stupirsi di una connessione non spiegabile come quella, eppure...Eppure sorrise, in una maniera dolce che emergeva poche volte perché quello che stava accadendo in quel momento, quell'intesa, l'agio non solo di essere capito ed non avere nemmeno il bisogno di doverlo esplicitare, era raro. Per questo sarebbe stato sempre grato di quella conversazione con Thomas, che avrebbe percepito chiaramente dal suo sguardo e dal suo linguaggio del corpo che erano sulla stessa lunghezza d'onda.
CITAZIONE
I bei ragazzi norvegesi..

Fu quasi un rombo di un tuono quella risata, che esplose senza preavviso. Aveva riso spontaneamente per poi guardarlo come per dirgli "posso immaginarlo", cedendo anche alla malizia opportuna di quel caso.
CITAZIONE
So solo ciò che voglio adesso, in questo momento.. E tu, Romeo? Lo sai?

Ne so di meno di quanto ne sapessi prima
Prima o poi avrebbe fatto competizione a una sfinge, ma il senso era ben chiaro nell'espressione del suo volto e del suo sguardo. Si trovava nella stessa situazione di Thomas, senza sapere realmente come avrebbero potuto andare le cose. Per quanto ridotta quella frase diceva moltissimo delle sue elucubrazioni personali, era stato convinto del suo futuro di ciò che lo aspettava, molto prima di raccogliere esperienze sul cammino della propria vita.
Un sorriso sghembo tirato all'indirizzo dell'altro serpeverde, in un linguaggio silente che avrebbe voluto recepisse. Qualunque cosa avrebbe incrociato il loro cammino, non avrebbe avuto alcuna importanza, perché non erano soli ad affrontarlo. Questo poteva non essere esclusivo, ma trovare quella sintonia era decisamente raro, Romeo fu semplicemente lieto di aver avuto quel momento con Thomas.

CITAZIONE
Cosa voglio adesso? Uscire di qui e fumare. E poi chissà. Tu che proponi?

Bevve l'ultimo goccio del suo alcolico, per poi annuire vistosamente.
Andata, usciamo a fumarne una.
Confermò e accettò l'invito dell'altro, visto che non aveva molto altro da proporre inoltre la attrattiva di uscire all'esterno sotto il grigio cielo di Londra, era più che allentante.
Fece un cenno con la mano, prima di alzarsi e andare verso l'uscita. Salutò anche il garzone, chissà che cosa aveva recepito di quella conversazione quel ragazzo, ma poco importava.
Romeo quella conversazione la avrebbe ricordata, ma soprattutto custodito nelle pieghe della sua mente.

