La Tana della Volpe, Abitazione dell'Auror Aiden Weiss

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 28/3/2019, 16:58
Avatar

When the snow falls, the fox tries to survive.

Group:
Auror
Posts:
3,876

Status:



Aiden Weiss

▵ Auror ▵ Ex Grifondoro ▵ 27 anni ▵ Irlandese



«Questo è decisamente un buon proposito, Elijah. E’ esattamente quello che ogni novello genitore dovrebbe fare: essere migliore dei propri, darei alla propria prole quello che non siamo riusciti ad avere.» Concordò, annuendo energicamente. Nonostante il potere dell’alcol fosse ben più che attivo nelle proprie vene, era riuscito a farsi capire dal Serpeverde e ne fu ben più che entusiasta; forse non era - dopotutto - così disastroso nel fare discorsi da alticcio.
Un mezzo sorriso affiorò con una nota amara sulle sue labbra e scrollò le spalle alla domanda del suo giovane amico. «No, non è una prerogativa degli Auror, a meno che non si fanno cavolate. Però, ecco, dopo quanto è accaduto a mio padre c’è chi potrebbe pensare che farò la sua stessa fine, prima o poi. Io e lui ci assomigliavamo tantissimo, sai? Non solo fisicamente, ma anche caratterialmente. La sua morte mi ha segnato in un modo che neanche immagini...» Anche se aveva parlato in tono tranquillo, gli occhi luccicarono per un attimo e i fumi dell’alcol non gli stavano rendendo facile il compito di trattenersi. Si passò una mano sulla faccia, sperando che il gesto riuscisse a nascondere le prove della propria commozione e, al tempo stesso, lo aiutassero a schiarirsi le idee. Era meglio non pensare a quella dannata notte, a quella dannata festa di compleanno e a quella dannata rabbia che aveva assaporato nell’apprendere che la persona più importante della sua vita gli era stata brutalmente portata via in un giorno davvero importante. Eppure i ricordi affiorarono in maniera vivida e cristallina, e questo lo straziò a tal punto che le parole continuarono a fluire in maniera spontanea, come un fiume in piena. «Doveva arrivare in tempo, me lo aveva promesso, e invece non è mai arrivato alla mia festa di compleanno. Io… Io non festeggio più da quel giorno, da ben otto anni, perché è come se fosse stato maledetto.» Sospirò profondamente, mentre il corpo prese a vibrare ma fece di tutto pur di non piangere come un bambino davanti ad Elijah.
Cimentarsi con la legna fu un buon balsamo per Aiden e ne sfruttò ogni istante per mettere un freno a tutte le emozioni che lo avevano travolto poco prima, quando si era - per così dire - sfogato, liberandosi di un peso che lo aveva sempre oppresso nei momenti meno opportuni. Mentre osservava Elijah prendere confidenza con l’ascia, il rosso non poté fare a meno di constatare diversi aspetti che aveva in comune con il ragazzo, ma il più evidente era che ancora non aveva incontrato una ragazza capace di apprezzare ogni sfumatura del proprio essere.
Sorrise quando vide Elijah dividere il coccio ma non in modo perfetto e, con le mani sui fianchi, annuì alla sua richiesta. «Prova quanto vuoi! Io vado a prendere la seconda ascia.» E detto ciò andò nel piccolo capanno che usava come sgabuzzino degli attrezzi. Almeno, pensò, avrebbero dato sfogo entrambi alle proprie frustrazioni massacrando dei cocci di legno.

 
Top
view post Posted on 14/12/2019, 16:15
Avatar


Group:
Docente
Posts:
2,312

Status:



Non stava aspettando nessun Gufo, quel giorno. Fu quindi con una certa sorpresa che aprì la finestra e lasciò entrare il rapace che vi aveva picchiettato contro, mentre una raffica di vento gelido le scompigliava i capelli che erano sfuggiti alla treccia. Slegò la missiva e, quando vide il nome del mittente, iniziò a dispiegare il foglio prima ancora di aver dato la dovuta mancia in biscotti al piccolo postino. Le parole di Aiden attirarono la sua totale attenzione fin dalle prime righe, e Jolene quasi non si rese conto dell'insistenza con cui gli occhi d'ambra la stavano fissando, in attesa.
Venne immediatamente investita dall'onda del dolore che tanto chiaramente l'uomo aveva trasportato sulla carta. In certa misura, le emozioni di Aiden divennero le sue, e lei ne uscì scossa e appesantita, ancor di più quando considerava che quella era solo la pallida ombra dei sentimenti autentici che percepiva.
La sua risposta fu rapida, sebbene interrotta da momenti di riflessione là dove non era certa sulla parola che meglio esprimesse le sue intenzioni. Quando infine, in capo a qualche minuto, ebbe sigillato la missiva con l'ultimo svolazzo della firma, si accorse che il gufo era ancora davanti a lei. Dopo avergli fatto sgranocchiare qualche biscotto, lo lasciò andare: questa volta, aveva legata alla zampa la sua risposta.


Da: Jolene White, Infermeria, Hogwarts, Scozia
A: Aiden Weiss, Tana della Volpe, Hogsmeade, Scozia


Caro Aiden,
ti prego di credermi quando ti dico che per me è un piacere sentirti, per quanto mi addolori sapere delle circostanze di cui mi scrivi. Ti faccio le mie condoglianze per tua nonna; non conosco davvero il dolore che si prova quando una persona tanto cara non c'è più, ma ti sono comunque vicina.
Per quanto riguarda l'altra questione, credevo che dopo tanto tempo foste ormai arrivati ad una situazione stabile, una sorta di accordo, ma la faccenda deve essere più complicata di quanto immaginassi. Se hai bisogno di un consiglio esterno, di qualcuno che ti ascolti o con cui semplicemente passare del tempo per pensare ad altro, sai che puoi contare su di me. Non c'è motivo perché ti scusi, è questo che fanno gli amici.
Quindi, se non hai nient'altro da fare, questo sabato ho la mattinata libera dal lavoro. Puoi passare da me, potremo chiacchierare in tranquillità. Ho anche una mezza idea, ma perché riesca ho bisogno della tua collaborazione: mi devi promettere, Aiden, che non farai colazione prima di arrivare. Il mio indirizzo è Methley Street n. 9, Londra; mandami pure il gufo di risposta qui ad Hogwarts, è più probabile trovarmi qui che a casa. Conto che ci sarai!
Con affetto,
Jolene

 
Top
view post Posted on 2/4/2020, 15:22
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


CGMFz5v
Si era perso per strada, ne era convinto; non poteva esserci altra spiegazione, perché aveva inseguito l'indirizzo di suo interesse nel più accurato dei modi. Aveva provato a cercare una casetta tra tutte, aveva anche provato a vedere un richiamo qualsiasi alla volpe, forse l'abitazione stessa, portandone il nome, aveva orecchie a punta ed era tutta arancio; invece nulla, non aveva ancora portato a termine la sua consegna. Più Cincillino si spostava, più sentiva nel cuore una forte, fastidiosissima volontà di gridare ai quattro venti. Cominciava ad essere frustato per davvero e soltanto alla fine, come una benedizione dall'alto dei cieli, si accorse di un recinto che non aveva considerato. Nei pressi della periferia di Hogmseade, più o meno quello doveva essere il punto di raccolta: non avrebbe impiegato ancor più tempo di quanto non avesse già fatto e così, aprendo le ali in un'ultima virata e conseguente picchiata verso il basso, lasciò la copia del giornale e il pacchetto in omaggio. Più o meno di fronte la porta, a qualche metro di distanza. Per quel giorno, si disse, andava anche bene.


C'è posta per te, Aiden Weiss. In omaggio con la copia del Profeta:

L0o6ymc
Strillettere
Una strillettera è una lettera contenuta in una busta rossa, spesso inviata per comunicare dispiacere e rabbia. Quando viene aperta, inizia a urlare al destinatario il proprio testo con la voce del mittente amplificata, incendiandosi una volta terminata la lettura. Se non viene aperta subito, esplode e inizia a urlare anche più forte. Il pacchetto ne contiene dieci, tutte da compilare.



Aiden Weiss

43rHxSy

CITAZIONE (Oliver Brior @ 1/4/2020, 10:55) 
9fddXJe
Adotta un Drago
Se da bambino mi avessero chiesto circa il mio sogno nel cassetto, la risposta sarebbe stata la stessa di oggi: avere un Drago. Il desiderio di ogni mago o strega, prima o poi nella vita, un po' come un progetto inarrivabile, e tuttavia pronto ad attingere ad ogni speranza più intima. Vorrei diventare Ministro della Magia, diceva qualche mio vecchio amico; vorrei diventare Preside di un'Accademia di Stregoneria, poteva aggiungere un altro; tutti sogni preziosi, non c'è dubbio, semplicemente non erano i miei, non mi appartenevano. Vivevo costantemente l'idilliaca rivelazione di avere un Drago per amico: ogni sera, prima di andare a dormire, chiedevo a mia madre di leggere un racconto, di inventarne uno. Storie di Draghi, creature affascinanti, mistiche, fuori dall'ordinario; così si spalancavano le ali, la voce di mia madre annunciava il ringhio profondo della bestia assoluta, e mi bastava socchiudere appena gli occhi per esserne trascinato, vinto più del solito per un bambino della mia età. Come un velo, al di là delle palpebre calate, scorgevo così cieli di cenere e lapilli, la terra che consumava la sua natura all'indomito fuoco dei Draghi: le narici roventi, le fauci spalancate, le creste più a punta, le zanne velenose, la coda come un vero e proprio timone lì a metri e metri dal suolo, sospesi come grandi e grosse libellule. Era una danza di fuoco e di aria, e sentivo di voler parteciparvi, di voler esserne travolto a più non posso; in quell'incontro di Cielo e Terra, io volevo ballare, ballare fino a sentire male alle gambe, ballare allo sfinimento. Quando i miei compagni di scuola convincevano i loro genitori a comprare una Puffola Pigmea per un'occasione importante, io tentavo in ogni modo di convincere i miei, invano, ad avere un uovo di Drago. Uno qualsiasi, mamma. Lo ripetevo dal mattino alla sera, riempivo pagine e pagine di pergamene, mai con successo; ho inviato una lettera perfino al Ministero, qui in Romania, e mi è stata respinta. Per tutta risposta, vi dirò di più, ho ricevuto a suo tempo una di quelle lettere scarlatte, una di quelle pergamene maledette, così fastidiose da gridare ai quattro venti. Strillettere, proprio quelle.
Perfino quando la voce del Ministeriale mi raggiunse con un'imprecazione non troppo velata, perfino quando la pergamena si bruciò da sola, pezzetto dopo pezzetto, perfino allora io non potevo cambiare idea. Mentre la carta veniva avvolta dalle scintille, io immaginavo il respiro di un Drago, il suo fiato rovente sulla mia pelle. Cominciai ad esserne ossessionato, più del solito. Nessuno comprendeva il fascino di Creature simili, era magia mistica in assoluto; i Draghi, quelli in carne ed ossa, erano così antichi, così rari, così intrisi di bellezza da non avere eguali in natura, in nessun caso. Per la fine del mio percorso accademico - voti discreti, sarò sincero, con una tesi tuttavia pluripremiata sulle Origini del Lungocorno Rumeno nei Carpazi -, la mia famiglia mi spedì un regalo: un biglietto per un viaggio, una Passaporta di sola andata per la Nuova Zelanda. Immaginai fosse un viaggio di avventura, uno di quelli di riscoperta tutta piacevole; quando mi ritrovai catapultato dall'altra parte del mondo, una vecchina mi attendeva con le mani piene di uova madreperlacee. Inizia qui, ed ora, il tuo apprendistato. Quelle sono state le sue parole, e le ricordo tuttora come il messaggio più diretto e più importante di tutta una vita. Un tirocinio in una riserva di Occhiodopali degli Antipodi, i draghi neozelandesi e australiani; e mentre io e la vecchina salivamo l'altura, fino alla vetta del Monte Tarawera, ogni dettaglio si stagliava per me come un sogno ad occhi aperti. Alla fine i miei genitori avevano assecondato l'istinto di sempre, e sentivo di essere nato per quel mondo come mai prima di allora. La prima volta che vidi un Drago, uno dal vivo, è stata proprio lì, in Nuova Zelanda, all'Isola del Nord. La corazza iridescente, le creste più scure fino alla coda acuminata, e gli occhi, quegli occhi che non avrebbero potuto avere rivali. Senza pupilla, una pozza profonda: la magia innata, l'antica magia. Con il trascorrere del tempo, ho imparato tanto, e quella vecchina che oggi è scomparsa è stata per me mentore e madre, insieme. Ad oggi il mio nome si forgia del titolo di Dragologo, sono tra i Magizoologi più famosi e ricercati nella comunità magica mondiale: Dr. Patrick Kowinski, ricercatore e osservatore, autore di numerosi saggi sui Draghi.
Se dovessi parlare di me, però, direi sempre di essere quel bambino che sognava un uovo di Drago. Forse è stato il mio passato, più che gli anni di addestramento e di studio prezioso, a spingermi oltre: ho raccolto le lettere di tanti maghi, di tante streghe, e tra queste c'erano quelle di molti bambini. Posso avere un Drago, chiedeva qualcuno. E ho ricordato il diniego di mia madre, le imprecazioni e i sospiri di mio padre; ho ricordato la Strillettera che il Ministero Rumeno mi aveva spedito come un assalto a tutto tondo; ho ricordato il rifiuto, l'insofferenza, l'insoddisfazione. Quello che potevo essere, quello che desideravo essere, e tutti gli ostacoli che la vita, il mondo, il tempo mi hanno posto contro. Così ho recuperato una boccetta di inchiostro, la piuma fremeva tra le mie mani, e quando ho scelto la pergamena più pulita, più chiara e più curata - nessuna Strilettera, non avrei fatto lo stesso errore -, le parole avevano già preso forma, nero su bianco. Sì, bambino mio, puoi avere un Drago. Una frase che suonava folle, perfino per un visionario come me; ma al di fuori della baita sulle cime di Tarawera, ad un palmo dalla scrivania alla finestra, il vulcano neozelandese ruggiva in volute di fumo, nascondeva i Draghi più liberi, dai più piccini a quelli più grandi, e un battito di ali possenti accolse ogni mia aspettativa. Quella frase, lì in inchiostro affrettato, custodiva in sé il peso di una promessa. La stessa che avevo fatto al bambino che un tempo sono stato. Quella lettera ha fatto il giro del mondo magico, ha creato relazioni e poi amicizie che tuttora sento fin nel cuore, e con mesi di organizzazione e di scambi epistolari, con gli incontri più disparati e versatili, finalmente quel sogno nel cassetto prendeva già inizio. L'idea di tessere una rete tra le riserve più famose di Draghi, da un capo all'altro del pianeta, tutto questo non era impossibile. Come un respiro all'unisono, come un soffio, infine come una scintilla dopo l'altra, è stato un lavoro con la lettera maiuscola. Ad oggi, con l'intercessione del Profeta, è con orgoglio, emozione e vivida partecipazione che vi parlo della mia storia per fare luce su un'altra trama, molto più estesa. L'associazione Draghi Uniti Per il Mondo collega circa dieci paesi con un unico filo conduttore: le Creature Magiche, i Draghi. Le riserve in cui vivono sono gestite da Domatori e Dragologi esperti, dai tirocinanti fino agli studiosi più navigati, tutti accomunati da una passione e da una determinazione tanto necessarie per la salvaguardia, il controllo, la preservazione dei Draghi.
Dalla Nuova Zelanda, dove tutto è partito, fino al Perù, passando per l'Oriente in Cina e poi via, ancora più su, verso l'Europa con più siti. Specie di draghi tra di loro diverse, dai Dorsorugosi Norvegesi fino ai Dentedivipera Peruviani, dai Petardi Cinesi fino ai Gallesi Comune Verdi, dai Neri delle Isole Ebridi fino agli Occhiodopali degli Antipodi, dagli Ungari Spinati fino ai Panciasquamato Ucraini, senza dimenticare i Grugnocorto Svedesi e i Lungocorno Rumeni. Draghi di ogni forma, di ogni razza, di ogni prestigio; dalle corazze possenti, a squame o cresta, con corna o spine, di uno e più scintillanti sfumature, è il colore che diventa fuoco, l'energia ancestrale di bestie magiche, di creature irraggiungibili. Interesse dell'associazione è avvicinare la comunità magica ai draghi, realizzare un incontro che possa aiutare a comprendere il mondo di tali creature, il loro universo, le loro caratteristiche. I draghi esistono da secoli e secoli, volano sulle nostre terre da più tempo di quanto si possa immaginare per davvero, e sono nell'immaginario collettivo - tanto del nostro mondo quanto di quello non magico - in modi indissolubili. Spaventano, preoccupano, sono associati al pericolo, e tuttavia anche al fascino, al mistero, all'infinito. C'è una lezione che viene impartita a tutti i Dragologi, fin dall'inizio: i Draghi sono creature estremamente complesse, ma sono nostre creature. Appartengono al nostro mondo, alla nostra vita, alla nostra identità. L'associazione di cui sopra nasce come collaborazione internazionale e si pone come tramite tra maghi e draghi. Permette di fare richiesta, tramite corrispondenza, di adottare un vero e proprio uovo di drago: da lontano, con una serie di aggiornamenti da parte della riserva tramite missive, scatti fotografici, curiosità e così via, ciascuno potrà seguire la nascita, la schiusa, lo sviluppo e la crescita del proprio drago. Un sogno nel cassetto, una risposta concreta: la possibilità vera e propria di adottare un drago, di entrare a far parte di un progetto più grande, di vivere fin nel profondo un'esperienza unica nel suo genere. C'è una mappa che illustra nel mondo le specie principali di draghi e le riserve di riferimento. Lasciatevi travolgere da questa folle, misteriosa, sorprendente idea. Ad ogni adozione, un uovo della razza di drago da voi scelta verrà schedato e indicato con i vostri dati di riferimento, e sarà come avere un amico imponente e volante da una parte del mondo. Un drago lontano, un drago vicino, in un incontro che seguirete insieme con gli esperti che cureranno nel tempo il vostro scambio epistolare. Si prospetta una schiusa di qui al dodici Aprile, per ogni adozione in questo periodo verrà inviato ad ogni mago e ad ogni strega un uovo di cioccolato, proprio della forma dell'uovo di drago scelto, con una sorpresa speciale. Un'occasione che già compie la differenza, con moltissime richieste da ogni angolo del pianeta. E per voi, amici britannici, il Profeta si pone come tramite.
Non lasciate scappare questa preziosa possibilità, coltivate questo messaggio. Alla Redazione i miei ringraziamenti per aver reso pubblica la mia testimonianza e aver illustrato l'iniziativa che sta prendendo vita, ormai da mesi, tra le nostre riserve. A quel bambino che anni addietro chiedeva di voler un uovo di drago, a quel bambino che nel presente esaudisce questo stesso sogno con tutto il cuore, ad entrambi rispondo ancora una volta. Sì, bambino mio. È possibile.


