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Alice Lastrange « If you've a ready mind, where those of wit and learning, will always find their kind » Un sospiro riecheggiò nel silenzio di quel corridoio in cui Alice si era nascosta. La pace di quell’ambiente e il libro che teneva sulle gambe le davano la serenità che tanto bramava in quegli istanti, nonostante questo i suoi pensieri sembravano rimbalzare tra le pareti della sua testa, incapace di concentrasi, da cinque minuti buoni fissava quelle pagine ricolme di fantasia. Rassegnata richiuse il tomo, sosprirando ancora una volta a quella situazione che lei stessa non sapeva definire. Pigri, i suoi passi procedevano seguendo un percorso che ormai conosceva a memoria, rallegrandosi del fatto che il castello era quasi del tutto svuotato e gran parte dei suoi abitanti si era diretto a quello che da anni era una tradizione: il Ballo di Fine Anno. Di solito l’euforia di quell’evento colpiva anche lei, quell’anno però tutto le sembrava inutile, molte cose erano cambiate nella sua vita e molte nella sua testa, la parte più estranea di se stessa. Così complicata che a stento riusciva a comprendere, se non voleva partecipare perché l’outfit preparato per l’occasione giaceva perfetto sul suo letto, in attesa di essere indossato. Lui. Probabilmente era solo colpa del Caposcuola Serpeverde, che tanto le era stato vicino in quei periodi, la probabile speranza di poterlo incontrare l’aveva spinta a partecipare. Con il tempo e con il passare degli anni il Ballo le metteva molta tristezza poichè l’indomani avrebbe dovuto salutare tutto e ritornare a casa. Una casa vuota, piena di gente, ma vuota del suo affetto più grande. La sua mamma era ancora dispersa e lei non era ancora riuscita a fare nulla, imprigionata da quella gabbia umorale che le impediva di prendere qualsiasi decisione. Lo specchio rifletteva una figura che all’ex prefetta sembrava lontana, la sua stessa immagine era per lei un'estranea, un manichino decorato come l’evento richiedeva e con una maschera sul volto, anche detto più comunemente sorriso. Tenendo tra le mani l’abito la corvonero discese lentamente le scalinate del castello, non aveva nessuna fretta, diversamente da alcuni studenti che la sorpassavano a tutta velocità ridendo tra di loro e illuminando con il loro buonumore anche la ragazza che non potè fare a meno di sorridere.
Una carezza gelida diede il benvenuto alla ragazza in quello scorcio meraviglioso, illuminato da sole calde lampade che, ai lati del sentiero, mostravano la direzione da seguire. Le due ali alle sue spalle si spostarono ricoprendo la parte scoperta del suo corpo, una bianca ed una nera, con il loro peso riscaldavano la ragazza lasciando due scie indistinte su quel morbido manto nevoso che andava sempre più diradandosi fino a lasciare spazio al verde di una radura, lì dove la vera festa avrebbe avuto luogo. Facce note e altre meno note apparvero dinanzi agli occhi della giovane, avrebbe salutato distrattamente qualche concasato mentre passeggiava alla ricerca del primo punto di interesse di quella sera. Ben presto, la zona ristoro si palesò ai suoi occhi, sulla destra un ampio bancone da bar si ergeva preso d'assalto da gran parte degli invitati, probabilmente anch’essi alla ricerca di una spinta alcolica per quella serata, o era soltanto lei? Alice aveva inventato un nuovo gioco, beveva ogni volta che qualcosa non le andava tanto a genio, poi però aveva scoperto che quel gioco esisteva già e tutti lo chiamavano “Alcolismo”. « Per favore, gradirei qualcosa di non dolce, alcolico naturalmente, per il resta faccia lei » il sorriso angelico della ragazza tradiva le sue reali intenzioni, ma a barista non sembrò interessare, anzi un sorrisetto comparve per qualche secondo sul suo volto, Alice però decise di non dargli peso. Quando la bevanda fu tra le sue mani , ringraziò e si allontanò di qualche passo, lasciando spazio ad altre invitati. « Alla mia... » Alice è un pò depressa - le hanno rapito la mamma - per questo, giusto per non farla sembrare un palo nel cosiddetto, io e il barista di comune accordo abbiamo scelto di farle bere un bel “Drink dell'Elusione” all’infame. Quindi se qualcuno volesse divertirsi alle spalle di Alice è ben accetto... code © Nhimoe
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