PS: 160 ☘ PC: 110 ☘ PM: 110 ☘ EXP: 23


view post Posted: 30/3/2021, 14:06     +8Contest a Tema - Sala quiz e concorsi
Nome utente: Viciously
Nome PG: Romeo Murphy
Link della role: Indigo
view post Posted: 30/3/2021, 13:52     Trouble likes you, and you’re married to disaster - Frammenti
Contest Marzo 2021: Attesa
@ Viciously
Indigo
La sensazione di sollievo insieme a quella di vuoto, si mischiavano ogni volta che prendevo l'Hogwarts Express per tornare a casa. Quell'anno era stato diverso da tutti gli altri, nei miei appena compiuti quindici anni avevo avuto la consapevolezza che un universo che non conoscevo si stesse svelando ai miei occhi. Stavo cambiando idea, mettendo in discussione ogni cosa, prendendo posizione dove prima non avevo mai osato. Fu così anche in quel viaggio di ritorno, in cui scambiai le ultime battute e frecciatine con i miei compagni per quell' anno scolastico.
Ero quello che rideva di più, quello che scherzava di più, come se dentro di me avessi già saputo quello che mi aspettava. Avevo dato il meglio di me, consapevole che quello che mi avrebbe aspettato a casa sarebbe stata un'atmosfera profondamente diversa da quella che stavo respirando in quel vagone.
Una volta arrivato alla stazione, mi ci volle un'occhiata veloce alla banchina per vedere mio padre, ci scambiammo dei brevi commenti. Era la prima volta che mi veniva a prendere in stazione senza mia madre, ma non volli indagare.
Il ritorno verso casa fu silenzioso, ma per fortuna breve grazie alla metropolvere.
Dubhghlas, il mastino di famiglia, mi accolse con il suo entusiasmo canino incontenibile.
Mentre la mia visuale veniva alternata da un muso e una coda scondinzolante, avevo percepito già un'atmosfera completamente diversa in casa. Era come se qualcosa si fosse cristallizzato nel tempo, come se tutte le superfici fossero state ricoperte di una brina, di una malinconia appiccicosa, che trovava manifestazione in ogni soprammobile fuori posto.
La cucina, la posizione delle tazze, fino a come era disposto il centro tavola, urlava della mancanza costante di mia madre.
Fu così che per la prima volta nella mia vita ebbi paura. Paura, di vedere la mia stessa madre.
La avevo vista durante le vacanze pasquali, in cui mi ero reso conto delle sue condizioni reali, rispetto a quelle che mi aveva comunicato lei stessa o mio padre via gufo.
Erano due settimane che ricevevo lettere solo da parte di mio padre, il peso che avevo rimandato fino ad allora, i pensieri concreti legati a quella situazione, mi piombarono tutti in una volta addosso. Quella cosa, quella sensazione, quel momento non lo sapevo gestire.
Non mi ricordo come andò, probabilmente feci quello che era naturale e normale fare, cercare mia madre per salutarla. Non chiesi, sapevo dove era.
Bussai alla porta della camera dei miei, una voce flebile mi rispose.
Entrando dalla porta, mi accorsi che la donna che era sdraiata nel letto non era mia madre. Parlava come lei, sorrideva come lei, ma non era lei...Era come se fosse stata un ricordo sbiadito di ciò che era. Come un foglio accartocciato che voleva ancora fare parte di un libro.
Nel chinarmi per darle un bacio, mi resi conto di avere il timore di poterle fare del male, di sgualcire quella superficie diafana che era diventato il suo viso.
Non parlammo della sua condizione, ma di me. Guardandola in quegli occhi di mare e di fiume, non riuscì a chiedere nulla, non avevo bisogno di parole, seppur nessuno me lo avesse detto chiaramente, avevo già capito.
Accettai di sedermi dalla parte del letto che mi aveva lasciato libera, non mi tolsi nemmeno le scarpe, mi sdraiai con la testa sul suo grembo. Mi chiese e le raccontai, tutto quello che mi passò per la mente in quel momento. Ridemmo, scherzammo, ogni tanto le mancavano le parole o la voce ma imparai in fretta a colmare quei vuoti, quella sua necessità di prendersi dei suoi piccoli momenti che lasciava sparsi come briciole di pane. Io, li raccoglievo e li custodivo nei miei sorrisi e nei miei sguardi.
Presi l'abitudine di fare colazione con lei, la mattina era il momento migliore per stare insieme.