Dr. Patrick Kowinski
Magizoologo, Dragologo
Fondatore dell'Associazione Draghi Uniti per il Mondo
Monte Tarawera, Riserva dei Draghi
Nuova Zelanda


CITAZIONE (MasterHogwarts @ 22/3/2020, 18:50) 

Miei cari lettori,
Siete forse stanchi dei costanti, indecifrabili cambiamenti che stanno scombussolando le gerarchie magiche? Se la risposta è “sì”, allora mi spiace tanto per voi. Alle soglie della fine dell’anno scolastico, nel bel mezzo della finale del nuovo Torneo indetto dalla scuola, il Ministero torna a far parlare di sé, rubando la scena. Pochissime ore fa, come comunicatoci dal Ministero della Magia stesso, è stato infatti nominato il nuovo Direttore del San Mungo. Scommetto che sono molti i nomi che annebbiano la vostra mente in questo preciso momento ma fareste bene a dimenticarvene. Il ruolo è invero piombato sulle spalle di uno sconosciuto, un certo Paul Dwight, la cui esperienza in Medimagia non ci è ancora stata confermata.
Che la struttura necessitasse di una guida era chiaro a tutti. I corridoi dell’Ospedale, carenti di personale adeguato ma colmi di feriti, sono diventati un posto caotico nel quale perdersi nel tentativo di ricevere informazioni sui nostri infermi o nella speranza di non morire per un Mangialumache evocato dalla bacchetta sbagliata. Il disordine e lo scompiglio regnano sovrani e tra infermieri che si improvvisano segretari e dottori in ritardo per interventi mai comunicati, un nuovo Direttore sembra essere il Lumos all’imbocco del Tranello di cui avevamo bisogno. Sarà davvero così? Cosa sappiamo veramente di questo Dwight? Quasi nulla. Figlio di un Magonò, frequenta Hogwarts e ricopre subito le cariche più importanti: Prefetto prima, Caposcuola poi, sotto la guida di Tosca Tassorosso. Al termine del suo percorso scolastico, stravolge le aspettative degli insegnanti e si allontana dal Mondo Magico. Dopo anni di assenza, lo ritroviamo al ballo delle Ceneri, il volto coperto da un’ustione di cui nemmeno lui, apparentemente tanto bravo da ricoprire la più alta carica del San Mungo, ha saputo porre rimedio. Cosa è successo durante gli anni di abbandono? Dove si è rifugiato? Nell’Ombra, sussurrano alcuni mentre la notizia ufficiale lo vuole in viaggio, desideroso di apprendere quanto più possibile circa la Scienza della Medimagia, per fare il suo trionfante eppur silente ritorno. Se è così che stanno le cose – lascio a voi, come sempre, la libertà di scegliere in cosa credere - i suoi obiettivi sono stati raggiunti.

Dal canto nostro, Carissimi miei, non possiamo far altro che sperare, ancora una volta. Sperare che questi cambiamenti siano stati fatti con la Ragione di chi vuole migliorare le cose, di chi si sottrae all’Ordine marcio, corrotto e sbagliato che le Forze del Male vogliono imporci. Sperare che la nostra fiducia nel Sistema venga ricambiata un giorno, che ci sia un Mondo Magico migliore alle porte. La luce non è poi così lontana; e allora armiamoci di animo coraggioso e confidiamo nel fatto che, questo ennesimo salto al potere da parte di un nuovo, sconosciuto volto, sia la cosa migliore. La luce non è poi così lontana, miei cari Lettori, e spero di incontrarvi tutti sotto di essa un giorno; Noi che siamo il popolo, Noi che inspiriamo e rincuoriamo la Voce del Profeta.


Il vostro affezionatissimo


CITAZIONE (| Kei @ 30/3/2020, 18:53) 


"Olivander" è da secoli sinonimo di qualità e prestigio nella fabbricazione di bacchette magiche nel nostro Mondo, ma sarà sempre così?

Quando il primo Olivander decise di lasciare il Mediterraneo nel 382 a.C. alla volta della Gran Bretagna, sapeva già avrebbe riscosso successo fra i maghi inglesi con le sue innovazioni tecnologiche.
Inutile dire ebbe ragione: fin da subito ottenne l'attenzione della comunità magica nelle contee a sud del paese, introducendo nel mercato inglese nuove tecniche di lavorazione e materiali d'eccezione, sbaragliando la concorrenza con bacchette leggere e maneggevoli.
Niente più staffe e catalizzatori druidici antiquati e tradizionali: si aprono le porte alle bacchette flessibili, rigide e i nuclei affini all’anima stessa del Mago!
Fu soltanto durante il ventesimo secolo che con Garrick Olivander alla gestione dell'attività di famiglia, questa cominciò a ottenere fama internazionale.

Inizialmente criticato e additato come un folle visionario, andò contro le osservazioni di colleghi e parenti per aprire una nuova bottega a Diagon Alley (l'attuale sede centrale dei Negozi e Laboratori Olivander) per mettere in vendita i suoi nuovi modelli di bacchetta.
Corda di cuore di drago, crine d'unicorno e piuma di fenice divennero i suoi cavalli di battaglia in pochi anni, attirando l'attenzione di fabbricanti e impresari oltre-oceano.

DPtags2
"Sede Centrale delle Fabbricazioni Olivander, Diagon Alley, South Side, Londra",
Scatto di Ariel A. Vinstav.


«Sapevo di dover cambiare nuovamente le tradizioni e puntare a raffinare i nuclei: più forte è la componente magica che alimenta la bacchetta, più questa può reagire con precisione alla presenza di un mago e sceglierlo.»

Si spiega così Garrick Olivander durante il nostro breve incontro, mostrandomi nel retrobottega numerose delle splendide creazioni che ancora aspettano l’arrivo del loro fattucchiere predestinato.


DPtags3
"Retrobottega della Bottega delle Fabbricazioni Olivander, Diagon Alley, South Side, Londra",
Scatto di Ariel A. Vinstav.



«Ai tempi come oggi, Signorina Vinstav, il potere viene considerato il marchio di qualità di una bacchetta: bastò mostrare incantesimi potenti per vedere affermati i miei lavori come opere d’arte.»

Sostiene così con una latente amarezza, il famoso fabbricante, perdendosi con lo sguardo fra i ricci di alcuni legni di ciliegio. « Ma ciò che voglio che i maghi comprendano è che il futuro di Olivander, il suo marchio di qualità, non sta nel Potere che le mie bacchette potranno dare al mago, ma la certezza che verranno sempre scelti da uno spirito affino. Non dò un’arma, ma un compagno solidale.»

Non può evitare di guardare la bacchetta che tengo alla mano destra durante quella conversazione, osservandola come farebbe un uomo di buon cuore davanti ad un bambino smarrito: accortezza, preoccupazione e una punta di dolcezza a risaltarne le iridi.

È per questo che non posso evitare di chiedergli del suo rapporto con le sue creazioni «Come figli, dice? Penso siano più miei nipoti, ormai: mio figlio e alcuni miei associati stanno apprendendo i segreti del mestiere. Confido un giorno potranno innovare anche loro la tradizione dei Fabbricanti e rendere le mie risorse antiquate. Non si dice mai no al cambiamento.»

Di lasciar bottega in tempi recenti, però, non sembra affatto intenzionato.

«Bisogna imparare a comunicare con i nuclei prima e con i legni dopo: trovargli una casa adatta. Non è solo essere artigiani, ma anche genitori – proprio come ha detto lei, signorina!»
È lunga la strada per la discendenza Olivander, sembra! Suo figlio, però, da dietro il banco di lavoro non ha mai smesso di sorridere alle parole del padre nel corso della nostra breve intervista.

Ho fiducia che se è di un istinto paterno o materno quello di cui c’è bisogno per cogliere i segreti dell’arte degli Olivander, le future generazioni possono sentirsi al sicuro.

Il marchio di qualità esiste ancora e profuma di legno, magia e casa.

DPtags1
– "Originale Marchio di Qualità dei prodotti Olivander",
Scatto di Ariel A. Vinstav. –

 
Top
view post Posted on 12/4/2020, 19:57
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


7pPTKSG
Adotta un Drago
Un Gufo Postino consegna uno scrigno dorato con una pergamena arrotolata, stretta da uno spago scuro; ha lo stemma dell'Associazione Draghi Uniti per il Mondo, proviene dalle Coste del Galles.


Adotta un Drago

mya0lmL
Gallese Comune Verde
Galles
color verde chiaro
creste rosse, squame dorate
capre, marmotte, castori
uovo ocra maculato
fiamme arancio dalle narici
Aiden Weiss


CkbYCDj
Uno scrigno dorato con un uovo di cioccolato simile a quello originale di un gallese comune verde, è colorato di ocra maculato. La sorpresa che nasconde è una lampada magica come uovo in miniatura: di tanto in tanto, rilascia spirali di fumo e vapore che prendono la forma di un gallese comune verde.
(+1 Punto Mana)
uovo di cioccolato


QNny3Ug
saluti dal monte snowdon
La riserva si trova sul promontorio più alto della catena del Monte Snowdon, in Galles. Si tratta di una delle montagne più antiche tanto dei territori britannici quanto del pianeta intero, là dove il verde dei boschi incontra l'etereo silenzio dei cieli.


Gentile Aiden Weiss,
È un estremo piacere poter scriverle a nome dell'associazione Draghi Uniti per il Mondo; il valore più prezioso di questo incontro si esprime con un riconoscimento ben più versatile: adottare un Uovo di Drago non significa soltanto sostenere le nostre fondazioni e le riserve di paese, ma anche entrare in stretto, profondo contatto con Creature mistiche, detentrici di un potere e di una magia universalmente singolare. Con la presente, Le confermiamo l'adozione di un Uovo di Gallese Comune Verde - troverà uno scrigno con un classico, tradizionale uovo di cioccolato, a tema pasquale, e una sorpresa altrettanto vivace al suo interno. Il mio nome è Dr. Edgie Edgecombe, e anticiperò ogni curiosa, bizzarra battuta: sì, i miei genitori avevano una particolare predilezione per le assonanze fonetiche. In ogni caso, sono un Dragologo da molti anni, specializzato nei Gallesi Comuni Verdi - e d'altronde, la mia origine dalla vivace cittadella di Cardiff parla da sé, come una garanzia. Come immagino lei possa sapere, il Galles è parte dell'isola della Gran Bretagna, con una serie di utili, preziosi confini: ad est con l'Inghilterra, a nord e ad ovest con il Mare d'Irlanda, a sud con il Canale di Bristol. Sono a capo della Riserva dei Gallesi Comuni Verdi, esattamente nei territori settentrionali-occidentali: il monte Yr Wyddfa, più conosciuto come lo Snowdon - e si sa, la voce al riguardo sussurra tuttora che il "picco montuoso sia facile da vedere, ma difficile da scalare". Con un'altezza di più di mille metri, sul prato verdeggiante di una terra così fertile, è certamente uno dei luoghi più indicati per la comunità dei Draghi di nostro controllo: contiamo, ad oggi, circa una decina di esemplari, con un incremento sempre più importante. Con l'ultima schiusa, includendo l'Uovo da lei adottato, possiamo salire quasi ad una ventina, e ci auguriamo che sia così per lungo andare. Il Gallese Comune Verde ha in sé, etimologicamente, parte della sua stessa descrizione: è originario del Galles, è di colore verde - sulle tonalità verdognole, piuttosto chiaro - e per l'aggettivo comune, è in realtà una dicitura che non si è mai persa nel tempo e che tuttora pecca di una specifica ben più scientifica. Si identifica come Comune perché, nei secoli medioevali, il Gallese Verde aveva ben tre famiglie di appartenenza, e tre diverse ramificazioni di discendenza: il Gallese Verde Imponente, il Gallese Verde Minuto, infine il Gallese Verde Gracidulo. Una spiegazione, questa, che troverà prosieguo nelle prossime lettere, è una promessa: con l'attivarsi delle persecuzioni alla comunità magica e alle creature associate, molti dei nostri Draghi dei tempi che furono sono stati abbattuti, altri invece sono emigrati in altre terre. In ogni caso, con le poche analogie e differenze fisiche, tuttora si identifica con Comune l'insieme di una specie, quella del Gallese Verde, e le minuzie più identificative restano argomento di studiosi più accurati, come me. Può raggiungere un'estensione di otto metri e mezzo, è in grado di emettere fiamme di un vivace, accesissimo color arancio, meno rossastro delle altre specie di Draghi, e soprattutto non dalla bocca, ma dalle narici - fessure verticali, profonde, sul muso più allungato. Talvolta, è screziato di un rosso brillante, al pari dell'aspetto maculato delle loro uova temprate di ocra; la sua alimentazione non ha troppe pretese: capre, perlopiù, con una preferenza vera e propria per marmotte o castori, animali di piccola e media taglia che i Gallesi Comune Verde cacciano autonomamente nei boschi e nella selvaggina del picco montuoso dello Snowdon, e lì verso i promontori. In effetti, tale tipologia di Drago difficilmente abbandona le altezze più imponenti: è un drago di terra, un drago di montagna, e spesso compie più balzi e salti accentuati, rispetto a voli di lunga durata. Curiosamente, però, si registra nella nostra storia la presenza di un Gallese Comune Verde fino alla spiaggia di Ilfracombe, sulle coste inglesi: una vicinanza al mare, quella, che non trova ulteriori testimonianze né ripetizioni fino ad oggi. In quell'episodio, circa della prima metà del Novecento, si racconta che il Gallese Comune Verde fosse appena un cucciolo: a dispetto della stazza del minuto esemplare, il Drago spaventò l'intera popolazione costiera e procurò più danni e distruzione di quanti si possano lontanamente immaginare. Tilly Toke e la sua famiglia di stregoni passarono alla storia come eroici difensori, a tal punto da guadagnare uno dei primi preziosi Ordine di Merlino di Prima Classe per aver respinto il Gallese Comune Verde e per aver eseguito il più imponente e maestoso Incantesimo Obliviante nei riguardi degli abitanti. Cancellare la memoria dell'accadimento era estremamente necessario, ma c'è di più. La presenza del Drago, l'immagine e la simbologia che ne consegue, da quel momento si affermò maggiormente: dai racconti di folklore fino ad un sintomo vero e proprio di nazionalismo. Non è forse una coincidenza se la bandiera del Galles rechi lo stemma di un drago rosseggiante? D'altronde, la storia parla da sé: l'attuale vessillo patriota è stato ufficializzato nel 1959 e il ricamo drappeggiante che mostra in superficie, il Drago stesso, è stato basato proprio da una vecchia, comune diceria del passato: "on a mount vert a dragon gules", eccezioni fonetiche annesse, altro non significa che "un drago rosso su un monte verde". Un Gallese Comune Verde, un contatto tangibile nella memoria collettiva degli abitanti. Che sia da sprono per riflessione, nell'attesa di future curiosità e altrettanti preziosi aneddoti della nostra corrispondenza. La schiusa, in ogni caso, è ufficializzata e non appena avremo modo di scattare fotografie al suo Drago, sarà mio piacere spedirle ogni aggiornamento. Mi dica di lei, nel frattempo. Risponda pure alla lettera, mi parli della sua scelta di un Gallese Comune Verde, ponga domande, si esprima liberamente.

Nell'attesa, Le auguro di poter ascoltare intimamente il suono musicale, vivo e profondo del ruggito del Gallese Comune Verde:
un suono unico, si conferma tuttora che sia il più incantevole di
tutti i Draghi.

Con affetto,
Dr. Edgie Edgecombe
Riserva dei Gallesi Comune Verde
Monte Snowdon, Galles


 
Top
view post Posted on 1/5/2020, 10:35
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


L4rVXgZ
Cincillino, l'ultima volta, era stato chiaro più di quanto si potesse sperare: non perdersi per il bosco, raggiungere la periferia del Villaggio di Hogsmeade, infine consegnare alla villetta con qualche simbologia di volpe di passaggio. Più o meno. Per qualche assurdo, folle motivo, Cincillino aveva lasciato il posto ad un altro Gufo, per quel giorno, e purtroppo non di certo uno tra i più svegli. Patella era nata sulle rive del mare, per davvero, e forse per quel motivo i suoi genitori avevano scelto quel nome tanto inusuale per la sua specie; lì, sulle coste scozzesi, in una schiusa tanto fortunata quanto privilegiata, lentamente Patella era stata l'ultima ad uscire dal guscio. Un po' come la ritardataria del gruppo, si portava quell'innata pigrizia fin da quando era un pulcino, e anche quel giorno non era al massimo della sua concentrazione. Arrivata ad Hogsmeade e raggiunta l'indicazione precedente, percepiva il profondo desiderio di fare un pisolino, anche solo di un paio di minuti. Quando lasciò cadere la posta sull'unica casa che corrispondeva alla descrizione ricevuta dall'amico postino, si disse pronta per appollaiarsi su un rametto di un albero tra i molti lì presenti. Le altre consegne avrebbero potuto attendere, il giorno era ancora lungo.



Da oggi il Profeta dedicherà le ultime pagine all'intrattenimento dei suoi lettori: si aggiungono infatti curiosi, frizzanti giochi enigmistici - cruciverba, labirinti, parole crociate - stampati a fine giornale. Provate ad indovinare, esercitate la mente. A fine mese verranno postate tutte le soluzioni.




Aiden Weiss

CITAZIONE (Joachim F. Wolff @ 7/4/2020, 10:48) 


Azkaban è ancora la scelta giusta per il mondo magico?

Puntualmente come ogni anno, il primo aprile, il Ministero ha presentato la relazione sul funzionamento della prigione di Azkaban.
Numeri riportati a parte, in un momento storico in cui si pone in discussione tutto, sorge spontaneo chiedersi quale sia oggi il ruolo della prigione magica per eccellenza.
La sensazione di protezione che la prigione ha dato negli anni ha portato la comunità magica a non interrogarsi troppo sull’istituto in sé. La sensazione è però quella per cui Azkaban non sia più in grado di stare al passo con i tempi.
Per lungo tempo si è ritenuta sufficiente come soluzione quella di tenere i criminali distanti dalla società in una struttura che punta tutto sull’annullamento psicologico dei detenuti per evitare i tentativi di fuga. Ma è questa una situazione accettabile?
Sembra che per il Ministero Azkaban sia la soluzione più comoda: quella che richiede un minore dispendio di energie e che allo stesso tempo dà un’apparente sensazione di sicurezza ai cittadini.
La realtà però, ed emerge dai dati ufficiali stessi, è che Azkaban non è all’altezza delle aspettative: la funzione di deterrenza è pressoché nulla e lo testimoniano i numeri sul tasso della criminalità che continua a rimanere invariato. Se quindi nemmeno una prigione isolata su un atollo sorvegliata da creature mostruose come i Dissennatori è in grado di distogliere le persone dagli istinti criminali, quale può essere la soluzione?
Azkaban può oggi essere considerata una soluzione medievale, al pari della pena di morte tra i babbani. Un’istituzione che tenta solo di tenere distanti i criminali dalla realtà, ma le fughe che vi sono state dimostrano come neanche in questo scopo sia perfettamente efficiente.
Manca invece in quelle che devono essere considerate oggi delle funzioni essenziali di un carcere: non vi è riabilitazione per il condannato, non c’è previsione di un possibile ritorno in società. Senza considerare i danni irrimediabili che può causare all’innocente erroneamente incarcerato.
Il Ministero dovrebbe cambiare radicalmente rotta: puntare maggiormente sulla prevenzione e, qualora questa non riesca, non punire con un biglietto di sola andata per Azkaban. La nostra realtà non ha bisogno di un posto del genere. Si necessita di dare delle alternative a chi ha commesso dei reati, di creare un percorso di riabilitazione. Lo sconto della pena, la vendetta per il male commesso alla società deve essere solo una parte del periodo di detenzione.
Ciò che impedisce di sposare immediatamente questa soluzione è lo spettro troppo presente, e pressante, della magia oscura e delle ferite indelebili e incurabili che ha inferto alla società. Si direbbe quindi che vi è la necessità di distinguere tra diversi tipi di criminali, ma anche qui operare una distinzione secca risulta essere troppo complicato.
Si può etichettare una persona sulla base di quanto ha commesso? L’uccidere una persona non comporta sempre la stessa offesa alla società, l’aver pronunciato una maledizione senza perdono non è sempre la stessa cosa.
Il criminale è un individuo e come tale ha una storia, un passato, e questo non si azzera dal momento che ha pronunciato un cruciatus piuttosto che un imperio.
A cosa si può quindi auspicare? Probabilmente la società magica non è ancora pronta a lasciarsi Azkaban alle spalle. Ma una cosa è sicura: Azkaban non è sicura. Sia sotto un punto di vista molto pratico perché le sue sbarre non sono infallibili e le fughe, come vi sono state in passato, vi saranno in sicuro. Ma non è sicura nemmeno per la società che perde quel suo carattere di umanità che dovrebbe avere sempre e comunque, a prescindere dalle situazioni che deve affrontare.


CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 5/4/2020, 20:00) 

Pride of Portree e Wigtown Wanderers: uno scontro nel cuore della Scozia

Un match tutto scozzese quello giocato in questa prima giornata di campionato, domenica 5 aprile, sulle rive del lago Lomond.
La scelta da parte del British and Irish Quidditch League Committee di questa location ha sollevato non poche polemiche: in molti hanno accusato il Comitato di essersi lasciato guidare da esigenze di spettacolo più che sportive. Se da un lato, infatti, il Loch Lomond ha offerto senza dubbio una splendida cornice alla partita, dall'altro non soddisfa assolutamente i criteri di prudenza che lo Statuto di Segretezza richiederebbe, essendo affollato quotidianamente da moltissimi Babbani.
“È andato tutto bene” ha affermato al termine dell'incontro il portavoce della sicurezza Absalon Buchanan “ma non è stato affatto facile. Non è mancato qualche piccolo incidente, che comunque i nostri addetti hanno gestito brillantemente allontanando i Babbani dallo stadio prima che potessero notare qualcosa”.
E per fortuna, si deve aggiungere, perché la situazione sugli spalti non era certo la più tranquilla: gli hooligans delle Prides e quelli dei Wanderers non esitano ad unirsi quando si tratta di affrontare qualche squadra inglese, certo, ma è anche vero che nessun tifoso si negherebbe mai un po' di sana rivalità locale. E anche le squadre, bisogna dire, non hanno risparmiato colpi.
Le Pride of Portree, tornate definitivamente ad una formazione tutta al femminile dopo l'infelice parentesi di Dougal McBride, hanno messo in campo Dawn Munro, cercatrice; Sharon McCormack, Seònaid Kroonstuiver e Jen Kroonstuiver, cacciatrici; Aerin Fenlon e Fay Munro, battitrici; e naturalmente la capitana Meaghan McCormack come portiera.
I Wigtown Wanderers hanno schierato Suzy Whisp, cercatrice; David Parkin, Joseph Hyslop e il capitano Kevin Greenman, cacciatori; Jock McDowall e Tricia McKeegan, battitori; Joyce Cochrane, portiere.
I tre cacciatori dei Wanderers hanno a malapena aspettato di essere in volo per cominciare a scagliarsi a più riprese verso gli anelli, una strategia aggressiva che tra finte e passaggi arditi ha permesso di totalizzare cinquanta punti entro i primi venti minuti, tutti ad opera di Hyslop. La capitana McCormack non l'ha presa bene: gli spettatori in tribuna proclamano di aver udito nitidamente i suoi rimproveri a Sharon McCormack (la figlia, NdR), che senza farsi troppo pregare ha messo inaspettatamente in atto, insieme alle due Kroonstuiver, una Tenaglia Parkin. La mossa, storicamente cavallo di battaglia proprio dei Wanderers, è stata eseguita magistralmente dalle tre cacciatrici e si è conclusa in maniera decisamente poco ortodossa: dopo essere converse su Hyslop, infatti, invece di sterzare hanno colpito una dopo l'altra il giocatore con le code delle scope, facendolo cadere. Prontamente recuperato dal team medico, Hyslop ha dovuto essere sostituito: al suo posto è entrato Tommy McCrone, che si è quindi preso carico dei due rigori assegnati alla squadra. Perché due? Tutti i tifosi di ambo gli schieramenti se lo sono rumorosamente chiesto: evidentemente l'arbitro non sapeva se considerare l'incredibile fallo singolo, constando di un'unica manovra, o triplo, essendo tre le giocatrici coinvolte, e ha optato per una via di mezzo che, come spesso accade, ha scontentato tutti. McCrone, ad ogni modo, forse agitato per la sua prima partita importante, ha lanciato la prima pluffa praticamente in braccio a Meaghan McCormack e anche la seconda non ha rappresentato una grande sfida per la leggendaria capitana, che l'ha parata senza battere ciglio
La partita è proseguita per circa un'ora senza grandi colpi di scena: le Prides hanno guadagnato 50 punti (entrambi ad opera di J. Kroonstuiver), raggiungendo quindi gli avversari che però hanno recuperato il vantaggio grazie a una pluffa messa a segno dal capitano Greenman. S. McCormack, questa volta, non ha aspettato di essere istigata: ha intercettato al volo un bolide appena lanciato da Fenlon e l'ha colpito in testa. È quindi stata richiamata dall'arbitro, che oltre al rigore ha decretato anche la squalifica per Sharon. Greenman, portato via dai medici privo di sensi, è stato sostituito da Patrick Findlay, un'altra new entry che, per quanto promettente, non ha potuto far molto contro l'esperienza di McCormack senior.
Nel frattempo McDowall, evidentemente intenzionato a vendicare il suo capitano, ha indirizzato un potente bolide contro Sharon McCormack, già uscita dal campo: le Prides hanno quindi guadagnato un rigore che Mary McRae, la riserva appena entrata, ha sfruttato nel migliore dei modi, riportando la partita in parità.
Inutile dire che i Wanderers, privati dei cacciatori più forti, si sono visti costretti a ridurre di molto l'azione, limitandosi alla difesa. Le Prides hanno invece messo a segno altre due pluffe, ma la seconda, ad opera di Seònaid Kroonstuiver, è stata invalidata: Cochrane, il portiere, era stato distratto dalla mazza che la battitrice Munro, in mancanza di bolidi, aveva lanciato. L'arbitro ha fischiato il rigore, operazione in realtà superflua dal momento che nello stesso istante Suzy Whisp ha preso il boccino, decretando la vittoria dei Wanderers per 225 a 100.
Uno scontro che non ha deluso le aspettative, regalando ai tifosi momenti di alta tensione. Le Pride of Portree si confermano una squadra ricca di giocatrici valide e, senza dubbio, molto agguerrite. I Wigtown Wanderers, pur con un livello generale meno brillante, sanno sfruttare bene i propri elementi migliori: i cacciatori Hyslop e Greenman e la cercatrice Whisp, che hanno di fatto garantito la vittoria.


Tutshill Tornados ↔ Holyhead Harpies
Le Harpies prendono il boccino e vincono per 300 punti a 125.

Falmouth Falcons ↔ Puddlemere United
I Falcons prendono il boccino e vincono per 275 punti a 125.

Montrose Magpies ↔ Caerphilly Catapults
I Magpies prendono il boccino e la partita si conclude in parità con 250 punti per ambo le squadre.

Appleby Arrows ↔ Wimbourne Wasps
I Wasps prendono il boccino e vincono per 350 punti a 100.

Kenmare Kestrels ↔ Ballycastle Bats
I Bats prendono il boccino e vincono per 300 punti a 150.

Wimbourne Wasps 13 punti
Holyhead Harpies 12 punti
Ballycastle Bats 12 punti
Falmouth Falcons 11 punti
Montrose Magpies 10 punti
Caerphilly Catapults 10 punti
Wigtown Wanderers 9 punti
Kenmare Kestrels 6 punti
Tutshill Tornados 5 punti
Puddlemere United 5 punti
Pride of Portree 4 punti
Appleby Arrows 4 punti
Chudley Cannons //



Edited by Il Gufo Espresso - 4/5/2020, 11:58
 
Top
view post Posted on 25/5/2020, 11:12
Avatar


Group:
Docente
Posts:
2,312

Status:



Diasy, che pure già conosceva la strada per casa di Aiden, impiegò un tempo irragionevolmente lungo per raggiungerla. Era partita nel primo pomeriggio, e la luce stava già calando quando finalmente giunse in vista della Tana. Un pisolino fuori programma era la ragione principale di tale ritardo, mentre numerose piccole tappe su questo o quel ramo completavano tutti i giri d'orologio che aveva sprecato. Quando infine arrivò, prese a cercare Aiden e, se per caso non l'avesse trovato, avrebbe lasciato il pacchetto davanti alla porta, là dove l'Auror non avrebbe potuto mancare di notarlo. Di forma quadrata e dall'aspetto rustico, l'oggetto era stato incartato da Jolene stessa, ed era accompagnato da un bigliettino infilato sotto allo spago che lo teneva legato. Quando l'avesse estratto ed aperto, Aiden avrebbe potuto leggere le seguenti parole:

Da: Jolene White, Infermeria, Hogwarts
A: Aiden Weiss, Tana della Volpe


Caro Aiden,
tantissimi auguri! Spero davvero che passerai una bellissima giornata a festeggiare come si deve, e la prossima volta che ci vedremo mi dovrai raccontare. Mi raccomando, non fare cose da vecchi, anche se ormai ti ci stai avvicinando.
Nel pacchetto trovi un regalino serio e qualche pensiero che lo è un po' meno, ma che ugualmente spero possa farti piacere.
Con sincero affetto,
Jolene




Il pacchetto contiene:
- Artiglio della Fenice, legato come ciondolo ad una cordicella di cuoio scuro (usato come ciondolo protegge parzialmente delle ferite. Usabile una volta a Quest)
- api frizzole
- calderotti ripieni alla Burrobirra
- Cioccoli giganti
:hedgehog:
 
Top
view post Posted on 1/6/2020, 20:10
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


qKVFIb7
Ultima consegna della giornata. La sacca era quasi vuota e la sua leggerezza era un sollievo per le sue ali stanche. Aveva trovato un ramo sul quale riposare, era giovane e forte come gufo, ma non era fatto di ferro, si stancava come chiunque altro.
Si rimirò ancora una volta la zampa sporca di inchiostro. Una volta rientrato a casa sarebbe stato bersagliato dagli schiamazzi degli altri gufi per ciò che gli era capitato; la sua immacolata carriera da postino era stata letteralmente macchiata. Schioccò il becco grattando la pelle grinzosa dell’arto nel vano tentativo di ripulirsi. Ma l’inchiostro era asciutto non sarebbe andato via facilmente. Rassegnato riprese il volo raggiungendo l’ultima destinazione.
Lasciò il giornale sul ripiano più vicino alla prima finestra trovata aperta e fece rotta verso casa.