Passavo le mattine con mia madre nella camera dei miei, invece il pomeriggio e la sera la dedicavo ad aiutare mio padre nell'attività di famiglia. La situazione diventò surreale, mia madre viveva nella nostra stessa casa, sotto il nostro stesso tetto, ma non vi era volta che mio padre nominasse il suo nome o facesse riferimenti per il futuro. Avrei voluto chiedere, ma quel gelo di mio padre, quel suo arginare la situazione mi portò a smontare qualsiasi domanda. Forse fu la cosa più giusta, nel suo paradosso. Perché quelle mattine passate con mia madre diventavano sempre più piacevoli, dopo un mese dal mio ritorno da Hogwarts mi ero convinto che quella situazione avrebbe potuto andare in quel modo all'infinito.
Ma la situazione reale era ben diversa, eppure trovai il modo di starle accanto anche in quei momenti invece di parlare iniziai a leggerle dei libri e di tanto in tanto, osavo, cambiando intonazione e voce per dare più mordente ai personaggi. Gradiva, a volte addirittura rideva per quel mio modo buffo.
Iniziai a vivere solo per quelle avventure immaginarie, per quelle pagine che portavano lontano me ma anche mia madre.
Passò così il tempo, tra un'avventura e un'altra, tra lo svezzamento di una nuova creatura e l'altra.
Ero diviso a metà, tra mio padre e mia madre, tra una vita e un'altra.
Finché una sera ci fece nuovamente visita il medimago di famiglia.
Di solito non mi riservava più che un saluto cortese, ma quella sera mi guardò con uno sguardo che mi ricorderò per tutta la vita. Aveva frantumato la barriera della sua professionalità, per guardarmi non come medico, ma come uomo. Per sorridermi, uno sbuffo gentile sui capelli, si era fermato sulla veranda di casa mia mentre le cicale cullavano il vento estivo, parlammo di tutto e di nulla. Ma quel suo ultimo sorriso, lo rividi sbiadito sulle labbra di mia madre la mattina seguente.
Il sole d'Agosto all'esterno splendeva quasi a sfregio, in un ossimoro di quello che stava accadendo all'interno di quella stanza.
Mia madre mi aveva accolto con un sorriso che era più che sbiadito, nessuno mi aveva detto esattamente quali fossero le sue condizioni, nessuno si era realmente preoccupato delle mie soste in quella stanza. O così almeno credevo, o avevo dedotto, senza davvero capire.
Mi rivolse lo stesso sorriso del medimago, era una smorfia consapevole, di quello che stava per accadere.
Mi fece sistemare nel letto con lei, come avevo fatto al mio ritorno da scuola. Rimanemmo in silenzio, mi sistemò i capelli come quando da bambino mi dava la buona notte. Mi chiese nuovamente di leggere per lei, mi sistemai su quella che ormai era diventata la mia sedia, accanto al letto.
Iniziai a leggere, ma mentre le mie parole fluivano la mia mente rincorreva una consapevolezza, a cui non potevo sfuggire in alcun modo.
Tutto ciò che avevo fatto in quel momento, tutti i momenti trascorsi con mia madre, mi avevano portato lì. Davanti a lei, davanti al suo letto, davanti...
Alzai lo sguardo, finendo il capitolo. I miei occhi che in confronto ai suoi non erano che stagni, si immersero nello sguardo di mia madre. Quello sguardo, quell'intesa, quel modo di capirci senza alcuna parola. Non avevo mai avuto bisogno di parlare con mia madre, ne lei me lo aveva mai chiesto.
«Romeo, con quegli occhi grandi che sembrano il mare, dove finirai se non inizi a svelare...»
Finimmo la frase insieme, in quella che era la frase che mi ripeteva sempre. La sua premura più materna nei miei riguardi, a svelare ciò che mi passava per la testa. In quel modo poetico e da filastrocca, che le era tipico. Quante sue lettere finivano in quel modo, quanti nostri discorsi erano iniziati a quel modo.
Non ebbi bisogno di inviti, una mia mano che mi sembrò enorme in confronto a una sua, si avvolse attorno la mano di mia madre. Piccola, diafana e fragile.
Mi sporsi, quasi nella necessità di proteggerla, ma ciò che stavo proteggendo era la mia fanciullezza.
« Impara a far funzionare le cose »
Fu questo il suo lascito, ciò che ritrovai anche nell'incisione dello zippo che le era appartenuto.
Ricordo che annuii, non so per il suo modo di porsi, se finsi di aver capito...Se...
Prima che potessi realmente rendermi conto, un sospiro si era impossessato del corpo di mia madre, finalmente liberandola.
Era finalmente libera.
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