Giochi enigmistici



Aiden Weiss

CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 31/5/2020, 19:53) 

Sconfitta vista mare: Holyhead Harpies vs Chudley Cannons

Con un sole splendente assai raro per i canoni britannici, non poteva esserci giorno migliore per inaugurare il nuovo stadio magico edificato ai piedi del faro di South Stack, sulla metà dell'isola inaccessibile ai babbani. La struttura affaccia direttamente sul mare e oggi l'aria è tanto tersa da permettere di scorgere, all'orizzonte, le coste irlandesi: un panorama che si spera non abbia sui giocatori lo stesso effetto che ha avuto sui tifosi, i quali hanno occupato gli spalti con attitudine insolitamente pacifica, forse addirittura inedita per una partita tra una squadra inglese ed una gallese.
«Siamo molto fieri di questo progetto» ha dichiarato Gwen Faenhall, nuova Responsabile per le Infrastrutture della Holyhead Harpies F.C. «Il team di archimaghi che abbiamo ingaggiato ha pienamente soddisfatto, e superato, le nostre aspettative, ideando una struttura funzionale e al tempo stesso aggraziata, che si fonde con l'ambiente circostante.»
È un generalizzato buonumore, quindi, ad accogliere l'ingresso in campo delle squadre.
Le Holyhead Harpies schierano Sally Hunter, cercatrice; Janet Breeze, Valmai Morgan e Ginny Weasley, cacciatrici; Yanina Reid e Gwenan Parry, battitrici; Sharon Merrills, portiera.
I Chudley Cannons hanno scelto, non senza qualche polemica, di mantenere la formazione dell'anno passato: Galvin Gudgeon, cercatore; Dragomir Gorgovitch, Ali Peters e Stephen Harvin, cacciatori; Joey Jenkins e Lilian Arnold, battitori; Steve Mahoon, portiere.
Le Harpies attuano subito uno schema di gioco semplice ma efficace, fatto di numerosi passaggi e di un lancio di bolidi più fitto che accurato, con cui segnano tre volte (due Morgan e una Breeze) prima che i Cannons, nella fattispecie Stephen Harvin, prendano possesso della pluffa. Harvin passa a Peters, che cogliendo di sorpresa Merrills segna e subito dopo recupera la pluffa appena rimessa in campo. Assediata dalle battitrici avversarie, passa di nuovo ad Harvin, che raggiunge l'area di tiro ma, colpito di striscio da un bolide di Reid, manca gli anelli.
Merrils recupera la pluffa prima che cada e con un lancio inaspettatamente potente la spedisce direttamente nel mezzo del campo, tra le braccia di Weasley, che non spreca l'effetto sorpresa e segna, subito seguita da Breeze: le Harpies, a poco più di mezz'ora dall'inizio della partita, sono a questo punto in vantaggio per cinque a uno. Un secondo tiro di Weasley viene parato da Mahoon e la pluffa torna così ai Cannons: Harvin e Peters, passaggio dopo passaggio, attraversano il campo e Peters segna di nuovo. Harvin recupera la pluffa e passa a Gorgovitch che però, distratto dal fischio dell'arbitro, la lascia cadere. L'attenzione di tutti i giocatori e dei tifosi si concentra sul margine del campo, dove Arnold sta discutendo con l'arbitro che le ha contestato uno Snitchnip, fallo piuttosto grave che si configura quando chiunque non sia il cercatore tocca il boccino. La battitrice dei Cannons sostiene si sia trattato di un incidente ma nel giro di qualche minuto gli incantesimi tecnici provano il contrario e Arnold viene squalificata e sostituita da Gina Sherwood.
Finalmente la pluffa viene rimessa in campo e Morgan, senza dubbio la più precisa tra le cacciatrici Harpies, tira il rigore assegnato. Mahoon para attraversando l'anello con il braccio (Flacking) in modo così plateale da scatenare l'ilarità di entrambe le tifoserie mentre l'arbitro senza esitare riconosce il tiro come valido e assegna un secondo rigore a Morgan, che segna anche questa volta.
La pluffa torna quindi ai Cannons: Peters, schivando i bolidi e le cacciatrici avversarie, effettua un ottimo tiro, che Merrils riesce però a intercettare con una spericolata parata di polpaccio che la sbilancia visibilmente. Nei pochi attimi che occorrono alla portiera per recuperare l'equilibrio, Harvin segna, portando il punteggio dei Cannons a 75.
Le Harpies, già in vantaggio di cento punti, riprendono in mano il gioco e segnano altre due volte, la prima ad opera di Breeze e la seconda di Weasley. Quest'ultima, in particolare, suscita non poche proteste sugli spalti: Breeze si trovava infatti ancora al margine dell'area di punteggio. L'arbitro, sordo alle istanze opposte delle due fazioni, riconosce lo Stooging ma lo considera involontario e decide pertanto, pur contestando il fallo alle Harpies, di accettare il tiro come valido. I Cannons ottengono comunque un rigore, che viene battuto con successo da Peters. Subito dopo segna anche Gorgovitch, giustificando per la prima volta dall'inizio del Campionato la cifra spropositata che la Chudley Cannons F.C. ha pagato per averlo in squadra.
La pluffa torna alle Harpies e Breeze segna, in verità nella quasi totale indifferenza della platea: tutti gli occhi sono infatti puntati su Gudgeon, che si è lanciato in una picchiata mozzafiato. I fan dei Cannons trattengono il fiato: il loro tristemente famoso cercatore riuscirà finalmente ad acchiappare un boccino? Hunter si getta subito all'inseguimento, ma dopo una ventina di metri cambia inaspettatamente rotta e punta decisa in tutt'altra direzione. Dopo qualche istante di smarrimento, la situazione è chiara a tutti: Gudgeon sta tentando una finta Wronski ma Hunter, pur essendoci cascata in un primo momento, ha poi davvero avvistato il boccino e ha quindi abbandonato l'avversario a se stesso. Gudgeon, ignaro, sente finalmente gli avvertimenti dei compagni di squadra e arresta la picchiata proprio mentre Hunter afferra il boccino, decretando la fine della partita e la schiacciante vittoria delle Harpies per 400 a 125.


Ballycastle Bats ↔ Prides of Portree
I Bats hanno preso il boccino e vinto per 250 punti a 75.

Wigtown Wanderers ↔ Appleby Arrows
I Wanderers hanno preso il boccino e vinto per 300 punti a 150.

Wimbourne Wasps ↔ Montrose Magpies
I Magpies hanno preso il boccino e vinto per 300 a 125.

Caerphilly Catapults ↔ Falmouth Falcons
I Catapults hanno preso il boccino e vinto per 350 punti a 150.

Puddlemere United ↔ Tutshill Tornados
I Puddlemere hanno preso il boccino e vinto per 300 punti a 200.

Wigtown Wanderers 55 punti
Holyhead Harpies 55 punti
Falmouth Falcons 48 punti
Caerphilly Catapults 48 punti
Montrose Magpies 46 punti*
Kenmare Kestrels 39 punti*
Ballycastle Bats 37 punti
Puddlemere United 35 punti
Wimbourne Wasps 33 punti
Tutshill Tornados 33 punti*
Pride of Portree 32 punti*
Appleby Arrows 31 punti
Chudley Cannons 29 punti*


CITAZIONE (~ Lucas Scott @ 29/5/2020, 10:41) 



Dalle più violente alle più pacifiche, le rivolte possono assumere diverse forme, ma tutte hanno come obiettivo un cambiamento nella gestione del territorio chiamato in causa. Durante l’ultimo periodo, secondo alcune fonti provenienti dal castello di Hogwarts, sono stati annoverati alcuni atteggiamenti scontrosi ad opera dei Centauri nella Foresta Proibita. L’Ufficio di Regolazione e Controllo delle Crature Magiche ha da sempre classificato il Centauro come una creatura di livello xxxx, non perché siano eccessivamente pericolosi o feroci, ma perché per poter avvicinarli occorrono rispetto e le conoscenze magiche di un vero mago esperto. Metà uomo e metà cavallo, maestro della guarigione, della Divinazione, del tiro con l’arco e dell’Astronomia, sono le caratteristiche principali che bastano a descrivere questa creatura così particolare. Solitamente si spostano in branchi variabili da dieci a cinquanta membri all’interno di boschi e foreste, non fidandosi di nessuno, né di maghi né di babbani, tra cui fanno ben poca differenza. Tutte queste ragioni hanno indotto le autorità magiche a creare delle aeree particolari da dedicare completamente a loro, onde evitare incontri spiacevoli con le persone. Tuttavia il periodo di pace istaurato tra uomo e Centauro sembra cominciare a desistere a fronte di alcuni scompigli di carattere aggressivo registrati nella Foresta Proibita. Acromantule trafitte da frecce, Ippogrifi feriti, Thestral quasi scomparsi e Unicorni trovati prigionieri, sono le prove inoppugnabili dello stato di guerriglia che attualmente vige lungo i confini di Hogwarts. Secondo alcuni approfondimenti, la causa scatenante di tale caos è facilmente attribuibile al continuo espandersi con i territori edificabili da parte del Ministero della Magia, a discapito di un'area forestale sempre più ristretta riservata alle Creature Magiche che popolano la Foresta Proibita. Inizialmente, alcuni negoziati di pace furono avviati da Fiorenzo (rinomato leader dei Centauri) e da alcuni esponenti ministeriali, tuttavia gli accordi siglati non riuscirono ad accaparrare il totale consenso di queste Creature. Accusato di patteggiare per gli esseri umani e di essersi ammorbidito troppo nei loro confronti, Fiorenzo è stato prontamente destituito dalla sua carica di leader del branco. Attualmente la sua posizione risulta ignota, varie spedizioni di ricercatori hanno varcato i confini della Foresta Proibita con la speranza di riuscire a ritrovarlo, per poter intavolare nuovi taciti accordi tra le parti coinvolte. Purtroppo le ricerche hanno portato ad un nulla di fatto. Alcune teorie sostengono che sia stato fatto prigioniero dai suoi stessi simili, altri ancora, dicono che abbia scelto di andare a nascondersi. Nessuno lo sa per certo. Quello che con sicurezza possiamo affermare è che le continue azioni di forza ad opera dei Centauri, stanno distruggendo un parziale quieto vivere che con tanta fatica si era instaurato nel corso degli anni fra tutte le Creature Magiche che popolano i confini di Hogwarts. Una tempestiva azione di pace è richiesta da parte del Ministero della Magia, dove sarà fondamentale riuscire a trovare il giusto compromesso per mediare a questa situazione così incresciosa. <<al momento, queste azioni brutali ad opera dei Centauri appaiono come delle semplici provocazioni per ottenere la nostra attenzione.>> ha dichiarato Paul Garlet dell’Ufficio di Regolazione e Controllo delle Creature Magiche, per poi aggiungere <<stiamo lavorando notte e giorno per riuscire a stipulare un nuovo accordo di pace che soddisfi entrambe le parti. Uomo e Centauro hanno da sempre coesistito in maniera pacifica e rispettosa tra di loro, sono convinto che molto presto riusciremo a riportare alla luce questi antichi valori che ci hanno sempre accompagnato. >>Tuttavia il tempo stringe e la situazione attuale risulta essere abbastanza delicata, qualche maggiore concessione da parte del Ministero della Magia sembra inevitabile per cercare di poter raggiungere un nuovo accordo pacifico con i Centauri. D’altronde, la pace è un sogno, e ogni sogno può diventare realtà. Ma per costruirla bisogna essere capaci di tollerare e apprezzare le differenze, rigettando con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali può essere l’inizio di una nuova guerra.

 
Top
view post Posted on 1/7/2020, 17:00
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


Ping e Pong erano due minuscoli gufetti inseparabili, era letteralmente impossibile vederne uno a più di un metro o due di distanza dall'altro. La collaborazione era loro necessaria soprattutto durante le consegno poiché, a causa delle loro piccole dimensioni, anche qualche giornale costituiva un peso eccessivo. Così erano abituati a solcare il cielo in coppia...
Ma aspettate, è Pong quello che vedo sorvolare il bosco vicino ad Hogsmeade, tutto solo? Impossibile, direte voi. Inconcepibile, inammissibile. Tuttavia gli occhi non m'ingannano, e per comprendere le ragioni di tale situazione ‒ e dell'evidente tristezza del gufetto nel muoversi senza il suo amico ‒ bisogna premettere un semplice, quanto cruciale, fatto di cronaca: Ping s'era trovato la fidanzatina. Proprio così, e aveva abbandonato senza tante cerimonie il sacro rito delle consegne insieme a Pong, che quindi, oltre a sentirsi tradito oltre ogni dire, doveva pure faticare con un peso che alla fine gli lasciava le ali tutte indolenzite.
Povero Pong! Era un autentico straccio quando raggiunse la casa di Weiss; non cercò nemmeno di capire se l'uomo fosse in casa, non avrebbe sopportato che qualcuno lo vedesse in quello stato. Se ne andò silenzioso com'era arrivato, la testa incassata tra le piccole ali.
Quando Aiden avrebbe trovato il giornale, appoggiato di fronte alla porta, si sarebbe probabilmente stupito di notare un paio di macchie sopra alla prima pagina. Il tempo era sereno, di certo non si trattava di pioggia: no, cari lettori, quelle erano senz'ombra di dubbio le lacrime del povero Pong abbandonato!


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

tk4zklc
Poster di Quidditch
Con l'ufficializzazione della Bisca del Quidditch, il Profeta invita i suoi abbonati a tentare la fortuna con le scommesse sul Campionato! In allegato si ritrova infatti un poster da parete - possibile da rimpicciolire o ingrandire con la magia -, con un facile incantesimo d'adesione incorporato. Passate la bacchetta magica sulla carta e vedrete comparire e animarsi lo stendardo ufficiale della vostra squadra di Quidditch del cuore. [Offgdr – info click]


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Aiden Weiss:



Dopo l’attacco feroce e imprevedibile registrato poco tempo addietro tra le mura del Castello di Hogwarts, la città di Londra sembra riuscita a perpetrare uno stato di quiete assoluta facendo adito alle varie interviste rilasciate da alcuni esponenti ministeriali. Una visione delle cose decisamente distorta in confronto ai vari articoli pubblicati dal Profeta, che sembrano dipingere un quadro generico ben più allarmante. Sintomi di rivolte ad opera dei giganti, fughe misteriose dallo zoo di Londra e stati di guerriglia registrati lungo i confini della Foresta Proibita, sembrano non intaccare minimamente la grande opinione che il Ministero della Magia continua a preservare nei confronti del proprio operato. Diverse sono state le accuse che alcune cariche ministeriali hanno mosso nei confronti dell’informazione mediatica trasmessa dai giornali, accusati di raccontare in maniera mitomane la loro versione dei fatti, infangando spontaneamente un immagine pulita della realtà presente. <<il 30 maggio sono stati avviati alcuni contatti amichevoli tra il Ministero e alcuni leader del mondo Centauro, conversazioni che hanno portato ad alcuni risvolti positivi che potrebbero garantire una speranza di pace più che concreta. La notizia dovrebbe essere questa, ed essere esclusivamente un fatto positivo: una storia dai risvolti drammatici, che si conclude con un lieto fine. Invece no: le testate del Profeta hanno preferito continuare la loro propaganda di scompiglio generale con fantomatiche storie di violente guerriglie tra le Creature che popolano la Foresta Proibita, descrivendo in maniera falsa e subdola una situazione compromessa delle cose>> ha dichiarato Paul Dalton dell’ufficio di Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. Con la presente testimonianza riportata, la Redazione è contenta di smentire tutte le cattive dicerie che il Ministero sembra additare nei confronti del Profeta, accusando noi cronisti di agire con il solo intento di creare una vendita più massiccia del nostro prodotto a discapito di una realtà alterata. Gli enormi sforzi effettuati con conseguente miglioramento dello stato attuale delle cose ha costituito sicuramente un passaggio importante, non considerato assolutamente come un accadimento di secondo ordine. Le notizie che tendono a susseguirsi nel nostro mondo magico sono sempre tante, capita quindi di effettuare qualche sofferente esclusione per fare spazio ad argomenti di maggiore rilievo. Tuttavia ci troviamo a riconoscere che la nascita di alcuni giornali-spazzatura della Londra magica più progressista hanno ceduto ad un odio collettivo troppo esagerato. Il Cavillo ad esempio ha deciso di pubblicare un editoriale che sembra trasudare diffidenza e odio verso tutto ciò che riguarda l’operato svolto dal Ministero della Magia. E’ importante notare come, oltre alla censura e al distacco, si uniscono altri fattori denigratori più coriacei e fastidiosi che vorrebbero screditare parecchie cariche ministeriali attuali, generando una vera e propria rivoluzione al vertice. Il Profeta ovviamente prende il distacco più assoluto dal macabro operato svolto da questi editoriali di secondo ordine, pronti a svendere notizie non veritiere per raggiungere i loschi fini personali. Con quanto affermato, non vogliamo ritrattare alcun articolo del Profeta scritto precedentemente, ribandendo con più forza la delicata situazione che sembra proiettare la nostra amata città verso uno stato caotico delle cose. La situazione non ha ancora raggiunto un livello irreversibile, nuovi tentativi di pace serviranno a sondare la disponibilità da parte del Ministero nel voler ricucire uno strappo che tende ad allargarsi con ogni giorno che passa. L’informazione da parte nostra, per quanto possibile, cercherà di fare luce sui costanti accadimenti che riguardano questo stato delle cose molte delicato, mettendo in risalto anche gli aspetti più positivi che serviranno ad alimentare una speranza concreta di tranquillità. Nella nostra redazione, spazio e voce saranno sempre concessi a tutte le cariche ministeriali che vorranno esternare il proprio pensiero all’intera popolazione, tanto per dimostrare che nessun processo di censura o accanimento mediatico è stato intrapreso da parte nostra. Con l’auspicio che il duro lavoro svolto dal Ministero della Magia porti ad una risoluzione stabile dei fatti, vogliamo rinnovare il nostro interesse ad una possibile collaborazione futura con noi giornalisti della Gazzetta del Profeta, sperando di trasmettere verità e pace all’interno delle case londinesi.





In memoriam,
la Congrega dei Saggi Duellanti
Riapre la Sala dei Duelli nel Palazzo della Congrega dei Saggi Duellanti: l'inaugurazione verrà svolta attraverso l'evento "La Giornata del Duellante"!

"È passato un anno e mezzo da quando Raven Shinretsu scatenò anatemi dentro la Sala dei Duelli della Congrega dei Saggi Duellanti, seminando il caos e lasciando dietro di sé una cicatrice bruciante nella storia della Londra magica. “Il Rogo della Congrega”, così chiamato da alcuni storici, è ad oggi uno degli episodi cardine riportati dagli esperti di storia magica e politica contemporanea nel sostenere l'immagine di incompetenza e inaffidabilità del Ministero della Magia britannico.
Come non ricordare i soccorsi che hanno raggiunto in estremo ritardo la Londra Ovest e i miseri quattro agenti (due della Squadra Antimago e due del Quartiere Generale Auror) inviati sul luogo, seppur consapevoli dello stato in cui imperversava la Congrega?
Undici persone sono morte fra le fiamme oscure, undici le famiglie di maghi e babbani spezzate dalla smania di potere del terrorista solitario in fuga.
Ventiquattro babbani hanno ricevuto modifica e rimozione dei ricordi di quanto vissuto da vicino, due le squadre di Obliviatori e Spezzaincantesimi che successivamente alla fuga di Raven Shinretsu sono stati richiamati in ritardo dal Ministero per domare le fiamme assieme alla coraggiosa Lovisa “Jenna” Bjerg, Campionessa in visita dal Club dei Duellanti delle Americhe del Nord, prima dell’arrivo dei Medimaghi dal San Mungo e le forze di soccorso babbane chiamate dai testimoni oculari del clamoroso incendio diffusosi per il quartiere.

Il Rogo non è altro che l’ennesima testimonianza di un popolo costantemente messo a dura prova dall’ossessione del potere e l’amore per il caos dei Maghi Oscuri.
Ma come si suole dire “La Forza spesso non giunge dalla vittoria, ma dalla sconfitta”.
Temprato, consapevole della crudeltà che l’uomo può scatenare sui suoi simili, il Popolo inglese impara come migliorarsi per sostenere i colpi già ricevuti e prevenire quelli futuri.
Il Ministero della Magia ha stavolta avuto l’acutezza di selezionare assieme alla Congrega un gruppo di maghi addetti alla sicurezza dell’edificio e presenti durante lo svolgimento regolare dei duelli, così da assicurare che quanto accaduto non possa ripetersi più.

Al Palazzo della Congrega riapre la nuova Sala dei Duelli dove si era svolta la tragedia: là dove i Saggi avevano deciso di ambientare le sfide contro l’élite, i Campioni.

Qui si potranno osservare le effigi e i dipinti alle pareti creati per ricordare chi è caduto durante l’attacco; imponente è fra tutti il ritratto incantato di The Magician, il Campione in Carica che fino alla fine ha tenuto testa alla follia di Raven Shinretsu, rallentando le fiamme e cercando di portarlo alla Giustizia, permettendo a molti dei feriti di avere salva la vita, scappando dall'edificio pericolante.
The Magician, ricordiamo, è perito sotto gli incantesimi di quello che è diventato a tutti gli effetti “il ricercato numero uno”.
Specialmente a The Magician è dedicata la nuova sala, per ricordare ai duellanti come sulla pedana si celebrino i valori con cui il Campione aveva guadagnato il titolo: l’arguzia dei sensi, la scaltrezza della mente e la prontezza del mago.
Proprio per inaugurare la Sala dei Duelli e riportare in auge la competizione contro i Campioni ospiti e locali, la Congrega dei Saggi Duellanti è intenzionata a dedicare un’intera giornata al Duello Magico, aprendo il bando ad iscrizioni per la “La Giornata del Duellante” in cui i partecipanti selezionati potranno scontrarsi in un 1vs1, arbitrati da figure d’eccellenza e con la possibilità di ottenere un posto d’onore nella Sala dei Duelli!

Fra le grandi personalità presenti durante l’evento citiamo Claire Santos attuale Campionessa locale ad interim, Morcant Milligan, Campione del Torneo Duellanti di Hogwarts nel 1996 e Giudice d’eccellenza presso l’Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici, Lillian Savagan, ex-cronista di Quidditch e presentatrice radiofonica per “Accio Scoop” e Seraphinus Bagley, Direttore della Gazzetta del Profeta.

Noi della Gazzetta del Profeta vi invitiamo a farvi ispirare dal valore e la tenacia di chi ha calcato la pedana della Congrega e accorrere per l’evento!
Fatevi smuovere dal desiderio di migliorarvi, dall'adrenalina della sfida e il dibattere degli incantesimi. Siate la novità in una Generazione di Duellanti che non ha desiderio di piegarsi alla furia di chi un tempo è riuscito a ferire per i propri scopi.

Siate fuoco, ma per riscaldare i vostri animi e tenervi sempre pronti a farlo con chi vi attornia. Tenete le bacchette pronte!

N.B. Durante la giornata la sicurezza sarà rafforzata per tenere sotto controllo l’edificio come meglio possibile!

di Ariel A. Vinstav"


codici by @hime
 
Top
view post Posted on 3/8/2020, 17:20
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


Bianca era perennemente insonnolita. A differenza dei suoi compagni gufetti, che sembravano reggere egregiamente i ritmi diurni, a lei proprio non riusciva di tenere gli occhi completamente aperti. Si sforzava di guardare dove stava andando, ma era talmente rincorbellita che per poco non sbatté contro un comignolo. Le casette pittoresche di Hogsmeade scorrevano sotto alle sue ali pigre, ci volle un tempo incredibilmente lungo perché il loro ordinato susseguirsi venisse sostituito dalle chiome degli alberi. Aiden Weiss si era scelto un’abitazione quanto mai solitaria, inoltrata nella vegetazione com’era. Quando scese di quota perché ormai era quasi arrivata a destinazione, la penombra gettata dalle fronde le fece più che mei venire voglia di trovarsi un ramo comodo e piegare la testa sotto l’ala per un bel sonnellino.
Riuscì in qualche modo a raggiungere l’abitazione: per la sua natura rustica ed isolata le piaceva di più rispetto ad altri posti dove consegnava la posta. Hogwarts, ad esempio, era così rumorosa! Lì, invece, i suoni del bosco le erano tutti conosciuti, e non la disturbavano; al contrario, sembravano un’autentica ninna nanna che la invitasse a dormire.
Sonnecchiò per qualche minuto, appollaiata sopra al giornale che aveva appena lasciato cadere sulla veranda. Si svegliò di soprassalto, e in qualche modo si convinse a riprendere il volo, abbandonando quell’oasi di pace per dirigersi verso il vicino Castello.

GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Aiden Weiss:

La fuga della capolista: Falmouth Falcons vs Holyhead Harpies


LA PRESENTAZIONE DEL MATCH
La giornata che ospita l’ottava partita di campionato della British and Irish Quidditch League, vede affrontarsi gli agguerriti Falmouth Falcons contro la capolista Holyhead Harpies, uno scontro di alta classifica che ha riservato a noi spettatori delle grandissime emozioni. Il clima si è mantenuto leggermente caldo per l’intera durata del match, un calore tipicamente estivo che ha influenzato la tenuta atletica dei giocatori che sono scesi in campo. L’imponente struttura dello stadio, posizionata nella parte sud-ovest dell’Inghilterra, prima del fischio iniziale del match è stata oggetto di un flusso pacifico e stranamente corretto da parte di entrambe le tifoserie contendenti. I Falcons, in veste grigio scuro e bianca con un falco ricamato sul petto, sono solitamente noti per il loro stile di gioco aggressivo e feroce, una violenza inaudita che più volte hanno rispecchiato in alcuni loro supporters più facinorosi. Ben differente sembra lo stile sportivo che anima il pubblico ospite, molto più goliardico e armonioso con il loro caratteristico artiglio dorato impresso sul petto.

Qui Falmouth Falcons: problemi di formazione titolare risolti per la squadra del sud-ovest di Inghilterra con Lucy Stangroom tra gli anelli difensivi, pacchetto offensivo composto da Jane Morris, Joseph Macey e Cristhoper Thorn. Nel ruolo di battitori agiranno i due fratelli Kevin e Karl Broadmoor mentre Melisa Galie si muoverà nella veste di cercatrice.
Qui Holyhead Harpies:i gallesi dovrebbero scendere in campo con la portiera Sharon Merrills, reparto offensivo tutto al femminile con le cacciatrici Ginny Weasley, Valmai Morgan e Janet Breeze. In cabina difensiva come battitrici spuntano Yanina Reid e Gwenan Parry mentre cercatrice e punta di diamante della squadra troviamo Sally Hunter.

LIVE!
1’ SI COMINCIA!
2’ Morris prova subito un inserimento pericoloso partendo dalla destra ma conclusione che viene afferrata senza troppa fatica dalla portiera avversaria
4’ Leggerezza di Morgan nel disimpegno, la pluffa viene intercettata da Macey che scatta fulmineo in contropiede e insacca, vantaggio per la squadra di casa
7’ GOOOOOL! Ginny Weasley trova la rete del momentaneo pareggio. Morgan scambia con la rossa compagna di reparto che lascia partire un mancino di pregevole fattura battendo così l’incolpevole Stangroom
10’ Ottimo intervento difensivo di Karl Broadmoor: un colpo di bolide chirurgico disarciona la cacciatrice Janet che si sarebbe trovata da sola a pochi passi dall’estremo difensore avversario
12’ RIGORE per la compagine gallese! Ginny Weasley crossa basso in area per Morgan ma Thorn arriva con il gomito troppo alto e la stende concedendo il penalty. Breeze non sbaglia lanciando la pluffa forte e centrale
14’ TERZO GOL per gli Harpies! Azione personale di Morgan che, con un finto passaggio libera la Weasley sul versante opposto, la quale trova la seconda marcatura personale con un mancino ad incrociare sull’anello di destra
16’ Accorciano le distanze i Falcons, cross a rientrare di Macey per Morris che da pochi passi la butta dentro con troppa facilità. Parziale di 50 a 75 per ora
19’ Parte la Breeze che da distanza notevole prova a tirare direttamente in porta ma nulla da fare: un bolide tracciato in maniera perfetta dal fratello Kevin Broadmoor riesce a smorzare la potenza del lancio. Pluffa che si perde facilmente tra le mani della portiera nemica
22’ Dato l’attuale vantaggio gli Harpies arretrano di molto il loro baricentro, mentre i padroni di casa sembrano aumentare la loro pressione. Un cambio di passo radicale che porta Thorn a compiere un goal personale PAZZESCO, un vero e proprio missile viene fatto partire da una distanza di 25 metri con la pluffa che si insacca nel terzo anello di sinistra
25’ Canovaccio tattico abbastanza chiaro con la formazione grigio scuro che tiene il possesso di pluffa, mentre la squadra ospite sempre voler difendere l’attuale pareggio
28’ Gooooooooool Falcons! Una rete straordinaria di Macey che con un gran lancio destro incenerisce Merrills
30’ Pressing altissimo e asfissiante della formazione di casa, gli Holyhead non riescono più ad uscire con la pluffa tra le mani
32’ Falcons nuovamente in attacco con Thorn che mette al centro e Morris può insaccare facilmente da distanza ravvicinata. Un vero disastro la retroguardia gallese durante questa azione difensiva
34’ Azione travolgente di Macey che entra in area di forza e lancia da posizione quasi impossibile, ma non per lui, pluffa che trafigge senza pietà Sharon Merrills
37’ Altro brivido con Morris che di gran carriera sfonda la barriera difensiva nemica e beffa l’estremo difensore con un mancino ad incrociare sull’anello di destra
40’ Accorcia le distanze la squadra scozzese con Ginny Weasley, che sugli sviluppi di un cross lanciato dalla Morgan intercetta tutti e segna, trafiggendo Stangroom
42’ Un cambio per parte eseguito dalle due formazioni: Peter Marland prende il posto di uno stremato Joseph Macey, mentre per la squadra ospite Katie Gaskell rileva una titubante Morgan, forse la ragazza non si aspettava di essere sostituita
45’ Melisa Galie individua il boccino d’oro e scatta in picchiata, volando rasa al manto erboso del campo. Dalla parte opposta, Sally Hunter è bravissima a recuperare terreno vista la partenza in leggero ritardo rispetto alla sua contendente. Parte una sfida all’ultimo sangue tra le due cercatrici, la pallina dorata sembra schizzare da tutte le parti, obbligando le inseguitrici a cambiare spesso traiettoria. Una virata improvvisa sulla destra si dimostra fatale, la Galie finisce fuori rotta e ne approfitta la Hunter andando ad acciuffare il minuscolo boccino. GAME OVER al Falmouth Falcons Arena per i padroni di casa.

POST PARTITA
Il match termina sul parziale di 175 a 250 a favore degli Holyhead Harpies. L’assordante boato dei tifosi gallesi che ha accompagnato il fischio finale dell’arbitro è stato straripante, una vittoria di alta classifica che proietta la squadra verde scuro ancora più in solitaria al vertice della classifica. Molto giù di morale i componenti dei Falcons, una piccola intervista è stata rilasciata dal loro allenatore al termine del match <<la sconfitta è frutto della bravura degli Harpies, complimenti per la loro vittoria. Siamo venuti con i nostri mezzi per cercare di strappare qualcosa di importante, a volte abbiamo fatto vedere cose interessanti, altre volte gli avversari ci hanno schiacciato. Mi dispiace per l’azione finale, il boccino d’oro sembrava impazzito e la nostra cercatrice ha sbagliato la riuscita dell’ultimo movimento. Faccio tanti complimenti ai miei ragazzi per la prova di maturità disputata e guardiamo avanti, già fiduciosi verso la prossima gara.>> Ben diverso appare l’umore della squadra vincitrice, una grande consapevolezza per la vittoria appena conquistata, che spinge le Arpie del Galles a sognare con maggiore convinzione la vittoria della Coppa di Lega.


Kestrels ↔ Wigtown
I Wigtown hanno preso il boccino e vinto per 325 punti a 150.

Portree ↔ Wasps
I Wasps hanno preso il boccino e vinto per 200 punti a 100.

Catapults ↔ Arrows
I Catapults hanno preso il boccino e vinto per 275 punti a 225.

Magpies ↔ Puddlemere
I Magpies hanno preso il boccino e vinto per 300 punti a 100.

Cannons ↔ Tornados
I Cannons hanno preso il boccino e vinto per 350 punti a 100.


Holyhead Harpies 77 punti
Wigtown Wanderers 74 punti
Montrose Magpies 70 punti*
Caerphilly Catapults 59 punti*
Kenmare Kestrels 57 punti*
Falmouth Falcons 55 punti
Puddlemere United 50 punti
Ballycastle Bats 47 punti*
Chudley Cannons 46 punti*
Wimbourne Wasps 45 punti*
Appleby Arrows 45 punti*
Tutshill Tornados 41 punti*
Pride of Portree 41 punti*



OFF:// Ricordo a tutti gli utenti la possibilità di piazzare le vostre scommesse sportive per prevedere il risultato finale degli incontri delle British and Irish Quidditch League Cup. (per accedere alla bisca)
Mentre per il calendario delle varie partite che si disputano potete consultare questo topic.







Siamo ormai entrati in piena bella stagione: lo dimostrano le sere sempre più lunghe e dolci, le temperature gentili. La stessa Hogwarts ha da poco chiuso i battenti, sancendo così l'inizio delle vacanze per gli studenti e non solo. Che l'estate per voi significhi abbondanza di tempo libero o frenesia per viaggi e nuove avventure, non potrete perdere l'occasione di trascorrere qualche ora in compagnia dei libri qui proposti. Perfetti per la stagione per i motivi più diversi, sono letture che spaziano tra numerosi generi: dal romanzo al racconto breve, passando per la poesia ed una guida turistica unica nel suo genere. Leggete quindi fino alla fine, per scoprire quale faccia più al caso vostro!


Nata dal profondo affetto e dalla fascinazione che legano l'autrice alla capitale, Londra Magica si propone come una guida alla scoperta delle meraviglie della città. Si presta tanto alle Streghe e ai Maghi che non l'hanno mai visitata che, al contrario, a chi vi vive da anni e anni. È infatti il frutto di una ricerca minuziosa di dati storici, sociali e culturali, magnificamente filtrata dalla spiccata sensibilità della Velterson. «Ho passato l'infanzia e l'adolescenza a seguire mia nonna in giro per la città», ha spiegato l'autrice durante un incontro promozionale ospitato dal Ghirigoro. «Lei le chiamava gite e passeggiate, ma di fatto erano vagabondaggi all'interno dei suoi ricordi e della sua immaginazione. Aveva una storia per ogni angolo, per ogni costruzione apparentemente anonima, e io mi sono nutrita dei suoi racconti fino a vedere con i suoi occhi e i miei, insieme.»
Ci sono voluti diversi anni per raccogliere tutto il materiale necessario, ma infine, alle porte di quest'estate, le vecchie storie si sono intrecciate ai dati reali e hanno così dato vita alla prima opera della Velterson. Un grosso tomo fitto di fotografie, disegni, stampe risalenti ad ogni epoca, nonché di curiosità annotate a bordo pagina, quasi fosse un autentico diario di viaggio. Una miriade di racconti dai toni leggeri della favola spinge a visitare di persona i posti interessati, così da vedere con i propri occhi un gargoyle che secoli addietro veniva animato per trasportare la corrispondenza di due giovani Maghi innamorati, o la finestra che, incastonata in uno dei tanti palazzi di Mayfair, affaccia non su un elegante interno, bensì su un precipizio sotto al quale ruggisce l'Oceano Atlantico. Se volete viaggiare in luoghi e tempi meravigliosi senza spostarvi troppo lontano da casa, non avete che da lasciarvi trascinare da questa guida così singolare.


Rimanendo sulla scia dell'esplorazione di luoghi unici, questa raccolta di racconti vede come protagoniste alcune delle città europee più belle in assoluto. Venezia, Praga, Parigi e Budapest sono solo alcune delle tappe in cui verrete accompagnati dalla scrittura incantevole dell'autore. Macovei ha già dimostrato di essere uno scrittore di talento grazie alle numerose pubblicazioni alle sue spalle, sempre accolte con favore da critica e pubblico. In questo caso supera se stesso non solo nella prosa, ma nella concezione stessa della raccolta, che mescola egregiamente letteratura e musica. Il titolo non è certo un caso: il lettore sarà accompagnato in ogni racconto da una melodia diversa – una serie di notturni, per l'appunto, emessi per magia dalle pagine stesse. Le note del pianoforte si adatteranno al ritmo di lettura, variando velocità e volume a seconda delle scene, così da garantire l'atmosfera perfetta per ogni momento. Consiglio, a questo proposito, di stare attenti nello sfogliare il libro: scorrerlo troppo in fretta potrebbe portare ad una spiacevole sovrapposizione cacofonica. Attenzione soprattutto nelle biblioteche!
Oltre che dalla musica, i racconti sono legati dalla medesima atmosfera malinconica, pur senza negare sprazzi del sottile umorismo per cui l'autore è tanto apprezzato. Personaggi e vicende sono definiti nello spazio di poche pagine, facendo di questa una lettura perfetta per chi ha poco tempo libero sparso nel corso delle giornate. Per darvi un'idea di quanto i Notturni incantati possano affascinare e colpire, riporto di seguito un commento dell'autrice Aimee Jensen: «Prima di averli letti non avevo mai visto Venezia. Poi, quando qualche settimana fa ci sono stata per la prima volta, l'ho trovata anche più incantevole di come era descritta. Un unico dettaglio mi stonava: il silenzio. Sembrava davvero silenziosa, senza l'accompagnamento della musica».


Un'altra raccolta, ma questa volta di poesie: Highwoods fu uno scrittore estremamente affermato nella seconda metà del diciannovesimo secolo, purtroppo caduto nel dimenticatoio in epoca più recente. Dobbiamo ringraziare la casa editrice La Manticora per le ristampe di questo ultimo anno, grazie alle quali è stato possibile, per il grande pubblico, riscoprire un poeta dalla sensibilità così spiccata da non risentire affatto dei centocinquant'anni passati dalle sue prime pubblicazioni.
Questa raccolta, in particolare, nasce da una domanda che probabilmente molti di voi si saranno posti almeno una volta: che profumo ha l'Amortentia per me? Ebbene, per Highwoods profuma d'estate. Esplora il suo amore per la calda stagione attraverso sessantaquattro poesie dalla metrica variabile, tutte accomunate dalla stessa concretezza legata agli oggetti e alle esperienze di tutti i giorni. Dettagli apparentemente insignificanti – la tenda scostata di una finestra, un bicchiere abbandonato sul tavolo, l'inclinazione particolare dei raggi del sole al tramonto – diventano ponti per un'osservazione privilegiata, capace di portarci al di là della percezione sbiadita cui siamo abituati e farci intuire, per pochi fugaci istanti, verità che all'uomo non è dato conoscere. Semplicità e raffinatezza sono le caratteristiche essenziali del poeta, le cui parole, sempre ben soppesate e collocate con precisione magistrale, possono portarci momenti di autentica illuminazione.


Cambiamo completamente genere e atmosfere per assaporare l'ultima uscita di un'autrice che negli ultimi anni ha saputo raccogliere intorno a sé un pubblico tanto fedele quanto entusiasta. La Adems risulta una delle scrittrici più amate del momento, per quanto pubblichi sotto pseudonimo e intorno alla sua reale identità circolino ogni sorta di voci, ma nessuna certezza. C'è perfino chi sostiene che dietro alla sua figura si nasconda niente altri che Madama Piediburro, ma le congetture sono davvero troppe, necessiterebbero di un articolo a parte. Quel che è certo è che questi romanzi – dalle tinte fosche, pieni di azione e pensati ad arte per tenere col fiato sospeso fino all'ultima pagina – continuano a riscontrare un successo enorme. Se è vero che in estate si ha il tempo di lasciarsi catturare per dimenticarsi di se stessi e dei propri doveri, allora questo romanzo può fare al caso vostro.
Ma perché scegliere la Adems, invece di uno qualsiasi dei mille altri romanzieri del genere? È indiscusso che l'autrice abbia uno stile unico, basato su un principio semplice ma sorprendente: quello, cioè, di unire la spietatezza dei crimini più efferati, degli inseguimenti più mozzafiato, ad un linguaggio intriso di metafore e riferimenti culinari. Se vi sembra che paragoni arditi tra il colore del sangue e della marmellata di ciliegie siano risibili e di cattivo gusto, potreste ricredervi una volta immersi nella lettura. Ciò che apparentemente stona diventa per molti motivo di fascino, e non è detto che anche il più cinico dei lettori non si ritrovi, a libro completato, a tentare una delle tante e deliziose ricette sapientemente mescolate alla narrazione. La Adems, insomma, travalica le distinzioni di genere, e il risultato è curioso, bizzarro, e – almeno, stando alle vendite – sorprendentemente riuscito.


Questa non è che una brevissima panoramica delle ultime uscite letterarie: molti altri titoli meriterebbero la nostra attenzione, tuttavia questi sono quelli che potrebbero essere maggiormente apprezzati proprio in questa stagione. Le circostanze in cui si affronta una lettura influiscono sempre, in misura più o meno notevole, sull'esperienza che se ne fa; ciò non toglie che dei volumi validi possano essere apprezzati in qualsiasi momento, ma forse la giusta atmosfera aiuta ad immedesimarsi più a fondo, a lasciarsi trascinare dalle parole con maggiore trasporto.



 
Top
view post Posted on 1/9/2020, 11:26
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


Puntuale ed efficiente come ogni volta, Cinerino abbandonò il castello di Hogwarts per inoltrarsi nella foresta che cresceva più avanti, nei paraggi di Hogsmeade. Erano abbastanza numerosi i Maghi che sceglievano per la loro dimora una postazione solitaria e immersa nella natura: i villaggi o i quartieri magici non erano molti, e a vivere in mezzo ai Babbani bisognava sempre tenere entrambi gli occhi aperti a non svelare i propri segreti. La postazione, tra l'altro, era particolarmente gradita al gufo, che quindi era contento di avere tra le proprie consegne il nome di Aiden Weiss e l'indirizzo della Tana della volpe.
Il bosco brulicava di vitalità mentre Cinerino lo sorvolava appena sopra alle chiome degli alberi. Giunse presto in vista della casa di Aiden. La sorvolò in cerchio un paio di volte, prima di trovare il punto più adatto per atterrare e consegnare la posta dove il Mago l'avrebbe certamente vista. Il giornale venne dunque appoggiato davanti alla porta, in bella vista, e Cinerino presto sparì tra la vegetazione.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

l0fuJKo
Box Bentornato ad Hogwarts (+2 Punti Salute)
Contiene un biglietto dorato con la scritta London to Hogwarts – Platform 9 3⁄4. Alle undici in punto, cambierà forma nel racconto Hogwarts Express: Storia e Memoria di Owen Harrington, guidatore del treno ai primi anni del Novecento; in aggiunta ci sarà un modellino giocattolo dell'Espresso di Hogwarts, incantato per sospendersi in volo, fischiare e mostrare in spirali di vapore il profilo della Scuola di Stregoneria e le indimenticabili montagne nei dintorni.



GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!

Aiden Weiss:
Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di Agosto!

VA3O8Zy


Invasione di paperelle sul Tamigi!
"Il 17 e il 18 Agosto uno scherzo attira folle di maghi e non-maghi
lungo le sponde del Tamigi!"

Erano lì, signorina. Cento occhi pieni di follia e odio. Non riesco a dormire da due giorni. Sento solo quack.
Quack ovunque.”

Così afferma Dr. Daniel Nihall, Medimago al San Mungo, testimone all'episodio di vandalismo operato lungo le sponde
del Tamigi.

Il 17 Agosto, infatti, ha visto il tratto fra il London Bridge e il Southwark Bridge ospiti di una discreta folla di pedoni accalcata lungo le rive del fiume.
Maghi e Babbani riuniti davanti alla comparsa di un immenso banco di paperelle di gomma.
Una più grossa dell'altra, gialle come canarini, sembrano essere comparse dal nulla fra le 5 e le 5.30 del mattino oltre la stazione d'ormeggio dei traghetti per l'Old City.
480 Paperelle sono state contate dalle autorità babbane per le 9.30 del mattino, 1106 all'ora successiva.

Uno scherzo di qualche ragazzo annoiato durante le vacanze estive? Un carico alla deriva?
La risposta, cari lettori, è ben lontana dal ragionamento dei non-maghi!
La Spezzaincantesimi Adelina Grovan, 36 anni, ha potuto rilasciare alcune informazioni per noi alla conclusione della prima giornata di indagini:
"I giocattoli sono stati incantati e trasfigurati per poter muovere gli occhi e dare l'impressione di stare osservando alternatamente in più direzioni, starnazzare ogni quattro secondi e duplicarsi al contatto con un'alterazione del Geminio.
Chiunque si è divertito in questo modo, però, non era esperto o estremamente abile nel controllo di questi incantesimi: molte delle copie hanno difetti di forma e aspetto, da una grandezza nettamente fuori scala, alla comparsa di becchi neri e occhi rossi".


Alcuni testimoni oculari sul posto attestano di aver visto movimento in quella zona molto prima delle 5.30, lasciando il dubbio il piano vandalico sia stato messo in atto durante la notte.

Ma perché fare tanto lavoro per uno scherzo così sciocco?

La risposta ricade come sempre sui fini più viziosi e comuni a noi conosciuti: fama, denaro ed essere al centro dell’attenzione.
L'ondata gialla sul Tamigi non è altro che una goliardica strategia di marketing, un mezzo teatrale per rendere pubblica la presenza di un nuovo artigiano dello scherzo in territorio britannico.
Alla base delle paperelle, difatti, è stato trovato un marchio di matrice magica riportante la scritta "Scherzi Vispi Gentley", una palese scimmiottatura del noto marchio "Tiri Vispi Weasley" che da decenni ha ottenuto il monopolio degli articoli ludici dei maghi europei.

Sebbene non sia chiaro chi Gentley sia (o siano), è palese come il Tamigi sia stato usato per lanciare una sfida ai celebri gemelli.
Questi ultimi ad oggi hanno deciso di non reagire con i fatti, affermando come abbiano trovato la trovata del Tamigi “una simpatica distrazione estiva”. George Weasley in un messaggio per la nostra redazione afferma come “La trovata delle Paperelle ricordi uno scherzo di sua vecchia invenzione durante gli anni di Hogwarts, avviato segretamente nel Bagno del Terzo piano per intasare il sistema idraulico del castello con un corno di paperelle starnazzanti”, Fred Weasley conclude il messaggio sostenendo come "Sarebbe ipocrita voler fermare maghi dello scherzo alle prime armi col nostro livello di esperienza. E poi chissà, magari la prossima volta potremmo trovare ispirazione persino noi dalle idee di Gentley, se riesce a creare qualcosa che non venga da noi!"

La squadra di antimago sul caso, però, afferma con sicurezza come “Gentley” sia un vandalo abbastanza goffo nel suo operato e quindi poco preoccupante per la pubblica sicurezza.
Le paperelle sono state raccolte dalle autorità di Ministero e una squadra si sta occupando di risalire alla traccia degli incantesimi.

Lo scherzo, insomma, sembra essere già alle sue battute finali e potremmo sentir parlare di Gentley molto presto, tramite il nostro corrispondente per il Wizengamot.

Seguono alcune foto del fiume di paperelle avvistate presso Southwark Bridge.

QCtr7D6

6jLj9RL

gYubxtg

qlflrRu


di Ariel A. Vinstav


codici by @hime


Rallentamenti, rabbia e rivalsa: Pride of Portree VS Kenmare Kestrels

Un inizio difficile per questa partita, rimandata di quattro ore a causa del violento temporale di questa mattina. Il vento e la pioggia torrenziale hanno anche messo duramente alla prova lo stadio provvisorio eretto per l'occasione sul limitare della foresta di Galloway, nel sud della Scozia.
«Avrebbero dovuto annullare la partita» ha dichiarato un operaio, che ha preferito mantenere l'anonimato. «Due miei colleghi ci hanno quasi rimesso la pelle per cercare di tenere in piedi questa baracca e menomale che il pubblico non era ancora entrato. Se non è disponibile una struttura sicura la partita si rimanda, punto.»
L'assenza stessa di un luogo adeguato allo svolgersi dell'incontro è in effetti oggetto di polemiche: il Centro Sportivo di Portree, chiuso a inizio stagione per «lavori di manutenzione urgenti» che avrebbero dovuto concludersi in poche settimane, è ad oggi ancora inagibile.
Meaghan McCormack, capitana delle Prides, ha improvvisato un comizio estemporaneo all'esterno dello stadio. «Vogliamo tornare nel nostro stadio» ha affermato senza mezzi termini. «Non abbiamo mai giocato una seconda volta nello stesso posto, veniamo sballottate da un lato all'altro del Paese e spesso scopriamo dove siamo dirette soltanto il giorno prima. Arriviamo in campo già stanche e la nostra performance ne risente, senza parlare di tutte le ore di allenamento che perdiamo ogni settimana. Ora addirittura rischiamo che una partita venga annullata. Non si può andare avanti così.»
«Ci teniamo ad esprimere la nostra solidarietà alle Pride of Portree.» ha aggiunto Leo Varadkar, cacciatore dei Kestrels, in rappresentanza della squadra. «Se oggi decidessero, in segno di protesta, di non giocare, avrebbero massima comprensione e sostegno da parte nostra e ovviamente rifiuteremmo la vittoria a tavolino.»
L'aria è tesa, non c'è che dire, e se le alte sfere non risolveranno al più presto la situazione non è da escludere che si vada davvero incontro a un massiccio sciopero di maestranze e giocatrici.
Non è stato tuttavia oggi il giorno dell'esplosione: le nubi si sono infine diradate e un timido sole ha assistito all'entrata dei tifosi, che evidentemente provati dall'attesa hanno occupato gli spalti con calma e ordine inediti, e delle squadre.
Le Prides, accolte dal caloroso applauso della curva, hanno schierato: Dawn Munro, cercatrice; Sharon McCormack, Seònaid Kroonstuiver e Jen Kroonstuiver, cacciatrici; Aerin Fenlon e Fay Munro, battitrici; Meaghan McCormack, portiera.
I Kestrels: Marianne McGrath, cercatrice; Leo Varadkar, Janet Hawker e Shapiro Muller, cacciatori; Saoirse Bilton e Karin Steele, battitrici; e Daithi Dillon, portiere.
L'inizio dell'incontro è stato comprensibilmente lento: la pluffa è stancamente passata da una squadra all'altra senza che nessuno provasse davvero a segnare e i battitori sono stati impegnati a proteggere i propri compagni dai bolidi più che a tentare di colpire gli avversari. Al ventiseiesimo minuto, J. Kroonstuiver ha finalmente preso l'iniziativa e cambiando improvvisamente traiettoria si è diretta verso gli anelli e ha effettuato un tiro in verità piuttosto semplice, che però Dillon, colto di sorpresa, non è riuscito a parare. Sono i primi venticinque punti per le Prides, nonché un vero e proprio via libera per tutti: nei dieci minuti successivi i Kestrels hanno segnato due volte (Varadkar e Muller) e anche J. Kroonstuiver ha segnato di nuovo, mantenendo il tabellone in parità.
Un secondo tiro magistrale di Varadkar è stato altrettanto magistralmente parato da M. McCormack, che ha arrestato la pluffa in punta di dita e prima che cadesse l'ha intercettata con un piede, facendola arrivare dritta tra le braccia di S. McCormack. Quest'ultima ha passato a S. Kroonstuiver e, lasciando la compagna a barcamenarsi tra i bolidi avversari, è sfrecciata in area di tiro giusto in tempo per ricevere nuovamente la pluffa e segnare.
Dopo una breve parentesi, durante la quale Hawker è riuscita a segnare, la pluffa è tornata alle Prides e in particolare a J. Kroonstuiver, che ha tentato di raggiungere per la terza volta gli anelli. Proprio mentre si accingeva a tirare, forse distratta da un insetto o da un riflesso, ha scartato improvvisamente e ha così perso la presa sulla pluffa, lasciandola cadere nelle mani di Muller.
L'azione è quindi passata ai Kestrels: i tre cacciatori hanno attraversato il campo in perfetta formazione d'attacco testadifalco, sgominando le avversarie e schivando i bolidi in perfetto unisono. È opinione comune che la testadifalco, formazione a freccia molto minacciosa ma efficace solo se i cacciatori sono coordinati alla perfezione, sia stata inventata da uno storico capitano della nazionale irlandese, Darren O'Hare, che negli anni '50 era stato anche portiere dei Kestrels. Arrivati in area di tiro, Varadkar e Hawker si sono allontanati ai lati, lasciando spazio a Muller. All'ultimo secondo Muller ha però passato a Hawker, che ha effettuato un tiro potente e preciso senza lasciare alla portiera avversaria il tempo di realizzare la nuova direzione della minaccia.
Subito dopo, approfittando della lontananza di cacciatrici e battitrici avversarie, ha segnato anche Muller, portando i Kestrels in vantaggio per cinque pluffe a tre. La portiera McCormack ha richiamato all'ordine la squadra con una delle sue leggendarie imprecazioni e le sue compagne, ben conoscendo la loro capitana, non si sono fatte pregare e, recuperata la pluffa, non l'hanno più voluta lasciare: il primo tiro, di S. Kroonstuiver, è stato parato da Dillon, ma la giocatrice si è subito ripresa e poco dopo ha segnato. Non più di dieci minuti più tardi, dopo un'ardita sequenza di passaggi, S. McCormack ha segnato la quinta pluffa per le Prides, riportando la partita in parità, ma il successivo tiro di S. Kroonstuiver è fallito in seguito all'intervento della battitrice avversaria Bilton e di un bolide particolarmente aggressivo.
La pluffa è tornata ai Kestrels e dopo un paio di passaggi Hawker, protetta dalle battitrici, ha raggiunto gli anelli, dove McCormack ha parato il tiro sporgendosi completamente dalla scopa, a cui è rimasta aggrappata solo con una mano e un piede: uno starfish&stick da manuale, che è valso alla portiera un boato entusiasta dalla sua tifoseria e un silenzio non meno ammirato da quella avversaria. Approfittando della confusione, Bilton e Steele hanno distratto McCormack indirizzandole contro entrambi i bolidi e hanno così permesso a Varadkar di segnare.
Quasi contemporaneamente, senza lasciare alla portiera il tempo di indispettirsi, Munro ha preso il boccino, decretando la vittoria delle Prides per 275 a 150.
La prima a raggiungere Dawn Munro per complimentarsi è stata inaspettatamente la cercatrice avversaria, Marianne McGrath: appena scese a terra, le due giocatrici si sono strette in un breve abbraccio, prima di tornare ognuna alla propria squadra. «Io e Dawn siamo coetanee, abbiamo frequentato Hogwarts insieme e siamo entrambe diventate titolari solo quest'anno.» ha spiegato più tardi McGrath. «Certo che mi dispiace aver perso, ma con tutto quello che stanno passando Dawn si meritava una vittoria.»
«Non vedo cosa dovrebbe esserci di strano.» ha commentato invece Munro. «Non viviamo nel campo da Quidditch, chi pensa che la rivalità sportiva debba per forza tradursi in antipatia personale non sa cosa sia lo sport.»
Non serve scartabellare gli archivi per affermare che quella di oggi è stata la partita più pulita degli ultimi anni: nessun fallo in campo, nessuna violenza sugli spalti e, alla fine dell'incontro, quel gesto di affetto tra avversarie, che ha rimesso la competizione nella giusta prospettiva come non accadeva da tempo.



Chudley Cannons ↔ Puddlemere United
I Puddlemere hanno preso il boccino, ma i Cannons hanno vinto per 250 punti a 200.

Tutshill Tornados ↔ Caerphilly Catapults
I Tornados hanno preso il boccino e vinto per 300 a 175.

Falmouth Falcons ↔ Wimbourne Wasps
I Falcons hanno preso il boccino e vinto per 250 punti a 125.

Montrose Magpies ↔ Wigtown Wanderers
I Wanderers hanno preso il boccino e vinto per 175 punti a 75.

Appleby Arrows ↔ Ballycastle Bats
I Bats hanno preso il boccino e vinto per 275 punti a 150.

Holyhead Harpies 99 punti*
Wigtown Wanderers 94 punti*
Kenmare Kestrels 93 punti*
Montrose Magpies 92 punti*
Falmouth Falcons 86 punti*
Ballycastle Bats 83 punti*
Caerphilly Catapults 82 punti*
Puddlemere United 72 punti
Chudley Cannons 70 punti*
Wimbourne Wasps 62 punti
Appleby Arrows 60 punti
Tutshill Tornados 60 punti*
Pride of Portree 58 punti*

 
Top
view post Posted on 6/10/2020, 18:26
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


Svolgere consegne era un lavoro di semplice organizzazione. Cominciare con le distanze più piccole e vicine, per poi allontanarsi verso le mete più lontane era la tattica più logica da utilizzare. Quella mattina Nerino volteggiava in lungo e in largo, per un attimo leggermente spaesato. Non era certo di aver raggiunto la corretta destinazione, e più si guardava attorno, più quel dubbio fomentava altri dubbi. Forse si era distratto per la prima volta, forse la stanchezza dell'ultimo periodo aveva inciso sulla sua memoria eccelsa di volatile. Impiegò un paio di minuti per raccogliere le sensazioni di aver ritrovato il giusto tragitto. Sfrecciò in picchiata verso l'abitazione dell'Auror e di lì a breve consegnò la posta. Uno strillo finale cercò di richiamare all'appello, eventualmente, il suo destinatario. Prima o poi avrebbe recuperato il giornale, era lì soltanto per lui.

GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!


Aiden Weiss:
Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di Settembre!

TtkAd0Y


CITAZIONE (~ Lucas Scott @ 7/9/2020, 16:40) 
QUzfL3E
Megan Milford-Haven, Stella nascente di Priscilla?
megan
A Londra quella notte c’era il sole, un sole così splendente da far scaldare il cuore di tutti. Da farlo accendere e infuocare. Un sole cocente come non lo si vedeva da anni, forse come non lo si era mai visto prima. Un sole iniziato a sorgere proprio dalla magia di una piccola strega nata nel borgo di Lambeth.
E quel sole ricordò a lungo quella particolare notte, perché era pronto a splendere come mai prima d’ora. Era pronto a splendere in eterno. Così nasce la storia di Megan Milford Haven, studentessa Corvonero di soli diciotto anni. Una ragazza garbata, educata e schietta. Una donna d’altri tempi, come poche in circolazione. Una strega dalle grandi doti che la nobile casata di Priscilla ha avuto la fortuna di accogliere tra le proprie fila. Partendo dal periodo di infanzia più recente, possiamo affermare che nonostante la perdita prematura dei propri genitori, la ragazza ha dimostrato un temperamento esemplare, mantenendo tutto dentro il dolore provato. Ha sofferto in silenzio, difendendo e proteggendo la sua persona e il futuro che con tanto sacrificio è riuscita a costruirsi. Lo sapeva bene che mezzo passo fuori posto avrebbe complicato ancor di più un cammino che sin dall’inizio ha provato a metterla a dura prova. Ottenuta la nomina di Prefetta, ha saputo dimostrare sin da subito come trattenere le lacrime per difendere Corvonero e i suoi compagni, rincuorandoli anche nelle notti più tristi. E lo ha fatto a modo suo, in silenzio, perché le parole non servono a nulla quando è il cuore a parlare. Ha spiegato il suo amore totale verso la Casata di Priscilla senza dire una parola. Lo ha fatto in prima persona davanti ai suoi amici, ringraziando la gente che l’ha vista crescere e diventare donna. Dalle sue poche parole rilasciate durante l’intervista, si evince come la sua esperienza ad Hogwarts abbia racchiuso momenti di gioie e dolori, giorni di gloria e altri da dimenticare, ma soprattutto la soddisfazione estrema per la carica di Caposcuola conseguita all’inizio del suo quarto anno accademico. Una semplice spilla ma motivo di grande orgoglio per lei, con l’obbiettivo principale di portare avanti nel rispetto di tutti la Casa nel miglior modo possibile. Ambizione e determinazione sono state le due prerogative principali che hanno convinto l’intero corpo dei docenti a rivestirla con quella nomina così prestigiosa. A testimonianza del duro lavoro svolto dalla signorina Haven, abbiamo assistito alla conclusione dell’ultimo anno scolastico con una foto semplice, un trofeo alzato al cielo stellato di Hogwarts proprio dalla sua amata Casata. Dai suoi compagni, i suoi simboli più importanti. Una fame di vittoria che sembrava aver abbandonato le geniali menti di Priscilla è tornata a scorrere impetuosa, una mancanza ottemperata dalla perfetta guida della stessa Megan, supportata dal resto dei concasati. Come risulta dalla recente intervista, un profondo sentimento di unione sembra legare in maniera profonda la nostra Caposcuola al resto della compagine Corva.

«I momenti belli sono certamente legati all’unione che, seppur celata anche molto bene, alla fine ci fa ritrovare decisi nel portare a termine qualunque cosa. Siamo strani, del tutto diversi gli uni dagli altri, eppure quando si tratta di mettere le forze insieme sappiamo di non avere rivali. A volte cadiamo e ci facciamo male. Sicuramente le sconfitte ci hanno legati nei momenti brutti; così le difficoltà dei singoli e dei più hanno creato disagi, a volte anche parecchio pesanti, ma sono stati affrontati in qualche modo. Devo ringraziare l’intera casata, per tutto»

La felicità nel ripensare a quei momenti: gli occhi, le lacrime, i sorrisi e le emozioni di ogni singola persona sembrano aver regalato alla stessa ragazza una forza d’animo invidiabile. In fondo, l’eterna gioia e l’infinita felicità è proprio quella, lo stesso sorriso che ti appare quando pensi che non importa l’eternità della dannazione a chi ha trovato, anche solo per un attimo, l’infinito della gioia da condividere con i propri compagni di avventura. Nella stretta unione con i suoi compagni corvi, la nostra Caposcuola sembra essere riuscita a nascondere quel complesso di solitudine che da sempre l’ha perseguitata, scacciandolo come un lontano ricordo. E’ risaputo come Priscilla Corvonero non dimentichi così facilmente l’amore che ogni suo adepto riesce a manifestare durante il proprio percorso scolastico, l’amore per quei colori, l’amore per la Casata. Quell’amore che Megan Milford Haven continua a dimostrare sempre e che continua a professare ogni volta che ne parla. Nonostante tutto, senza rabbia o rancore. Perché sembrerà banale o forse esagerato, per lei, come per tutti i suoi compagni, ma Corvonero viene prima di tutto.


 
Top
view post Posted on 1/11/2020, 15:42
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


Bunny si era già buscato il primo raffreddore della stagione. Si sentiva la testa ovattata, i sensi tutti annebbiati mentre cercava di orientarsi nel bosco vicino a Hogsmeade. La casa di Aiden non poteva essere lontana, anche se, in quelle condizioni, sarebbe stato un miracolo se non si fosse perso.
In qualche modo riuscì a trovare la Tana della Volpe. Sbucò allora di tra gli alberi, una figura bianco latte e castano rossiccio, larghe ali e occhi scuri e, al momento, aperti solo per metà. Atterrò sulla veranda con uno starnuto che avrebbero potuto sentire da dentro casa, arruffò poi le piume nel tentativo di riscaldarsi. Domani si sarebbe preso il giorno libero, sissignore: non era uno schiavo, lui, non poteva lavorare in quelle condizioni.
Riuscì a liberarsi del pacchetto: quel giorno, Aiden avrebbe trovato ad attenderlo ben due omaggi da parte del Profeta. Bunny avrebbe avuto bisogno di un Allegro Medimago, probabilmente, che gli prescrivesse un'Allegra Aspirina. Ma, così come stavano le cose, non gli restava altro da fare che spiccare nuovamente il volo, intenzionato a riposarsi su qualche ramo prima di intraprendere il lungo viaggio fino a Londra.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

pCWLsrg
Gioco L'allegro Medimago (+1 Punto Corpo)
È un gioco che non ha età e che istruisce sulla struttura del corpo umano. La scatola contiene un piccolo scheletro giocattolo, una mini-bacchetta come bisturi e una serie di oggettini – un cuore, una costola di ricambio, un fegato, un cervello, alcuni arti, alcune dita, una lingua. Ad un colpetto sullo scheletro, questi si anima e comincia a strillare il suo male: il gioco consiste nell'interpretare il disagio dello scheletro e tagliare, operare e inserire il pezzo mancante con la mini bacchetta-bisturi. C'è il rischio che lo scheletro impazzisca e scappi in giro.

GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Aiden Weiss:

Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di ottobre!
kotv9LR

p8VFCOojrRMM4C
È finito recluso in un angolo a piè di pagina del Times come mero atto di vandalismo, quanto è avvenuto la notte scorsa nel cimitero di Highgate, nel nord di Londra. Alcune tombe, una quindicina, sono state trovate profanate e gli scheletri, alcuni vecchi di centinaia d'anni, lasciati alle intemperie del temporale che ieri ha imperversato sulla capitale inglese, dando la possibilità ai presunti vandali di agire indisturbati. Fin qui sembrerebbe nulla di strano, la capitale inglese da una decina di anni a questa parte è vittima di una società violenta e maleducata e gli atti di vandalismo, ma anche crimini più efferati, sono oramai eventi che si possono catalogare all'ordine del giorno. Tuttavia, il Ministero della Magia inglese ha pensato bene d’indagare, avendo il dubbio che dietro a questa profanazione vi sia ben altro.
Le perplessità sono scaturite dopo il riscontro di alcune particolarità: la prima è che le tombe profanate provengono tutte dalla zona chiamata Circle of Lebanon, un settore esclusivo, riservato alle classi più facoltose, la seconda, è che si tratta a parte due sole eccezioni, di maghi illustri, ex membri del Ministero della Magia. Tra tutte spicca la violazione della tomba di Radolphus Lestrange, Ministro della Magia dal 1835 al 1841, un ministro particolarmente discusso per il suo modo di essere reazionario e per la volontà di chiudere l'Ufficio Misteri. Si dimise per motivi di salute, ma venne fortemente discusso il fatto, e la popolazione magica ha vociferato a lungo che le sue dimissioni fossero dovute all'incapacità di gestire le tensioni in ufficio più che a motivi di salute, anche se si spense pochi anni dopo nella sua tenuta di Richmond per un male sconosciuto, lasciando ai propri eredi un patrimonio non indifferente e idee che ancora oggi alcuni esponenti del mondo magico appoggiano. Lestrange promulgava infatti una legge simile a quella che, meno di cinquant’anni prima aveva preso piede in America, la legge Rappaport, che sanciva la completa separazione tra la comunità magica e quella dei babbani.
Dalla sua salma è stata prelevata la mandibola inferiore, mentre in un'altra tomba - quella di un tale Edward Eventine, morto al culmine dell’Ottocento, che secondo gli annali gestiva una piccola bottega di artefatti a Diagon Alley - manca il femore, in altre, appartenenti a membri del Wizengamot sono state sottratte falangi delle mani, altre ancora ossa del costato, come a disegnare un macabro rituale. L'ombra di un qualche rito occulto, di cui forse si è persa traccia e memoria, quindi ha bussato alla porta del Quartier Generale degli Auror, che come al solito non vuole rilasciare dichiarazioni fintanto che le indagini non saranno finite. Il dubbio su chi o perché possa aver commesso qualcosa di così scellerato serpeggia tra le alte sfere del Ministero, mentre i babbani hanno ormai accantonato l'evento come una barbarie isolata. Un'opzione che tuttavia non è da escludere dato che un numero sempre più alto di curiosi si aggira tra le tombe di notte alla ricerca di fantasmi e vampiri che affollano ormai le leggende. Come ben sappiamo entrambe le categorie sono seguite strettamente dal Ministero secondo cui i primi possono infestare solo luoghi dov’è permesso loro andare, i secondi invece, sono seguiti dal ministero stesso e difficilmente prendono dimora in posti scomodi come i cimiteri.
Tuttavia, come membro della comunità magica e vostra affezionata, non mi sento di escludere l’ipotesi che qualcosa si celi nell’ombra. Il mondo delle tenebre non ha mai smesso di osservarci e anche se la vita di tutti noi sembra scorrere placida e tranquilla, le spire del male possono distendersi e avvolgerci in un istante. Vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi.

Rowena Abyss
Code • Oliver
 
Top
view post Posted on 2/12/2020, 11:33
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


3kugQnh
Così credevano di poter sottrarre la sua profonda, incredibile attenzione nei riguardi di chi amava fino alla follia? Così davvero credevano di costringerlo ad una consegna, e ad un'altra, e ad un'altra ancora, come a sottrargli tutto il tempo possibile? Ingenui, poveri e insulsi ingenui di prima categoria. Zorro non avrebbe perso il posto presso la Redazione del Profeta, quella era una promessa che aveva fatto a se stesso e alla sua famiglia. Veniva da una generazione di Gufi Reali, tutti impegnati come messaggeri del giornale più in voga del mondo magico. Di certo era un ruolo che non avrebbe potuto abbandonare, al quale mai avrebbe voluto sottrarsi. Ma non avrebbe lasciato lei, non una volta. Così sfrecciava tra i cieli mattutini della periferia di Hogsmeade e con la maestria innata che l'esperienza gli favoriva riuscì infatti a scovare la residenza di suo interesse. Discese in picchiata così velocemente da sentire il soffio del vento mutare in un grido allarmante, soltanto verso la fine adocchiò l'ingresso e lasciò cadere di scatto - forse anche troppo - la copia del giornale per Aiden Weiss. Strillò ferocemente, un acuto che si propagò lungo gli alberi e tutto il bosco. Era arrabbiato, era offeso, era vendicativo. Scappò via, il Ministero attendeva il suo trionfale ingresso.


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!




Aiden Weiss

CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 16/11/2020, 22:10) 

Schiopodi Sparacoda incendiano Belfast

Erano almeno diciannove, tutte adulte, le creature che due giorni fa hanno rischiato di devastare un intero quartiere di Belfast.
Le registrazioni delle richieste di soccorso alla polizia babbana hanno permesso di ricostruire con una certa precisione il susseguirsi degli eventi. Pare che l'attacco sia cominciato intorno alle 20 nei pressi del cimitero cittadino, probabilmente in Norbury Street, dove le numerose recinzioni in legno hanno contribuito al rapido propagarsi delle fiamme, abbia devastato Divis Drive e sia poi proseguito su Falls Road, per concludersi in un cantiere all'incrocio con Beechview Park. Il sito e le attrezzature, inutile dirlo, sono andate completamente distrutte, ma hanno offerto agli Schiopodi Sparacoda un'area di sfogo che li ha distolti dall'accanirsi sulle abitazioni. Senza dubbio, grazie alla fortuita presenza del cantiere affacciato sulla strada, molte vite si sono salvate: il conto finale è di sessantadue feriti, di cui tredici gravi, ma nessun morto.
Dai primi rilevamenti non risultano tracce di passaporte o camini illegali: è probabile, pertanto, che i pericolosi animali si trovassero già in loco, e non da breve tempo. Spostare diciannove Schiopodi adulti è un'operazione difficile, decisamente impossibile se si necessita di passare inosservati, e l'ipotesi più plausibile è che fossero nascosti da qualche parte nella zona fin da quando erano cuccioli, forse addirittura uova.
Un allevamento clandestino finito male, quindi, è la direzione in cui si muovono le indagini, in sinergia tra l'Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche e l'Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. Già da ieri le Squadre Antimago stanno interrogando a tappeto tutti i volti noti del commercio irregolare di creature, cercando di ottenere, se non un nome, quantomeno qualche informazione utile. Parallelamente, si è conclusa solo da poche ore la cattura di tutti gli Schiopodi Sparacoda: le bestie, la cui già naturale ferocia è stata incrudelita dalla cattività in uno spazio sicuramente non adeguato, hanno dato del filo da torcere alla Squadra di Disinfestazione intervenuta nell'immediato, tanto che la Divisione ministeriale di riferimento ha ritenuto opportuno inviare sul posto anche alcuni Domatori. Come già accennato, sono state recuperate diciannove creature, una buona metà delle quali ferite in modo lieve, ora temporaneamente ospiti di una riserva in Donegal. Resta da scoprire se ve ne siano altre, nascoste o rimaste nel luogo dell'allevamento: a questo scopo l'intero quartiere sta venendo setacciato e al Ministero si discute se allargare le ricerche anche alle zone circostanti.
Meno coinvolto del previsto è stato invece il Dipartimento per le Catastrofi e gli Incidenti Magici, che ha sì dovuto sul momento obliviare qualche testimone, ma non ha poi avuto bisogno di inventare una storia di copertura: i media babbani hanno subito attribuito il devastante incendio a repubblicani irlandesi, ipotizzando un incidente durante la costruzione di uno o più ordigni esplosivi. Per chi tra i lettori non si intendesse di geopolitica babbana, è importante sapere che le contee irlandesi di Antrim e Down, sul cui confine si trova Belfast, insieme a Derry, Tyrone, Fermanagh e Armagh sono da ormai un secolo luogo e oggetto di un sanguinoso scontro tra repubblicani, che rivendicano l'indipendenza dal Regno Unito e l'annessione all'Irlanda, e lealisti, fedeli alla corona britannica. Ambo le fazioni non hanno mai lesinato energie e mezzi in difesa della propria causa e le armi non hanno mai smesso di avere un ruolo fondamentale nel conflitto.
Belfast, così come altre città, è suddivisa in zone di influenza e Falls Road è notoriamente un quartiere indipendentista. Gli investigatori babbani si sono mossi da subito in questa direzione, con perquisizioni e arresti cautelari e preventivi, e hanno richiesto l'intervento dell'esercito per prevenire eventuali disordini. Tutte misure, noi lo sappiamo, che ricadono su individui in verità innocenti.
Rimane da chiedersi quante e quali informazioni l'alta dirigenza della polizia britannica abbia ricevuto, e deciso di ignorare, su come sono andate davvero le cose. Quanto la direzione delle indagini babbane è stata casuale e quanto ispirata da precise ragioni politiche?
Quanto il nostro Ministero della Magia è consapevole della situazione che, a causa della sua indifferenza, grava ora su una grossa fetta della popolazione di Belfast?

Cosa sono gli Schiopodi Sparacoda?
Noti anche come Blast-Ended Skrewts e classificati come Bestie di categoria XXXX, sono un pericoloso incrocio tra una manticora e un fiammagranchio.
Appena usciti dall'uovo sono lunghi una ventina di centimetri e somigliano a strane aragoste senza testa, pallide e viscide, con le zampe distribuite lungo il corpo in modo insolito. Sono da subito in grado di sparare scintille dalla coda, con forza sufficiente a spingere il cucciolo in avanti anche di qualche decina di centimetri.
In poche settimane raggiungono la lunghezza di un metro abbondante e sviluppano la caratteristica corazza grigiastra, spessa e capace di respingere, facendoli rimbalzare, la maggior parte degli incantesimi; solo la parte inferiore del corpo, comunque molto difficile da raggiungere, ne è sprovvista. Assumono una forma più definita, con elementi che ricordano granchi e scorpioni, ma testa e occhi continuano a non essere riconoscibili. L'espulsione della coda avviene sotto forma di una vera e propria esplosione, con una capacità propulsiva di diversi metri; oltre a questo, i maschi sviluppano un pungiglione velenoso e le femmine hanno sulla pancia un organo che permette loro di succhiare il sangue. In questo stadio sono già molto aggressivi e devono essere tenuti separati, poiché tendono ad aggredirsi a vicenda.
Raggiungono l'età adulta, e la lunghezza media di tre metri, nel giro di qualche mese.

k5PRYwu
 
Top
view post Posted on 7/1/2021, 00:34
Avatar


Group:
Docente
Posts:
2,312

Status:




Il bosco vicino a Hogsmeade era ancora silenzioso, a quell'ora del mattino. Le creature si stavano appena svegliando dal torpore di una notte gelida, tra il canto dei primi uccelli diurni che andava a sostituirsi al bubolio dei gufi. Ma alcuni animali notturni, eccezionalmente, erano ancora svegli; tra tutti, un bel barbagianni dai grandi occhi pacifici volava a tutta velocità sopra alle chiome degli alberi, indifferente all'aria ghiacciata. Sotto di lui, la neve fresca pareva attutire leggermente i suoni, facendo apparire la natura ancor più pacifica di quanto già non fosse.
Aiden aveva scelto come dimora un luogo isolato e suggestivo, ancor più incantevole durante i freddi mesi invernali. Il barbagianni raggiunse la sua casa quasi fosse uno spettro della neve appena caduta, ma la sua concretezza diventava innegabile nel momento in cui si scorgeva la macchia di colore del pacchetto che si portava appresso. Attaccato allo stesso, una breve lettera vergata su un foglio di pergamena ripiegata rendeva inconfondibile quella missiva.

Buone feste, Aiden! Sono finalmente tornata dalla vacanza con i parenti. Immagina: una piccola casetta che spunta appena da un manto di neve sterminato, ed ovunque c'è il gelo, tranne che in quel piccolo, minuscolo punto riscaldato dal caminetto acceso e dal forno da cui viene un delizioso profumo di biscotti alla cannella.
Spero che anche le tue vacanze siano state incantevoli. Con un ritardo tremendo, ecco il tuo regalo di Natale! Non so se hai mai fumato la pipa, ma è un gran tocco di stile. Così, la prossima volta che ci vedremo potremo sederci davanti al caminetto, e tu potrai fare cerchi di fumo e raccontarmi delle tue vacanze, proprio come un vecchio signore barbuto (e stiloso).
Ancora auguri!
Jolene



Il pacchetto contiene una pipa di zio Zonko e tre pacchetti per caricarla: uno di tabacco, uno di asfodelo e uno di chiodi di garofano.

 
Top
view post Posted on 12/2/2021, 20:01
Avatar

Group:
Il Gufo Espresso
Posts:
675
Location:
Gazzetta del Profeta

Status:


GUFOEvjUAqh


IQBvdVO
Tenebra aveva più sogni che piume, così le dicevano spesso i suoi colleghi postini. Amava perdersi in lunghe fantasie, talvolta di topolini gustosi tra le zampette, altre di campi in fiore sui quali poteva volare liberamente, e così via. Ma il suo desiderio più grande, quello inarrivabile a ben vedere, era quello di diventare un ragno. Ne era letteralmente, pienamente affascinata. Nel silenzioso ticchettio delle zampette che si univano e si allontanavano, nella tessitura di una ragnatela così resistente da intrappolare perfino un grosso insetto, negli occhi così numerosi che si spostavano invisibilmente alla cattura delle ombre, tutto in un ragno le sembrava bellezza, le concedeva infine un senso di pace, di serenità, di equilibrio vero e proprio. Aveva un ragno come amico, quando era appena un pulcino. Lo ricordava come se fosse stato ieri, come se fosse a sua volta ancora nel nido più rassicurante dei suoi familiari, in attesa di cominciare la sua prima esplorazione nella natura più pericolosa e più sorprendente. Un ragnetto minuscolo, così piccolo che i suoi fratellini avevano tentato più e più volte di schiacciarlo, per fortuna mai riuscendo nell'intento. L'aveva chiamato Tom. Proprio così, Tom il ragnetto. Ne era incuriosita, seguiva i suoi spostamenti più fulminei verso il groviglio di paglia e di erbette, a costruire ragnatele così brillanti. Quando Tom era scomparso - e no, non per colpa dei suoi fratelli -, Tenebra aveva giurato di portare sempre con sé la sua memoria. Così quando quel tardo pomeriggio scovò una splendida ragnatela nei dintorni della Tana della Volpe, anche lei si fermò di scatto per ammirarne la precisione più da vicino. Forse restò per almeno dieci minuti lì, a pochi metri dalla residenza che le era stata indicata. Quando poi consegnò la posta, strillò in un versetto acutissimo. Gridava il nome di Tom, il suo amico del cuore.


Per festeggiare Carnevale e San Valentino,
in allegato per tutti gli abbonati del Profeta:

qONAEVr
mFVwes3


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!




Aiden Weiss

CITAZIONE (Atonement. @ 3/2/2021, 21:14) 
d07Hs6S
Il Serraglio Stregato si rinnova
e mostrerà tutte le sue novità con un evento esclusivo

5zgXwI0
Il nuovo anno ha spazzato via il precedente ormai da diversi giorni e le novità non hanno tardato a germogliare nel mondo magico. Ed è di animali e creature magiche che ci concentreremo in questo articolo, un tema caro a molti maghi e streghe che, specie di recente, hanno puntato i Lumos su questioni particolarmente rilevanti a fronte della papabile estinzione di alcune specie.
Il Serraglio Stregato, lo storico negozio di animali e creature magiche sito a Diagon Alley, quasi a voler offrire il suo contributo alla causa, si scrolla polvere e piume assortite per beneficiare di una ventata d'aria fresca che porta con sé cospicue novità per i suoi affezionati clienti e coloro che ancora devono metterci piede per la prima volta - con la promessa che non sarà l'ultima.
A partire dall'aspetto, infatti il negozio è riuscito ad ampliarsi al fine di ricevere un maggior numero di ospiti ed offrire così all'affezionata clientela un ventaglio maggiore di creature tra cui scegliere, per tutte le tasche, tutti i gusti e tutte le necessità. Dimenticate quindi il negozietto angusto e impolverato, dove le gabbie parevano stipate con espedienti magici forzati pur di garantire un minimo di scelta. Ridipinto con vernici animate, le pareti raffigurano con discreto realismo volatili che volteggiano in cieli sconfinati, Mooncalf che rimirano la volta celeste rischiarata dal chiarore lunare in attesa di abbandonarsi alle loro danze ipnotiche, Asticelli che scalano alberi infiniti ed altre meraviglie pittoriche che i lettori potranno scoprire con i propri occhi visitando il negozio. Ogni arredo è stato sostituito con pezzi nuovi che richiamano il cuore pulsante del negozio, dalle sgargianti piume di Fwooper usate per rilasciare certificati d'acquisto, alle morbide sedie a forma di aculei di Knarl.

Un'altra novità è rappresentata dall'aggiunta di accessori specifici per ogni razza, mangimi pensati appositamente per la salute ed un nutrimento efficace ed in linea con il fabbisogno nutrizionale di ciascuna creatura ed habitat personalizzati provvisti di tutti i comfort e le cure delle quali i nostri amici ad una/quattro zampe hanno bisogno. Come anticipato, il Serraglio Stregato - tappa fondamentale degli studenti di Hogwarts, oltre che degli amanti della fauna babbana e magica - accoglierà molte più creature di quelle che finora le ridotte dimensioni del negozio hanno permesso. Partendo da coloro che hanno un indice di pericolosità bassissima, e dunque accessibili ad una più vasta clientela, fino ad arrivare a quelle ritenute pericolose dal Ministero della Magia, con una classificazione di XXX, alienabili solo a maghi e streghe capaci e maggiorenni. Per stuzzicare la curiosità dei lettori, segnaliamo qualche esempio tra le novità poco conosciute come i topi ballerini - in grado di ballare, realizzare giochi di prestigio con la coda e comporre semplici e brevi pezzi musicali con strumenti adeguati alla loro misura - ed i conigli trasformanti - che cambiano di tanto in tanto in cilindri per poi tornare al solito aspetto con un sonoro schiocco.

Le restanti aggiunte saranno visionabili in concomitanza con l'evento inaugurale che si terrà presso il negozio sabato 6 febbraio e durerà l'intera giornata.
5zgXwI0
In questa data la porta del celeberrimo negozio si spalancherà al pubblico rivelando la sua nuova veste e tutte le novità che ha da offrire. Ma non solo, perché l'evento si avvarrà di alcuni magizoologi che, stuzzicati dall'ampliamento del Serraglio, hanno dato la loro disponibilità per presenziare durante la giornata per elargire informazioni ai curiosi, oltre che presentare le nuove creature magiche al pubblico, con tanto di spettacolo di inaugurazione.
Un corteo di topi ballerini mapperà il negozio deliziando gli sguardi attraverso pirotecnici giochi di prestigio con la coda, che si allungherà come una corda da funambolo, e delizierà l'udito con composizioni musicali realizzate con strumenti musicali su misura per loro. A seguire, un divertente spettacolo di conigli trasformanti che cambieranno nei cilindri. Un intrattenimento divertente sarà costituito dalla possibilità di venir punti da un esemplare di Celestino per poter raggiungere levitando alcuni esemplari di volatili ed osservare la scena dalla loro stessa angolazione. Si coglie l'occasione per ricordare che troppe punture possono portare a fluttuare in maniera incontrollabile per giorni e che a una reazione allergica può corrispondere un galleggiamento permanente. Disposti vicino al bancone verranno proposti, solo per l'occasione, acquari ospitanti banchi di Shrake e Ramore guizzanti che, a seconda delle luci che li investiranno, offriranno dei bagliori argentei dati dalla riflessione delle squame a contatto con le fonti di luce.
L'evento promuoverà l'avvicinamento di maghi e streghe di tutte le età alle creature magiche sotto la tutela di esperti del settore, con la speranza di annoverarne l'importanza nella società magica e sensibilizzare la popolazione nel comune interesse, umano e delle creature magiche.
Ma le sorprese non finisco qui!
Per rendere ancora più entusiasmante la giornata, una coppia di note magizoologhe di cui non sveliamo (ancora) il nome, si sono dette disponibili a presentare in esclusiva il loro ultimo libro, una raccolta di scatti fotografici di inestimabile pregio in vendita solo in quella data. Le fotografie in movimento sono opera di ricercatori magizoologi e frutto di un'accurata selezione da parte delle autrici; testimoniano scorci di vita di creature magiche che popolano angoli inesplorati e selvaggi del mondo magico, con relative didascalie, ed offrono un'immersione emozionale a beneficio del lettore che viene trasportato in un mondo vasto e caleidoscopico. I ricavati saranno devoluti ad associazioni di tutela e protezione di creature a rischio estinzione ed ambienti minati dal crescente progresso economico.
5zgXwI0
Ad impreziosire la sua ultima fatica letteraria, il libro si avvalorerà di illustrazioni in movimento che catapulteranno il lettore con la fantasia negli scenari da sogno dove dimorano le creature protagoniste, fornendo uno spaccato sulle loro abitudini miscelate ad un pizzico di magica fantasia. Saranno diversi i rappresentanti del settore che presenzieranno offrendo la loro disponibilità a rispondere a domande, approfondire argomenti e allietare gli animi con esibizioni straordinarie. Vi saranno anche focus su specifici argomenti come quello tenuto dalla rettilofona islamica Djamila Sharazad, che giungerà nel nostro Paese appositamente per l'evento. I clienti, inoltre, avranno la possibilità di divenire protagonisti della scena in molteplici modi. La curiosità corrode anche chi sta scrivendo l'articolo, che non si lascerà perdere questa imperdibile occasione. I clienti che presenzieranno all'evento non saranno invitati solo a spendere Galeoni per acquistare animali e creature, e relativi corredi, ma anche per portarsi a casa gli unicum ispirati ad animali e creature ideati dal Serraglio, alcuni frutto della fantasia di Estia, la graziosa elfa titolare del Focolare Domestico, negozietto vintage sito a Hogsmeade. Con un programma così accattivante, gli organizzatori auspicano una nutrita affluenza all'evento.

Graffiate la vita, spiccate il volo e non mancate!

7fyU0xQ
CS9Qigk
 
Top
82 replies since 22/7/2017, 14:19   1614 views
  Share